sabato, gennaio 12, 2008

Minicorso di avvicinamento alla Degustazione del vino ad Omegna




Ad Omegna negli ultimi tempi vi è un gran fermento a livello enologico. Ecco un altro corso che vi permetterà di conoscere ed apprezzare meglio il vino.



Il Vino: dalla vigna al servizio



Quattro lezioni serali, tenute da docenti A.I.S., suddivise in due momenti, uno teorico ed uno
pratico con la degustazione di tre vini, rivolte a tutti coloro che desiderano, per curiosità, per
passione o per formazione professionale, avvicinarsi al mondo del vino ed apprendere i
rudimenti della degustazione - metodo e terminologia.


programma “MINICORSO”

1a lezione

lunedì 14 gennaio 2008 - ore 21,00 - Rel. Sig. Ugo Pampalone

presso Albergo Croce Bianca - via Mazzini 2, Omegna

Viticoltura ed Enologia; degustazione guidata di 3 vini

2a lezione

lunedì 21 gennaio - ore 21,00 - Rel. Sig. Ugo Pampalone

presso Ristorante Vittoria Snc – Via Zanoia 37, Omegna

Tecnica delle degustazione: esame visivo ed olfattivo; Enografia regionale;
degustazione guidata di 3 vini

3a lezione

martedì 29 gennaio - ore 21,00 - Rel. Sig. Guido Invernizzi

presso Albergo Ristorante Pizzeria La Darsena - Via Zanoia 24, Omegna

Tecnica delle degustazione: esame Gustativo; Enografia regionale; degustazione
guidata di 3 vini

4a lezione

Giovedì 31 gennaio 2008 - ore 21,00 - Rel. Sig. Emilio Bellossi

presso Ristorante Pizzeria Pomodoro - piazza Martiri 4, Omegna

La figura del Sommelier e dimostrazione pratica di servizio; i bicchieri; la cantina e la
carta dei vini; degustazione guidata di 3 vini

costo

150,00 Euro e comprende il libro di testo sulla degustazione, la valigetta con 3
bicchieri da degustazione e l’attestato di partecipazione a Minicorso.



l’attivazione del MINICORSO è subordinata al raggiungimento di almeno 25 iscritti.

per iscriversi:

Paolo Ferraro - segretario di delegazione - cell. 348.3135827 - segreteria@aisvco.it


la prenotazione è impegnativa


per informazioni:

Valeria Knutti - Swarovski, via Cavallotti 2, Omegna - tel. 0323.887160

Antonio Papasodaro - Mary Lee Cafè, Via 4 novembre, Omegna - tel. 339.8318937

Massimo Ferro – Enoteca Ferro, via Alberganti, 29, Omegna - tel. 0323.61876

giovedì, gennaio 10, 2008

Laboratori Teatrali del Teatro delle Selve



SPAZIOTEATRO Selve
Via Zanotti 26, 28010, Pella (No)


ATTIVITA’ FORMATIVE
anno 2008

Anche il Lago d’Orta ha il suo spazio per la formazione teatrale: bambini ed adulti cominciano a giocare al teatro



Nell’ambito del progetto regionale di Residenza Multidisciplinare “Sul Lago d’Orta – l’ecologia sottile del teatro” ripartono Venerdì 11 gennaio dalle 17.30 alle 19 i laboratori teatrali tenuti dall’Associazione Culturale Teatro delle Selve presso “SPAZIOTEATRO selve”, la nuova sede di via Zanotti 26, a Pella.
Teatralità per Adulti, Avviamento alla Teatralità per Ragazzi e Creatività Musicale sono, per cominciare, i tre diversi percorsi che il Teatro delle Selve propone per coloro che vogliono intraprendere il cammino, spesso difficoltoso, della scoperta della propria individualità e dell’ascolto della propria fantasia. Il valore aggiunto di quest’esperienza in divenire è che va a colmare un vuoto di proposte, quando per tradizione “provinciale” si tende ad andare a ricercare cultura e formazione qualificata nelle grandi città.
L’inaspettato successo dei laboratori proposti, che vedono la partecipazione di 35 iscritti con età che variano dai 4 ai 50 anni, sta trasformando lo “SPAZIOTEATRO selve” in una vera e propria fucina della creatività. Il dinamico laboratorio vedrà infatti espandersi nel prossimo futuro la quantità e la qualità delle sue proposte grazie a corsi e workshop tenuti da attori, registi e scrittori di livello nazionale.

