venerdì, luglio 24, 2015

Un Paese a Sei Corde a Bolzano Novarese


Domani, Sabato 25 Luglio, nella Piazza del Municipio di Bolzano Novarese andrà in scena uno degli appuntamenti più interessanti dell'edizione 2015 di Un Paese a Sei Corde. Sul palco due veri "giganti" dal chitarrismo sorprendente e dalla simpatia straripante in un viaggio musicale che attraversa luoghi e suoni di paesi lontani come nella più feconda tradizione italiana.
Armando Corsi, storico chitarrista di Ivano Fossati, dalla carriera lunghissima e dalle mille esperienze, e Fausto Mesolella, chitarrista, compositore e arrangiatore, dal 1986 membro della Piccola Orchestra Avion Travel, un gruppo che ha lasciato un'impronta profonda nella storia recente della musica italiana, e non solo di quella "leggera".
Ognuno dei due chitarristi porta il suo bagaglio di esperienze acquisite in decenni di concerti e frutto di condivisioni con nomi tutelari della musica italiana e internazionale. Un'accoppiata straordinaria che travolge il pubblico con un'ondata di poesia in musica, regalando anche momenti di assoluto divertimento: una miscela vincente.
Nasce a Genova Armando Corsi, “la chitarra che sorride” come gli addetti ai lavori definiscono questo musicista riservato ed apparentemente introverso. Quarant'anni anni di musica che iniziano nelle vecchie osterie di Genova dove  gli anziani si radunavano la domenica tra ballate dialettali e brani classici; collabora con musicisti di livello assoluto, tra gli altri con Astor Piazzolla e Paco De Lucia, fino all'incontro con Ivano Fossati. Dice Corsi: “Noi italiani abbiamo un po' perso il gusto per le belle melodie, il folk, come ad esempio quelle della tradizione napoletana e partenopea di fine ottocento. Ecco, forse la mia ambizione artistica è proprio quella di riuscire a far conoscere queste melodie e portarle avanti."
Fausto Mesolella ha suonato con Gabriella Ferri, Nada, Bocelli, Gianmaria Testa, Paolo Conte, Gianna Nannini, Samuele Bersani e molti altri grandi artisti. Come chitarrista ha partecipato con la Piccola Orchestra Avion Travel a due edizioni del Festival di Sanremo nella Sezione Campioni, vincendo nel 1998 il Premio della critica Mia Martini e nel 2000 il Festival.
Inizio concerto ore 21.00. Il concerto è gratuito con offerta libera. In caso di maltempo si terrà presso il Teatro Parrocchiale di Bolzano Novarese


In via eccezionale la Chiesa di San Martino sarà aperta al pubblico dalle 16.30 alle 19.00 per visite gratuite.
Questo gioiello, la cui prima costruzione dovrebbe risalire al X-XI secolo,  contiene una serie di affreschi tra i più noti del Cusio ed era la parrocchiale dell’antico abitato di Ingravo, scomparso attorno alla seconda metà del XII secolo.  Nonostante ciò, i Bolzanesi mantennero il culto di questa chiesa e restarono molto devoti ad essa probabilmente per 2 motivi: la presenza di eremiti e religiosi nel luogo (testimoniati da alcuni documenti) e la presenza del vecchio cimitero. I restauri ,terminati nel 1990, eseguiti con il patrocinio della Regione Piemonte e del Comune di Bolzano Novarese, hanno consentito il consolidamento strutturale dell’edificio e il totale ripristino degli affreschi, e rinnovato l’interesse storico ed artistico per il monumento.
Dopo la visita, in attesa del concerto, è possibile assaggiare la “pizza a sei corde” o “gli spaghetti alla chitarra” presso la Pizzeria La Sirena (Via San Giovanni, 15).


UN PAESE A SEI CORDE ha il sostegno di Compagnia di San Paolo (Bando Arti Sceniche), Fondazione CRT (Bando Note & Sipari), Fondazione CARIPLO e Fondazione Comunitaria del Novarese. Con il patrocinio ed il contributo dei Comuni ospitanti.

Si ringraziano:
Schertler Group, G7th The Capo Company, IQS Strings e la rivista Chitarra Acustica.

