giovedì, dicembre 04, 2008

I Numeri della Sabbia - Lago d'Orta Protagonista di un Best-Seller



Ne aveva già parlato il Lago dei Misteri qualche giorno fa e noi rilanciamo grazie alla segnalazione di un nostro lettore. Stiamo parlando de I numeri della sabbia, un thriller fantareligioso che sta avendo un enorme successo e che ha come fulcro della vicenda narrata proprio l'Isola di San Giulio.
Il nostro lettore ha anche scritto per noi un bell'articolo in cui recensisce il romanzo; lasciamo quindi la parola a Queneau nel seguito...

Sta rapidamente scalando le classifiche "I numeri della sabbia", thriller fantareligioso edito da Sperling & Kupfer, in cui l'isola di San Giulio diventa il centro dell'azione, e la superiora del convento viene dipinta quale Custode dell'unica copia originale dell'Apocalisse. Il thriller, scritto con notevole mestiere, segue contemporaneamente una serie di personaggi in più luoghi del mondo: una coppia di improvvisati investigatori prima a Dublino e poi a Torino, un losco banchiere a Montecarlo, uno sceicco di Abu Dhabi, un ingegnere che sta costruendo un immenso muro in Patagonia, un enigmatico uomo d'affari inglese. E infine, sempre al centro della storia, abbiamo le monache di un convento che conosciamo bene: quelle dell'isola di San Giulio. L'abilità dell'autore, Roger Talbot, è quella di mescolare sapientemente gli ingredienti, apparentemente lontani fra loro, ma riuscendo sempre a farci capire che sono strettamente legati. Così è impossibile non girare le pagine, mentre Talbot snocciola un'enorme competenza in varie discipline, passando dalla simbologia alla matematica, dall'informatica alla teologia, in modo davvero interessante e coinvolgente. La trama, un ingranaggio davvero ben oliato, è complessa ma, se vogliamo riassumerla, gira tutta intorno all'Apocalisse. Talbot dà una spiegazione precisa sull'enigma del 666 (ben lontano dalle boiate sataniste) che qualunque teologo o matematico dovrebbe leggere: anche se, suppongo, sia una spiegazione romanzata, bisogna ammettere che è drammaticamente verosimile. Non solo: Talbot nel finale sfida il lettore più esperto a leggere fra le righe la data finale dell'Apocalisse, un enigma piuttosto semplice da risolvere fra le pagine, e molto inquietante. Fra l'altro, il finale è tutto ambientato fra Orta e l'Isola di San Giulio, e i nostri luoghi vengono descritti come carichi di incanto. E' davvero una soddisfazione leggere un libro internazionale la cui trama è incentrata sul lago d'Orta. Sul web il libro ottiene voti altissimi dai lettori e viene accostato alle opere di maestri del thriller come Crichton e Dan Brown (anzi, molti concordano sul fatto che "I numeri della sabbia" sia di gran lunga migliore del "Codice da Vinci", e c'è del vero in questa affermazione).. Ma, curiosando per il web, si scopre anche un mistero: questo Talbot, secondo la copertina del libro è un irlandese che vive in Italia da oltre quarant'anni. Invece sul sito di gossip Dagospia si mormora che dietro questo nom de plum si celi in realtà uno dei più celebri scrittori italiani. Sul web qualcuno ipotizza addirittura Umberto Eco. Certo l'abilità nel creare la trama, la brillantezza della scrittura e l'argomento esoterico rendono l'ipotesi non del tutto assurda, ma l'autore di questo articolo si sente sicuro di potere escludere nettamente che l'autore sia Eco. In ogni caso si tratta dell'ennesimo mistero di un libro che chiunque ami i nostri laghi non può perdere.

mercoledì, dicembre 03, 2008

OrtaBlog @ Punto Radio - Clip Audio 22-11-2008

Per chi non ha potuto ascoltare la radio Sabato 22 proponiamo la clip audio dell'intervento di OrtaBlog al talk-show radiofonico Siamo in Onda.