mercoledì, gennaio 09, 2008

I Vini del Sudafrica ad Omegna


Conoscere i Vini del Sudafrica


Un viaggio in quattro lezioni e diciassette degustazioni guidate per conoscere ed apprezzare uno dei Paesi emergenti dell’enologia mondiale…
Aperto a tutti: appassionati di vino, sommelier, degustatori, semplici consumatori...
Relatori
Riccardo Milan e Fabio Albani
Martedì 15 gennaio 2008
Forum di Omegna (Vb)
Ore 20,30 – 22,30
Informazioni allo 0323-868428 (Ufficio Cultura)


I vini del Sudafrica


Il corso ha come obiettivo quello di far conoscere ad esperti ed appassionati i vini del Sudafrica: storia, tipologie, aree vitivinicole, caratteristiche organolettiche (profumi, gusto, colore…)... inoltre, attraverso la conoscenza del vino sudafricano, s’intende promuovere una migliore comprensione della società e della cultura di un Paese che è diventato il laboratorio sociale del mondo intero. Il corso si avvale delle docenze di Riccardo Milan e di Fabio Albani, giovane imprenditore lombardo, innamorato del Paese, ed importatore di vini con la sua società Afriwines.

Prima Lezione: martedì 15 gennaio 2008
La storia del vino in Sudafrica.
In degustazione guidata i vini di una delle più antiche cantine sudafricane:
Nabygelegen - Scaramanga 2005,
Nabygelegen - Seventeen twelve 2005,
Nabygelegen - Sauvignon blanc/chenin blanc blend 2007,
Nabygelegen - Sauvignon blanc 2007.

Seconda Lezione: martedì 22 gennaio 2008
Geografia enologica del Sudafrica: i vini della Costa.
In degustazione:
Diemersdal - Sauvignon blanc 2007,
Diemersdal - Chardonnay 2007,
Diemersdal - Cabernet sauvignon 200,
Diemersdal - Private collection 2005.

Terza Lezione: martedì 29 gennaio 2008
Geografia enologica del Sudafrica: i vini dell'entroterra.
In degustazione:
Belbon hills - Cabernet sauvignon 2004,
Belbon hills - Shiraz 2005,
Belbon hills - Sauvignon blanc 2007,
Belbon hills - Chenin blanc 2007.

Quarna Lezione: martedì 5 febbraio 2008
Il Pinotage: il vitigno autoctono del Sudafrica.
In degustazione:
Rico sutter estate - Pinotage 05,
M'hudi - Pinotage 04,
Diemersdal - Matys 2006,
Idiom - cape blend 05.
Brindisi finale con: Belbon hills - Passito Hanepoot

La Vedova Scaltra a San Maurizio d'Opaglio


LA VEDOVA SCALTRA a San Maurizio d`Opaglio


TEATRO DEGLI SCALPELLINI: Stagione 2008



Comune di San Maurizio d`Opaglio

Assessorato alla cultura

Museo del Rubinetto e della Sua Tecnologia

Teatro degli Scalpellini

Via Marconi

San Maurizio d`Opaglio

Novara

Sabato 12 gennaio 2008

Ore 21.30

La vedova scaltra

di Carlo Goldoni

Associazione Culturale L`Altro Teatro



L`azione si svolge a Venezia nel XVIII secolo. È, in primo luogo, la descrizione dei caratteri nazionali dei quattro gentiluomini che si contendono l`amore della bella vedova: l`italiano, il francese, lo spagnolo e l`inglese. Rosaura si destreggia fra i corteggiatori (come, per trarne il piu possibile profitto, fa - su un altro piano - Arlecchino) ma non si sa decidere.
Alla fine risolve di concedere la sua mano a chi le dimostrerà maggiore costanza. Ed architetta la prova: si traveste, e si dimostra molto disponibile ad essere rapidamente conquistata. In questo modo ottiene pegni d`amore dal gentiluomo francese, dal focoso spagnolo e addirittura dal compassato milord. Solo il conte di Bosconero respinge, peraltro con gentilezza, i suoi approcci: è innamorato di Rosaura e le resterà fedele. Cosí la vedova può scegliere: restituisce i pegni ottenuti con l`inganno e si fa impalmare dal nobile italiano.


