mercoledì, dicembre 06, 2017

Motivo di Vino a Cureggio


Ottimo riscontro per la seconda edizione di Motivo di vino, la vetrina delle eccellenze vitivinicole dell'Alto Piemonte, organizzata a Cureggio dalla Pro Loco il 26 e 27 novembre.
Nella pregevole cornice del Teatro San Rocco, i 40 produttori presenti hanno proposto e raccontato le loro “opere” agli oltre 200 appassionati ed esperti intervenuti.
Sotto i riflettori i grandi vini delle denominazioni “storiche”, Gattinara, Ghemme, Boca, Fara, Sizzano, Bramaterra, Lessona, nonchè delle denominazioni più recenti Colline Novaresi e Coste della Sesia. Gli attori principali, i vitigni del territorio: nebbiolo, vespolina, uva rara, erbaluce.
 Spiegano gli organizzatori: «Per valorizzare ed esaltare il terroir Alto Piemonte abbiamo scelto di abbinare ai tanti vini di eccellenza e di territorio presenti, alcuni cibi di eccellenza sempre di tradizione. Così come in altre zone vinicole più famose, anche da noi deve crescere la consapevolezza che abbiamo un territorio e dei vini di pregio assoluto, spesso più conosciuti all’estero.
Abbiamo visto un pubblico decisamente coinvolto, i visitatori hanno espresso notevole gradimento e un diffuso apprezzamento per lo spirito dell’iniziativa, per la piacevolezza della degustazione e per la scoperta di eccellenze “dietro l’angolo”».


Lo chef Gianluca Zanetta de “La Capuccina “ di Cureggio ha deliziato il pubblico presentando un piatto tipicissimo come il risotto interpretando però il carnaroli in tre varianti: con formaggio di capra, fiori essiccati e pepe rosa; con barbabietole e gorgonzola; con carbone vegetale, formaggio di capra e petali di rosa.
Sempre per La Capuccina il casaro Aiman Riahi ha proposto i suoi formaggi di capra, tra cui il “Capriahi” stagionato 70 giorni, primo assoluto della sua categoria in concorsi nazionali, e il "Buba di capra alla vinaccia”, novità di quest’anno.
In libera degustazione anche il gorgonzola artigianale Mauro Vagadore, recentemente premiato a Cheese, come eccellenza nazionale e il salam d’la duja di Zanardi, selezionato da Savoini di Cureggio. 
Infine, nella patria dell’unico presidio Slow Food della provincia di Novara, non poteva mancare la cipolla bionda di Cureggio e Fontaneto, che il giovane coltivatore Mattia Giustina ha presentato in una composta andata a ruba. Sul suo banco, oltre a verdure di stagione bio, anche la farina di polenta di mais pignoletto rosso.
Il sindaco di Cureggio, Angelo Barbaglia, presentando l’evento ha riassunto queste tematiche ricordando che «Le colline novaresi, e l'Alto Piemonte in generale, non hanno nulla da invidiare ad altre zone più note della nostra regione: i nostri vini e i nostri piatti sono sicuramente una splendida vetrina per un rilancio anche turistico del nostro territorio».
Soddisfatti gli organizzatori: «In questa prospettiva non possiamo non ringraziare il Consorzio tutela nebbioli e l’Associazione italiana sommelier di Novara per il convinto sostegno che hanno dato alla nostra proposta».

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