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martedì, luglio 16, 2024

A San Maurizio una Mostra ed una Conferenza Dedicata al Bagno

 

Inaugurazione della Mostra a San Maurizio d’Opaglio

Mercoledì 17 luglio a San Maurizio d’Opaglio (NO) si terrà la conferenza dal titolo "FARE, FORMARE, PROGETTARE: i tre pilastri dell’innovazione nella rubinetteria sanitaria". L'evento, che segna l'inaugurazione di una Mostra dedicata a una selezione di copertine della rivista "Il Bagno Oggi e Domani", vedrà la partecipazione di istituzioni, enti, associazioni, architetti e designer.

L'Importanza della Stanza da Bagno

Considerata una delle innovazioni più rilevanti nella storia dell’umanità, la stanza da bagno ha affiancato i cambiamenti epocali dei costumi e della società. A partire dagli anni Settanta, il design ha iniziato a trasformare gradualmente questo spazio, rivoluzionandone la percezione e l'uso.

La Rivista "Il Bagno Oggi e Domani"

Fondata negli anni Settanta per comprendere e documentare questa evoluzione, la rivista "Il Bagno Oggi e Domani" è diventata una voce autorevole nel settore. Oscar G. Colli, figura emblematica e co-fondatore, ha accompagnato la rivista in tutti questi anni, contribuendo alla diffusione della cultura del bagno. La rivista è stata registrata alla fine del 1973 e il primo numero è uscito all'inizio del 1974, continuando la sua pubblicazione fino ad oggi.

La Mostra al Museo del Rubinetto e della sua Tecnologia

Negli spazi del Museo del Rubinetto e della sua Tecnologia di San Maurizio d’Opaglio, la Mostra ripercorre mezzo secolo di storia editoriale e della stanza da bagno attraverso l'esposizione delle più significative copertine della rivista. Questo evento celebra l'eccellenza della rubinetteria sanitaria italiana, con una selezione di copertine datate novembre 2023, che coinvolgono le più importanti aziende storiche del distretto industriale.

Dettagli della Mostra

La Mostra sarà aperta dal 17 luglio al 22 settembre con i seguenti orari:

  • Venerdì, Sabato e Domenica: dalle 15:00 alle 18:00.

Per ulteriori informazioni, è possibile contattare il numero 0323 89622 o inviare un'email a ecomuseo@lagodorta.net.

La Conferenza Inaugurale

L’inaugurazione della Mostra sarà preceduta da una conferenza presso il Teatro degli Scalpellini, con inizio alle ore 14:00. La conferenza sarà moderata da Oscar G. Colli, Cristina Mandrini e Engarda Giordani. Durante l'evento, si discuteranno i tre grandi temi dell'evoluzione della rubinetteria: FARE, FORMARE, PROGETTARE.

Interventi e Partecipanti

Sul tema del “fare” interverranno:

  • Maurizio Bellosta, Vice Presidente AVR
  • Elia Vismara, Presidente Assobagno
  • Antonella Andriani, Vice Presidente ADI

Sul tema del “formare” interverranno:

  • Eliana Baici, Professore Ordinario di Politica Economica dell’Università del Piemonte Orientale
  • Francesca Ferrandi, Direttore della Fondazione Academy
  • Lucia Ferraris, Presidente dell’Ordine degli Architetti Paesaggisti di Novara e VCO

Partecipano al dibattito sul tema del “progettare”:

  • Francesco Lucchese
  • Marco Pisati
  • Marco Piva

Saluti e Interventi

Porteranno i saluti:

  • Maurizio Ronchi, Sindaco di San Maurizio d’Opaglio
  • Marina Chiarelli, Assessore alla Cultura, al Turismo, Pari Opportunità e Politiche Giovanili della Regione Piemonte
  • Andrea Del Duca, Direttore del Museo del Rubinetto e della sua Tecnologia
  • Gianni De Bernardi, Presidente di Eco Museo del Lago d’Orta e Mottarone

La Mostra e la Conferenza sono organizzati dalla rivista "Il Bagno Oggi e Domani" in collaborazione con il Museo del Rubinetto e della sua Tecnologia. L'evento è promosso da Engarda Giordani Comunicazione e Marketing e patrocinato dal Comune di San Maurizio d’Opaglio e da Ecomuseo del Lago d’Orta e Mottarone.

sabato, luglio 13, 2024

Mostra “Pax”: Omar Hassan alla Cappella Nuova al Sacro Monte di Orta San Giulio


La Fondazione Cavaliere del Lavoro Alberto Giacomini invita, sabato 13 luglio alle 16 all’inaugurazione della mostra “Pax”, allestita presso la scenografica location della Cappella Nuova, detta anche “Cappella delle Creature” al Sacro Monte di Orta San Giulio. In esposizione, fino al 13 ottobre, alcune opere di Omar Hassan. La Cappella appartiene alla fase estrema del cantiere del Sacro Monte di San Francesco. Ultima a essere costruita (1788-1795) grazie ai proventi derivati dalla vendita di buona parte dei beni immobili della Fabbrica, verrà lasciata incompiuta a causa del mutato scenario politico, solo la parte superiore dell’edificio neoclassico è stata portata a compimento, mentre non verrà mai eseguito il gruppo plastico inizialmente concepito per decorarne l’interno. Il progetto è dell’architetto Giulio Francesco Santini di Lagna. All’interno di questo piccolo gioiello, patrimonio UNESCO, l’artista Italo-Egiziano di fama internazionale riproporrà la celebre scultura “Pax”, la famosa dea alata, ma questa volta in dolce attesa e sorretta da 128 guantoni da boxe (gli stessi guantoni utilizzati da Hassan per realizzare tutti i suoi quadri). L’opera è stata esposta per quasi l’intero anno 2023 presso il Palazzo più antico d’Europa: il Palazzo Reale, patrimonio UNESCO, di Palermo, più conosciuto come Palazzo dei Normanni. Oggi, qui al Sacro Monte, la scultura “Pax” vuole dare speranza e vita ad un luogo dove l’arte era respiro e vera espressione storica. All’ultimo piano della Cappella invece verranno esposti due quadri della celebre serie Breaking Through Black e, attraverso uno schermo, i rispettivi video di realizzazione.


OMAR HASSAN Ex pugile e grande artista, vede nel gesto del combattimento una metafora di vita e la trasforma in arte. Hassan oggi è andato oltre e ha rilevato la sua profonda sensibilità e le sue grandi doti umane. «Sono onorato – dice Omar Hassan - di essere il primo ad esporre in un’opera così importante rimasta incompiuta, qui il senso della nostra contemporaneità è proprio quello di far rivivere l’arte che un tempo qualcuno non poté perseguire in dialogo con i nostri tempi, con i precedenti e con quelli che verranno. Il Cantico delle Creature, quale nome più azzeccato per la mia PAX incinta!? Una Nike di Samotracia in dolce attesa di vincere nuovamente nell’infinita ricerca del bello e della Pace!»
«Come Fondazione Cavaliere del Lavoro Alberto Giacomini – commenta Andre Giacomini, presidente della Fondazione dedicata al padre Alberto - sono lieto e felice di iniziare le mostre nella Cappella Nuova con le opere dell’artista internazionale e caro e sincero amico Omar Hassan, con la sua splendida “famiglia multietnica”, con il quale la Fondazione ha già collaborato alla mostra sua personale al Pan di Napoli e al Palazzo delle Stelline di Milano, oltre che nelle due edizioni di “SOS HUMANITY”; il messaggio che la sua opera PAX trasmette con la sua Nike incinta della pace, è sicuramente centrato nel periodo storico che stiamo vivendo, e sulle speranze e aspettative che noi tutti e tutto il mondo abbiamo, oltre al fatto che è sicuramente il messaggio che San Francesco, e siamo al Sacro Monte dedicato a lui e patrimonio dell’UNESCO, meglio trasmetteva e la pace e l’armonia tra tutte le creature e il creatore. Cosi come i suoi punti luce rimandano e richiamano alla luce dello stesso creatore. La tutela della pace, del bello, del buono e dell’armonia tra natura e uomo e tra tutte le creature, è sicuramente il merito degli sforzi, per quanto difficili e complicati, verso cui tutti dobbiamo spingere con il massimo delle energie anche i nostri sforzi e i nostri impegni, cosi come possono simboleggiare i guantoni da boxe che stanno ai loro piedi. Un round, o meglio più round, per conseguire il bene comune e la pace di tutti, questo è il ring, la Cappella Nuova del Sacro Monte d’Orta, “il cantico delle creature” a cui tutte le creature ci invitano e che speriamo noi uomini tutti insieme possiamo vincere al più presto. Un ringraziamento particolare va alla Presidente dell’Ente Sacri Monti patrimonio UNESCO, Francesca Giordano, alla Sovrintendenza, ai Frati Francescani, nella persona di Fra’ Maggiorino, al Comune di Orta San Giulio nella persona della Sindaca Elisabetta Tromellini e a tutte le istituzioni coinvolte.»

Immagini di Riccardo Morvillo

mercoledì, giugno 26, 2024

Red Carpet - Giacomo Saporito in Mostra a Orta



"Red Carpet" è il titolo della mostra fotografica dell’artista Giacomo Saporito che verrà inaugurata domenica 30 giugno alle 17 presso la splendida location di Villa Gippini dell’Hotel San Rocco a Orta San Giulio. L’esposizione, a cura della Fondazione Cavaliere del Lavoro Alberto Giacomini, prende il nome dal tema delle immagini: ritratti di personaggi famosi del mondo dello spettacolo.

Lungo il sentiero che conduce a Villa Gippini sarà posizionato un tappeto rosso e un pannello per permettere ai visitatori di farsi selfie, proprio come se si trovassero a Venezia.

