mercoledì, ottobre 23, 2024

La Mostra Fotografica "I Volti di Scampia" di Davide Cerullo a Villa Nigra di Miasino.


Venerdì 4 ottobre 2024 si è tenuta presso Villa Nigra a Miasino l’inaugurazione ufficiale di Corto e Fieno, l’unico festival internazionale dedicato al cinema rurale. Prima dell’inizio delle proiezioni presso il Cinema Sociale di Omegna, è stata presentata la mostra fotografica I volti di Scampia di Davide Cerullo, visitabile dal 4 al 13 ottobre a Villa Nigra – Piazza Beltrami 5, Miasino, dal venerdì al sabato, dalle ore 15:30 alle ore 18:00.

Davide Cerullo, cresciuto nel contesto di Scampia e della criminalità organizzata, ha ricordato alcuni episodi chiave della sua vita per sottolineare il potere salvifico della letteratura, in particolare della poesia. Da ragazzo coinvolto nella camorra, a scrittore e fotografo, la sua attività artistica gli ha permesso di sopravvivere al suo passato e di concedersi un futuro.

La prima pistola come regalo dei quattordici anni, la visita in obitorio a un boss del clan mafioso, la vendita di stupefacenti a Scampia, la reclusione in giovane età nel carcere di Poggioreale: queste sono le esperienze di un ragazzino vittima del contesto in cui è nato e cresciuto. Tuttavia, un incontro inaspettato lo ha reso consapevole della possibilità di redimersi. La Bibbia in carcere, e i testi di Pasolini, Bobin e Pignon-Ernest in un secondo momento, lo hanno “riesumato” dalla sua condizione. Cerullo ha iniziato a studiare e appassionarsi di letteratura e poesia, perché in quei testi rivedeva l’esatta descrizione dell’esistenza umana.

Si è dedicato alla poesia a tal punto da riuscire a mettersi in contatto con Christian Bobin, sua grande fonte di ispirazione. Bobin gli ha scritto una lettera di ringraziamento e di apprezzamento per la sua attività letteraria e per i progetti a supporto dei giovani di Scampia. Questa lettera ha fatto parte dell’incipit del libro Volti di Scampia. I giusti di Gomorra (AnimaMundi, 2023) e ha dato inizio a un sincero rapporto di rispetto e amicizia.


Oggi Cerullo non porta più con sé la pistola nella tasca del giubbotto, come faceva da ragazzino, bensì libri di poesia, che considera l’arma più potente contro l’ignoranza, l’indifferenza e l’insensibilità. La poesia trasmette la necessità di diffondere amore nella società contemporanea, soprattutto tra i giovani.

L'incontro di Davide Cerullo con oltre 250 ragazzi dell'Itis di Borgomanero, venerdì 5 ottobre 2024, è stato descritto come un grande abbraccio. “Le mafie hanno più paura della poesia che delle istituzioni e dei magistrati”, ha dichiarato Cerullo. “Non volava una mosca, mi hanno accolto con un grande abbraccio. Ho sentito ognuno di loro e loro hanno sentito me. E’ questo il punto: i giovani sentono forte la mancanza di calore umano e ne hanno grande bisogno… l’emozione era palpabile e incredibile è stata l’empatia che si è creata con loro”. Cerullo ha sottolineato l'importanza di intensificare le relazioni con i giovani e di parlare loro con un linguaggio che possano comprendere.

Al termine dell’intervento, molti ragazzi si sono avvicinati allo scrittore per un confronto o una testimonianza personale. Cerullo ha confidato che una ragazza gli ha detto: “Grazie, mi ha cambiato la vita”. Questo dimostra quanto sia potente il bisogno dei giovani di essere ascoltati e compresi, e come il dialogo nelle scuole possa essere un’opportunità se condotto nel modo giusto. Cerullo ha invitato i ragazzi a non fumare, spiegando che questo alimenta traffici illeciti, ricordando loro: “Non fatelo, sappiate che 108 bambini di Scampia sono morti, coinvolti nello spaccio della droga e delle sigarette”.

L’incontro è stato promosso da Davide Vanotti, scrittore e co-fondatore di Asilo Bianco, nell’ambito dell’organizzazione della manifestazione Corto e Fieno, che quest’anno ha aderito al Festival della Dignità Umana.

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