lunedì, novembre 19, 2007

Serate Enogastronomiche a Tema a Pella


L’ASSOCIAZIONE CULTURALE
“Famiglia Alzese”
via dell’Asilo, 3 - ALZO

con il

PATROCINIO DEL COMUNE DI PELLA

Organizza

SERATE ENO-GASTRONOMICHE A TEMA

La partecipazione è aperta a tutti coloro che sono interessati:
Gli incontri si svolgeranno nel confortevole salone della “Famiglia Alzese” con il seguente calendario:

mercoledì 21 , giovedì 29 novembre, giovedì 6 dicembre 2007
ore 20,00

1° serata: formaggi e salumi tipici delle valli e montagne Cusiane e VCO con presentazione delle caratteristiche che contraddistinguono questi prodotti
2° serata: carni cucinate in diversi modi (con contorno) con indicazioni sulle tecniche di cottura.
3° serata: dolci tipici locali e tradizionali con distribuzione di pratico ricettario.

In abbinamento ai cibi saranno degustati pregiati vini piemontesi, presentati e illustrati da un sommelier.

Il costo di ogni serata è di € 20,00 per cadauna persona.

In considerazione del limitato spazio che prevede posti a tavola, si accetteranno prenotazioni fino ad un massimo di 30 persone. Le prenotazioni si chiudono il giorno prima della serata.
Prenotare a: 0322 969325 (Valeri Emanuela) oppure 0322 969301 (Nicolazzi alimentari).

Per coloro che non possiedono la tessera associativa 2007 della Famiglia Alzese di € 10 potranno sottoscriverla all’atto della partecipazione alle serate di cui sopra, valida anche per il 2008.

sabato, novembre 17, 2007

La Leggenda dell'Uomo Selvatico - Spettacolo Teatrale a Soriso



La Leggenda dell'Uomo Selvatico - Spettacolo Teatrale a Soriso

Domenica 18 Novembre 2007
TEATRO INVITO (Lecco)
Ore 17.00 - SORISO (NO) - Sala del Circolo


La leggenda dell`uomo selvatico

Ingresso € 3,00 - bambini gratis

Con: Valerio Maffioletti
Regia: Luca Radaelli

C’è una figura misteriosa che si aggira nella mitologia dei popoli di montagna.
E’ un uomo, o forse è mezzo uomo e mezza bestia, è coperto di pelo e brandisce un bastone. E’ terribile eppure è mansueto, è selvatico, e detiene i segreti dell’arte casearia, della concia delle pelli, della metallurgia.

Questo personaggio, che a seconda delle località ha un nome e caratteristiche differenti (Omeon, Salvanel, Om di bosch, ecc.), mette insieme resti di antiche divinità pagane (il greco Pan o il celtico Kernunnos), che altro non erano che l’espressione del rapporto tra l’uomo e l’elemento naturale. E’ l’Uomo Selvatico, figura che i vecchi abitanti dell’arco alpino giurano di aver visto con i propri occhi.

In questo spettacolo un bizzarro personaggio, metà boscaiolo e metà filosofo, entra in contatto con gli spettatori, mosso dall’urgenza di spiegare loro come si stia perdendo il rapporto con la natura, con il bosco, con la montagna.

Per fare ciò, utilizza vari aneddoti, racconti, storie che ci riportano a un mondo in cui l’uomo dialogava con gli spiriti silvestri.
Uno spettacolo adatto a tutti i tipi di pubblico, basato sulla narrazione, il travestimento, il coinvolgimento dello spettatore, per riscoprire il proprio lato selvatico e recuperare un rapporto con la natura così fondamentale, eppure così trascurato dall’uomo “civilizzato”

Teatro Invito nasce a Lecco nel 1986.
Da subito l`attenzione verso il Teatro Ragazzi si unisce alla tensione verso la ricerca e alla vocazione per la teatralizzazione di spazi non deputati.
La compagnia si distingue per l`utilizzo di una drammaturgia originale che, pur prendendo spunto da fonti letterarie o iconografiche, nasce quasi sempre dal lavoro di improvvisazione degli attori. In questo percorso assume particolare importanza la poetica della memoria, in cui trova spazio l`uso del dialetto, lo spunto autobiografico, il cenno storico.

Per maggiori informazioni:
Teatro delle Selve
Via Carmine 5
28010 Ameno (NO)

info@teatrodelleselve.it
Tel + Fax: +39 0322 998530
Cell. +39 339 6616179

Sette Volte Gianni Rodari - Spettacolo teatrale a Cesara


Sette Volte Gianni Rodari - Spettacolo Teatrale a Cesara

Sabato 17 Novembre 2007
TEATRO DELLE SELVE
Ore 21.00 - CESARA (VB) - Sala Polivalente



Sette volte Gianni Rodari

Ingresso € 3,00 - bambini gratis

Con: Anna Olivero
Regia: Franco Acquaviva

Lo spettacolo contiene sette tra storie e filastrocche.
Ci sono quella su Martino Testadura, sull’Omino di Niente, sulla fuga di Pulcinella dal teatrino delle marionette, e altre ancora.

Il tema che accomuna la scelta dei testi è quello della libertà, e della responsabilità legata al suo esercizio.

Gli spettatori grandi e piccoli sono invitati ad entrare in un luogo pieno di strani riflessi e magie, dove si materializzano presenze buffe o strampalate, emanazione dei personaggi del grande scrittore.

Anna Olivero approfondisce qui il suo lavoro di attrice e la sua capacità di creare suggestivi ambienti scenici con mezzi estremamente poveri, dove figure, apparizioni, strane marionette fatte di niente, creaturine dagli occhi luminosi e pupazzi che si contorcono in danze lunari costruiscono l’ambiente ideale per le storie e i brevi monologhi dell’attrice.

Le varie scene si susseguono come un’amorevole citazione di alcune brevi storie rodariane, tuttavia riscritte in rapporto all’esigenza, tutta teatrale, di farle arrivare al pubblico. Anna Olivero firma anche la realizzazione degli oggetti e delle figure di scena, dei costumi e del progetto scenografico, mentre Franco Acquaviva tesse il filo di una regia attenta ai ritmi e alla immaginosità ludica del grande autore.

Il Teatro delle Selve, operativo dal 1999,si radica nel territorio cusiano (lago d’Orta), tra le province di Novara e Verbania, con un’attività che spazia dalla produzione di spettacoli di ricerca, di strada e di figura per l’infanzia – rappresentati in teatri, università, feste di piazza, rassegne teatrali nazionali di ricerca e di figura - alla costruzione di un’intensa e continuata relazione pedagogica con le scuole, con i giovani e con gli adulti attraverso l’organizzazione di seminari e laboratori. L’associazione organizza la rassegna estiva Teatri Andanti. E’ stata recentemente riconosciuta dalla Regione Piemonte come Residenza Multidisciplinare, con la denominazione Sul lago d’Orta – l’ecologia sottile del teatro.

Per maggiori informazioni:
Teatro delle Selve
Via Carmine 5
28010 Ameno (NO)

info@teatrodelleselve.it
Tel + Fax: +39 0322 998530
Cell. +39 339 6616179

venerdì, novembre 16, 2007

Aperitivo con l'Autore - Omegna


Terzo appuntamento ad Omegna con Aperitivo con l'Autore. Verrà presentato oggi, Venerdì 16 Novembre, alle ore 17.30, presso la Biblioteca Civica il libro Il teatro dell'assenza (Moretti & Vitale) di Bruna Dell'Agnese (a questo indirizzo una scheda della scrittrice). Alla presentazione seguirà un aperitivo con l'Autrice.
Breve scheda del libro:
Dopo sei ispirati libri di poesia, l'ultimo dei quali Gli improbabili confini (Moretti & Vitali 2004), ha vinto nel 2005 il premio internazionale Attilio Bertolucci, Bruna Dell'Agnese raccoglie le prose che è andata scrivendo per tanti anni sugli stessi temi dei suoi versi: la malinconia del tempo che passa, l'acqua delle stagioni, le case che abitiamo, i giardini in cui contempliamo la fioritura del mondo, la limpida geografia dei cieli, la dolce smemoratezza dell'amore, le profondità gemmate dell'arte, le ferite dell'anima. Diviso in due sezioni complementari, (Immagini e Luoghi), questo libro è il frutto di letture appassionate, quasi mimetiche, volte a rintracciare, tra le pagine di un saggio, di una poesia o di un romanzo, il senso di un destino, di una vocazione ineludibile. Ai ritratti della prima parte, dedicati ad alcune delle figure più rappresentative della cultura e della poesia otto-novecentesca (da Emily Dickinson a Marguerite Yourcenar, da Simone Weil a Walter Benjamin, da Rimbaud a Margaret Mead, da Camille Claudel a Sylvia Plath, da Karen Blixen a Hannah Arendt) segue una sezione di luoghi - più ideali che reali, perchè essenzialmente poetici - che spiccano ormai assoluti nella nostra memoria di lettori (il manzoniano giardino di Brusuglio; il lago Maggiore di Ruskin: la torre medievale di Muzot, dove Rilke volle finire i suoi giorni; la Tellaro di Attilio Bertolucci; i "tetti" di Lalla Romano). <>, scrive Bruna Dell'Agnese: esiliandosi dal luogo comune, la parola della poesia potenzia la propria verità, testimonia la propria intransitiva tensione all'invisibile, lega in armonia gli sparsi frammenti dell'esistenza, rivelando - a chi scrive come a chi legge - il silenzioso paese dell'anima.