"Fendere la folla pigiata tra le transenne, tra grida e inneggi a divi, ed entrare, varcando la soglia verso una distesa rosso-fuoco, immediatamente solo, tra flash, urla, movimenti, giravolte, sorrisi, bersagliato da fotografi, cineoperatori, masse ondeggianti nelle cortine di gente quali Star, immortalati per un momento magico ed eterno, accecante, sospesi tra l'accesso e l'uscita, terra di nessuno e di tutti, esposti a sguardi, applausi, strepiti in una bolgia, vittime e protagonisti dello spettacolo. Poi... incidere lenti, guardando finalmente intorno, e sentire il flusso che porta alla sala tra salamelecchi, strette di mano, abbracci, saluti, baci con gente astratta, comparse di una kermesse sempre diversa e sempre uguale, dove le emozioni si accavallano, in un percorso quasi iniziatico di trasfigurazione, uno della folla ad eletto, nell’attimo che sfuma e scolora varcata l'altra soglia nella penombra della sala silenziosa, seduto finalmente a riprendere fiato, e a luci spente, vedere, immergersi nella nuova realtà ove il film ti trasporta."

Giacomo Saporito, fotografo artistico e di eventi, è il testimone che dà realtà a questo mondo evanescente, ma scolpito nella memoria di ciascuno, e restituisce nelle foto scattate nel parterre della Mostra, istanti, emozioni, sentimenti nei ritratti di divi famosi, come di ospiti che scorrono in passerella, rilevando, oltre il fashion di tenui e strepitosi vestiti, il ritratto di persone che appaiono divi, o di star che tornano persone, isolando nel flusso incessante di persone, caratteri, espressioni, emozioni di ciascuno, trasformando momenti effimeri in ricordi duraturi. Giacomo, oltre che fotografo, è rinomato graphic designer, creatore di poster e immagini per manifestazioni e campagne delle Nazioni Unite e UNESCO; è specializzato in ritratti ed eventi, tra cui matrimoni. Il suo studio si trova a Orta San Giulio, a I Tesori dell’Isola. Ha tenuto esposizioni a Milano, Orta San Giulio, New York, Parigi, Venezia e Ginevra.

La mostra sarà aperta al pubblico fino al 15 settembre negli orari di apertura dell’Hotel San Rocco.

Il presidente della Fondazione Cavaliere del Lavoro Alberto Giacomini, Andrea Giacomini, commenta così: "Come Fondazione Cavaliere del Lavoro Alberto Giacomini e Hotel San Rocco siamo onorati e lieti di ospitare la mostra del fotografo e artista Giacomo Saporito, con le immagini dei divi e delle star del cinema di tutto il mondo. Questa esposizione è anche l’occasione per ricordare come il lago d’Orta sia da tempo protagonista nelle riprese di film, serie televisive e documentari. Ad esempio nella pellicola ‘La maestrina’ del 1951 venne utilizzato il calesse di mio nonno Dario. Intorno a quegli anni nacque anche il prestigioso premio David di Donatello. Sono state innumerevoli le pellicole girate sul lago d’Orta e anche l’Hotel San Rocco è stato protagonista, o come set cinematografico sia negli interni che negli esterni, o per aver ospitato i divi impegnati nelle riprese. Netflix e Sky hanno registrato immagini del nostro lago che sono andate in tutto il mondo! Tra i numerosi film ricordo ‘La spina nel cuore’ con Anthony Delon, e più recente ‘La corrispondenza’ di Giuseppe Tornatore che nel 1990 vinse l’Oscar. Il legame con la Fondazione intitolata a mio padre è quello fondamentale di creare mostre artistiche culturali che non ci facciano mai dimenticare le valenze e l’importanza che il nostro territorio ricopre in questo ambito, anche con l’apporto di questo artista, selezionato per il mondo del cinema anche dall’Unesco, e a questo proposito ricordiamo il nostro Sacro Monte che si trova proprio alle spalle dell’Hotel San Rocco.".

venerdì, giugno 14, 2024

Omaggio a Mario Soldati a Orta San Giulio

Una serata speciale, una mostra e una proiezione, in occasione dei 25 anni dalla scomparsa di Mario Soldati: non poteva essere diversamente, per uno scrittore speciale come Soldati. Giovanissimo protagonista della vita culturale italiana fin dagli anni Trenta, uno dei primi professori di lettere che vengono invitati a varcare l’Oceano e portare la cultura europea a New York, dopo l’esperienza raccontata in America primo amore torna in Italia e decide di risiedere due anni proprio sul Lago d’Orta per prendere decisioni sulla sua letteratura e le sue arti future. Conosce e frequenta l’amico Mario Bonfantini, con cui metteranno a punto poetiche e idee politiche e sociali; combatteranno ciascuno a modo proprio il fascismo, per diventare punti di riferimento delle nuove generazioni all’alba della Repubblica.

