mercoledì, luglio 30, 2014

Consultabile Online lo Stato delle Acque del Lago Maggiore Grazie al Progetto S.A.I.L.I.N.G.


Lo stato delle acque del Lago Maggiore è ora consultabile online in qualsiasi momento accedendo all’indirizzo web: http://sailing.dnsget.org.
Attivo dall’inizio di luglio, è lo stesso strumento che il team di ricercatori del C.N.R. ISE di Verbania, composto da Giuseppe Morabito, Michela Rogora e Dario Manca, diretti dalla dott.ssa Marina Manca, utilizzano per rilevare i dati scientifici necessari al progetto S.A.I.L.I.N.G. (Sensor-based Assessment on In Lake processes and water quality – Scientific INvestigation and Growing environmental awareness), ora entrato definitivamente a regime.
La possibilità di accesso ai dati anche da parte dei privati cittadini permette di far conoscere “i segreti” delle acque del lago, informando costantemente sui principali parametri limnologici.
L’indirizzo http://sailing.dnsget.org, apre una pagina che riporta la posizione della vela di Walter Zerla, (facilmente individuabile dal puntatore di Google) a cui sono associati i parametri relativi allo stato delle acque in quel preciso luogo e momento, rilevati dalle sonde poste ad un metro di profondità.  La pagina viene aggiornata costantemente e rileva la temperatura dell’acqua, il pH, la conducibilità (ovvero la quantità di sali disciolti in acqua), la percentuale di ossigeno (parametro necessario per caratterizzare l'idoneità alla vita, ad esempio dei pesci, ed il livello di inquinamento del sistema idrico) e le radiazioni in acqua.
S.A.I.L.I.N.G. è il primo progetto europeo strutturato per un monitoraggio costante delle acque, con positive conseguenze per prevenire, conoscere e studiare come il bacino reagisca ai cambiamenti climatici ed ai principali eventi atmosferici che lo colpiscono.



Dai primi risultati raccolti emerge un dato insolito per un lago alpino. La temperatura nel Lago Maggiore non è uniforme: verso sud l’aria, e di conseguenza l’acqua, risultano più miti, mentre a nord verso Laveno si abbassano significativamente. Temperature diverse si traducono in condizioni limnologiche differenti, quindi siamo in presenza di numerose comunità ittiche ed ecologiche e processi che si svolgono con velocità e tempi non omogenei. È piuttosto raro essere in presenza di dati di questo genere, normalmente i laghi alpini si presentano con le stesse peculiarità, e clima, nella loro totalità.
Una diretta conseguenza è la presenza di ossigeno, che è strettamente legato alla temperatura dell’acqua; tendenzialmente dove questa è più fredda riscontriamo una maggiore concentrazione di ossigeno (quindi, si scioglie più ossigeno in acqua). Questo aiuta ad individuare, tra gli altri elementi, quali siano le zone del lago in cui la quantità di alghe è più concentrata, come è capitato negli ultimi anni di rilevarne uno sviluppo anomalo formatosi nella stagione calda nelle acque in cui trovano nutrimenti. Nel Maggiore la loro formazione è piuttosto insolita visto che questi ultimi, cioè gli elementi fertilizzanti (tra cui fosforo ed azoto) sono molto scarsi. E’ il valore associato alla green light sul monitor online ciò che permette di comprendere la presenza o meno di alghe nel bacino.
Nei prossimi mesi di settembre ed ottobre i dati raccolti si dovrebbero stabilizzare perché è nel periodo autunnale che si riassetta l’effetto dello scioglimento dei ghiacci primaverili che incide sulla configurazione delle acque; in estate dovrebbe via via stabilizzarsi per arrivare all’autunno con un equilibrio maggiore ed una maggiore attendibilità dei dati raccolti sul Lago.
Le prime analisi strutturate dei bacini lacustri risalgono agli anni ’60 e ‘70 e venivano effettuate secondo la metodologia a campionamento, ovvero il prelievo di una piccola quantità di acqua e la sua analisi validava i risultati per la totalità della superficie studiata.
Oggi, grazie alla disponibilità della vela di Walter Zerla in navigazione lungo il Lago ed il sostegno della Rubinetteria Fantini, una straordinaria opportunità di ricerca viene offerta al C.N.R. ISE di Verbania, ovvero la possibilità – unica e di rilevanza europea – non solo di campionare svariate posizioni sul lago, bensì di monitorare 24 ore su 24 lo stato delle acque grazie alle sonde collegate via radio all’istituto, con una qualità del dato sempre più precisa e significativa.
Il progetto scientifico ed il suo monitoraggio sia online che nel Laboratorio del C.N.R. ISE di Verbania, è stato inaugurato giovedì 3 luglio in occasione di un incontro operativo che ha comportato la traversata del Lago dal Cantiere Nautico Verbano fino a Pallanza e ritorno. Questa ha permesso a Daniela Fantini di testare l’operatività degli strumenti, visualizzati in barca a monitor in tempo reale, ed approfondire tutti gli aspetti della ricerca con una visita ai laboratori dell’istituto, che ha sede a Pallanza, in Largo Tonolli 50 –www.ise.cnr.it/verbania/.
Ricordiamo che il prossimo anno, in occasione di Expo 2015 la Caipirinha Fantini si sposterà sul Lago d’Orta e la stessa ricerca scientifica interesserà il bacino cusiano.
Potete restare sempre aggiornati continuando a seguirci su: www.walterzerlaproject.com, sul profilo social www.facebook.com/walter.zerla, sul sito del C.N.R. ISE all’indirizzo http://www.ise.cnr.it/it/projects/sailing e sulla pagina sailing.dnsget.org/index2.php per gli aggiornamenti in tempo reale.

Nessun commento: