Nella prestigiosa sede dell’Hotel San Rocco ad Orta San Giulio, sabato 19 ottobre, alle ore 16:30, verrà presentato il libro "Il lago d’Orta: storia di una rinascita", un volume divulgativo sull’affascinante storia del risanamento del Lago d’Orta con l’operazione di liming. Edito a cura della Fondazione Cavaliere del Lavoro Alberto Giacomini, è stato scritto da coloro che all’epoca dell’operazione di liming erano giovani ricercatori del CNR di Pallanza, Marina Manca, Piero Guilizzoni, Rosario Mosello e Maurizio Gentilini. In 180 pagine, viene ripercorsa la storia che ha riportato i pesci nel lago. Una cronaca alla portata di tutti, una bellissima iniziativa per far comprendere quanto lavoro e quanta fatica siano stati necessari per far rinascere il lago d’Orta.
Andrea Giacomini, presidente della Fondazione dedicata al padre Alberto, ha scritto questa prefazione:
“Il nostro amato Lago d'Orta, che mio padre Alberto da bambino chiamava il suo "Paradiso Terrestre", da molti anni è stato riconosciuto dal New York Times come uno dei luoghi più belli e romantici del Mondo. Qualche mese fa Brunello Cucinelli, filosofo internazionale del lusso e imprenditore del mondo della moda, presentava il Lago d'Orta come uno splendido luogo di arte e cultura, la "Cenerentola" dei laghi, una principessa ancora non del tutto scoperta per le sue valenze artistiche, culturali, valori paesaggistici, umani, imprenditoriali e turistici. Non tutti sanno però, che più di 30 anni fa questa Principessa era malata o meglio eternamente addormentata a causa di un incantesimo umano! Per anni, l'ammoniaca e i metalli pesanti di alcune aziende furono scaricati nel lago, di fatto uccidendolo. Poi, come nella “Bella Addormentata”, il lago è stato salvato dall'amore, dall'attenzione e dalla dedizione. Centro spirituale e cuore del lago è l'Isola di San Giulio, dove il monastero delle monache Benedettine, con la loro preghiera, ha sicuramente aiutato e stimolato una serie di situazioni umane e territoriali finalizzate al bene e alla salvaguardia del lago. “Nulla accade per caso”: grazie alla presenza dell'“Istituto di Pallanza”, fondato dai padri dell'idrobiologia italiana, che dal diciannovesimo secolo dedica attenzione e cura allo studio dei laghi, il Lago d'Orta è stato toccato dal bacio degli scienziati. Dediti allo studio di questa bellezza della natura, essi sono riusciti a riportarla in vita, restituendoci un lago vivo con la sua flora e fauna, pieno di pesci, con acque cristalline, oggi tra i laghi più puliti d'Europa. Due anni fa è stata ripristinata una boa limnologica grazie alla Fondazione Cavaliere del Lavoro Alberto Giacomini e al San Rocco New Classic Hydrogen Hotel. Per testimoniare, monitorare e preservare il risultato epocale della risurrezione del lago: un risultato raggiunto grazie alla competenza e alla cura degli scienziati le cui conoscenze all'avanguardia e le gesta di salvataggio del lago sono ricostruite nella memoria scritta che gli autori hanno accettato di produrre. Ho volutamente descritto la “storia del lago d'Orta” come una favola: la considero una bellissima favola a lieto fine, o meglio, senza finale. La vera favola sta proprio nella speranza che avremo l'impegno e la voglia di raccontarla ai nostri piccoli e che loro stessi un giorno la trasmetteranno e la manterranno viva nella realtà. Ringrazio di cuore l'amico Gianni De Bernardi, presidente dell'Ecomuseo e del Contratto di Lago. Circa tre anni fa gli rivolsi l'intenzione di tradurre in volume la fantastica storia della rinascita del Lago d'Orta; egli ha compiuto la missione, seguendo tutti i passaggi necessari per finalizzare il volume che fa parte della collana Scientifica Lago d'Orta della Fondazione Cavaliere del Lavoro Alberto Giacomini, e di un sito web dedicato. Su 20 progetti ecologici a livello nazionale volti a risanare i laghi con interventi, il nostro è stato l'unico selezionato dal Ministero come Progetto italiano per l'Anno Europeo dell'Ambiente. L'opera degli