L'esposizione, curata da Paola Bacuzzi e Eraldo Misserini, vuole porre un focus sui lavori che Calderara ha realizzato facendo dialogare la sua pittura con la musica contemporanea.
A partire dal 1963, infatti, Calderara esplora in quattro diverse edizioni d’arte alcune delle possibili integrazioni tra la pittura e la musica, collaborando in particolare con i musicisti Bruno Canino e Enore Zaffiri.
Inoltre va notata con ammirazione quella straordinaria capacità di Calderara di far convivere l’aspetto più razionale delle strutture con quello più sensibile delle emozioni ed esperienze sensoriali che è una delle cifre stilistiche dell’artista.
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