Soldati sarà al centro della nascita del grande cinema italiano, della televisione, dell’identità nazionale – curando i padiglioni delle regioni in occasione del Centenario dell’unità d’Italia. Personaggio oltre che scrittore, potrà decidere dopo il 1961 di dedicarsi in maniera esclusiva al giornalismo e alla scrittura grazie proprio ad un contratto decennale con Mondadori che lo porterà a scrivere i suoi capolavori, tra cui L’attore con cui vincerà il premio Strega nel 1971. Sono gli anni in cui, insieme alla famiglia e in particolare al figlio Wolfango, gira l’Italia per raccontarne pregi e difetti, ma soprattutto mettendo a punto una tassonomia decisiva non solo dal punto di vista narrativo ma anche sociologico. I suoi due viaggi televisivi (1957: Alla ricerca dei cibi genuini – Viaggio lungo la valle del Po; 1960: Chi legge? Viaggio lungo le sponde del Tirreno) si legano alla tradizione zavattiniana e la superano per densità ma anche per “colore”.

Gli anni Settanta gli si addicono meno: il clima di scontro civile lo deprime, anche se non smette di raccontare il diritto e il rovescio dell’identità singola e collettiva. Gli anni Ottanta, con le cronache del Mundial spagnolo, lo fanno tornare alla ribalta e progressivamente diventa autore di culto: Cesare Garboli e Aldo Grasso lo collocano nell’empireo letterario e massmediologico, Carlo Petrini lo prende come metro fondativo degli ideali di Slow Food e dell’Università del Gusto di Pollenzo. Ma niente sarebbe accaduto senza il legame con Orta da un lato e con Mondadori dall’altro.

Mercoledì 19 giugno, alle ore 17.30, presso il Palazzotto di Orta San Giulio (Piazza Motta) inaugura la mostra Non solo copertina. Proprio tutti i libri di Mario, a cura di Roberto Cicala e il Centro Novarese di Studi Letterari, visitabile fino al 23 giugno. La mostra vedrà esposte tutte le prime edizioni delle opere di Mario Soldati, da Salmace (La Libra, 1926) all’opera omnia curata da Cesare Garboli (Rizzoli, 1994), accompagnate da fotografie ritrovate a Orta, conservate dai molti amici che l’autore aveva nella città, e da documenti provenienti dai fascicoli dedicati a Soldati dell’archivio storico Arnoldo Mondadori Editore, conservato in Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori. A seguire, sono previsti un brindisi, alcune letture e una breve passeggiata per i luoghi soldatiani, in attesa delle ore 21, quanto verrà presentato e proiettato il documentario Orta mia di Mario Soldati. Alla serata interverranno: Enrica Borghi (Asilo Bianco), Roberto Cicala (Centro Novarese di Studi Letterari), Paolo Verri (Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori) e, in video, Carlo Petrini e Wolfango Soldati.

A/Orta Autori del cuore: visione, cultura e territorio

La giornata dà inizio a un ciclo pensato per i prossimi tre anni, con incontri ed occasioni di valorizzazione dedicati a scrittori e scrittrici, pensatori e pensatrici che hanno intrecciato rapporti con Mondadori e il territorio del Lago d'Orta: A/Orta Autori del cuore. Dal 2024 FAAM ha intensificato l’azione sul territorio milanese, lombardo e non solo. Grazie alla nuova sinergia instaurata con Asilo Bianco APS e la nascitura Fondazione Enrica Borghi è nato il progetto A/Orta Autori del cuore. Iniziative, incontri e mostre dedicati a scrittori e scrittrici, pensatori e pensatrici che hanno intessuto rapporti lavorativi e personali con la casa editrice Arnoldo Mondadori Editore e il territorio del Lago d'Orta. Per tre anni (2024, 2025, 2026) si porterà avanti un’attività di ricerca e sperimentazione sui linguaggi artistici contemporanei, indagando su alcune delle personalità più rilevanti del panorama letterario del ’900: Mario Soldati, Alba de Céspedes, Fruttero&Lucentini.

mercoledì, dicembre 27, 2023

Mostra di Marco Nereo Rotelli a Orta San Giulio



Fino al prossimo 6 gennaio 2024 presso le sale di Villa Gippini all’Hotel San Rocco di Orta San Giulio, in via Gippini, 11, con entrata libera dalle 10 alle 22, è aperta alle visite la mostra dedicata alle opere di Marco Nereo Rotelli.
Il pubblico cusiano aveva conosciuto l’artista lo scorso mese di settembre durante l’evento “Poetry on the Lake”, organizzato a cura di Gabriel Griffin con il sostegno della Fondazione Cavaliere del Lavoro Alberto Giacomini, quando proprio la Fondazione aveva unito arte e poesia in un connubio molto sentito e partecipato.


Rotelli ha creato negli anni una interrelazione tra l’arte e le diverse discipline del sapere. Da qui il coinvolgimento nella sua ricerca di filosofi, musicisti, fotografi, registi, ma principalmente il suo rapporto è con la poesia che, con il tempo, è divenuta un riferimento costante per il suo lavoro.
«Questo artista risponde in modo completo a quello che la Fondazione dedicata a mio padre Alberto vuole portare avanti – commenta il dottor Andrea Giacomini, Presidente della Fondazione Giacomini - Con Poetry on the Lake si ha la poesia nella sua forma più alta, con Rotelli si trova il connubio tra la poesia e l’arte. Rotelli è l’artista della Luce, della Natura e nelle sale di Villa Gippini si possono ammirare le sue porte che furono già esposte a Ca’ Sagredo a Venezia. Sono porte antiche provenienti da palazzi veneziani rivestite in foglia oro. Su di esse l’artista ha poi riportato alcuni versi di poeti, tra i quali anche un vincitore del Nobel. Oltre alle prestigiose porte si possono ammirare anche opere in materiale riciclato, vetro, tela, elementi naturali. Si trovano anche sculture in polvere di marmo riciclato e pigmenti blu. Posso inoltre anticipare che nel mese di settembre 2024, in occasione della nuova edizione di “Poetry on the Lake”, Rotelli realizzerà delle installazioni luminose di poesie e di preghiere sul lago».


