Davvero una annata anomala e di quelle che non si registravano da anni per le stazioni del territorio. Siccità e temperature elevate (meno in questi ultimi giorni) accompagnano una stagione sciistica tra le meno positive degli ultimi anni in tutto l’arco alpino italiano. La situazione è talmente critica che la Regione
Piemonte ha appena convocato un Tavolo di Crisi, evento grazie al quale si è evidenziata la mancanza di letteratura giuridica per simili emergenze.
Se le stazioni ed i comprensori che godono di piste su ghiacciai in alta quota si possono giocoforza salvare, in Valsesia continua a difendersi l’Alpe di Mera, anche se ha perso un mese di lavoro, perché è riuscita ad aprire – contro il parere incredulo di tanti ma grazie all’abnegazione di operatori che sono stati attivi sulle
piste “a sparare” anche il giorno di Natale - il 26 dicembre scorso, e oggi grazie all’importante impianto di innevamento artificiale garantisce un servizio competitivo.
Sono 6 (su 12) le piste aperte : Camparient, Capricorno, Canalone, Baita, Campo e Baby TapisRoulant e 5 (su 6) gli impianti di risalita aperti : Seggiovia Scopello-Mera, Seggiovia Capricorno, Seggiovia Camparient, Skilift Campo e Tapis-roulant.