La Biblioteca Zapelloni di Stresa, in accordo con il Comune, ha organizzato presso l’Istituto Enogastronomico e per l’Accoglienza Turistica “Erminio Maggia”, un incontro dedicato alla Giornata del Ricordo, martedì mattina scorso 10 febbraio. Giovanna De Vecchi Pellati, già docente del “Maggia”, ha tenuto una lezione ai ragazzi delle quinte. Il tema era appunto quello, delicato, della Giornata del Ricordo, commemorazione istituita nel 2004 per ricordare i morti e gli esuli italiani della Dalmazia e dell’Istria. Aree che, dopo la Seconda Guerra, sono diventate parte della Iugoslavia. E così, martedì mattina, la sala Rebora del plesso Rosmini si è riempita di studenti che hanno seguito una moderna conferenza della storica insegnante. Con la voce, immagini, video e addirittura canzoni la professorezza stresiana ha ripercorso i fatti, analizzato in superficie le polemiche politiche che ancora oggi muovono quei tragici episodi–senza intevenire-, ha cercato di spingere ad una riflessione critica degli allievi che “da maturandi… da cittadini” sono chiamati a sviluppare un proprio spirito critico. E’ piaciuto molto ai tagazzi il richiamo al cantante Simone Cristicchi e al suo spettacolo teatrale “Magazzino 18” (un paio di estratti video sono stati visti) e alla canzone, triste e malinconica, che accompagna e fa il leit motiv dello spettacolo. Spettacolo assai seguito e comunque fonte di polemiche politiche, segno di ferite che non si vogliono sanare.
Quella “dei profughi istriani –ha sottolineato De Vecchi- è invece la storia di gente, comune e non, che ha scelto di rimanere italiana”. Ed ha pagato questa scelta, non politica ma culturale ed identitaria, con “il disprezzo di molti”, l’esclusione, la ghettizzazione. Una comunità comunque viva da cui sono usciti dei grandi italiani: Nino Benvenuti, Mario Andretti, Alida Valli, Ottavio Missoni… solo per ricordane alcuni.
Oltre agli studenti, era presente in sala una delegazione del comitato direttivo della Biblioteca stresiana che ha voluto la commemorazione nella nostra Scuola: la prof.ssa Flavia Palladino, Chiara Carnaghi e Giordano Giordani.
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