mercoledì, luglio 24, 2024
Fuochi d'Artificio a Orta San Giulio Agosto 2024
lunedì, luglio 22, 2024
mercoledì, luglio 17, 2024
Il Ricordo di Don Giacomo Bagnati Scritto dalle Monache dell’Isola
Abbiamo pensato di condividere questo commosso ricordo di Don Giacomo Bagnati, scomparso pochi giorni fa, scritto dalle monache dell’Isola, con le quali ha condiviso un lungo tratto di strada.
Quando l’11 ottobre 1973 Madre Anna Maria Cànopi con le sorelle che l’accompagnavano arrivò ad Orta per imbarcarsi verso l’Isola di S. Giulio, ad attendere la piccola comitiva, con il vescovo ausiliare Mons. Francesco Franzi e altri sacerdoti, vi era anche Don Giacomo Bagnati, designato dal vescovo di Novara Mons. Del Monte come prevosto della Basilica e cappellano del nascente monastero «Mater Ecclesiae». Iniziò quel giorno, a dispetto della evidente precarietà di quei modesti inizi, una grande avventura spirituale che ancora – per grazia di Dio – continua fiorire.
La vicenda umana e religiosa di Don Giacomo è tutta segnata proprio dalla piccolezza che diviene spazio perché si manifesti l’onnipotenza dell’opera divina.
Terzo di sei fratelli di una modesta famiglia contadina di Bellinzago Novarese, si presentò alla luce così gracile che gli venne conferito al più presto il Santo Battesimo, tanto sembrava pronto ad andare in Cielo. Così cominciò la sua storia che lo vide raggiungere – pur nella precarietà del suo fragile fisico – il maestoso traguardo di 91 anni.
Il Signore lo chiamò prestissimo alla vita sacerdotale, già abbracciata dal fratello maggiore Felice. I genitori, con grandissimi sacrifici, da bravi cristiani, non si opposero alla chiamata e lasciarono che entrasse in seminario. Non solo. Fu proprio papà Mario che, caricato sulla canna Giacomino col suo povero bagaglio, lo portò pedalando da Bellinzago fino a Miasino. Il seminario si trasferì poi sull’Isola, proprio nell’edificio ora da noi occupato. Il Padre, infatti, ricordava ancora con lucidità il suo posto nella Cappella del seminario, la colonna del chiostro attorno a cui correvano e, soprattutto, il freddo terribile del dormitorio. I seminaristi, infatti, durante la passeggiata raccoglievano sassi che avrebbero poi fatto scaldare nella stufa, operazione proibita che rischiava una severa punizione… Il Signore, insomma, lo aveva legato fin da allora a questa Isola.
Con commozione molti anni dopo Don Giacomo ricordava che il giorno della sua ordinazione presbiterale, per gratitudine, riservò il primo bacio alle sue mani appena consacrate proprio a papà Mario come gesto di riconoscenza per quanto si era sacrificato per permettergli di raggiungere quel traguardo. Era il 29 giugno 1957, consacrante Mons. Gilla Vincenzo Gremigni.
Nel seminario minore ricopriva già il ruolo di vice rettore e insegnante di lettere, e nell’anno successivo venne nominato docente di liturgia dell’allora ex seminario San Gaudenzio di Novara. Sono gli anni non facili della contestazione, ma anche un periodo in cui si intrecciano per Don Giacomo importanti amicizie sacerdotali che dureranno una vita. Fra queste impossibile non citare quella con Don Artibano Di Coscio e, soprattutto, quella con Don Mario Airoldi che gli fu oltremodo carissimo.
A dire il vero la sua umiltà gli rendeva facile intrecciare rapporti cordiali con quanti incontrava. Aveva per tutti un saluto affabile che strappava la benevolenza anche a quanti – maldestro com’era con auto e barche – finiva a volte col danneggiare.
In comunità sono noti aneddoti comici, come quando riuscì a far affondare la barca di Don Angelo Villa in seguito a uno scontro fra natanti: le uniche imbarcazioni in acqua su tutto il lago.
Dal 1969 è nominato parroco di Carcegna e direttore della casa per sacerdoti anziani e malati di Miasino, incarico, quest’ultimo, che manterrà fino al 1980 e che comportò per lui la fatica di raggiungere l’Isola in barca per celebrare la Santa Messa per la comunità monastica alle 7,30.
I primi mesi con Madre Anna Maria furono sostenuti dalla grazia di una profonda intesa e del reciproco sostegno che aiutarono a superare le non poche difficoltà. Don Giacomo infatti teneva particolarmente al suo impegno pastorale, specialmente quello verso Alpiolo, legato alla Basilica dell’Isola, e agli incontri con il clero diocesano. Per molti anni fu il francescano Padre Celestino Urbani a venire dal Monte Mesma per le confessioni, ma poi fu lo stesso Don Giacomo ad assolvere questo delicato compito.
Fu sempre discretissimo e rispettoso del cammino della Comunità che servì generosamente con il suo ministero sacerdotale, celebrando quotidianamente la Santa Messa secondo il calendario monastico e facendoci amare anche le figure più caratteristiche della santità locale, da San Giulio a San Giuliano, fino… a Don Giuseppe Rossi da poco beatificato. Un posto speciale ebbe sempre San Clemente, patrono di Bellinzago, alla cui festa, finché gli fu possibile, non volle mai mancare per ritrovarsi con i suoi confratelli sacerdoti.
