martedì, aprile 11, 2017

Cinqueemezza del Mattino a Borgomanero


Duecentoquarantotto concorrenti hanno sfidato l’alba, nella seconda edizione della corsa podistica “cinqueemezzadelmattino disputatasi questa mattina, martedì 11 aprile, a Borgomanero.



Organizzava l’Associazione San Bernardo e il Gruppo Sportivo “La Cecca” con il patrocinio del Comune di Borgomanero e della Pro Loco. La manifestazione, che si snodava per circa cinque chilometri e trecento metri all’interno della città, parco Marazza compreso, ha visto il domino della famiglia Guglielmetti: Claudio e Francesco, rispettivamente primo e secondo nella categoria maschile e la sorella Giulia, terza in quella femminile. Tra i concorrenti anche due sacerdoti, don Marco Borghi dell’Oratorio di Borgomanero e don Massimo Volpati di San Maurizio d’Opaglio. Il tempo impiegato dai fratelli Guglielmetti per compiere l’intero percorso è stato di 18 minuti e 49 secondi, per una media di tre minuti e 28 secondi al chilometro. La classifica finale ha visto per il podio maschile Claudio e Francesco Guglielmetti, seguiti da Paolo Giromini.



Il traguardo rosa è stato “preda” di Federica Cerutti con un tempo di 21 minuti e 39 secondi. Secondo posto per Opayeits Sanda, ucraina da dieci anni in Italia; al terzo posto Giulia Guglielmetti. I primi del rione San Bernardo del patron Piero Minazzoli, sono stati Francesco De Nicolò e Stefania Zanetta. Al termine della fatica un consistente rinfresco fatto non solo di tè caldo, ma anche di saporito gorgonzola della Palzola per affrontare degnamente una giornata. Soddisfazione è stata espressa dagli organizzatori per la partecipazione. Un particolare: il ricavato andrà a favore della Fondazione Marazza di Borgomanero.



Foto
Un gruppo di podisti
La partenza
I primi arrivati in campo maschile: da destra Sergio Poletti, Piero Minazzoli, Francesco e Claudio Guglielmetti e Paolo Giromini.
I primi tre arrivati in campo femminile: da destra Sergio Poletti, Piero Minazzoli, Federica Cerutti, Opayeits Sanda e Giulia Guglielmetti
I sacerdoti: da destra don Marco, Santoro de la Cecca e don Massimo

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