Pubblichiamo con molta preoccupazione questo comunicato stampa dell'EcoMuseo Cusius relativo all'enorme riduzione dei finanziamenti regionali per gli Ecomusei piemontesi.
La Regione Piemonte grazie al varo della LR n. 31 del 14 marzo 1995 (tra i firmatari del progetto di legge anche Mercedes Bresso), è stata considerata per un decennio un esempio in Italia per la politica di sviluppo degli ecomusei. Istituendo otto nuovi ecomusei nel 2006, di cui due nel Verbano Cusio Ossola, l'Assessore Giovanni Oliva dichiarava che “L'Ecomuseo nasce dalla esigenza di valorizzare il patrimonio culturale e produttivo di un territorio. Il progetto ecomuseale intende attivare iniziative che incentivino il riutilizzo di queste risorse creando centri didattici multidisciplinari, favorendo occasioni di incontro tra popolazione locale e turisti. L'auspicio è che questa iniziativa possa offrire al territorio occasione di lavoro, di riappropriazione della propria identità, di crescita culturale”.
Nel 2007, contrariamente a quanto annunciato dall’Assessore Oliva nel 2006 e previsto nel “Documento di programmazione economica e finanziaria regionale 2008 – 2010”, le risorse destinate alle “Attività di sviluppo e agli interventi di gestione degli ecomusei” sono state ridotte da 5,3 a 1,5 milioni di euro, di cui 1 milione già stanziato per garantire parte delle sole spese di gestione.
Le ragioni di un simile taglio, pari al 72% rispetto agli annunci e alle previsioni, non sono ancora state comunicate, nonostante una richiesta di incontro urgente da parte degli ecomusei piemontesi e due interpellanze consiliari, firmate da 8 consiglieri.
Le conseguenze saranno invece presto visibili. A livello regionale è prevedibile il collasso del sistema regionale degli ecomusei, tanto più grave in quanto gli enti gestori negli anni precedenti erano stati spinti a sviluppare le attività anticipando per cassa le spese. La mancata erogazione per le attività già svolte nel 2007, comunicata paradossalmente a fine anno, comporta l’apertura di una voragine di 3,8 milioni € nei conti degli enti gestori.
Per il Cusio e Mottarone le conseguenze sono ancora incalcolabili. L’Associazione Ecomuseo del Lago d'Orta e Mottarone, che in questi mesi celebrava il suo decimo anno di vita, non ha mai distribuito “a pioggia” le risorse sul territorio, preferendo investirle in attività di supporto alla cultura locale e in progetti di sviluppo del territorio. L’investimento sul territorio ha portato l’ecomuseo a generare risorse (oltre 400 mila € al 2006), mediante l’autofinanziamento e l’attivazione di progetti specifici, pari ad oltre il 50 % di quanto investito. In altri termini, 1 euro proveniente dal finanziamento regionale, grazie al lavoro dell’ecomuseo, ha fruttato altri 50 centesimi.
Tutti i proventi dell’Ecomuseo del Lago d'Orta e Mottarone sono investiti in attività culturali sul territorio. Bastino alcuni esempi:
· Sono stati realizzati progetti didattici gratuiti per le scuole del territorio ed è stata creata, praticamente dal nulla, un’attività didattica cui hanno partecipato, dal 2001 al 2007 ben 32.000 alunni delle scuole materne, elementari, medie.
· Si è garantita l’apertura dei musei locali, mediante contratti di collaborazione a giovani disoccupati o in cerca di prima occupazione, consentendo una promozione coordinata dell’offerta culturale.
· Notevoli le ricadute in campo turistico. Sul versante dell’informazione il sito www.lagodorta.net ha registrato, negli ultimi 12 mesi oltre 100 mila visite ed è da anni tra i primi 20 siti dedicati agli ecomusei e al Lago d’Orta. Sul versante delle attività, per stare al solo mondo delle scuole, sono oltre 5000 i ragazzi delle scuole che hanno “visitato” l’ecomuseo solo nell’ultimo anno.
· Sono state realizzate pubblicazioni, ricerche, catalogazioni, e sono state offerte al pubblico conferenze, attività di valorizzazione del patrimonio culturale, escursioni, visite guidate, spettacoli, quasi sempre gratuiti, fruiti da migliaia di persone.
Nel solo 2007 l’Ecomuseo del Lago d'Orta e Mottarone è riuscito, grazie alla collaborazione con gli Enti Locali, a sviluppare progetti che hanno generato risorse pari a circa 120.000 €, partecipando inoltre a due progetti della Fondazione Cariplo il cui valore totale, se finanziato nei prossimi anni, sfiorerebbe i 10 milioni di euro. Trattandosi però di progetti cofinanziati dalla LR 31/95 tutte queste risorse rischiano di andare perdute se verrà meno il contributo regionale già previsto.
L’annunciato taglio di bilancio pare aggravato da una distribuzione delle risorse “a pioggia” tra gli ecomusei, nonostante da anni sia noto che “gli ecomusei istituiti sembrano appartenere a due convogli distinti, con velocità fra loro diverse. Esistono ecomusei localmente considerati importanti, che attuano efficacemente tutela restauro e conservazione delle particolarissime collezioni loro affidate, che offrono al pubblico, locale e non, occasioni di visita o attuano altre iniziative di comunicazione culturale, sviluppano una didattica autonoma, effettuano momenti di ricerca e di studio sul patrimonio locale. Ne esistono molti altri che non lo fanno.” (dal Rapporto Ecomusei 2002, pag. 1).
Prot. 350/07 del 06.11.07
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