Chiuso il Galliate Master Guitar l’attenzione degli appassionati delle sei corde torna sulle sponde del lago d’Orta con due appuntamenti per un fine settimana in compagnia di ottima musica, in splendide ambientazioni. Si comincia Sabato 10 Settembre con Maurizio Geri.
In vent’anni di carriera, il simpatico chitarrista toscano ha fatto parecchia strada. Partendo dalla musica popolare della sua terra, ha frequentato vie poco battute, per approdare infine al jazz manouche, che interpreta con talento e passione. Approda in trio con Luca Giovacchini e Nicola Vernucchio a Nonio (VB), frazione Brolo, accanto alla chiesa parrocchiale, nel contesto della rassegna Un Paese a Sei Corde.
La sera seguente, Domenica 11 Settembre, alla stessa ora, Un Paese a Sei Corde si sposta a Pogno dove, nella chiesa di Santa Caterina si esibirà un duo chitarristico di livello altissimo composto da Edoardo Bignozzi e dall’ungherese Sàndor Szabò.
Bignozzi è chitarrista dallo stile sobrio ed elegante, oltre che pianista e compositore, cresciuto nel circuito jazzistico della capitale. In patria Szabò è considerato un autentico mostro sacro, vero motore del movimento legato alla chitarra acustica in continua crescita negli ultimi anni. Duo eccezionale che crea visionarie intuizioni con l’utilizzo di strumenti a 7, 8, 16 corde, chitarre baritone, steel string, anche senza tasti. Una serata imperdibile, per la qualità della proposta e la rarità delle loro esibizioni.
Tutti i concerti di UN PAESE A SEI CORDE sono a ingresso gratuito, grazie ai contributi degli Enti Locali, della Compagnia di San Paolo, della Fondazione Comunitaria del VCO, della Fondazione Comunitaria del Novarese e della Fondazione Banca Popolare di Novara.
CHI
Maurizio Geri inizia la sua carriera collaborando con la cantante ricercatrice Caterina Bueno, in seguito al suo recupero del repertorio musicale tradizionale della Montagna Pistoiese, come componente del Collettivo Folcloristico Montano. Suonando in varie formazioni ha partecipato a festival di tutta Europa, Australia e Nord America, come il Folkest di Udine, Festival Parthenay (Francia - 1996), il Clusone Jazz Festival (1997), l'Expo di Lisbona (1998), Festival Django Reinhardt di Samois (Francia 2000), Festival di Sant Chartier (Francia 2000), Festival d'Ete di Québec (Canada - 2000), Harrison Festival (Canada 2003), Festival di Port Fairy e Blue Mountains (Australia - 2007) ed ha inciso circa dieci cd sotto varie etichette. Fa parte della Banditaliana, gruppo formato nel 1992 da Riccardo Tesi e composto da Maurizio Geri (chitarra e voce), Claudio Carboni (sax), Ettore Bonafè (percussioni e vibrafono) sostituito dal 2009 da Gigi Biolcati. Il gruppo prende spunto dalla tradizione popolare italiana, per sperimentare nuove soluzioni musicali a cavallo fra canzone d'autore, world music e composizioni originali. Durante la sua attività ha avuto modo di confrontarsi con diverse realtà artistiche: colonne sonore, cinema, festival e produzioni originali e di collaborare con importanti personalità del mondo musicale (Daniele Sepe, Gabriele Mirabassi, Carlo Muratori, Jean-Marie Carlotti, Gian Maria Testa e Ginevra Di Marco) e culturale (Carlo Mazzacurati, Angelo Savelli). Fonda anche il Maurizio Geri Swingtet. Il gruppo, formato nel 1994, da Maurizio Geri, è attualmente composto, oltre allo stesso Geri, da Leonardo Boni (chitarra), Luca Giovacchini (chitarra), Ruben Chaviano Fabian (violino) e Paolo Ghetti (contrabbasso). Questo è uno dei primi gruppi, se non il primo in Italia, a prendere spunto dal repertorio Manouche, per interpretare brani originali e rivisitare compositori italiani. Nel 1989 vince la prima edizione dell'On the Road Festival di Pelago (FI), in coppia con Mimmo Epifani. Nel 2004 vince il Controfestival di Mantova con Banditaliana, nelle categorie Miglior repertorio e miglior esecuzione. Nel 2005 vince il Premio Loano della critica con Banditaliana. Banditaliana è stato riconosciuto come miglior disco dell'anno, per la rivista Folk Bullettin e Thapsos premiato con il Bravo dalla rivista Trad magazine e con lo Choc di Musique.
