Domenica 1 luglio – Briga Novarese – Cortile Chiesa
Parrocch.S.Giovanni Battista – Via Roma 1- ore 21.00
Concerto
gratuito di AKTE’: Claudio Farinone, Elias
Nardi, Max Pizio, Ares Tavolazzi.
Aktè è un progetto nato da
quattro musicisti di livello internazionale operanti in ambiti differenti, dal
jazz alla musica colta, fino ai linguaggi mediorientali.
La suggestione che ispira questa singolare
e inedita formazione prende vita nel bacino del Mediterraneo, un territorio che
non ha eguali nel mondo in quanto a pluralità e varietà di stili ed espressioni
sonore. Il liuto arabo, la cui origine si perde nella notte dei tempi, la
chitarra nelle sue diverse varianti di baritona, flamenca ed elettrica, la
fisarmonica con le sue sonorità multiformi, l'originalità del clarinetto
contrabbasso e l'espressività del sax, oltre ad alcune lievi incursioni di
strumenti a percussione, danno vita a un suono unico, originale e profondo, che
vive di un dialogo intimo e serrato, sfruttando similitudini d'approccio e
differenze di linguaggio.
La bellezza, l'originalità dei
timbri e la loro mescolanza sono i punti di forza di questo singolare ensemble.
Le musiche spaziano nei diversi luoghi del Mediterraneo, sconfinando talvolta
ad est: brani originali, reinvenzioni di musiche tradizionali di vari paesi,
fino a inedite interpretazioni e improvvisazioni di brani tradizionali.
I protagonisti oscillano tra
pagine scritte e codificate su pentagramma, alternandole a momenti
d'improvvisazione, favorendo l'interazione e l'unicità di ogni singolo
concerto. La ricerca di Aktè non si muove da criteri di tipo filologico o di
ricerca storica ma prende vita dall’interazione, dall’originalità di ogni
singolo arrangiamento, dalla raffinata qualità della performance e dal mondo
coloristico di ognuno dei componenti dell’ensemble.
Il CD è stato registrato e mixato
presso gli studi della Radiotelevisione Svizzera di Lugano da Gabriele Kamm nel
2107 e si distingue per una qualità audio senza compromessi, con riprese dal
vivo e senza sovraincisioni.
Claudio Farinone si è diplomato in chitarra al Conservatorio Bologna
sotto la guida di Maurizio Colonna, tra le maggiori figure del concertismo
classico internazionale. Dopo avere frequentato numerose masterclass e seminari
di interpretazione e composizione ha ottenuto premi a concorsi internazionali e
iniziato un’attività concertistica rivolta in particolar modo alla musica da
camera, suonando con diverse formazioni. Con Tanguediaduo, in duo con la
flautista Barbara Tartari, ha svolto un percorso di ricerca sulla musica di
Astor Piazzolla, tenendo oltre cento concerti e registrando alcuni cd;
attualmente la ricerca del duo prosegue su diversi territori della musica
contemporanea. Ha suonato e registrato CD con gli ensemble Torres Quartet e
Aries 4. Ha creato, con l’attore David Riondino, spettacoli e trasmissioni
radiofoniche sul bolero cubano, sulla poesia di Ernesto Ragazzoni e su sonorizzazioni
dal vivo di film muti. Recentemente è stato pubblicato il CD "Il bolero
come Terapia", frutto di un insolito e sorprendente percorso sui temi del
bolero cubano. Inoltre tiene concerti in solo, impiegando tre strumenti
speciali: una chitarra ad otto corde, una chitarra flamenca e una chitarra
baritono, che nel tempo sono diventati tratti caratteristici del suo
linguaggio, posto a metà tra interpretazioni e percorsi improvvisativi. Nel
2013 ha pubblicato “Claudio Farinone plays Ralph Towner”, CD dedicato al
celebre chitarrista e compositore americano, che è stato accolto
entusiasticamente da pubblico e critica.
Nello stesso anno ha iniziato
nuovi percorsi, aprendo svariate collaborazioni con alcuni tra i massimi
esponenti del jazz e della musica improvvisata in Italia. Nel 2017 ha
pubblicato un nuovo CD ispirato ai luoghi del Mediterraneo. Parallelamente alla carriera di musicista,
dopo un ventennio di insegnamento chitarristico, è approdato nel 2005 alla Rete
2, canale culturale della Radio Svizzera italiana, dove conduce regolarmente
programmi musicali e realizza approfondimenti speciali con alcuni dei grandi
protagonisti della musica e della cultura contemporanea.