Ed è proprio nella Solennità di San Giulio che Don Giacomo, pur poco incline ad apparire in momenti così affollati, non rinunciava mai a intervenire prima dell’inizio della Santa Messa per salutare e ringraziare tutte le autorità e i gruppi presenti alla celebrazione. Per quanto lungo ed esauriente potesse apparire il suo elenco, non mancava mai di scusarsi nei confronti di tutti coloro, che, pur involontariamente, potesse avere omesso.
La sua principale caratteristica sacerdotale è stata certamente la preghiera. Oltre la celebrazione curata dell’Eucaristia amava trascorrere lunghe ore in cappella, davanti al Santissimo. Se gli si chiedevano preghiere, si poteva star certi che per lui era veramente un impegno da svolgere con cuore sacerdotale. Emerge dai ricordi più lontani una sera in cui per l’ora di cena non lo si era visto.
La portinaia, mandata a cercarlo, lo trovò in ginocchio sul pavimento della cappella davanti al Bambino Gesù di gesso. Era il periodo natalizio. La sua giustificazione per il ritardo fu: come potevo lasciarlo lì da solo?!
Non mancarono anche vicende dolorose nella sua vita sacerdotale, legate proprio a persone che aveva a lungo beneficato, ma non conservò mai in cuore amarezza o risentimento.
A poco a poco, col tempo, dovette lasciare Alpiolo e continuò il suo ministero fra noi diventando un saldo punto di riferimento anche per i nostri ospiti che volentieri si confessavano da lui. Venne poi anche il tempo in cui durante la Santa Messa quotidiana si limitò a concelebrare accogliendo sempre con tanta gioia ed entusiasmo i sacerdoti ospiti o di passaggio presenti. E quando anche scendere la domenica in Basilica divenne per lui troppo gravoso, accettò volentieri di celebrare la Messa in cappella per le sorelle che in modo costante o anche solo per motivi di salute occasionali vi prendevano parte non potendo unirsi al resto della Comunità in Basilica alle ore 11. In tale occasione era sempre molto grato a coloro che erano presenti e accoglieva con tanta riconoscenza la presenza delle sorelle che gli porgevano qualche aiuto durante la celebrazione. Con affetto ricordava e salutava sempre le malate; le sue parole durante l’omelia, anche se talora ormai brevi, erano sempre perfettamente intonate con la liturgia del giorno e lasciavano trasparire tanto fervore e desiderio di poter donare tutto ciò che aveva in cuore da lasciare sempre edificati gli uditori.
Particolarmente commovente fu la sua presenza in Basilica in occasione della Santa Messa nel giorno del cinquantesimo di fondazione, l’11 ottobre 2023. Non solo volle giungervi, pur con tanta fatica, ma non rinunciò a salire i gradini dell’altare per ricevere con gli altri sacerdoti – al momento della Comunione – il Corpo e il Sangue di Cristo, quasi per suggellare con quel gesto tutti quegli anni in cui a partire dal primo giorno aveva servito con fedeltà e generosità la Comunità. Don Giacomo era fiero della sua identità di sacerdote diocesano e per questo non ha mai voluto divenire oblato benedettino, ma…il Signore l’ha chiamato a sé proprio nel giorno del patrono degli oblati, Sant’Enrico!
Nell’ultimo periodo, quello dell’infermità, tutte noi costatammo in lui il crescere di una serenità che lo rendeva amabile e grato per ogni gesto di delicatezza. Diveniva giorno dopo giorno preghiera lui stesso. Come non commuoversi quando la Madre, portandogli l’Eucaristia, lo vedeva prostrarsi in ginocchio, pieno di riverenza e gratitudine? Tutto il passato, con le inevitabili fatiche, si è placato nella dolce serenità di chi attende solo il compimento della sua missione terrena fra le braccia del suo Signore e Dio.
In questi ultimi giorni per lui più faticosi ci è stato riferito che non solo la parrocchia di Alpiolo, ma anche le parrocchie e le comunità più vicine all’Isola, venute a conoscenza delle condizioni ancor più precarie del nostro cappellano, non hanno mancato di ricordarlo e di pregare più volte per lui con tanto affetto e commozione, rivelando così ancora una volta la riconoscenza di tante persone per i numerosi gesti di bontà, comprensione, sostegno e vicinanza manifestati da Don Giacomo nel corso del suo lungo e fecondo ministero.
Inoltre moltissimi sono stati i sacerdoti che l’hanno visitato e hanno pregato con lui: una vera, santa processione che l’ha sostenuto proprio nell’suo ultimo tratto di strada verso la Gerusalemme celeste.
La Madre Abbadessa e la Comunità dell’Abbazia «Mater Ecclesiæ» – Isola San Giulio (NO)
Madre Cànopi, don Bagnati e il vescovo Del Monte negli anni ’70 (Foto www.benedettineisolasangiulio.org)
martedì, luglio 16, 2024
A San Maurizio una Mostra ed una Conferenza Dedicata al Bagno
Inaugurazione della Mostra a San Maurizio d’Opaglio
Mercoledì 17 luglio a San Maurizio d’Opaglio (NO) si terrà la conferenza dal titolo "FARE, FORMARE, PROGETTARE: i tre pilastri dell’innovazione nella rubinetteria sanitaria". L'evento, che segna l'inaugurazione di una Mostra dedicata a una selezione di copertine della rivista "Il Bagno Oggi e Domani", vedrà la partecipazione di istituzioni, enti, associazioni, architetti e designer.
