Alla ricerca della felicità. La commedia americana classica
Torna l’atteso appuntamento con il critico cinematografico Bruno Fornara. Quest'anno il tema del corso sarà la commedia americana classica.
Le lezioni, organizzate dall’Associazione Culturale Asilo Bianco, si terranno nelle sale del Museo Tornielli di Ameno, sul Lago d'Orta, la sera di venerdì 6 dicembre, il pomeriggio di sabato 7 e la mattina di domenica 8.
Le commedie americane degli anni trenta e quaranta hanno raccolto la sfida. I registi americani sono stati aiutati anche dai tanti registi europei che, per sfuggire al nazismo, sono arrivati in America. La commedia classica promette felicità, conosce i modi per farci credere che la felicità possa, almeno in un film, esistere. Commedia, fin dai tempi dei greci e dei romani, vuol dire che gli ostacoli sulla via della felicità vengono eliminati, che i padri o altre figure, vecchie e superate, si fanno da parte e i nostri eroi, lei e lui, possono finalmente trovare posto nella società e coronare il loro sogno. La commedia prevede che la situazione finale sia migliore di quella da cui si è partiti: cosa succeda dopo la parola fine non si sa.
La comedy classica ha molte facce: lo slapstick, sfrenati inseguimenti, scontri, capitomboli; lo screwball, tutto insensatezza, stravaganza e piacere di vedere quanti guai capitano al personaggio, di solito, maschile; la variante sofisticata, elegante e raffinata; la commedia sentimentale e romantica; ci sono anche delle commedie drammatiche...
Al centro sta la coppia. Lei è scattante, aggressiva, agile e spericolata. Mentre lui è infantile e bamboccione o già chiuso dentro un ruolo sociale rigido. È la donna a prendersi il maschio, educarlo, farlo diventare oggetto di piacere e di avventura. Coppia è qui sinonimo di mobilità, freschezza, vivacità. Diceva Stendhal che “la bellezza è la promessa della felicità”. E le belle commedie americane funzionano perché regalano stile, eleganza e felicità allo spettatore.
Qualche titolo? Qualche nome? “Susanna” di Hawks, le tante commedie di Lubitsch, “L'impareggibile Godfrey” di La Cava, “La signora di mezzanotte” e “Che bella vita” di Leisen, “La donna di platino” e “Accadde una notte” di Capra, “Nulla sul serio” di Wellman, “Primo amore” di George Stevens, “L'orribile verità” di McCarey...
Spassiamocela.
Venerdì 6 dicembre ore 20.30 - 23.00
Sabato 7 dicembre ore 15.00 - 18.30
Domenica 8 dicembre ore 10.00 - 13.00
Costo d’iscrizione 50 euro (da saldare sul posto)
Per info e iscrizione
segreteria@asilobianco.it
320 9525617
www.asilobianco.it
Museo Tornielli
Piazza Marconi, 1 - Ameno
(secondo cortile interno)
Bruno Fornara nasce a Pettenasco (Novara), sul Lago d’Orta. Ha fatto studi classici ed è stato insegnante di materie letterarie. Da anni fa il critico cinematografico. Dal 1978 al 2008 è stato presidente della Federazione Italiana Cineforum e direttore editoriale della rivista «Cineforum». Scrive su «FilmTV», «Rockerilla», «La Rivista del Cinematografo» e «Cineforum». Ha scritto Charles Laughton: La morte corre sul fiume e Geografia del cinema: viaggi nella messinscena. Ha lavorato per molti anni al Bergamo Film Meeting e al Torino Film Festival. Ha lavorato a Ring!, primo festival della critica cinematografica, e al Festival di Alba. Fa parte della commissione selezionatrice della Mostra Internazionale del Cinema di Venezia. Dal 1994, insegna cinema alla Scuola Holden di Torino.
FB Bruno Fornara
Per info e iscrizione
segreteria@asilobianco.it
320 9525617
www.asilobianco.it
Museo Tornielli
Piazza Marconi, 1 - Ameno
(secondo cortile interno)
Bruno Fornara nasce a Pettenasco (Novara), sul Lago d’Orta. Ha fatto studi classici ed è stato insegnante di materie letterarie. Da anni fa il critico cinematografico. Dal 1978 al 2008 è stato presidente della Federazione Italiana Cineforum e direttore editoriale della rivista «Cineforum». Scrive su «FilmTV», «Rockerilla», «La Rivista del Cinematografo» e «Cineforum». Ha scritto Charles Laughton: La morte corre sul fiume e Geografia del cinema: viaggi nella messinscena. Ha lavorato per molti anni al Bergamo Film Meeting e al Torino Film Festival. Ha lavorato a Ring!, primo festival della critica cinematografica, e al Festival di Alba. Fa parte della commissione selezionatrice della Mostra Internazionale del Cinema di Venezia. Dal 1994, insegna cinema alla Scuola Holden di Torino.
FB Bruno Fornara
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