Sveva Casati Modignani è una delle firme più amate della narrativa contemporanea. I suoi romanzi
sono tradotti in venti Paesi e hanno venduto oltre dodici milioni di copie. Ha festeggiato i
primi 35 anni di carriera. “Una vita a raccontare storie” ha detto. E continua a scrivere con la
schiettezza e la poesia che ha imparato da bambina, ascoltando i racconti attorno a un fuoco.
L’autrice vive da sempre a Milano nella stessa casa dove è nata e che apparteneva a sua nonna.
Figlia di un commerciante che sin dall'infanzia la inizia alla lettura, diventa pubblicista nel
1965 quando collabora al quotidiano del pomeriggio di Milano, La Notte. Collaborerà poi con Il
Milanese e in particolare con L'Europeo, intervistando tra gli altri The Beatles, l'ex re Umberto
II di Savoia, Josephine Baker. Nel 1980 inizia a scrivere per conservare i ricordi della nonna e
del padre, nel 1981 pubblica il suo primo romanzo, Anna dagli occhi verdi, realizzato a quattro
mani con il marito, Nullo Cantaroni. Dirà: "Io ero quello che raccontava, lui quello che rileggeva,
criticava, correggeva". Il nom de plume sarà inventato dall'editore della Sperling & Kupfer, Tiziano
Barbieri.Dopo i primi tre romanzi, il marito si ammala e lei continua a scrivere da sola usando
sempre lo stesso pseudonimo.Tutti i romanzi sono stati editi da Sperling & Kupfer, tranne Il
diavolo e la rossumata (2012), Il bacio di Giuda (2014) – con ricordi autobiografici – e Un battito
d'ali, pubblicati da Mondadori.
sono tradotti in venti Paesi e hanno venduto oltre dodici milioni di copie. Ha festeggiato i
primi 35 anni di carriera. “Una vita a raccontare storie” ha detto. E continua a scrivere con la
schiettezza e la poesia che ha imparato da bambina, ascoltando i racconti attorno a un fuoco.
L’autrice vive da sempre a Milano nella stessa casa dove è nata e che apparteneva a sua nonna.
Figlia di un commerciante che sin dall'infanzia la inizia alla lettura, diventa pubblicista nel
1965 quando collabora al quotidiano del pomeriggio di Milano, La Notte. Collaborerà poi con Il
Milanese e in particolare con L'Europeo, intervistando tra gli altri The Beatles, l'ex re Umberto
II di Savoia, Josephine Baker. Nel 1980 inizia a scrivere per conservare i ricordi della nonna e
del padre, nel 1981 pubblica il suo primo romanzo, Anna dagli occhi verdi, realizzato a quattro
mani con il marito, Nullo Cantaroni. Dirà: "Io ero quello che raccontava, lui quello che rileggeva,
criticava, correggeva". Il nom de plume sarà inventato dall'editore della Sperling & Kupfer, Tiziano
Barbieri.Dopo i primi tre romanzi, il marito si ammala e lei continua a scrivere da sola usando
sempre lo stesso pseudonimo.Tutti i romanzi sono stati editi da Sperling & Kupfer, tranne Il
diavolo e la rossumata (2012), Il bacio di Giuda (2014) – con ricordi autobiografici – e Un battito
d'ali, pubblicati da Mondadori.
Bruno Quaranta, giornalista de “La Stampa” nato a Torino nel 1953. Formatosi nel Giornale di
Indro Montanelli, da alcuni anni lavora a Tuttolibri, il settimanale di letteratura, saggistica, attualità
culturale de La Stampa. E' autore di Stile Arpino. Una vita torinese (Sei): una città e il suo
testimone privilegiato, fra gli anni Cinquanta e gli anni Ottanta. Ha inoltre scritto Stile e stiletto. La Juventus di Giovanni Arpino (Limina), Piemonte. Il cuore nobile dell'Italia (White Star).