L'Importanza della Stanza da Bagno
Considerata una delle innovazioni più rilevanti nella storia dell’umanità, la stanza da bagno ha affiancato i cambiamenti epocali dei costumi e della società. A partire dagli anni Settanta, il design ha iniziato a trasformare gradualmente questo spazio, rivoluzionandone la percezione e l'uso.
La Rivista "Il Bagno Oggi e Domani"
Fondata negli anni Settanta per comprendere e documentare questa evoluzione, la rivista "Il Bagno Oggi e Domani" è diventata una voce autorevole nel settore. Oscar G. Colli, figura emblematica e co-fondatore, ha accompagnato la rivista in tutti questi anni, contribuendo alla diffusione della cultura del bagno. La rivista è stata registrata alla fine del 1973 e il primo numero è uscito all'inizio del 1974, continuando la sua pubblicazione fino ad oggi.
La Mostra al Museo del Rubinetto e della sua Tecnologia
Negli spazi del Museo del Rubinetto e della sua Tecnologia di San Maurizio d’Opaglio, la Mostra ripercorre mezzo secolo di storia editoriale e della stanza da bagno attraverso l'esposizione delle più significative copertine della rivista. Questo evento celebra l'eccellenza della rubinetteria sanitaria italiana, con una selezione di copertine datate novembre 2023, che coinvolgono le più importanti aziende storiche del distretto industriale.
Dettagli della Mostra
La Mostra sarà aperta dal 17 luglio al 22 settembre con i seguenti orari:
- Venerdì, Sabato e Domenica: dalle 15:00 alle 18:00.
Per ulteriori informazioni, è possibile contattare il numero 0323 89622 o inviare un'email a ecomuseo@lagodorta.net.
La Conferenza Inaugurale
L’inaugurazione della Mostra sarà preceduta da una conferenza presso il Teatro degli Scalpellini, con inizio alle ore 14:00. La conferenza sarà moderata da Oscar G. Colli, Cristina Mandrini e Engarda Giordani. Durante l'evento, si discuteranno i tre grandi temi dell'evoluzione della rubinetteria: FARE, FORMARE, PROGETTARE.
Interventi e Partecipanti
Sul tema del “fare” interverranno:
- Maurizio Bellosta, Vice Presidente AVR
- Elia Vismara, Presidente Assobagno
- Antonella Andriani, Vice Presidente ADI
Sul tema del “formare” interverranno:
- Eliana Baici, Professore Ordinario di Politica Economica dell’Università del Piemonte Orientale
- Francesca Ferrandi, Direttore della Fondazione Academy
- Lucia Ferraris, Presidente dell’Ordine degli Architetti Paesaggisti di Novara e VCO
Partecipano al dibattito sul tema del “progettare”:
- Francesco Lucchese
- Marco Pisati
- Marco Piva
Saluti e Interventi
Porteranno i saluti:
- Maurizio Ronchi, Sindaco di San Maurizio d’Opaglio
- Marina Chiarelli, Assessore alla Cultura, al Turismo, Pari Opportunità e Politiche Giovanili della Regione Piemonte
- Andrea Del Duca, Direttore del Museo del Rubinetto e della sua Tecnologia
- Gianni De Bernardi, Presidente di Eco Museo del Lago d’Orta e Mottarone
La Mostra e la Conferenza sono organizzati dalla rivista "Il Bagno Oggi e Domani" in collaborazione con il Museo del Rubinetto e della sua Tecnologia. L'evento è promosso da Engarda Giordani Comunicazione e Marketing e patrocinato dal Comune di San Maurizio d’Opaglio e da Ecomuseo del Lago d’Orta e Mottarone.
lunedì, luglio 15, 2024
Scomparso a Orta Don Giacomo Bagnati
Sabato 13 luglio 2024 è venuto a mancare a 91 anni l'amatissimo Don Giacomo Bagnati, storico cappellano dell’abbazia Mater Ecclesiae di Orta San Giulio. Il funerale si terrà oggi, lunedì 15 luglio alle ore 15.
sabato, luglio 13, 2024
Mostra “Pax”: Omar Hassan alla Cappella Nuova al Sacro Monte di Orta San Giulio
venerdì, luglio 12, 2024
Torna la Festa patronale di San Camillo ad Egro
L'appuntamento annuale con la festa patronale di Egro si rinnova anche quest'anno con tante
novità e ben due giorni di eventi –
il 12 e 14 luglio - aperti a tutti in onore di Camillo de Lellis, il santo
dedito al prossimo e agli ammalati a cui è dedicata la chiesa della frazione di Cesara.
Venerdì 12
luglio alle ore 21 presso la parrocchiale di San Camillo de Lellis si terrà
la Meditazione musicale “Chi bada al
vento non semina mai” con le Voci
soliste e il Coro dei Cantori di San Cipriano, diretti dal maestro Alessio
Lucchini. Il gruppo musicale, attivo dal 2005 e specializzato in liederistica
del Settecento e spartiti poco conosciuti o inediti, porterà un programma di
sala molto interessante che spazia fra brani sacri e profani, dal Settecento
all'Ottocento, con opere di Novarina, Domenico Cimarosa, Alessandro Scarlatti e
Saverio Mercadante.