Biglietto Intero: 8,50 Euro

Biglietto Ridotto: 7,50 Euro

Abbonamento a 5 Spettacoli:Intero: 34,00 Euro - Ridotto: 30,00 Euro (meno di 18 anni o più di 65)

Informazioni Abbonamenti e Prenotazioni : Alessia Cell 335.8317807

Nella foto Carlo Goldoni (Venezia, 1707 - Parigi, 1793)

martedì, gennaio 08, 2008

Blog della Discoteca La Rocca di Arona




Abbiamo spesso parlato della Discoteca La Rocca di Arona. Gli amici della Rocca ci hanno comunicato che è attivo già da un paio di mesi il loro Blog. Vi si possono trovare tutte le informazioni sul locale e sugli eventi organizzati e, soprattutto, le foto di tutte le serate. In bocca al lupo da OrtaBlog!


lunedì, gennaio 07, 2008

Reportage - Capodanno in Cascina 2008


Fabio Tracogna è un nostro affezionato lettore. Oltre a questo è uno dei pochi che ha colto appieno lo spirito di OrtaBlog. Un Blog, per non diventare un freddo elenco di notizie più o meno utili, ha bisogno dell'apporto dei suoi lettori che gli danno la linfa vitale per continuare a crescere. Sono importanti i commenti, le segnalazioni ma ancor di più i racconti, le recensioni, le impressioni sul campo. Siamo stati veramente felici quando, dopo averci segnalato questo particolare modo di festeggiare il Capodanno, Fabio si è proposto di scrivere per il blog un resoconto della serata, per di più corredato di fotografie.

Ringraziando ancora Fabio per il supporto invitiamo tutti a seguire il suo esempio. Ed ora lasciamo spazio all'articolo.




Un capodanno in cascina? E perché no?

In dicembre sulle pagine di questo blog segnalavo una curiosa alternativa ai soliti cenoni di fine anno: l’Associazione Culturale La finestra sul lago (
www.lafinestrasullago.com) organizzava nella suggestiva sede di Lagna, un capodanno in cascina, con un menu dedicato alla tradizione contadina novarese.
Ho avuto il piacere di incontrare gli organizzatori Lidia e Domenico in altre due occasioni sempre presso la loro Associazione: la Cena Medioevale (che spero venga riproposta quest’anno) e la cena degli scalpellini, per cui, considerato il menu e la location, ho coinvolto nella prenotazione moglie, tre amici e i due quattrozampe Nabucco e Cointreau.
Ritrovo per le otto di fronte al benzinaio di Pettenasco e partenza! La statale che costeggia il lago era stata abbondantemente “salata” viste le rigide temperature, la nottata si preannunciava splendida: il cielo cristallino sopra il Cusio era splendido e pieno di stelle.
Posteggiamo giusto dietro la Cascina, quattro passi per “entrare in temperatura” e, costeggiando la strada che porta all’imbarcadero di Lagna, raggiungiamo il portone di ingresso.