Sàndor Szabò Nato nel 1956 a Törökszentmiklós, in Ungheria, ha iniziato i suoi studi con un insegnante privato di chitarra classica. Dopo aver provato diversi stili nella metà degli anni Settanta, ha iniziato a concentrarsi sul jazz e l'improvvisazione. All'inizio degli anni ottanta, ha continuato gli studi come studente ospite a Budapest presso la Facoltà di Jazz del Conservatorio di Musica di Béla Bartók. A quel tempo si sentiva che avrebbe avuto un approccio di un certo stile, ma utilizzò la sua sensibilità e apertura, e fece una sintesi di tutte le influenze musicali che avesse mai sperimentato. Si immerse nella musica dell'Estremo Oriente che era un ideale vivaio per raggiungere questo obiettivo. La sua carriera è iniziata nel 1980. Fu il primo a suonare da solo musica acustica per chitarra in Ungheria. Dal momento che la chitarra acustica non appartiene alla cultura della musica tradizionale ungherese, suonare la chitarra e comporre non era un'arte riconosciuta e rispettata. Ecco perché la sua tecnica esecutiva dei vari strumenti a corda, i suoi pezzi moderni e ricchi di profonda spiritualità gli valse molti crediti, anche se soprattutto all'estero. I suoi dischi sono stati distribuiti in Inghilterra, Italia, USA e Germania. La sua musica può essere ascoltata con il trio SzaMaba con i quali ha inciso quattro album e nel cd solista uscito in Ungheria.
Edoardo Bignozzi dopo l'album "Nocturnal", uscito nel 2001 per l'etichetta tedesca Acoustic Music Records, con il suo secondo album solo dal titolo "From Bilbao To Bombay", registrato per l'etichetta spagnola Phorminx, Edoardo Bignozzi si pone fra le proposte più interessanti del panorama chitarristico italiano. Chitarrista dallo stile sobrio ed elegante, pianista e compositore, cresciuto nel circuito jazzistico della capitale, ha partecipato con diverse formazioni a festival, rassegne, programmi radiofonici e concerti in Italia e Spagna (RAI Radiotre Suite – presentazione di propri lavori discografici e collaborazioni varie, Radio Vaticana – Studio A, Accademia Filarmonica Romana – "Musica e Musiche", 2° classificato Eurojazz '94, vari Festival Internazionali, di Chitarra, tours in Spagna ecc…). Compone musica per la televisione italiana, britannica e spagnola. Di formazione jazzistica ha affrontato inizialmente studi di armonia e improvvisazione frequentando stages di perfezionamento con insegnanti europei ed americani, tra cui Jim Hall, Cristian Escoudè, John Scofield, Mick Goodrick, Joe Diorio, per poi approfondire lo studio della chitarra classica e la composizione strumentale. Nel '92 ha fondato con il percussionista Tommy Caggiani il duo Monastyr, una formazione situata tra il jazz, il contemporaneo e la musica etnica, e realizzato 4 albums: "Austral And Boreal" (Nimes – Gruppo Editoriale Tirreno 1995), "Spirit Of Modern Art" (Phorminx – Magadis Madrid 1996), "Atlantide" (Phorminx – Madrid 2002). Dal 1998 è membro della Dauniaorkestra del pianista e compositore Umberto Sangiovanni con cui ha registrato gli albums Secrets e Live (DNA 1999 – 2000). Ha registrato inoltre con il chitarrista e compositore Roberto Scornaienchi nell'album "Orizzonti" (Phorminx 1997).
DOVE
NONIO. Il Comune riunisce tre insediamenti (Nonio, Oira e Brolo) che, nel corso dei secoli, all’attività agro-pastorale hanno unito quella artigianale con la produzione di chiodi e ferramenta, la tornitura del legno e la lavorazione del serpentino di Oira, un marmo pregiatissimo e raro impiegato anche nella costruzione e decorazione del Duomo di Milano, con il quale è stato realizzato l’ambone della Basilica di S.Giulio sul’Isola. Ristoranti e trattorie di buon livello, ma chi cerca la specialità locale deve assaggiare l’impagabile “focaccina”! Brolo, piccola realtà cusiana, allungata sulle pendici del monte Cregno, conta trecento abitanti. Il toponimo è di origine medievale: le più antiche testimonianze risalgono al Cinquecento. Il passato di quest’area è stato influenzato dal dominio feudale del Vescovo di Novara. La costituzione della parrocchia di Brolo avvenne il 27 aprile 1767. Nella chiesa parrocchiale è presente una reliquia del legno della Santa Croce. Il “Paese dei Gatti” come amano definirlo gli abitanti, annovera fra i suoi cittadini anche un esponente della politica internazionale: Raymond Forni, recentemente scomparso, la cui famiglia era emigrata da Brolo, che ha occupato la terza carica di Stato in Francia, quella di Presidente dell’Assemblea Nazionale.
POGNO. Situato a controllare la “Cremosina”, la strada che dal lago d’Orta porta alla Valsesia, Pogno è di origine medievale e qui all’inizio del novecento ha avuto inizio la storia dell’industria locale, di quello che oggi viene chiamato il “distretto dei rubinetti”. Ma la caratteristica che colpisce il turista sono i “Muri d’Autore” sparsi per tutto il territorio comunale. “Un paese dipinto è una vasta galleria senza pareti, che ha per tetto il cielo; è un museo all'aperto, visitabile gratuitamente ogni giorno dell'anno ed ogni ora del giorno, a mano a mano che l'intensità dei colori sulle pareti muta al mutare della luce.”
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