Domenica 14
luglio dopo la S. Messa delle
16.00 si terrà la consueta processione
in paese e, a seguire, il tradizionale e divertente incanto delle offerte, in cui verranno battuti all'asta prodotti
del territorio. In particolare non mancheranno le famose fügascine di Egro,
dolci tipici che per l'occasione verranno preparati dagli abitanti del borgo e
cotti nel forno comunitario accesso in occasione della festa.
Chiuderà la giornata dalle 18.30 alle 19.30 la presentazione del libro “Egro, piccolo borgo
feudale”, realizzato a più mani dagli storici locali Elio Anchisi ed
Emanuela Valeri insieme agli abitanti di Egro. Il volume raccoglie la storia
del borgo, vicende storiche e umane, ricordi e leggende dal secolo XVI a oggi.
A introdurre il libro sarà il professor
Giancarlo Andenna, accademico dei Lincei, professore ordinario di Storia
medievale e direttore del Dipartimento Università Cattolica di Milano e
Brescia. Seguirà un rinfresco.
Tutte le offerte raccolte con la distribuzione del libro saranno destinate ai lavori di restauro dell'importante organo settecentesco della chiesa di San Camillo de Lellis di Egro, iscritto nel catalogo dei Beni culturali della Regione Piemonte. Lo strumento è tra le maggiori realizzazioni pervenute a firma dell'organaro Cornetti di Gozzano. Realizzato attorno alla metà del XVIII secolo (1768?) per un'altra sede non conosciuta, fu portato nella chiesa della frazione di Egro (la cui costruzione risale alla fine del '700) successivamente: probabilmente in occasione di un restauro avvenuto nel 1845, come indica una iscrizione sulla trabeazione, a opera di artefice ignoto con la costruzione dell'attuale cassa e cantoria in legno con riquadri dipinti che raffigurano allegorie musicali e floreali policrome.
lunedì, luglio 08, 2024
Ottimi Risultati della Nazionale ai Campionati Europei di Duathlon
mercoledì, luglio 03, 2024
Estate in Allegria a Bolzano Novarese
XX Traversata del Lago d'Orta Pella - Orta San Giulio 2024
mercoledì, giugno 26, 2024
Red Carpet - Giacomo Saporito in Mostra a Orta
Lungo il sentiero che conduce a Villa Gippini sarà posizionato un tappeto rosso e un pannello per permettere ai visitatori di farsi selfie, proprio come se si trovassero a Venezia.
"Fendere la folla pigiata tra le transenne, tra grida e inneggi a divi, ed entrare, varcando la soglia verso una distesa rosso-fuoco, immediatamente solo, tra flash, urla, movimenti, giravolte, sorrisi, bersagliato da fotografi, cineoperatori, masse ondeggianti nelle cortine di gente quali Star, immortalati per un momento magico ed eterno, accecante, sospesi tra l'accesso e l'uscita, terra di nessuno e di tutti, esposti a sguardi, applausi, strepiti in una bolgia, vittime e protagonisti dello spettacolo. Poi... incidere lenti, guardando finalmente intorno, e sentire il flusso che porta alla sala tra salamelecchi, strette di mano, abbracci, saluti, baci con gente astratta, comparse di una kermesse sempre diversa e sempre uguale, dove le emozioni si accavallano, in un percorso quasi iniziatico di trasfigurazione, uno della folla ad eletto, nell’attimo che sfuma e scolora varcata l'altra soglia nella penombra della sala silenziosa, seduto finalmente a riprendere fiato, e a luci spente, vedere, immergersi nella nuova realtà ove il film ti trasporta."
Giacomo Saporito, fotografo artistico e di eventi, è il testimone che dà realtà a questo mondo evanescente, ma scolpito nella memoria di ciascuno, e restituisce nelle foto scattate nel parterre della Mostra, istanti, emozioni, sentimenti nei ritratti di divi famosi, come di ospiti che scorrono in passerella, rilevando, oltre il fashion di tenui e strepitosi vestiti, il ritratto di persone che appaiono divi, o di star che tornano persone, isolando nel flusso incessante di persone, caratteri, espressioni, emozioni di ciascuno, trasformando momenti effimeri in ricordi duraturi. Giacomo, oltre che fotografo, è rinomato graphic designer, creatore di poster e immagini per manifestazioni e campagne delle Nazioni Unite e UNESCO; è specializzato in ritratti ed eventi, tra cui matrimoni. Il suo studio si trova a Orta San Giulio, a I Tesori dell’Isola. Ha tenuto esposizioni a Milano, Orta San Giulio, New York, Parigi, Venezia e Ginevra.
La mostra sarà aperta al pubblico fino al 15 settembre negli orari di apertura dell’Hotel San Rocco.
