mercoledì, novembre 28, 2012

“Quel che passa il convento” Sverna a Novara


Da Via Bersani a… Piazza Gramsci. Nulla di storico e di politico, ma cronaca dell’attuale evolversi del commercio o, meglio, di prodotti dei monasteri non solo italiani, che dalla scorsa primavera hanno trovato in Orta San Giulio, nella via dell’omonimo del segretario del PD, il punto di riferimento per scoprire le delizie che escono dalle mura conventuali e di clausure sparse tra Italia ed Europa.
Da sabato scorso, “Quel che passa il convento”, il negozio di Via Bersani ha chiuso per trasferirsi a Novara in Piazza Gramsci, angolo di Vicolo Canonica(pochi passi dal Duomo) per rimanervi sino alla fine di dicembre.
A ‘grande richiesta’, per parafrasare uno slogan usato spesso in pubblicità. Ma in questo caso la richiesta arriva proprio dagli abitanti del capoluogo. 
Nei primi sei mesi di attività sul lago di San Giulio - spiega Fabrizio Morea- titolare del negozio - abbiamo costatato come i novaresi siano diventati tra i più assidui clienti e sono stati in molti a chiederci di trasformare la chiusura invernale di Orta in un ‘temporay shop’ proprio nella città di San Gaudenzio”.
 Così, dopo una ricerca durata meno di una settimana, Morea ha …trovato casa a Novara. E dove poteva andare “Quel che passa il Convento” se non a pochi passi dal Duomo, in Vicolo Canonica e, per giunta nella piazza che i novaresi conoscono ancora come quella “del rosario”?
In questi giorni è iniziata la sistemazione del negozio che si affaccia proprio tra il vicolo e la piazza e con l’aiuto di Marilena Roversi Flury, che cura l’immagine e gli acquisti scegliendo tra monasteri e aziende agricole certificate bio, il locale sarà pronto per l’apertura nei prossimi giorni.
Intanto, da 32 che erano in Orta, i monasteri, conventi ed abbazie presenti nel punto vendita di Piazza Gramsci a Novara sono saliti a 40 con l’arrivo di nuovi ed esclusivi prodotti: da “Dominus Tecum” a Pra ‘d Mill (nel cuneese), secondo monastero piemontese dopo quello di Germagno, sul lago d’Orta, all’abbazia padovana di Praglia, di Valserena, fino alla francese di Sènanque sulla Costa Azzurra e di St.Peter che in Gran Bretagna produce birra per celiaci.
E c’è da giurarlo, la ricerca di nuovi invitanti prodotti monastici non si esaurirà facilmente.

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