In contemporanea alla mostra a Orta San Giulio presso l’Hotel San Rocco, l’artista Rotelli è a Roma con il suo “Giardino Incantato” che si affaccia sulla piazzetta Valadier dove si trovano quattro alberi di ulivo, simbolo di Pace, un giardino speciale che regala poesie e luce di Natale.

giovedì, novembre 30, 2023

Soffi di Marmo a Novara


Posta nel complesso del Broletto, nel cuore del centro storico di Novara, la Galleria Giannoni si pone come nuovo centro di arte e cultura. Nel 2021, il Comune di Novara vi ha inaugurato un nuovo percorso espositivo, più moderno e in linea con una visione contemporanea, e in quest’ottica si inserisce Soffi di Marmo.
La mostra è una personale dello scultore Valerio Tedeschi, a cura di Lorella Giudici e Ilaria Macchi, e va a inaugurare una collaborazione fra Asilo Bianco, Galleria Giannoni, Comune di Novara e Museo del Paesaggio di Verbania. Si pone inoltre come prosecuzione e ampliamento della mostra L’altra pelle, curata da Ilaria Macchi, che si è svolta a Villa Nigra (Miasino, NO) dal 23 settembre al 29 ottobre, e approderà in primavera al Museo del Paesaggio di Verbania.
Valerio Tedeschi, scultore, risiede e lavora a Mergozzo (VB) sul lago Maggiore. Occupa una posizione di rilievo nella complessa vicenda della scultura italiana contemporanea grazie a un’originale ricerca sulla materia marmorea. “Valerio Tedeschi ha accolto la sfida e ha deciso di intraprendere un intenso dialogo con le opere della Galleria Giannoni di Novara e con quelle del Museo del Paesaggio di Verbania, spezzando le catene del tempo e ritrovando una sorprendente sintonia con quel passato che, checché se ne dica, resta sempre un importante punto di riferimento”, afferma Lorella Giudici riguardo la mostra. Il marmo delle sue sculture si rivela per eccellenza materiale in grado di creare una connessione fra arte classica e contemporanea, essendo, con le parole di Ilaria Macchi: “Una materia ricca di memoria, infinitamente più longeva di umani, animali, vegetali, ma percorsa da un’energia palpabile che solo il contatto è in grado di trasmettere: un’energia con cui lo scultore entra in vibrazione e scambio per dare vita a ciò che vitale non appare. Un contatto tra pelle e pelle, inteso come contatto tra confini che uniscono, tra umano e altro dall’umano.
Una materia che, plasmata dalle mani e dalla mente dell’artista, prende forma dalla storia da cui proviene, per entrarci nuovamente in contatto fra le opere ottocentesche della galleria. Le sculture che nella prima mostra evidenziavano il punto di contatto fra mondo esteriore e interiore, consentono ora di aprire un collegamento fra passato e presente, arte e materia, opera e dono, portando il pubblico a riflettere sul flusso eterno di energia.
Completa la mostra un’importante pubblicazione che ripercorre l’intera carriera artistica di Valerio Tedeschi, curata da Lorella Giudici e Ilaria Macchi, con testi di tutti gli enti che prendono parte al progetto. Il catalogo sarà disponibile dal giorno dell’inaugurazione e verrà presentato ufficialmente sabato 16 dicembre alle 17.00 nell’orangerie di Villa Nigra (Miasino, NO).
L’esposizione troverà posto nelle sale dell’Ottocento e inaugurerà sabato 2 dicembre alle ore 17.00. Sarà poi visitabile dal 3 dicembre al 18 febbraio 2024, dal martedì alla domenica, dalle 10.00 alle 19.00.
Inaugurazione a ingresso libero; la mostra sarà poi fruibile con biglietto per la Galleria Giannoni, o gratuito per coloro che esibiranno il ticket della mostra “Boldini, De Nittis et les Italiens de Paris” al Castello di Novara".
Tutti gli aggiornamenti e le informazioni utili saranno disponibili sul sito asilobianco.it e sui canali social dell’associazione. Per restare aggiornati su tutte le iniziative ci si può iscrivere alla newsletter qui: http://eepurl.com/gjEklf

Galleria Giannoni
Via Fratelli Rosselli 20, Novara (NO)

