Oggi non è stato celebrato soltanto il novantesimo compleanno di Maria Adua Giacomini, ma soprattutto i settantacinque anni di vita trascorsi nella sua azienda, condivisi giorno dopo giorno con quelle maestranze che lei ha sempre considerato “la sua famiglia”.
Una storia d’impresa che, con il passare dei decenni, ha trasformato la Giacomini in un simbolo dell’eccellenza italiana, capace di unire tradizione e innovazione. Ancora oggi, la signora Adua continua il suo abituale giro tra i reparti produttivi, incontrando la sua gente e sostenendo con determinazione i progetti più innovativi. Tra questi, le iniziative legate all’idrogeno, destinate a proiettare l’azienda verso un futuro di sviluppo sostenibile.
È di pochi giorni la notizia che conferma questa visione: la Giacomini ha ottenuto il più prestigioso dei finanziamenti europei, l’Innovation Fund, per la caldaia a idrogeno senza fiamma, un brevetto mondiale che rappresenta l’unico progetto italiano selezionato tra 359 candidature europee. Un risultato che apre la strada a un progetto ancora più ambizioso, volto alla creazione di un ecosistema basato sull’economia dell’idrogeno, con l’obiettivo di ridurre i costi energetici del distretto industriale del Lago d’Orta e avviarlo verso una completa decarbonizzazione.
Il messaggio emerso con forza in questa giornata di festa è stato chiaro: la Giacomini intende continuare a investire sul proprio capitale umano, quella “Gente Giacomini” che oggi ha partecipato in oltre cinquecento persone, insieme alle autorità locali, regionali e nazionali. È stata inoltre ribadita la volontà di mantenere la proprietà familiare e le sedi produttive in Piemonte e Veneto, rafforzandole e ampliandole.
Toccante anche la vicinanza delle monache benedettine dell’Isola di San Giulio, che sabato 15 novembre alle 14.45 hanno fatto risuonare la campanella dell’isola come gesto di sostegno e buon auspicio per la signora Maria Adua.
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