Il presidente della Fondazione Cavaliere del Lavoro Alberto Giacomini, Andrea Giacomini, commenta così: "Come Fondazione Cavaliere del Lavoro Alberto Giacomini e Hotel San Rocco siamo onorati e lieti di ospitare la mostra del fotografo e artista Giacomo Saporito, con le immagini dei divi e delle star del cinema di tutto il mondo. Questa esposizione è anche l’occasione per ricordare come il lago d’Orta sia da tempo protagonista nelle riprese di film, serie televisive e documentari. Ad esempio nella pellicola ‘La maestrina’ del 1951 venne utilizzato il calesse di mio nonno Dario. Intorno a quegli anni nacque anche il prestigioso premio David di Donatello. Sono state innumerevoli le pellicole girate sul lago d’Orta e anche l’Hotel San Rocco è stato protagonista, o come set cinematografico sia negli interni che negli esterni, o per aver ospitato i divi impegnati nelle riprese. Netflix e Sky hanno registrato immagini del nostro lago che sono andate in tutto il mondo! Tra i numerosi film ricordo ‘La spina nel cuore’ con Anthony Delon, e più recente ‘La corrispondenza’ di Giuseppe Tornatore che nel 1990 vinse l’Oscar. Il legame con la Fondazione intitolata a mio padre è quello fondamentale di creare mostre artistiche culturali che non ci facciano mai dimenticare le valenze e l’importanza che il nostro territorio ricopre in questo ambito, anche con l’apporto di questo artista, selezionato per il mondo del cinema anche dall’Unesco, e a questo proposito ricordiamo il nostro Sacro Monte che si trova proprio alle spalle dell’Hotel San Rocco.".
giovedì, giugno 20, 2024
Concorso Giovani e Ambiente a Borgomanero
A questa iniziativa, giunta alla quindicesima edizione e promossa dal Comune di Borgomanero, hanno partecipato le Scuole cittadine di ogni ordine e grado: dall’infanzia sino alle superiori passando per la primaria di primo e secondo grado, per un totale di quattrocento studenti coinvolti.
L’area tematica proposta per il concorso riguardava la mobilità sostenibile, ovvero il muoversi in città abbandonando per un attimo i mezzi a motore. Gli studenti delle scuole borgomaneresi si sono impegnati, attraverso disegni, scritture e video, per proporre un modo diverso di muoversi in armonia con l’ambiente.
I vincitori del concorso sono stati premiati nelle loro sedi scolastiche, tranne i ragazzi delle superiori, ospitati a palazzo Tornielli nella giornata di venerdì 30 maggio. Ad accoglierli il Sindaco Sergio Bossi, l’Assessore alla Cultura Francesco Valsesia e il direttore della struttura complessa di nefrologia Stefano Cusinato.
"Come è emerso dai lavori prodotti dagli studenti – ha detto il Sindaco Sergio Bossi – ben si è compreso come la mobilità sostenibile sia un modello di sistema che riduce al minimo l’impatto ambientale; i video realizzati dai ragazzi sono un esempio rilevante di come l’ambiente sia importante".
Dal canto suo, l’Assessore Valsesia ha sottolineato: "Il concorso "Giovani e Ambiente" ha riscosso anche quest'anno una grande adesione da parte delle scuole. I lavori prodotti hanno evidenziato una particolare sensibilità ed attenzione sui temi legati alla salute e all'ambiente, oggi più che mai attuali. Ringrazio gli istituti scolastici di ogni ordine e grado e i professori che hanno aderito all'iniziativa coinvolgendo nelle attività piccoli e grandi, dando loro la possibilità di pensare e ragionare su un futuro sostenibile".
È stata stilata una classifica relativa all’ordine delle Scuole partecipanti:
Infanzia:
- Santa Cristina (sezione A e B) con una mostra “Bicycle, bicycle”
- Scuola via Scuole, videoclip “Amici in bici”
Primaria:
- Scuola primaria di Santa Croce (classi 1, 2, 3, 4 e 5) con “A tutta bi…ci”
Media:
- P. Gobetti (classi 1 A-D-H, 2 A-D-H e 3 A-D-H) con “Walk and bike to school”
- P. Gobetti (classi 1G, 2F) con “Biciclette oniriche raccontano”
Superiori:
- Iti da Vinci (2D indirizzo tecnologico) con “Turismo a pedali”
- Iti da Vinci (4 A grafica) con “Bike! Un salvataggio sostenibile”
- Iti da Vinci (4 A grafica) con “Bike! Voce della sostenibilità”
Questa iniziativa ha dimostrato come il coinvolgimento delle nuove generazioni sia fondamentale per promuovere la mobilità sostenibile e sensibilizzare l’opinione pubblica su temi cruciali per il futuro del nostro pianeta.
martedì, giugno 18, 2024
Minatori del Suono Fest 2024
Un Festival che Rende Omaggio alla Storia Locale
L’idea di Minatori del Suono Fest nasce dal granito e dagli scalpellini, elementi che raccontano la storia di Madonna del Sasso e la dura vita dei suoi abitanti, segnati dall’estrazione e lavorazione del granito per oltre un secolo. Sono i “picasass”, artigiani della pietra, ad aver reso famosa la tradizione locale. Oggi, i suoni dei loro strumenti tornano a risuonare sulle rive del lago d’Orta.
Programma Musicale di Alta Qualità
L’evento ospiterà diversi artisti e generi musicali:
- Venerdì 21 giugno: I Bellissimi Dischi di Ornavasso (balearic, funky boogie disco), Muschio (post-hardcore, noise, strumentale), TV Dust (post-punk, no wave), Sister Punch (elettronica random).
- Sabato 22 giugno: Lady Edith (raggae, roots, rocksteady), Karu (electronic, contemporary jazz), Kill Your Boyfriend (psych, post-punk, dark wave), Oaxaca (free-jazz, jazz-core), NUR (electronic music duo).
- Domenica 23 giugno: Private Coffee Party (ambient, psichedelico, sperimentale), Neunau (Paleolitico superiore), Lucky Peppers (dixieland), Missin Red (reggae, soul, ragga, jungle), MOI•GEA (primitive jazz), K^B°B° Orchestra (rituale di chiusura in musica).
Attività e Incontri Culturali
Il festival offre molto di più che musica. Durante la tre giorni, si terranno incontri su temi urgenti come la violenza di genere, l’ambiente e il clima, e i rischi del mondo digitale, a cura di diverse associazioni e partner. Tra questi, il Centro Antiviolenza Area Nord Novarese e Ci Sarà Un Bel Clima.
In programma anche escursioni guidate, momenti dedicati a yoga e benessere, laboratori partecipativi e performance site-specific. Il Museo dello Scalpellino sarà aperto con visite guidate e un’installazione audio-video dell’artista Neunau.
Sostieni il Festival
Anche quest’anno è attivo il crowdfunding per sostenere Minatori del Suono Fest. Tra le ricompense per i sostenitori: bicchiere e braccialetto del festival, accesso alle aree drink e food, escursioni, campeggio, t-shirt e felpe. Puoi partecipare attraverso la piattaforma Produzioni dal Basso.
Organizzazione e Volontariato
L’evento è organizzato dal Circolo Arci dei Lavoratori di Boleto con il supporto del Comune di Madonna del Sasso e varie fondazioni. La coordinazione è affidata a Ilaria Macchi e Simone Tonioni, con il contributo di numerosi volontari.
Minatori del Suono Fest vuole essere un punto di riferimento per l’arte e la cultura contemporanea, un evento accessibile a tutti, rispettoso dell’ambiente e valorizzatore del territorio e della sua storia.
Informazioni Utili
Per maggiori dettagli e aggiornamenti, visita i seguenti link:
Non mancare a questo appuntamento che unisce musica, cultura e natura in un contesto unico e suggestivo.
Concerto a Orta San Giulio
sabato, giugno 15, 2024
Fuochi d'Artificio a Orta San Giulio Estate 2024
venerdì, giugno 14, 2024
Omaggio a Mario Soldati a Orta San Giulio
Una serata speciale, una mostra e una proiezione, in occasione dei 25 anni dalla scomparsa di Mario Soldati: non poteva essere diversamente, per uno scrittore speciale come Soldati. Giovanissimo protagonista della vita culturale italiana fin dagli anni Trenta, uno dei primi professori di lettere che vengono invitati a varcare l’Oceano e portare la cultura europea a New York, dopo l’esperienza raccontata in America primo amore torna in Italia e decide di risiedere due anni proprio sul Lago d’Orta per prendere decisioni sulla sua letteratura e le sue arti future. Conosce e frequenta l’amico Mario Bonfantini, con cui metteranno a punto poetiche e idee politiche e sociali; combatteranno ciascuno a modo proprio il fascismo, per diventare punti di riferimento delle nuove generazioni all’alba della Repubblica.
Soldati sarà al centro della nascita del grande cinema italiano, della televisione, dell’identità nazionale – curando i padiglioni delle regioni in occasione del Centenario dell’unità d’Italia. Personaggio oltre che scrittore, potrà decidere dopo il 1961 di dedicarsi in maniera esclusiva al giornalismo e alla scrittura grazie proprio ad un contratto decennale con Mondadori che lo porterà a scrivere i suoi capolavori, tra cui L’attore con cui vincerà il premio Strega nel 1971. Sono gli anni in cui, insieme alla famiglia e in particolare al figlio Wolfango, gira l’Italia per raccontarne pregi e difetti, ma soprattutto mettendo a punto una tassonomia decisiva non solo dal punto di vista narrativo ma anche sociologico. I suoi due viaggi televisivi (1957: Alla ricerca dei cibi genuini – Viaggio lungo la valle del Po; 1960: Chi legge? Viaggio lungo le sponde del Tirreno) si legano alla tradizione zavattiniana e la superano per densità ma anche per “colore”.
Gli anni Settanta gli si addicono meno: il clima di scontro civile lo deprime, anche se non smette di raccontare il diritto e il rovescio dell’identità singola e collettiva. Gli anni Ottanta, con le cronache del Mundial spagnolo, lo fanno tornare alla ribalta e progressivamente diventa autore di culto: Cesare Garboli e Aldo Grasso lo collocano nell’empireo letterario e massmediologico, Carlo Petrini lo prende come metro fondativo degli ideali di Slow Food e dell’Università del Gusto di Pollenzo. Ma niente sarebbe accaduto senza il legame con Orta da un lato e con Mondadori dall’altro.
Mercoledì 19 giugno, alle ore 17.30, presso il Palazzotto di Orta San Giulio (Piazza Motta) inaugura la mostra Non solo copertina. Proprio tutti i libri di Mario, a cura di Roberto Cicala e il Centro Novarese di Studi Letterari, visitabile fino al 23 giugno. La mostra vedrà esposte tutte le prime edizioni delle opere di Mario Soldati, da Salmace (La Libra, 1926) all’opera omnia curata da Cesare Garboli (Rizzoli, 1994), accompagnate da fotografie ritrovate a Orta, conservate dai molti amici che l’autore aveva nella città, e da documenti provenienti dai fascicoli dedicati a Soldati dell’archivio storico Arnoldo Mondadori Editore, conservato in Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori. A seguire, sono previsti un brindisi, alcune letture e una breve passeggiata per i luoghi soldatiani, in attesa delle ore 21, quanto verrà presentato e proiettato il documentario Orta mia di Mario Soldati. Alla serata interverranno: Enrica Borghi (Asilo Bianco), Roberto Cicala (Centro Novarese di Studi Letterari), Paolo Verri (Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori) e, in video, Carlo Petrini e Wolfango Soldati.