ARMANDO CORSI & FAUSTO MESOLELLA
Molte volte i progetti artistici nascono a tavolino, con una precisa strategia di marketing, altre volte no, nascono all’improvviso. Ed è proprio quello che è successo a Sanremo durante l’ultima edizione del Premio Tenco, a ottobre 2013, quando nei pomeriggi musicali Fausto Mesolella e Armando Corsi (due tra i più grandi chitarristi italiani) si rincontrano dopo molti anni e… succede qualcosa. Succede che salgono sul palco, imbracciano le rispettive chitarre e iniziano a suonare, improvvisano, si lanciano occhiate e si capiscono al volo, a turno uno diventa la spalla dell’altro e l’atmosfera diventa magica, proseguendo poi con lo stesso feeling nelle ore notturne, durante uno dei famosi “dopoteatro” che da sempre caratterizzano il “Tenco”. Si decide allora che questa emozione, l’emozione di un incontro, non può rimanere una performance unica, al contrario può e deve diventare uno spettacolo live da far conoscere in tutta Italia e non solo. E così, con il Patrocinio del Premio Tenco, la sfida viene subito raccolta da L’Associazione Culturale ligure Le Muse Novae e da L’Isola, storica realtà dedita alla musica italiana, dando così vita al progetto: “L’EMOZIONE DI UN INCONTRO”
Uno spettacolo che vede sul palco Fausto Mesolella ed Armando Corsi in un viaggio musicale che attraversa luoghi e suoni di paesi lontani così come la più feconda tradizione italiana. Ognuno dei due chitarristi porterà il suo bagaglio di esperienze acquisite in anni, anzi decenni, di concerti e frutto di condivisioni, sia live che in studio, con nomi tutelari della musica italiana e internazionale.
Armando Corsi attraversa la musica da oltre quarant’anni. Genovese, costruisce il suo percorso musicale fin dai brani dialettali imparati nelle osterie genovesi, dove però arrivano anche nuovi suoni, voci, accordi, ritmi dal Sudamerica. Parte così una fascinazione per Joao Gilberto, Astor Piazzolla, Jobim, Vinicius De Moraes, giusto per citarne alcuni, un modo di intendere la musica e soprattutto un modo di suonare la chitarra che segnerà per sempre Armando. Amplia e migliora la sua tecnica e in poco tempo arrivano le collaborazioni con artisti italiani e internazionali (Paco De Lucia, Ivano Fossati, con cui divide quattro anni di tournèe, Ornella Vanoni…), ma è il 1995 l’anno a cui bisogna guardare per capire a fondo il mondo di Corsi. Esce infatti “Itinerari”, un album che raccoglie tutte le influenze e i profumi di cui si è nutrito musicalmente e dove oltre a suonare ne è anche autore, produttore e arrangiatore. Attività, queste, che gli permetteranno negli anni seguenti di stringere nuove collaborazioni (Beppe Quirici, con il quale nel 2008 produce lo splendido live La via dell’amore nel 2008, e poi Bruno Lauzi, Sergio Bardotti, Mario Arcari, Samuele Bersani….) e dar alle stampe, tra gli altri, due dischi solisti di grande spessore: Duende (2005) e Alma (2010), fino a Tre, lavoro condiviso a quattro mani con la cantautrice Giua uscito nel 2012. Apparentemente schivo, Armando è invece solare e non per nulla nell’ambiente è conosciuto come “la chitarra che ride”. È vero, ma Armando Corsi è anche la chitarra che suona, suona davvero…
Fausto Mesolella, campano, è ormai da molti anni riconosciuto come uno dei chitarristi più talentuosi in circolazione. Dopo le prime esperienze rock, a metà anni ’80 entra negli Avion Travel e ne diventa uno degli artefici di quel suono così riconoscibile che ancora oggi lo caratterizza. Negli ultimi anni ha percorso con successo anche la strada solista, sia come autore (il suo ultimo album, ‘Suonerò fino a farti fiorire’, è un piccolo gioiello), sia come produttore, arrangiatore, senza contare tutti i live con artisti spesso distanti tra loro (Nada, Raiz, Alex Britti, Rita Marcotulli, Stefano Benni, Alessandro Mannarino…). Il suo modo di suonare la sei corde, personalissimo, trova pochi epigoni e non solo per quella sua capacità di utilizzare i loop sulla pedaliera, ma per quel sapore “mediterraneo” con cui colora ogni brano, sia che si tratti di affrontare pezzi dal sapore rock, pop o blues, ma anche quando si cimenta con le colonne sonore (Nino Rota su tutti, a cui ha dedicato un disco intero) o ancora quando pesca ispirazione nella tradizione popolare (la sua versione di ‘O sole mio è da brividi). Musicalmente onnivoro, Mesolella rappresenta oggi un’eccellenza italiana nell’evoluzione e nell’uso dell’improvvisazione, senza dimenticare mai, neppure per un attimo, che la tecnica pura non è nulla senza una melodia che sappia ammaestrarla. Forse il segreto del suo successo sta proprio qui, essere straordinariamente moderno e così profondamente legato al nostro passato.


Nessun commento: