Era uno dei grandi favoriti della vigilia, e non ha deluso le attese: il bicampione del mondo del singolo, il danese Henrik Stephansen, ha vinto l’ottava edizione dell’Italian Sculling Challenge. Dopo una giornata iniziata con la nebbia, che ha causato dei ritardi nella partenza delle gare giovanili, provocando anche il posticipo di circa 25′ della competizione principale, l’evento dedicato a don Angelo si è trasformato in una festa del canottaggio, con l’arrivo di uno splendido sole che ha illuminato come poche altre volte il Lago d’Orta e le fatiche di tutti gli atleti impegnati nella competizione cusiana.
In campo maschile Stephansen ha fatto valere la condizione già ottima – poco tempo fa ha stabilito il nuovo record del mondo di remoergometro pl sulla distanza dei 2.000 m con 5’56″7 – e, complice l’assenza di Iztok Čop che ha rinunciato a partecipare a causa di una condizione non ottimale, ha vinto all’esordio nelle acque del Lago d’Orta chiudendo in 24’14″8. Il campione danese si è portato ben presto in testa e per gli inseguitori non c’è stato nulla da fare: dietro di lui si sono piazzati rispettivamente lo svizzero Michael Schmid, a meno di 8″, ed Elia Luini, che si trova sempre a suo agio sul Lago d’Orta e raramente fallisce l’appuntamento con il podio. 5° posto, primo degli italiani, per Stefano Basalini, atleta e organizzatore; 10° l’altro atleta di casa, Jiri Vlcek.
Podio tutto straniero, come da pronostico, in campo femminile: l’olandese Femke Dekker ha battuto la campionessa olimpica del doppio pesi leggeri Sophie Hosking e la connazionale Jenny Van Dobben De Bruiyn. Dopo l’oro olimpico la Hosking si è presa un periodo di riposo, ma la classe non è acqua e la britannica ha saputo tener testa, almeno in parte, alla fortissima Dekker.
Nel corso della giornata è stata inoltre svelata la targa che intitola a don Angelo Villa l’approdo in regione Bagnera, dove si svolge abitualmente il Memorial.
A conclusione delle gare è stata espressa soddisfazione da parte sia del Presidente della Canottieri Lago d’Orta, Antonio Soia, sia del Presidente Federale Giuseppe Abbagnale, legato a don Angelo da un forte affetto, che per la prima volta ha assistito all’evento.
Arrivederci al 2014!
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