A/Orta Autori del cuore: visione, cultura e territorio
La giornata dà inizio a un ciclo pensato per i prossimi tre anni, con incontri ed occasioni di valorizzazione dedicati a scrittori e scrittrici, pensatori e pensatrici che hanno intrecciato rapporti con Mondadori e il territorio del Lago d'Orta: A/Orta Autori del cuore. Dal 2024 FAAM ha intensificato l’azione sul territorio milanese, lombardo e non solo. Grazie alla nuova sinergia instaurata con Asilo Bianco APS e la nascitura Fondazione Enrica Borghi è nato il progetto A/Orta Autori del cuore. Iniziative, incontri e mostre dedicati a scrittori e scrittrici, pensatori e pensatrici che hanno intessuto rapporti lavorativi e personali con la casa editrice Arnoldo Mondadori Editore e il territorio del Lago d'Orta. Per tre anni (2024, 2025, 2026) si porterà avanti un’attività di ricerca e sperimentazione sui linguaggi artistici contemporanei, indagando su alcune delle personalità più rilevanti del panorama letterario del ’900: Mario Soldati, Alba de Céspedes, Fruttero&Lucentini.
mercoledì, giugno 12, 2024
Risultati delle Elezioni Comunali nei Paesi del Cusio e Dintorni
Agrate Conturbia
Simone Tosi è il nuovo sindaco di Agrate Conturbia con 705 voti.
Arona
Alberto Gusmeroli è il nuovo sindaco di Arona con il 51,21% delle preferenze. Marco Ubertini ha ottenuto il 29,54% e Giovanni Monti il 19,25%.
Bolzano Novarese
Ettore Franzosi è stato eletto sindaco con il 35,73% dei voti, seguito da Stefania Franzosi con il 34,82% e Michela Gattoni con il 29,45%.
Cavaglietto
Tiziano Gnappa è il nuovo sindaco di Cavaglietto con il 53,50%, seguito da Laura Lanaro con il 44,44% e Antonio Burattin con il 2,09%.
Cressa
Ilaria Zola è stata eletta sindaco di Cressa con 728 voti.
Cureggio
Angelo Barbaglia ha vinto con il 75,84% dei voti, battendo Marco Croce che ha ottenuto il 24,16%.
Gattico-Veruno
Federico Casaccio ha vinto con il 47,23%, seguito da Alessia Bacchetta con il 36,80% e Gianni Crevacore con il 15,97%.
Gozzano
Carla Biscuola è la nuova sindaca di Gozzano con il 53,11% dei voti, battendo Marisa Arrondini che ha ottenuto il 46,89%.
Meina
Giancarlo Blangiardo è il nuovo sindaco di Meina con il 44,49%, seguito dall'ex primo cittadino Fabrizio Barbieri con il 40,63% e Letizia Moalli con il 14,88%.
Oleggio Castello
Marco Cairo è stato riconfermato sindaco con il 53,06% dei voti, superando Gianluca Pajaro che ha ottenuto il 46,94%.
Paruzzaro
Matteo Mora è il nuovo sindaco di Paruzzaro con 998 voti.
Pella
Alessandro Soldà è stato eletto sindaco di Pella con 450 voti.
Pisano
Piergiulio Alesina ha ottenuto un plebiscito con l'85,59% dei voti, battendo Gianluigi Cristina che si è fermato al 14,41%.
San Maurizio d'Opaglio
Maurizio Ronchi ha vinto con il 66,27% dei voti, battendo Agostino Fortis che ha ottenuto il 33,73%.
Colazza
Corrado Riboni, sostenuto dalla lista Vivere Colazza, ha ottenuto il 52,98% delle preferenze, battendo Mauriliano Castiglioni di Colazza Nostra, che si è fermato al 47,02%.
Congratulazioni ai sindaci neoeletti e auguri di buon lavoro da OrtaBlog!
giovedì, giugno 06, 2024
Menta e Rosmarino: un Viaggio tra Natura e Arte a Villa Nigra
Menta e Rosmarino esplora l’indissolubile legame tra uomo e ambiente. Vivaisti ed esperti di giardino saranno i protagonisti di un percorso all’aperto tra natura, cultura, arte, ecologia, giardino, disegno e paesaggio. L’evento comprende conferenze, passeggiate, laboratori per grandi e piccoli, offrendo un’esperienza immersiva unica.
Quest’anno, l’evento sarà arricchito dall’iniziativa Matchare Lake, un progetto che unisce Asilo Bianco e la Fondazione Sangregorio Giancarlo. Questo progetto mira a creare itinerari turistici contemporanei tra Lago d’Orta e Lago Maggiore, celebrando l’affinità tra i due enti e il loro amore per l’arte. Alla presentazione del progetto interverranno Francesca Marcellini (Presidente Fondazione Sangregorio Giancarlo), Lorella Giudici (Storica dell’Arte) ed Enrica Borghi (Presidente Asilo Bianco).
Durante le giornate di sabato e domenica, i partecipanti potranno esplorare il parco e gli stand attraverso un laboratorio di disegno e pittura en plein air. Questa attività segna l’apertura della Mountain Academy 2024, che si terrà il 12-13 luglio a Santa Maria Maggiore. Il corso, in collaborazione con La tana dei Lupi Gentili, permetterà di sperimentare la tecnica della calcografia.