IG Asilo Bianco
FB Asilo Bianco

sabato, novembre 04, 2023

Settimana in Giallo a Gozzano


Da martedì 14 a sabato 18 novembre 2023
presso la Biblioteca di Gozzano, sarà allestita la mostra sul romanzo giallo, dedicata a tutti gli appassionati di questo genere e non, che potrà essere visitata negli orari di apertura della biblioteca.
Nella giornata di sabato 18 novembre, a partire dalle ore 16 presso la Sala Consiliare del Comune di Gozzano, sarà presentata la rassegna noir Crimini e Criminali”, dove saranno presenti gli scrittori Cristina Aicardi, Ferdinando Pastori, Dario Galimberti e Marina Visentin che dialogheranno con Maria Luisa Gregori, Presidente della Biblioteca, e con la scrittrice Francesca Battistella.
Al termine della rassegna seguirà “Un tè in Biblioteca”.

martedì, ottobre 03, 2023

Inaugurazione Mostra SOS Humanity 2023


Tante sono state le autorità ed i giornalisti che sono intervenuti venerdì 29 settembre all'Hotel San Rocco di Orta in occasione dell'inaugurazione dell'edizione 2023  della mostra d'arte diffusa SOS Humanity.
Il vernissage è stato l'occasione per visitare in battello alcuni luoghi dove sono state posizionate le opere artistiche dei sei artisti presenti.
A tagliare il nastro la Signora Adua Giacomini, emozionata per questo evento realizzato dalla Fondazione dedicata allo scomparso marito Alberto. E proprio su di lei si concentrano le parole del figlio Andrea: "Mia Mamma ha tagliato il Nastro di questa edizione e l'ho ringraziata in quanto se non avesse avuto fiducia in me e non avesse fatto sì che il patrimonio artistico di mio padre rimanesse unito non avrebbe potuto esistere la Fondazione così com’è! Le ho anche dedicato l’installazione alla Madonna del Sasso con I Genitori che tengono per mano i figli perché, fin da quando sono piccolo ed ancora oggi, vedo i sacrifici e gli sforzi che ha fatto e fa per tenere tutta la famiglia unita e per mano".
Nei prossimi giorni vi daremo più dettagli e foto sulla mostra che, vi ricordiamo, rimarrà allestita fino al primo novembre.



lunedì, settembre 18, 2023

Due Mostre di Asilo Bianco a Villa Nigra


Villa Nigra
, meravigliosa villa storica a Miasino (NO), sul lago d’Orta, è diventata negli anni punto di riferimento per il mondo dell’arte e della cultura: luogo dinamico tornato a vivere e a fare vivere.


Sono due le mostre di Asilo Bianco a cura di Ilaria Macchi che inaugurano sabato 23 settembre: L’altra pelle, personale di Valerio Tedeschi, e Matrice selvatica de La Tana dei Lupi Gentili – Irene Lupia e Giulia Gentilcore. La prima esposta al piano nobile della villa, la seconda al pianterreno, nei locali una volta adibiti a cucina da poco rinnovati e restaurati.


Valerio Tedeschi, scultore, risiede e lavora a Mergozzo (VB) sul lago Maggiore. Occupa una posizione di rilievo nella complessa vicenda della scultura italiana contemporanea grazie a una originale ricerca sulla materia marmorea. Come scrive la curatrice Ilaria Macchi, quella plasmata da Tedeschi è: “Una materia ricca di memoria, infinitamente più longeva di umani, animali, vegetali, ma percorsa da un’energia palpabile che solo il contatto è in grado di trasmettere: un’energia con cui lo scultore entra in vibrazione e scambio per dare vita a ciò che vitale non appare. Un contatto tra pelle e pelle, inteso come contatto tra confini che uniscono, tra umano e altro dall’umano”.

La pelle, quindi, come organo complesso che ci divide ma soprattutto ci connette al mondo, raccontata grazie al medium scultoreo. Scalpelli, levigatura, lucidatura: la scultura è un intrigante e profondamente dinamico processo creativo che richiede la capacità – spesso visionaria – di trasformare la materia grezza in opera d’arte. Le sculture in mostra, in marmo di Carrara, si aprono alla sperimentazione concettuale. Quello del “dentro-fuori”, del confine tra me stesso e l’altro, del rapporto pelle-mondo sono alcuni dei complessi e affascinanti temi che affronta Valerio Tedeschi: un invito allo spettatore a lasciarsi meravigliare e, così, a riflettere.


La Tana dei Lupi Gentili nasce dall’incontro delle due fondatrici e dal gioco di parole che ne unisce i cognomi: Lupia e Gentilcore. Giulia e Irene sono specializzate in grafica d’arte presso le Accademie di Belle Arti di Milano e di Torino. Durante gli anni della loro formazione artistica, oltre a coltivare la loro amicizia, hanno deciso di creare un luogo, lo studio di Borgo Ticino (NO), dove poter seguire la propria vocazione che trova nella grafica e nella stampa d’arte un punto di partenza per aprirsi a diversi linguaggi artistici senza porsi dei limiti.

