lunedì, febbraio 02, 2015

Presentazione Libro a Boleto


Venerdì 6 Febbraio, alle ore 21.00, al Circolo ARCI dei Lavoratori di Boleto (Madonna del Sasso), verrà presentato il libro "Note a margine" di Marco Travaglini, con la presenza dell'autore.

Le "Note a margine" di Travaglini
Note a margine, per definizione, sono degli appunti, nei quali si concreta un'osservazione o una considerazione. In questo caso si tratta di punti di vista, sottolineature, riflessioni. "Note a margine" è anche il titolo dell'ultima fatica letteraria dell'omegnese Marco Travaglini (197 pagine, Impremix Edizioni-Torino). Quest'ultimo libro di Marco Travaglini conferma la sua indole di scrittore impegnato, "engagé" come si diceva negli anni del neorealismo. Con queste sue "Note a margine" propone precise e sottili analisi, appunti su fatti, personaggi, avvenimenti dove la storia è protagonista con i suoi grandi e piccoli eventi di questo paese e di questo mondo sempre in malarnese. Le narrazioni qui raccolte svelano, almeno in parte, l'immagine sfaccettata di un'idea, di un punto di vista sul mondo, riflettendola come in uno specchio. Alcune mettono radice nelle nostre zone ( dal "Capitano" Beltrami e i suoi "ribelli" di Camasca fino a Megolo, dal duo dei "fantasiosi" Gianni Rodari ed Ersilia Zamponi alla passione civile del "Pasqualino" Maulini, dai racconti di Resistenza alla letteratura di lago con Chiara, Soldati e Sereni), altre spaziano ovunque, come nel rapporto tra Springsteen e Steinbeck o nelle vicende dell'anarchico Rigosi( il protagonista vero della "Locomotiva" di Guccini) o di quel misterioso russo che, provenendo da Odessa, nel 1907 fece il portiere di notte ad Ancona e poi il campanaro nel convento veneziano di San Lazzaro degli Armeni. Centodieci "flash", messi in fila senza un'ordine preciso né di tempo, né di contenuto. E un diario di viaggio negli amati Balcani, dal ponte di Mostar fino al Molo Audace di Trieste. Sono, in definitiva, recensioni, pensieri, curiosità e sentimenti che emergono e che è bello leggere perché, come ricorda la frase di Brodskij che apre il testo, "ci sono crimini peggiori del bruciare libri. Uno di questi è non leggerli".

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