scienziati che progettarono e portarono a termine l'impresa di riportare in vita il nostro lago rappresenta oggi il benessere e l'economia di tutto il nostro territorio, soprattutto quella per i giovani e per le generazioni future. Oggigiorno assistiamo al cambiamento climatico, all’inquinamento ambientale, ad aree della terra in pericolo per l’inquinamento provocato dall’uomo, dove le nuove tecnologie industriali sono progettate secondo concetti di grande interesse economico per preservare lo status quo. Nel nostro territorio, invece, gli abitanti hanno maturato la “coscienza del rispetto dei luoghi”, operando per preservare questo angolo di paradiso. “Una coscienza” permeata e cresciuta tra i diversi imprenditori, industriali, artigiani, docenti, studiosi, ricercatori, scienziati e professionisti di ogni genere, che costituisce un elemento concreto e tangibile di speranza per il futuro sostenibile del Mondo intero. Oggi il nostro territorio del Lago d'Orta e del Cusio è “la testimonianza concreta” di come, se vogliamo, possiamo cambiare le cose con amore, impegno e anche preghiere, ascoltando il Creatore che ci ha donato tutto questo. Tutti possiamo dire che abbiamo il privilegio di vivere, lavorare e crescere le nostre famiglie in questa zona; siamo un esempio concreto e molto pratico di come siamo riusciti a far convivere elementi paesaggistici, artistici, storici e culturali su un lago così ricco e bello. Il nostro è uno dei distretti industriali più importanti a livello internazionale, con più di 400 aziende, difficilmente visibili da una sponda o dall'altra del lago, nel completo rispetto e preservazione della ricchezza e della bellezza del paesaggio. Il nostro territorio continua ad essere, come allora, elemento di attrazione, studio e osservazione a livello nazionale ed internazionale; siamo pienamente consapevoli delle problematiche di conservazione e sostenibilità a livello scientifico. Ne sono un esempio l'Osservatorio Nazionale Bellitalia, il primo sito sull'analisi dell'inquinamento da microplastiche delle acque dolci, istituito lo scorso anno a Orta dal Ministero, grazie all'intervento del Cavaliere del Lavoro Alberto Giacomini, dell'Ecomuseo, di Legambiente e di Unipolsai.
Possiamo quindi affermare con orgoglio che, nonostante in passato alcune logiche economiche abbiano minato questo lago, nell'imprenditoria si è sviluppata “un'anima e una coscienza sostenibile per il lago”. Credo che si possa affermare con orgoglio che tra tutti i suoi abitanti è cresciuta “un'anima e una coscienza sostenibile”. Una coscienza che con questo testo desideriamo preservare, maturare, accrescere e stimolare nelle future generazioni che entrano nel Mondo.
Con questo testo desidero ricambiare profondamente l'amore e la passione di mio padre Alberto che nei fine settimana passeggiava per i boschi tra la Madonna del Sasso e attorno alle sponde del lago. Come egli stesso sempre affermava, la loro bellezza, e il magnifico e fiabesco lago, hanno ispirato le sue idee imprenditoriali e sociali di maggior successo e anche, i suoi oltre 250 brevetti, realizzati nel campo dei sistemi costruttivi sostenibili, nonostante abbia appena ultimato la sua quinta elementare. Diceva che "senza rispetto e memoria del passato non si può costruire un presente solido e un futuro roseo". Penso che il bilancio sul passato sia positivo e anche questo volume ne sia testimonianza. Per il presente siamo a buon punto, grazie anche a questo contributo scritto. Soprattutto, per il futuro, potremo raggiungere questi e migliori risultati solo grazie ai nostri giovani, se sapranno conservare e continuare questa memoria e la sua rilevante importanza facendoci riscoprire e stimolare la nostra innata consapevolezza di essere parte della natura.
Non siamo in guerra con la natura né la natura con noi, ma siamo parte della natura”
Con forza e gratitudine, viva l'anima e la coscienza sostenibile del Lago d'Orta!
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