E’ stata una giornata
nella quale si “glorificata” la “Borgomaneresità” con il suo massimo sacerdote:
Piero Velati. Accanto a lui i nomi altisonanti dell’Assessore alla Cultura del
Comune, Francesco Valsesia; del Presidente e del Direttore della “Marazza”,
rispettivamente Giovanni Tinivella e Gianni Cerutti e del Presidente della
Cunsurtarija dal Tapulon, Carlo Panizza. Seduto tra il pubblico lo storico
Alfredo Papale.
Un alito, un respiro dal passato della “vecchia Borgomanero”,
della “Burbané che non c’è più” scomparsa tra i meandri della modernità e
immolata sull’altare della tecnologia. Ma Velati non si dimentica di questo
passato e, ancora una volta piacevolmente, dedica un libro alla “sua” città :
“Da Burbané, glossario del dialetto di Borgomanero aggiornato al 31 dicembre
2018”. Duecento pagine circa, che vanno ad aggiungersi alle opere di questo
ultimo decennio, come lo Zibaldone uno e due, che tanto ricorda il diario del
poeta Leopardi; le “Donne di Borgomanero”, le poesie e tanti altri ricordi come
le macellerie cittadine, le osterie, gli ambulanti.
Un tuffo nel passato con
ampi sguardi nel presente, evocati soprattutto dal Presidente della Fondazione
Tinivella, ricordando Achille Marazza e la sua lungimiranza, ancora oggi valida
carta per la cultura cittadina. “Marazza – ha detto – è stato presidente nel
1952 di quel comitato che ricordava i 500 anni della nascita del genio Leonardo
da Vinci; il carteggio avuto con De Gasperis è ora inserito in un epistolario
on line presentato il 5 aprile al Quirinale”. Dunque la Marazza come tempio di
cultura, scenario appropriato per la presentazione del volume di Velati.
Questi, iniziando la sua esposizione ha voluto ringraziare tutti, in particolar
modo Anna Pastore che ha corretto le bozze del volume e, naturalmente il Comune
e l’Assessorato alla Cultura, retto da Valsesia, per aver permesso la
pubblicazione.
L’autore, non si è fatto attendere. Ha sciorinato tutta una
serie di dati, da vero e profondo conoscitore della realtà cittadina, e
vocaboli cari ai borgomaneresi del “scioppu” del ceppo. Ha letto anche poesie
dei vari autori: Cattaneo, Poletti, Pastore e persino alcune terzine della
Divina Commedia tradotta in dialetto. Poi le domande del pubblico, come un
fiume in piena e la naturale firma del libro. Piero Velati ha da poco compiuto
88 anni. Il padre Giuseppe (1905-1982) fu il primo Sindaco della Città del CNL
nel 1945, prima di lasciare il testimone a Giacomo Borgna. Il Piero ha scritto
anche due opere teatrali “Burbané cal visiga ancò” e “Zipria e acqua d’udò”
oltre a libri e poesie. Un testimone, per eccellenza, di una Borgomanero di
ieri, ben radicata nell’oggi.
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