Matrice selvatica unisce e fa dialogare il termine matrice (inteso sia come strumento di base della stampa sia come madre, utero) con il selvatico. Come? Il rapporto tra l’uomo e il selvatico è sempre più caratterizzato da una complessa interazione di sfruttamento e impatto ambientale. La crescente consapevolezza che pone l’accento sull’importanza della protezione e della gestione sostenibile delle aree selvatiche ma anche sul ritorno a un rapporto più semplice e autentico con la natura è spesso messa in discussione e riletta sulla base di interessi economici e politici che rischiano troppo spesso di portare altrove. Ecco allora un invito alla riflessione sulla nostra comune origine animale e selvatica, un ritorno alla grande madr
e, una connessione che riconosce consapevolmente che tutte le forme di vita, e non solo gli esseri umani, hanno un valore intrinseco.

Le opere di La tana dei lupi gentili si muovono tra lupi e natura. In mostra anche l’ultimo progetto a quattro mani, TERRAE, sette libri d’artista dedicati alla terra e custodi di immagini disegnate, dipinte e stampate con fanghi, inchiostri naturali e pigmenti raccolti dalle artiste nel corso del tempo.


Inaugurazione a Villa Nigra, Miasino, sabato 23 settembre alle ore 18. Le mostre saranno visitabili dal venerdì alla domenica dalle 14:30 alle 18:30 fino a domenica 29 ottobre.


In contemporanea, il branco di Cracking Art continua a vegliare il Sentiero Nigra con Il richiamo dei lupi: cinquanta grandi lupi colorati che abitano boschi, strade, giardini, ville e balconi tra MiasinoAmeno e Orta San Giulio. Asilo Bianco ha voluto porre l’attenzione su un argomento controverso e divisivo, il lupo e il suo ritorno sulle Alpi, in un’ottica di convivenza sostenibile.


Infine, in arrivo la quattordicesima edizione di Corto e Fieno – Festival del cinema rurale: venerdì 6, sabato 7 e domenica 8 ottobre. Il festival proseguirà con tavole rotonde, proiezioni e incontri tra ruralità e selvatico, sabato 21 ottobre e sabato 28 ottobre.


Tutte le mostre e gli eventi segnalati sono a ingresso libero e fanno parte di Lago d’Orta Moving Connections finanziato da Fondazione Cariplo e in collaborazione con Comune di Miasino, Comune di Orta San Giulio e Fondazione CROSS EPS; e del percorso Interreg Italia-Svizzera “Di-Se – DiSegnare il territorio”, una partnership con Associazione Musei d’Ossola e Museumzentrum La Caverna di Naters.


Tutti gli aggiornamenti e le informazioni utili sono disponibili sul sito asilobianco.it e sui canali social dell’associazione. Per restare aggiornati su tutte le iniziative è possibile iscriversi alla newsletter: http://eepurl.com/gjEklf


asilobianco.it

IG Asilo Bianco

FB Asilo Bianco | Di-Se


venerdì, luglio 07, 2023

Helidon Xhixha Pulisce il suo Iceberg a Orta

 

Helidon Xhixha, noto scultore, si è tuffato nelle acque antistanti l'Hotel San Rocco di Orta San Giulio per prendersi cura della monumentale opera "Iceberg". La scultura è stata posizionata nelle acque del Lago d'Orta l'estate scorsa in occasione della mostra diffusa SOS Humanity a cura della Fondazione Cav. del Lavoro Alberto Giacomini.

venerdì, giugno 09, 2023

Menta e Rosmarino 2023



Sabato 10 e domenica 11 giugno torna Menta e Rosmarino, il celebre evento multidisciplinare dedicato a piante, fiori e cultura organizzato da Associazione Asilo Bianco nel parco della storica Villa Nigra a Miasino (NO), sulle colline che si affacciano sul Lago d'Orta in Piemonte.

L’undicesima edizione continua a confrontarsi e interrogarsi sul fondamentale e indissolubile legame tra uomo e ambiente. I protagonisti sono come sempre vivaisti ed esperti di giardino: un grande percorso a cielo aperto tra natura, ambiente, cultura, arte, riciclo, ecologia, giardino, design, disegno e paesaggio. Ma anche conferenze, passeggiate, approfondimenti e laboratori per grandi e piccoli.


Nelle sale affrescate al piano nobile di Villa Nigra sarà visitabile la mostra Oltre il Giardino” a cura di Ilaria Macchi, dedicata alla relazione tra essere umano e natura (dal 27 maggio al 23 luglio, giovedì-domenica, 14:30-18:30), con opere di Linda Carrara, Matteo Giuntini, Lorenzo Gnata, Leila Mirzakhani, Barbara Stimoli e Titta C. Raccagni.

Quest’anno Menta e Rosmarino, con una trentina di espositori, sarà non solo nel parco di Villa Nigra, ma anche in quello di Palazzo Sperati, sede del Comune di Miasino e direttamente collegato alla Villa. L’evento è come sempre aperto a tutti e a ingresso gratuito.