martedì, dicembre 02, 2008

Mercatini di Natale a Boca


Mercatini di Natale anche a Boca Lunedì 8 Dicembre. Giunti alla quinta edizione i mercatini ospiteranno decine di hobbisti, piccoli artigiani e semplici appassionati le cui bancarelle saranno dislocate nelle vie del centro storico addobbate ed illuminate per il Natale. Ad animare la manifestazione ci saranno anche i classici zampognari ai quali si affiancherà l’esibizione di antichi mestieri che illustrerà ai più giovani la vita dei nostri nonni.
Presso la cantina sarà inoltre possibile degustare il vino Boca d.o.c., presentato direttamente dai produttori, accompagnato dalla classica polenta e tapulone alla bochese ma anche dalle prelibatezze culinarie provenienti da altre regioni d’Italia.
Ci saranno poi i bimbi della scuola Materna che intoneranno i canti natalizi e, novità di quest’anno, ci sarà la “Mostra delle vecchie biciclette”, con l’esposizione di alcuni esemplari portati da appassionati.
Dalle 9 del mattino quindi appuntamento con il Natale nella splendida cornice delle viuzze di Boca.

domenica, novembre 30, 2008

Gli 80 anni di Alberto Giacomini


Settimana scorsa a San Maurizio si è festeggiato un compleanno speciale. A spegnere 80 candeline è stato Alberto Giacomini, una persona che ha portato il nome di questo piccolo paese cusiano nei quattro angoli del mondo. Molti lo conoscono come il proprietario di una grande azienda ma, per chi ha avuto modo di parlare con lui anche una sola volta, è qualcosa di più. Una persona semplice e umile che ha realmente creato un impero con volontà, lavoro duro in fabbrica e tante tante idee innovative.
Proprio per questo ha voluto festeggiare in fabbrica questo giorno speciale con moglie e figli ma anche con tutti gli operai che lo hanno aiutato a portare il suo nome in tutto il mondo.
Qualche nota nel seguito.



Ha compiuto 80 anni celebrato dalla folla dei suoi operai. Alberto Giacomini, storico fondatore dell'omonima azienda che sorge sulle sponde del Lago d'Orta, ha voluto festeggiare in fabbrica questo importante traguardo.
La sua azienda, nata nel lontano 1951 come piccola realtà artigiana, è una di quelle che, anche in tempi di crisi, tengono alto il nome del belpaese. All'interno dei 130.000 metri quadrati dei 3 stabilimenti di San Maurizio d'Opaglio, Sazza e Castelnuovo del Garda vengono lavorate ogni giorno circa 100 tonnellate di ottone che, trasformate in rubinetti, partono poi verso 100 paesi diversi, Cina compresa. Oggi Giacomini spa esporta l'80% della produzione, cifra record considerato il momento difficile dell'economia, ed è per questa ragione che il governo italiano, nelle scorse settimane, ha invitato l'azienda al vertice ASEM (Asian European Meeting) di Pechino, appuntamento strategico in campo economico.
Con i suoi 175 milioni di euro di fatturato e gli oltre 800 dipendenti, l'azienda piemontese è l'esempio virtuoso di come il Made in Italy possa funzionare anche in settori diversi da quelli che storicamente contraddistinguono l'Italia, vale a dire “Food, Fashion & Furniture” ovvero cibo, moda e arredamento.
Ed è il classico esempio di come, a volte, bastino cuore e cervello per costruire una grande storia. Di fatto Giacomini s.p.a, nata quasi per caso,in un magazzino di 1.500 metri quadrati, oggi è un pezzo di storia per il territorio. Merito certo del fondatore Alberto, ma anche dei suoi operai che hanno contributo a rendere grande il nome dell'azienda. È lui stesso a riconoscerlo: “Sono commosso per la festa che mi hanno regalato – dice l'imprenditore – oggi più che mai occorre veramente essere tutti uniti. Sono anch'io uno di loro. Sono cavaliere del lavoro e ho fatto la quinta elementare. Mi hanno fatto ingegnere honoris causa 25 anni fa a New York perché ho creato un brevetto speciale per i grattacieli. Ma non ho mai voluto che mi chiamassero ingegnere o cavaliere. Io faccio parte di questa gente, sono nato come loro e a 12 anni ero già in fabbrica”. Nel ripercorrere il passato, Alberto Giacomini non nasconde la propria commozione. Poi pensa al presente, ai figli Elena, Corrado e Andrea chiamati a portare avanti l'opera del fondatore: “Sono loro la mia forza, assieme a tutti i miei operai”. E sul futuro: “A che serve fare previsioni? Ogni impresa è un piccolo mondo, la forza sta nella persona, ma non nella persona da scrivania, quella da 110 e lode che si vergogna di andare in fabbrica. La fabbrica bisogna conoscerla a 360 gradi, perché abbia un futuro. Qui oggi, alla mia festa di compleanno, c'erano tutti, avete visto? Che cosa posso desiderare di più? Mi sono commosso, una festa così non me l'aspettavo”. Il messaggio è forte e chiaro, e allora ad un uomo così non resta che augurare altri 80 di questi anni. “Sono un po troppi – dice ridendo - comunque nella mia vita non ho mai messo limiti alla provvidenza. È questo il mio segreto”.

