mercoledì, settembre 29, 2010

Museo Didattico del Baco da Seta a Cressa


E' stato inaugurato domenica scorsa a Cressa il Museo del Baco da Seta. Scopriamo qualcosa in più nel seguito grazie all'articolo di Mario Ceratti che ne è stato ispiratore.


Un sogno durato quasi un decennio si è finalmente realizzato. La cantina ottocentesca del vecchio Palazzo Comunale di Cressa si è trasformata in un bellissimo spazio espositivo dedicato prevalentemente al Museo Didattico del Baco da Seta e sarà aperta, come spazio attrezzato, ad altre manifestazioni pubbliche. Il progetto è stato portato avanti dalle ultime tre Amministrazioni Comunali e suggerito in particolare dallo scrivente, nel momento in cui si è scoperto che anche l’antico gonfalone municipale riportava come simbolo principale un gelso con il tronco circondato da un anello doro: segno che la comunità cressese traeva notevole ricchezza dalla coltivazione dei gelsi, utilizzati per nutrire i bachi da seta.
Con il coordinamento scientifico e organizzativo della Cooperativa “Vedogiovane” il lavoro si è concluso la scorsa domenica con l’inaugurazione ufficiale.
Il programma ha visto in un primo tempo una passeggiata con biciclette e pullman sui luoghi simbolo dell’allevamento dei bachi sul territorio comunale. Si è toccata la località San Giovanni, dove sorgeva la fabbrica di lavorazione dei bachi dei signori Meda; e si è approfittato per una visita, guidata dal dott. Daniele Godio, dell’antica chiesa dei Cavalieri di Malta e dell’”ospitale” di San Giovanni, tappa importante sulla via Francisca. Poi è stato il momento della raccolta delle foglie di gelso, nutrimento indispensabile per i bachi da seta, presso la romanica chiesetta di San Giulio, dove la signora Anna Poletti ha ripetuto gesti ormai antichi di secoli. Il tour è poi terminato nella sede del museo, dove la signora Armida Ferrari ha spiegato ai numerosissimi bambini delle elementari di Cressa presenti, che con le loro maestre hanno compiuto il giro in bicicletta e presieduto divertiti all’inaugurazione, come si dovevano tagliare le foglie per sfamare i voraci “bigat”.

Dopo il taglio inaugurale del nastro e i saluti del sindaco di Cressa, dott. Luigi Zabarini, del Presidente della Fondazione Comunità Novarese, Ezio Leonardi, del Responsabile del Master in Beni Culturali dell’Università di Novara, Luca Leonardi, dell’Amministratore di Vedogiovane, Giovanni Campagnoli e la benedizione del parroco don Alberto, si è trasmesso il video che farà da accompagnamento alle visite del museo, in cui si racconta la storia della bachicoltura sul territorio comunale e si raccolgono le testimonianze di diversi anziani protagonisti della storia locale. In particolare il filmato ha commosso il pubblico e ha scatenato la curiosità delle giovani leve presenti. Come nelle migliori tradizioni i festeggiamenti si sono chiusi con una merenda a base di prodotti tradizionale nel cortile dell’antico Palazzo Imbrici, ora sede del Municipio di Cressa.

Il museo sarà aperto una domenica al mese e, su prenotazione, per gruppi e scuole.

Mario Ceratti
Cell. 338-9664963

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