Domenica 7 dicembre 2014, alle ore 16,00, presso Palazzo Ubertini – Dimora delle Arti di Orta San Giulio Roberto Cicala presenterà il volume di Laura Pariani intitolato Il nascimento di Tònine Jesus. Le letture dell’autore saranno accompagnate dalla voce e la chitarra di Giovanni Battaglino che eseguirà canti natalizi della tradizione piemontese e occitana.
Laura Pariani, Il nascimento di Tònine Jesus, Interlinea, pp. 96, euro 10
Collana "Nativitas", isbn 978-88-8212-980-4
Il nascimento di Tònine Jesus è il titolo del nuovo libro di Laura Pariani edito da Interlinea nella collana "Nativitas" (dedicata interamente al Natale) che racconta l'attesa di una nascita nel Seicento ambientandola sul Sacro Monte di Orta. Lì, al complesso dedicato a San Francesco, si reca dopo aver affrontato un lungo viaggio un gruppo di pellegrini fra i quali vi è Gaudenzia, giovane in cerca di una grazia e di una speranza per la creatura che porta in grembo. «Il Natale fa rinascere in me l’idea della porta nera che mi attende» confessa Laura Pariani in Il nascimento di Tònine Jesus, piccolo libro di grande speranza e insieme malinconia in cui la scrittrice si volta indietro. Sono due i piani e le prospettive che racconta: da un lato «subito mi invade il ricordo degli allegri risvegli dei Natali della mia prima infanzia» tra regali modesti, presepi con la stagnola e le storie del nonno; dall’altro lato ci sono i poveri pellegrini della fine del Seicento al Sacro Monte di Orta dedicato a san Francesco, «per prime le donne, i visi ossuti fasciati in pezzuole nere». Tra queste Gaudenzia, venticinquenne incinta, piena di timori per il nascituro, s’intenerisce per la bellezza degli angioletti affrescati ma si agita davanti alla raffigurazione dei diavoli. La scrittrice, riflettendo anche su come si crea un racconto, offre un canto e controcanto natalizio in forma di ballata, in cui vita e morte si mischiano lasciando sul fondo «uno di quei sogni che nel momento in cui ci si è immersi non capisci se vuoi farli finire o continuare».
Laura Pariani vive sul lago d’Orta. Il suo primo libro è la raccolta di racconti Di corno o d’oro (Sellerio), Premio Grinzane Cavour e Premio Piero Chiara. Le sue opere, tradotte in varie lingue, vanno da La foto di Orta (Rizzoli) a Milano è una selva oscura (Einaudi, finalista al premio Campiello), fino a Nostra Signora degli scorpioni (Sellerio, scritto con Nicola Fantini). Ha scritto testi per opere teatrali e ha partecipato alla sceneggiatura del film Così ridevano (regia di Gianni Amelio), Leone d’oro al festival di Venezia nel 1998.
Un brano del libro: Un’altra sorella, la Gustina, si era accorta anche lei della stanchezza della Gaudenzia, epperciò le si accostò chiedendole se volesse riposare: aveva visto infatti che dietro la prima cappella c’erano delle banchette e dei tavoli di pietra. «Puoi fermarti qui, se la schiena ti duole, mentre noi cominciamo il giro delle cappelle…»
«No no» replicò la Gaudenzia: era venuta per chiedere una grazia, epperciò il pellegrinaggio l’avrebbe compiuto intero e fino in fondo.
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