martedì, aprile 29, 2014

Al via il progetto S.A.I.L.I.N.G. (Sensor-based Assessment on In Lake processes and water quality – Scientific INvestigation and Growing environmental awarness)


Non solo ricerca fotografica effettuata in un ambiente naturale straordinario attraverso lo studio dell’immagine prodotta da mezzi innovativi, come gli ultraleggeri droni telecomandati, le fotocamere più moderne o le telecamere ultrasensibili, ma oggi anche ricerca scientifica all’avanguardia. 
Il progetto LagoMaggioreinVela aggiunge alla propria mission un aspetto scientifico e la vela Caipirinha Fantini del fotografo Walter Zerla si trasforma in laboratorio galleggiate al servizio del CNR, Istituto per lo Studio degli Ecosistemi di Verbania. E’ stato infatti firmato un protocollo di intesa che produrrà una ricerca scientifica grazie al lavoro di un pool di studiosi dell’Istituto verbanese, prima sulle acque del Lago Maggiore e, successivamente, su quelle del Lago d’Orta.


Dichiara la dr.ssa Marina Manca, direttore del CNR di Verbania: “Il progetto LAGOMAGGIOREINVELA rappresenta un'opportunità significativa per poter avviare, sul Lago Maggiore, un'attività di monitoraggio scientifico basata sull'utilizzo di sensori per la misura di parametri limnologici ad elevata frequenza spazio-temporale. Il pool di studiosi sarà composto dai ricercatori Giuseppe Morabito, Michela Rogora e Dario Manca.
Si tratta di un progetto pilota, il primo di questo calibro a livello europeo: speciali sensori di produzione americana adatti per attività in acqua a lungo termine saranno posizionati sulla chiglia della Caipirinha Fantini per il monitoraggio delle acque e permetteranno una raccolta dati che avverrà, come mai prima d’ora, in tempo reale ed in modo continuativo grazie ad un collegamento via radio ai laboratori del CNR.
L'idea centrale del progetto scientifico” ci spiega il dr. Giuseppe Morabito prevede l'installazione sulla barca impiegata nel progetto LAGOMAGGIOREINVELA di piccole sonde, che, immerse in acqua, misureranno, durante la navigazione, parametri quali la temperatura, il pH, la conducibilità elettrica, l'ossigeno disciolto. La raccolta di queste informazioni potrà servire a noi ricercatori del CNR ISE per analizzare, con un dettaglio impossibile fino ad oggi, il modo in cui le comunità planctoniche lacustri rispondono, per esempio, ad eventi climatici eccezionali, come fenomeni di precipitazione breve ed intensa o lunghi periodi di siccità e diminuzione del livello del lago. I dati ottenuti, trasmessi in tempo reale, permetteranno nel loro complesso di verificare lo stato di qualità delle acque del Lago Maggiore”. 
Walter Zerla sottolinea l’importanza della sinergia tra ente pubblico ed azienda privata che rende possibile un progetto di tale calibro. Fantini, leader in Italia nella produzione di rubinetteria di alta gamma e da sempre sensibile al tema dell’acqua, sarà infatti sponsor della ricerca e sosterrà l’investimento necessario per renderla possibile. 
Dichiara Zerla “Se da un lato aiuteremo a migliorare le conoscenze sulla qualità delle acque del lago e sui processi che regolano i cicli vitali degli organismi lacustri, dall’altro cercheremo di rafforzare la sensibilità comune verso la tutela dell’ecosistema Lago Maggiore. Infatti, la divulgazione scientifica sarà parte integrante del progetto, attraverso la pubblicazione di queste informazioni su un portale web dedicato. Il Caipirinha navigherà non solo per fare ammirare il nostro lago da prospettive insolite, ma anche per far capire come “vive” il Lago Maggiore e poi ci sposteremo sul Lago d’Orta.
Il progetto, definito dall’acronimo SAILING già svelato nel titolo, durerà un anno, per tutto il tempo in cui la Caipirinha Fantini veleggerà lungo il Lago Maggiore, per poi spostarsi, nell’aprile 2015, sul Lago d’Orta. Qui la ricerca assumerà un valore ancora più specifico perché testimonierà in concreto la rinascita di un ecosistema lacuale molto provato negli ultimi anni dalla presenza della locale industria manifatturiera.
Abbiamo deciso di sostenere questo progetto per molte ragioni” racconta Daniela Fantini, amministratore delegato dell’omonima azienda. “Da sempre la mia famiglia e la mia azienda sono strettamente legati alla vita del Lago, il Lago d’Orta. Ho vissuto personalmente negli anni scorsi il passaggio dalla condizione del lago batteriologicamente morto, non balneabile, alla sua nuova vita attraverso l’operazione di liming che è stata fatta e che ha restituito il lago al territorio in tutta la sua bellezza e fruibilità. L’ azienda Fantini è a Pella, sulle sponde del Lago. Già da molti anni abbiamo abolito la cromatura per contribuire al risanamento delle acque del Lago. Siamo, inoltre, impegnati in un altro progetto sul tema dell’acqua: in Burundi con la costruzione dell’acquedotto per portare l’acqua a chi non ce l’ha; con questo progetto ritorniamo sul nostro territorio che ci è così caro: è un gesto di affetto e di cura per la nostra terra e per le nostre radici! Monitorare l’acqua, farla conoscere aiuta a sensibilizzare maggiormente le persone e a comprendere la necessità di salvaguardarla come un bene prezioso.” 
Partito lo scorso novembre dalla volontà di Walter Zerla di realizzare un volume fotografico che - eliminando confini nazionali e barriere naturali - potesse rendere al turista uno sguardo unico dal lago verso terra, ora il progetto si pone al servizio della ricerca scientifica. Un nuovo ulteriore motivo per seguirlo attraverso le pagine di www.walterzerlaproject.com oppure sul profilo social www.facebook.com/walter.zerla

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