La mostra Carnet de Voyage, in collaborazione con la Fondazione Rossetti Valentini, sarà ospitata al piano nobile di Villa Nigra. Il Carnet de Voyage è un taccuino arricchito da disegni e appunti, nato come diario di viaggio durante il “Gran Tour” europeo. La mostra raccoglie i lavori realizzati nelle precedenti edizioni della Mountain Academy, con opere di artisti come Luisa Valentini, Matilde Domestico, Andrea Guerzoni, Valerio Tedeschi, Marcella Pralormo e Marlin Dedaj.
Il parco della Villa ospiterà anche l’edizione 2023 dei frontali realizzati da Mauro Rutto per l’Apiario d’Autore, dedicati al centenario di Italo Calvino e al tema “Natura, ovvero le virtù delle api”.
Sabato pomeriggio è prevista la presentazione del libro illustrato “Dialoghi con la Natura” di Valeria Loretti (Babi editore), seguita da una tavola rotonda con la Fondazione Sangregorio Giancarlo. Domenica pomeriggio ci sarà l’incontro “I colori della salute: frutta e verdura di inizio primavera in dialogo con l’arte” con Maria Cristina Pasquali, seguito da un laboratorio per bambini con Cristina Danini per creare fiori di carta.
Menta e Rosmarino è un evento gratuito e aperto a tutti. Per ulteriori dettagli e aggiornamenti, visita il sito asilobianco.it e segui i canali social dell’associazione.
Associazione Asilo Bianco, fondata dall’artista Enrica Borghi nel 2005, è una piattaforma creativa che promuove la rigenerazione di luoghi dimenticati attraverso l’arte contemporanea, offrendo corsi, workshop ed eventi culturali interdisciplinari.
mercoledì, giugno 05, 2024
Spot Maserati sulle Strade del Mottarone con Damiano dei Måneskin
martedì, giugno 04, 2024
Le Campionesse Italiane del Duathlon sul Lago d'Orta
Campionesse sul lago d’Orta! Dal 20 al 28 maggio scorsi la Fondazione Cavaliere del Lavoro Alberto Giacomini ha ospitato presso l’Hotel San Rocco a Orta San Giulio, Noemi Boggiatto campionessa italiana di duathlon sprint 2024 e campionessa europea e mondiale in carica junior 2023, Chiara Lobba, vicecampionessa italiana duathlon sprint 2024 e argento mondiale ed europeo in carica under 23 e Federica Frigerio vicecampionessa italiana duathlon standard distance 2024 e atleta top 16 europeo/mondiale 2023.
mercoledì, maggio 29, 2024
Tapulonata di Primavera dell’Antica Cunsurtarija dal Tapulon
in collaborazione con l’associazione di promozione sociale “San Bernardo” presieduta da Giuseppe Savoini che ha devoluto parte del ricavato della serata all’associazione “Dignità e lavoro Cecco Fornara”, “capitanata” da Isabella Ferrari.
Lutto ad Orta San Giulio: Addio al Professor Cesare Carcano
lunedì, maggio 27, 2024
Bis! 2 Laghi 2 Palchi a Gozzano e Baveno - Ultimo Appuntamento
SPIRITO SPAGNOLO
Baveno venerdì 31 maggio - ore 21.00
Gozzano sabato 1 giugno - ore 21.00
La rassegna “BIS! 2 laghi 2 palchi”, realizzata da La Finestra sul
Lago in collaborazione con Piemonte dal Vivo, chiude questa seconda edizione
con lo spettacolo SPIRITO SPAGNOLO, venerdì 31 maggio a Baveno presso il
Centro Culturale Nostr@domus, e sabato 1 giugno a Gozzano presso la Somsi, alle
ore 21.00.
SPIRITO SPAGNOLO è uno spettacolo dove la musica e il ballo flamenco incorniciano alcune delle più celeberrime liriche della letteratura ispanica. Il “Livio Gianola Flamenco Ensemble” con la ballerina Lara Ribichini e la voce narrante di Federico Bario, portano lo spettatore a immergersi in questo concerto-recitativo dove regna l’essenza più intima dello spirito spagnolo.
Livio Gianola si presenta con una chitarra a otto corde, costruita
appositamente secondo le sue istruzioni.
I suoi concerti sono caratterizzati da brani di una creatività musicale unica, mostrando come alle atmosfere tipiche del flamenco si possano aggiungere colori, stili e forme sonore differenti dando vita a un tocco d’italianità in un contesto di solito identificato come esclusivo dell’ambito spagnolo.
Flamenco Ensemble:
Livio Gianola, chitarra
Francesco Perrotta, percussioni
Stefano Lanza, flauto
Flaviano Braga, fisarmonica/bandoneon
Lara Ribichini, danza
Federico Bario, voce narrante
Biglietto intero € 10 – Biglietto Ridotto e Under 12 € 5
Per info e prenotazioni:
info@bavenoturismo.it – tel.0323924632 - somsigozzano@gmail.com - tel.3383970302
lafinestrasullago@libero.it - tel 3284732653 - www.lafinestrasullago.it
Centro Culturale Nostr@domus, Piazza della Chiesa, 6 - Baveno
(Verbania)
Spazio S.O.M.S.I. Piazza San Giuliano, 7 – Gozzano (Novara)