Elias Nardi ha approfondito lo studio
dell'oud (liuto arabo) compiendo numerosi viaggi in tutto il Medioriente e sviluppando
un personale approccio allo strumento se pur nel pieno rispetto della
tradizione liutistica mediorientale. Contestualmente porta avanti i suoi studi
di contrabbasso classico e jazz. Oltre a sviluppare la propria ricerca musicale
e compositiva con i progetti dell’ Elias Nardi Quartet, col quale svolge
regolarmente l'attività concertistica in tutta Europa, ha suonato, registrato,
collaborato con diversi importanti artisti. Il suo disco di esordio OrangeTree si
è classificato 3° tra le migliori produzioni Etno/Folk/Revival al Premio
Italiano della Musica Popolare Indipendente 2011 ed è stabilmente nella TOP 200
della World Music Chart of Europe; Il suo secondo lavoro, The Tarot Album, è
considerato fra i Top Album del 2012 da “Il manifesto/Alias”.
Max Pizio, nato a Bellinzona, ha seguito
le orme del padre, noto musicista polistrumentista e da una famiglia attiva in
diversi ambiti musicali trae continua ispirazione. Sin dalla prima infanzia ha intrapreso
lo studio dell’organo e del pianoforte, e in seguito del sax soprano e della
fisarmonica, affiancando l’organo e la musica liturgica. Terminato il
Conservatorio della Svizzera Italiana ha seguito corsi come assistente di
studio presso l’American Clavé di Colonia. Ha proseguito gli studi presso la
divisione di arti accademiche della Berklee School di Boston (USA) dove si è
laureato in arrangiamento orchestrale. Nella stessa scuola ha completato il
Master di sassofono. Ha partecipato ad alcuni clinics con vari artisti
internazionali e ha collaborato come
insegnante presso diverse scuole svizzere. Attualmente collabora con la SUPSI,
come fondatore del CAS in Sound Engineering. Promuove e concretizza progetti
discografici, di editoria e ricerca, oltre a corsi e seminari specializzati nel
campo del Jazz e della Contemporanea. A tutt’oggi collabora con il progetto
"Suoni al Buio" con il compositore e chitarrista Sandro Schneebeli ed
è attivo con Epic Jazz Trio.
Ares Tavolazzi ha iniziato gli studi
musicali a 10 anni frequentando i corsi di violoncello e contrabbasso presso il
Conservatorio G. FRESCOBALDI di Ferrara. A 15 anni ha cominciato a suonare
musica leggera nelle sale da ballo dell'Emilia; dopo il servizio militare, ha
lavorato per alcuni anni a Milano come session-man nelle sale di registrazione.
Nel 1973 è entrato a far parte del gruppo storico d'avanguardia AREA con cui ha
registrato oltre dieci LP e partecipato, nel 1976, a due importanti
manifestazioni europee: il "Festival de l'Humanité" a Parigie ed il
"Festival do Avante" a Lisbona. Nel 1978 il gruppo suona a Cuba al
"Festivai della Gioventù". Durante lo stesso periodo ha cominciato a
suonare jazz alle jam-session del "Capolinea" a Milano. Nel 1982 ha
trascorso alcuni mesi a New York, esperienza che lo ha portato a occuparsi di improvvisazione. Negli anni 1983-84, oltre
a diverse tournèe con artisti internazionali, ha partecipato alla fondazione di
alcune scuole di musica (C.P.M di Milano, PERA a Bologna, CEPAM a R.Emilia, C.
CHAPLIN a Ferrara). Per tre anni consecutivi (1984-85-86) è primo in una
speciale classifica dei bassisti indetta dalla rivista specializzata
"Guitar Club". Nel 1987 ha ricevuto a Ferrara il premio "A.
WILLAERT" come migliore musicista dell'anno e ha partecipato a "Umbriajazz"
con diverse formazioni. Ha collaborato con importanti artisti italiani e
internazionali esibendosi in tour in Italia e in Europa.
Cosa vedere a Briga Novarese:
- Chiesa di San Tommaso, il più
antico edificio di Briga (intorno all’anno mille) con affreschi importanti per
la storia della pittura romanica del Piemonte.
- Chiesa cinquecentesca di San Colombano posta in cima
a una collina, a cui si arriva a piedi ma anche in auto tramite una comoda
strada e da cui si puo’ godere di un bel panorama.
Per ulteriori
informazioni: www.unpaeseaseicorde.it
La rassegna Un
Paese a Sei Corde viene realizzata con il contributo della Compagnia di San
Paolo che sostiene il progetto "Un Paese a Sei Corde Master"
realizzato in parternariato con l'Associazione Culturale Il MosaiKo nell’ambito
dell’edizione 2018 del bando “Performing Arts" e con i contributi della
Fondazione CRT nell’ambito dell’edizione 2018 del bando
"Not&Sipari" e della Fondazione Banca Popolare di Novara.
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