Il progetto Lago D’Orta Maggiore in Vela ha ricevuto un’importante investitura dal Rotary Club Orta S. Giulio, martedì 14 Aprile durante la Conviviale svolta presso l’Hotel San Rocco di Orta. All’imbarcazione protagonista dell’ambizioso progetto e al suo ideatore Walter Zerla, è stata consegnata la bandiera della sezione Rotary Club Orta S. Giulio; un vessillo dalla forte valenza simbolica, che rientra nel più ampio progetto avviato lo scorso anno sul Lago Maggiore e volto ora alla valorizzazione del territorio e dello splendido Lago d’Orta. Durante la serata è stato anche consegnato il ricavato della gara golfistica “VIII Friendship Cup” all’Associazione ANGSA e al Presidente Benedetta De Mastris. L’Associazione, che Rotary supporta dal 2011, si occupa del sostegno ai genitori di soggetti autistici e ad oggi segue oltre 100 bambini e adolescenti con disabilità psicologiche. Il ricavato sarà utilizzato per sostenere laboratori e attività ludiche e sportive dei ragazzi, organizzate quotidianamente dal team di psicologi che operano per l’Associazione.
L’investitura del Rotary Club supporterà l’iniziativa di Zerla su due fronti. Il primo è il progetto Lago D’Orta Maggiore in Vela, che vedrà il fotografo omegnese vivere il lago per tutto il 2015, immortalandolo con i propri scatti in diverse stagioni, al fine di realizzare un libro fotografico di aspetti e luoghi inesplorati del bacino lacustre. Il secondo è l’innovativo progetto S.A.I.L.I.N.G. (Sensor-based Assessment on In Lake processes and water quality – Scientific INvestigation and Growing environmental awareness), che prevede lo studio e monitoraggio dello stato di salute del lago, attraverso sofisticate strumentazioni messe a disposizione dal CNR ISE di Verbania.
Un’operazione unica a livello europeo, condotta da un pool di esperti diretti dalla Dott.ssa Marina Manca, Direttore del CNR di Verbania. Il Dott. Giuseppe Morabito è il Coordinatore Scientifico e si avvale della collaborazione del Dott. Dario Manca, Specialista Informatico che ha progettato le sonde, posizionate in acqua sotto lo scafo alla profondità di 1 mt e il sistema di trasmissione dati costantemente connesso con l’istituto, e della Dott.ssa Michela Rogora, preposta all’analisi e condivisione dei risultati raccolti.