Il noto giornalista è stato il protagonista della Conviviale Interclub svoltasi la sera di martedì 2 aprile al Novara Club Unione. Una serata che ha attirato oltre 150 persone, organizzata dai Rotary Club Novara, Orta San Giulio e Valsesia, rappresentati rispettivamente dai presidenti Paolo Cattaneo, Engarda Giordani e Lorenzo Del Boca.
Una riflessione a 360 gradi sul futuro del Paese che ha visto De Bortoli esprimere un “moderato ottimismo”. Un ottimismo che trova linfa, ha precisato, guardando a realtà sociali proprio come il Rotary: “Realtà in cui constato la ricchezza e profondità del capitale sociale italiano e la straordinaria vitalità del volontariato”.
Non è mancato però un excursus su quelle criticità che il Paese deve affrontare senza ulteriori proroghe. De Bortoli, dicendosi preoccupato per l’attuale congiuntura economica viziata da un debito pubblico troppo elevato, da una drastica perdita di capacità produttiva e dal fenomeno dilagante del lavoro in nero e dell’evasione fiscale, ha voluto rivolgere ai rotariani una riflessione sul piano morale e culturale. “In un consesso come questo – ha detto - credo necessario ragionare sull’importanza di riscoprire il senso civico, il rispetto dell’altro, del bene comune, il senso di legalità, il senso dello Stato. Siamo stati vittime della pigrizia del benessere, abbiamo perso memoria della fame dei nostri genitori e nonni. E’ invece necessario avere una memoria attiva sui fatti del Novecento”.
La strada indicata da De Bortoli per una reale rinascita del Paese è quella fatta di investimenti nella formazione del capitale umano. “C’è un dato che fotografa meglio di qualsiasi altro la situazione attuale – ha poi precisato il giornalista - Che futuro può avere un Paese che paga di più il suo passato, ossia il debito pubblico, rispetto a quanto investa in formazione, cultura, scuola? Così non c’è futuro. Una società responsabile e avveduta si deve occupare di strappare le nuove generazioni a un destino già segnato. Se non riscopriamo le ragioni che tengono insieme la nostra comunità il futuro sarà difficile”.
Un monito che si lega perfettamente a quel “Siate d’ispirazione”, tema e invito lanciato dal presidente del Rotary International per il 2018/2019: un’esortazione a tutti i rotariani a ispirare un reale e profondo cambiamento per lasciare alle nuove generazioni un mondo migliore.
Una riflessione a 360 gradi sul futuro del Paese che ha visto De Bortoli esprimere un “moderato ottimismo”. Un ottimismo che trova linfa, ha precisato, guardando a realtà sociali proprio come il Rotary: “Realtà in cui constato la ricchezza e profondità del capitale sociale italiano e la straordinaria vitalità del volontariato”.
Non è mancato però un excursus su quelle criticità che il Paese deve affrontare senza ulteriori proroghe. De Bortoli, dicendosi preoccupato per l’attuale congiuntura economica viziata da un debito pubblico troppo elevato, da una drastica perdita di capacità produttiva e dal fenomeno dilagante del lavoro in nero e dell’evasione fiscale, ha voluto rivolgere ai rotariani una riflessione sul piano morale e culturale. “In un consesso come questo – ha detto - credo necessario ragionare sull’importanza di riscoprire il senso civico, il rispetto dell’altro, del bene comune, il senso di legalità, il senso dello Stato. Siamo stati vittime della pigrizia del benessere, abbiamo perso memoria della fame dei nostri genitori e nonni. E’ invece necessario avere una memoria attiva sui fatti del Novecento”.
La strada indicata da De Bortoli per una reale rinascita del Paese è quella fatta di investimenti nella formazione del capitale umano. “C’è un dato che fotografa meglio di qualsiasi altro la situazione attuale – ha poi precisato il giornalista - Che futuro può avere un Paese che paga di più il suo passato, ossia il debito pubblico, rispetto a quanto investa in formazione, cultura, scuola? Così non c’è futuro. Una società responsabile e avveduta si deve occupare di strappare le nuove generazioni a un destino già segnato. Se non riscopriamo le ragioni che tengono insieme la nostra comunità il futuro sarà difficile”.
Un monito che si lega perfettamente a quel “Siate d’ispirazione”, tema e invito lanciato dal presidente del Rotary International per il 2018/2019: un’esortazione a tutti i rotariani a ispirare un reale e profondo cambiamento per lasciare alle nuove generazioni un mondo migliore.
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