sabato, maggio 18, 2019

Cena di Primavera della Cunsurtarija dal Tapulon


Uno degli eventi che caratterizzano l’annata della Antica Cunsurtarija dal Tapulon, è la “Cena di Primavera”. Come vuole una tradizione bel consolidata, anche quest’anno la Cunsurtarija ha rispettato il calendario: mercoledì 15 maggio, la baita degli Alpini in via Caduti nei lager a Borgomanero, ha ospitato il simposio primaverile. Ovviamente il “Tapulone” è stato il piatto sovrano della serata al quale si sono affiancate due novità, in perfetto stile del sodalizio: la consegna del “collare” di appartenenza a un nuovo socio onorario sul quale è inciso il motto dell’associazione “Fa dal ben e lassa zì” (fa del bene e lascia che gli altri parlino) e la solidarietà.


Don Giancarlo Moroso, 77 anni, ex insegnante di religione, appassionato di lingue slave  e parroco di Santa Croce di Borgomanero dal primo ottobre 1986 (era stato ordinato sacerdote il 18 giugno 1966) è il nuovo socio onorario. Don Giancarlo ha redatto, in dialetto brighese, poi corretto dal Presidente Carlo Panizza in borgomanerese, l’inno della Cunsurtarija “la balada di mazzasnitti” cantato poi coralmente da tutti i presenti.
Per la pagina della solidarietà, una costante dell’Associazione borgomanerese, è stato donato un assegno di mille euro all’Auser cittadina, per la creazione di un ambulatorio dentistico. E’ stato ritirato dal dottor Sergio Cavallaro. L’Auser borgomanerese ha sede in piazza XXV aprile e, al suo interno, ospita un ambulatorio, pluripremiato e plurimenzionato in tutta Italia, per persone in stato di necessità. La struttura è dedicata al compianto dottor Piero Sacchi. “La Cunsurtarija – ha detto il dottor Sergio Cavallaroha il diritto di essere annoverata tra i Soci dell’ambulatorio, visto il suo costante sostegno”.


La serata ha avuto come ospiti il tenente dei Carabinieri Luca Bianchi Fossati e il Comandante della locale Compagnia della Guardia di Finanza capitano Francesca Dal Ponte.


Nelle foto:
Un momento della consegna del collare con il Presidente Carlo Panizza, il cerimoniere Gigi Mercalli e la segretaria Franca Gattoni: don Moroso è al centro.
Sergio Cavallaro ritira l’Assegno per l’ambulatorio dentistico.  

venerdì, maggio 17, 2019

School of Life ad Omegna


Don Michele Valsesia, Parroco dell’Ospedale Maggiore di Novara, è il protagonista del quarto appuntamento di School of Life, ciclo di eventi promosso dal Comune di Omegna per “dare un senso di orientamento e saggezza per la vita con l’aiuto della cultura”.
Intitolato “La qualità della vita”, l’intervento a calendario sabato 18 maggio, alle ore 15.30, presso il Forum Omegna, verterà su una prima parte di analisi “sapienziale” e “pedagogica” volta ad analizzare i momenti salienti che caratterizzano le diverse età della vita: dall’infanzia all’adolescenza, dalla maturità alla vecchiaia.
Per Don Michele Valsesia: «Sarà l’occasione per indagare passaggi quasi sempre caratterizzati da momenti di crisi più o meno profonda: l’adolescente che lascia il mondo dell’infanzia ma non ha ancora gli strumenti dell’adulto, l’individuo di mezza età che si ritrova a fare i conti con una parabola discendente, non solo nell’aspetto fisico».
Nella seconda parte dell’intervento si tornerà, invece, a sottolineare come non esista – in concreto e per alcuno – una qualità di vita “standard”, bensì un insieme di variabili da affrontare per passare da una “qualità della vita” a una “vita di qualità”.
Infine, il dialogo con il Parroco di uno dei pochi nosocomi che possiede una propria parrocchia interna (addirittura dal 9 gennaio 1603, per volere del Vescovo Carlo Bascapè), permetterà di spingersi verso un’ulteriore riflessione. «Da dieci anni – precisa Don Michele – svolgo l’attività di cappellano in un luogo di malattia e sofferenza che mi ha permesso di constatare come la qualità della vita determina la qualità della morte, con ciò intendendo che si muore bene se si è vissuti bene».
Per Sara Rubinelli, Assessore Comunale alla Cultura: « Sul tema del cosa sia una “vita di qualità” oggi c’è molta confusione ed è difficile trascorrere la vita senza gestire le difficoltà che ogni età sembra porre. Inoltre, il tema di questo nuovo appuntamento di School of Life riporta al centro dell’attenzione anche le cure palliative e il Movimento Hospice fondato in Gran Bretagna nel 1967 da Cicely Saunders per affrontare in maniera strutturata i bisogni dei pazienti affetti da una malattia che non risponde più a trattamenti specifici finalizzati alla guarigione. Ringrazio fin da ora il Cappellano dell’Ospedale Maggiore di Novara per questo nuovo importante momento di confronto e riflessione su un passaggio della vita che ci riguarda tutti».

Alpini Borgomaneresi all'Adunata di Milano



Anche il Sindaco di Borgomanero, Sergio Bossi, ha partecipato, domenica 12 maggio, alla 92esima Adunata Nazionale dell’ANA (Associazione Nazionale Alpini) denominata “Adunata del centenario”.


Con lui i 50 Alpini del Gruppo di Borgomanero capitanati da Renato Velati. Presenti anche quattordici Sindaci della Sezione Cusio – Omegna. Non sono mancati i famigliari delle Penne Nere che hanno seguito l’intera sfilata.


Presentazione Libro a Gozzano