sabato, novembre 29, 2008

Notizie da Neveazzurra







Nuove precipitazioni nevose nel comprensorio di Neveazzurra e quindi OrtaBlog raddoppia il bollettino settimanale.



Da questa notte cadono fiocchi abbondanti sulle piste del comprensorio di Neveazzurra e per tutto il fine settimana le previsioni elaborate da Meteo Swisse per la nostra area prevedono precipitazioni nevose copiose. Le stazioni di Neveazzurra, anche quelle situate a più bassa quota cominciano a imbiancarsi: le web cam posizionate sulle principali piste del comprensorio ci propongono splendide immagini.
Sci da discesa
Al Devero, nonostante i 130 cm di neve che si sono accumulati, l’apertura è confermata per il 6 dicembre. Stessa data per Domobianca, dove oggi sono caduti 40 cm di neve fresca, e per Formazza, dove si registrano, al momento, 15 cm di neve fresca. Macugnaga, regina incontrastata di questo anticipo di stagione, supera abbondantemente i due metri, così come San Domenico Ciamporino dove si potrà sciare a partire da domani. Alla Piana di Vigezzo i cm caduti sono 40, ancora troppo pochi per poter aprire le piste da discesa, così come alla Baitina di Druogno, dove i 15 cm di neve fresca si aggiungono alla neve artificiale che i cannoni stanno iniziando a sparare.
Ad Antrona Cheggio sono caduti 15 cm mentre al Mottarone e a Pian di Sole solamente 10 cm. Nessuna ipotesi ancora per l’apertura.

Sci di fondo
Per quanto riguarda il fondo, si scia solo a Formazza Riale, con i suoi 70 cm.

giovedì, novembre 27, 2008

Notizie da Neveazzurra




Le precipitazioni della settimana scorsa e la previsioni di nuove nevicate fanno gongolare gli appassionati degli sport invernali. Da Neveazzurra le ultime notizie per il prossimo week-end.

Dopo Macugnaga e Riale, sabato debutta anche San Domenico - Ciamporino con i suoi 20 km di piste, meta sempre più apprezzata di snowboarder e sciatori in genere. Ai 2500 metri di altitudine ci sono già quasi tre metri di neve: si scia tranquillamente fino alla partenza della seconda seggiovia. Impianti sempre aperti a Macugnaga, dove si scia da due settimane solo nei week end, e a Riale, dove la pista è aperta tutti i giorni con tracciati battuti in classic e skating. Cannoni al lavoro a Domobianca, dove si aspetta anche solo una debole nevicata (peraltro prevista nelle prossime ore) per poter aprire gli impianti, e in Valle Vigezzo, dove però la neve scarseggia. Nelle altre stazioni di Neveazzurra si continua a scrutare il cielo, con un occhio alle previsioni meteo, incrociando le dita per sabato 6 dicembre, data ufficiale d’avvio della stagione.