Nel cortile interno lastricato in pietra ecco un fuoco scoppiettante…in un angolo un tavolo con le bottiglie per il brindisi, e Lidia che ci accoglie e ci accompagna all’interno.
I muri di pietra le porte di legno il cortile lastricato e i ballatoi della cascina ci proiettano immediatamente nell’ atmosfera dei tempi passati. Sulla tavola troviamo già un bel filone di pane, acqua di fonte e una bottiglia di Vespolina vivace, cui seguirà un ottimo Nebiolo.
Il tempo di fare conoscenza con gli altri ospiti e si comincia! Per antipasto un tagliere di salame nostrano e lardo tagliato spesso ma che si scioglie letteralmente in bocca… piatti di tome delle valli da gustare con il miele e la cagiada ovvero il morbido e fresco risultato del caglio del latte servito con gambi di sedano.
Arriva poi una coppettina che profuma di cipolle arrosto e di formaggio piccante, ricolma di crostini di pane. Nella ciotola viene versato il brodo di cotenna di maiale fumante, si copre il tutto con un piattino aspettando che il formaggio si fonda con il calore del brodo e si leghi a cipolle e pane e…voilà!!! La Süpa Sücia (zuppa asciutta) è servita!!!
Delizioso il mix tra il gusto di cipolla e la toma fusa leggermente piccante…quasi un sentore della cugina d’oltralpe più famosa, la soup d’onion francese.
La stessa coppetta,debitamente svuotata, ospiterà per i più golosi più porzioni della classica Pasta e fagioli, con un velo di pepe a ravvivarne il gusto.
Nell’attesa dell’ottimale cottura del Ris e luganega, ovvero risotto e salsiccia che concluderà il primo round della cena, Domenico intrattiene gli ospiti con le vecchie storie di quella civiltà contadina che raccontavano i nostri nonni…la storia del lavoro della Teresa e dei silenzi di una vita del Luisin, l’amore per le bestie (le mucche in particolare) e nella sala, così come un tempo, subito si fa silenzio e si ascolta.
Il tempo di un dovuto e meritato applauso (Domenico è davvero bravissimo come contastorie) e un piatto di fumante riso ci viene servito ben caldo e giusto al dente!
Ma si prosegue signori: ecco Sua Maestà la Polenta, regina della cucina cosiddetta povera, proposta con tre accostamenti: brüscitt, fidighina e gorgonzola di Cavallirio.
I brüscitt sono carne di manzo finemente tritata, stufata in padella con un soffritto di burro e cipolla, abbondante brodo, un bicchiere di vino sale e semi di finocchio che gli conferiscono un sapore particolare.
La fidighina è la mortadella di fegato. Le carni suine magre provenienti dalla rifilatura del prosciutto, il grasso suino del sottogola e della pancetta, più il fegato in proporzioni variabile sono macinate finemente, condite, insaccate e stagionate. Viene poi cotta in pentola per un paio d’ore.
Ultimo accostamento il gorgonzola nelle due varianti proposte dal caseificio Paltrinieri di Cavallirio: il piccante stagionato 120 giorni, di consistenza compatta ma morbida e il dolce cremoso e dal sapore delicato, stagionato 60/70 giorni .
Il tempo fugge e gli ospiti vengono invitati ad uscire in cortile intorno al fuoco per celebrare il nuovo anno che arriva e salutare l’ormai stanco 2007!
Alla mezzanotte in punto, saltano i tappi degli spumanti, le luci della cascina si accendono a festa, partono le musiche e dal lago arrivano suoni di campane e scoppi di fuochi d’artificio, quindi tutti nel giardino della cascina che, essendo direttamente sul lago è un ottimo punto di osservazione.
Che spettacolo ragazzi!! Da tutti i paesi del lago e dal Mottarone vediamo lo spettacolo dei fuochi d’artificio che si riflettono sulle acque…l’aria è gelida, la terra del giardino è gelata completamente e l’erba crocchia sotto i nostri piedi…
Si rientra in cortile tra musica, calici tintinnanti e auguri per il nuovo anno ed ecco che Lidia ci insegue con il dolce della serata, una torta a base di zucchero uova e latte, buona come tutte le cose semplici.
Innaffiato il tutto con idromele, amari e un buon caffè, che ci sostenga nella strada del ritorno, poco prima di uscire veniamo allietati dalle note della chitarra acustica di Dario Fornara.
Salutiamo Lidia e Domenico ringraziando dell’ospitalità; sulla strada del ritorno penso al nuovo anno che abbiamo incontrato qui in questo posto magico, ricco di storia di cultura e tradizioni.
Penso all’anno che è arrivato, a quello che ci attenderà, alle incertezze ed alle speranze, penso ai sogni e ai problemi dei nostri nonni, che qui hanno vissuto e lavorato e sicuramente anche loro come noi hanno condiviso gli stessi pensieri.
E allora sento che il tempo che passa non deve passare invano, che quello che abbiamo oggi è un grande dono, ma che non dobbiamo sprecare nulla di quanto i nostri vecchi ci hanno lasciato.
E penso che lo amo profondamente questo lago d’Orta e questi monti che lo circondano e che una delle cose che farò in questo 2008 sarà trasmettere alle persone che incontrerò la bellezza di questi luoghi.