Recupero
di radici profonde, riscoperta di un’identità comune e di una storia
straordinaria. Passi fondamentali per guardare al futuro con rinnovata
consapevolezza e spirito di coesione. Sono questi gli intenti che l’Ecomuseo del Lago d’Orta e Mottarone
e il Rotary Club Orta San Giulio si
sono prefissati nell’ideare un progetto legato al territorio del Cusio davvero
unico nel suo genere.
Un
logo, un piano di comunicazione e un calendario di eventi e iniziative che coinvolgano
tutti i 16 comuni dell’antica Riviera d’Orta,
per un percorso sulle tracce di un passato tanto eccezionale quanto
dimenticato. Questo e molto altro racchiude il progetto per gli Ottocento anni dalla nascita della Riviera
San Giulio che unisce da una parte l’Ente museale del Presidente Giovanni De Bernardi e del Direttore Andrea del Duca, il cui obiettivo principale è la valorizzazione e la tutela delle risorse ambientali, culturali e storico-etnografiche locali, e dall’altra
il celebre sodalizio rotariano guidato dalla Presidente Engarda Giordani, che ha come missione quella di rendere un servizio sociale alla comunità,
favorendo l’intreccio di incontri e relazioni. Proprio da questa unione di
intenti e dal profondo amore per il territorio è nata l’idea di raccontare alla
collettività una pagina importante della storia del Cusio coinvolgendo tutti i
comuni della “Riviera” in questa grande operazione di ricostruzione della
memoria collettiva. Un prezioso lavoro di recupero del “Dna storico”,
a beneficio di tutti, in particolare delle nuove generazioni.
Pochi ormai ricordano che la Riviera di San Giulio,
o Riviera d'Orta, è
annoverato come uno degli esperimenti
istituzionali più interessanti mai attuati in Italia. Un'entità statale
autonoma nata nel 1219 ed
esistita fino al 1817.
Localizzabile con il bacino del Lago d'Orta, ad eccezione
di Omegna e del suo territorio, comprendeva i comuni di Ameno, Armeno, Arola, Cesara, Miasino, Nonio, Orta San Giulio, Pella, Pettenasco, San Maurizio d’Opaglio (per la Riviera
Superiore) e Bolzano Novarese, Gargallo, Gozzano, Pogno e Soriso (per la Riviera inferiore). Infeudata il
20 settembre 1219 al vescovo pro
tempore di Novara, sotto il dominio episcopale la Riviera divenne
un piccolo Stato autonomo, con proprie leggi, definite dagli Statuti.
Documenti che contenevano norme innovative sui più disparati ambiti: dalla
manutenzione delle strade, al controllo delle acque, alla gestione della vita
sociale ed economica. Un lunghissimo capitolo che si chiude in prima battuta
nel 1767 con la cessione del territorio da parte del Vescovo ai Savoia,
cessione poi divenuta definitiva nel
1817.
“Celebrare
l’ottocentesimo anniversario non significa solo ricordare una straordinaria
storia del passato – spiega il Direttore dell’Ecomuseo Andrea Del Duca – ma trarre ispirazione dalla capacità che i
popoli del lago seppero sviluppare di cooperare per difendere il proprio
territorio dalle minacce e cogliere al meglio le opportunità. Fare sistema è un concetto che attorno
al lago fu sperimentato già nel Medioevo e che funzionò per secoli. Le nuove
sfide della contemporaneità ci spingono a prendere spunto da questi esempi di
successo”.
E se un tempo i pericoli da cui proteggersi erano guerre e
invasioni, oggi i temi inderogabili sono quelli della difesa dell’ambiente, dell’economia
sostenibile e dei progetti in rete
per contrastare la crisi economica partendo proprio dalle peculiarità e dai
punti di forza del territorio. In questo senso la recente sottoscrizione del Contratto di Lago, che ha visto non a
caso in prima linea tanto l’Ecomuseo quanto il Rotary Club Orta San Giulio, rappresenta
una attualizzazione di questo antico, ma mai sopito, spirito di comunità.
“Lo avevamo annunciato
ed è diventato una realtà – spiega Engarda
Giordani, Presidente del Rotary Orta San Giulio – questo mandato rotariano sarà all'insegna della diffusione della
conoscenza della storia della Riviera di San Giulio, nell’anno in cui si
celebra la ricorrenza di VIII secoli dalla fondazione. Un intento che segue la mission rotariana lanciata dal presidente del
Rotary International per il 2018/2019: un’esortazione a tutti i rotariani a
ispirare un reale e profondo cambiamento per lasciare alle nuove generazioni un
mondo migliore. Sarà un momento unico e dal
forte significato che ci permetterà di riunire intorno a un progetto comune
tutti i comuni rivieraschi. E a questo scopo abbiamo coinvolto tutti i
nostri soci affinché possano contribuire ciascuno con le proprie competenze e
professionalità affinché il progetto abbia la migliore riuscita e diffusione
possibile. Noi rotariani ci impegniamo ora più che mai nella trasmissione della
conoscenza del nostro magnifico lago, delle nostre origini, fieri di
appartenere a questa bellissima terra”.
Il
calendario di appuntamenti si aprirà con la conferenza stampa di presentazione
il 12 aprile all’Isola di San Giulio alla presenza dei sindaci e dei
rappresentati della comunità per poi proseguire, toccando i vari comuni, fino al
prossimo mese di novembre. Momenti di approfondimento
storico si alterneranno a eventi
artistici e ricreativi a stretto contatto con il paesaggio, senza
dimenticare proposte di animazione rivolte
alle famiglie, laboratori ludici e
didattici e momenti enogastronomici.
Un cammino importante, fatto in cordata da tutti i
protagonisti, un viaggio di
consapevolezza e costruzione dell’identità di una comunità, la cui
conclusione sarà al tempo stesso traguardo e nuovo punto di partenza per
affrontare le sfide future.
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