Confermati il sabato pomeriggio il laboratorio per bambini sul libro Rosmarina a cura di Maddalena Garavaglia per Letture Amene e la conferenza Il giardino che accoglie con Maria Cristina Pasquali e Carola Lodari, in collaborazione con Editoria e Giardini.
Domenica mattina in programma la conferenza Pollici verdi con il Floral & Garden designer David Zonta: la conoscenza del verde in casa in relazione al prendersi cura di sé stessi e del pianeta in cui abitiamo. Nel pomeriggio di domenica, “Germogliano storie”, secondo laboratorio di Letture Amene a cura di Pigi.

Come sempre, in programma anche visite guidate ai beni storico-artistici di Miasino con la guida Cosetta Dal Cin, l’apertura del Giardino dei semplici, delizioso giardino che raccoglie circa 100 piante usate nella medicina popolare, passeggiate guidate tra Ameno e Miasino (a offerta libera) a cura di Monterosa Promotion per collegare Menta e Rosmarino a Letture Amene, Festival della natura, degli albi illustrati e delle arti.
Sarà inoltre possibile seguire il percorso del sentiero Carlo Nigra, tracciato da Itinerarium, che connette i luoghi del Nigra tra Orta San Giulio, Ameno e Miasino.

Tutti gli aggiornamenti e le informazioni utili sono disponibili sul sito asilobianco.it e sui canali social dell’associazione. Per restare aggiornati su tutte le iniziative ci si può iscrivere alla newsletter qui: http://eepurl.com/gjEklf


La squadra di Asilo Bianco indosserà i grembiuli di Il Grembiale Milano, realizzati con materiale ottenuto dal riciclo di bottiglie di plastica. Per tutti le originali caramelle e tisane dal potere rivitalizzante delle erbe alpine svizzere Ricola, partner della due giorni. Si ringraziano per il sostegno Immobiliare Ortalloggi, Le Camion Chef à Porter, La Genzianella, Taverna Antico Agnello, Agenzia Turistica Locale della Provincia di Novara, Prodotto Ambiente.

Menta e Rosmarino è possibile grazie alla collaborazione con il Comune di Miasino, al progetto Lago d’Orta Moving Connections finanziato da Fondazione Cariplo e al percorso Interreg Italia-Svizzera Di-Se – DiSegnare il territorio che vede coinvolti, insieme ad Asilo Bianco, Associazione Musei d’Ossola e Museumzentrum La Caverna di Naters.

venerdì, maggio 26, 2023

Laboratori per i Più Giovani alla Mostra di Sergio Floriani


La mostra Tracce” di Sergio Floriani presso il Castello di Novara fino al 28 maggio, la scorsa domenica ha avuto dei visitatoti speciali! La Fondazione Alberto Giacomini con la Galleria “Legart” di Alessia Legat, esperta in laboratori didattici, ha infatti organizzato una visita guidata e un laboratorio per famiglie.
«A volte, se si hanno bambini piccoli, si tende a non portarli alle mostre perché si pensa possano annoiarsi o possano non capire, ma anche davanti ad un’arte che si potrebbe definire astratta, i bambini hanno raccontato quello che hanno visto in modo chiaro. Bisogna dar loro le chiavi di lettura giuste per fargli amare sempre di più l’arte contemporanea – il commento di Alessia Legart che spiega - C’è stata una buona partecipazione con la presenza di 18 bambini e 35 genitori che sono stati accompagnati da Marco Dabbene a visitare le opere dell’artista Sergio Floriani. L’esperienza più bella che hanno vissuto è stata sicuramente la possibilità di toccare alcune delle opere in esposizione che, essendo in metallo, non si possono rovinare. Erano molto incuriositi dal fatto che alcune riflettevano la luce, è stato per tutti loro un bellissimo momento, ammagliati da questi effetti. Sono stati molto bravi perché è stato spiegato loro che potevano toccarne solo alcune e loro hanno seguito le indicazioni molto attentamente! Il lavoro dell’artista è basato sulle impronte digitali, le sue e anche quelle frutto della sua ricerca fatta in alcuni paesi e città. Floriani, ingrandendo all’esasperazione queste impronte digitali e creando effetti particolari, le ha poi riportate su vari materiali, dalla carta giapponese al metallo, al legno. Ecco allora che i bambini hanno confrontato le loro impronte digitali con quelle dell’artista, poi, durante il laboratorio, partendo proprio dall’impronta ingrandita dell’artista, hanno realizzato una loro opera d’arte, ovvero cosa vedevano loro all’interno dell’impronta? Creando poi suggestioni molto particolari che hanno applicato successivamente su un supporto a cerchio, figura geometrica utilizzata da Floriani come fossero cerchi dell’acqua». Il laboratorio era aperto ai bambini dagli 8 ai 12 anni, ma in effetti è stato esteso all’età dai 5 ai 14 anni per permettere che anche i fratelli e le sorelle potessero partecipare.


«Come Fondazione Cavaliere del Lavoro – ha detto Andrea Giacomini - siamo lieti di questa iniziativa e non poteva mancare una nuova collaborazione con la Galleria Legart iniziata nel 2020 con la mostra di Paz Blandina sul Lago d’Orta presso Villa Gippini all’Hotel San Rocco. Anche in quell’occasione non solo si era creato già il primo link di Arte tra Novara e il Lago d’Orta, ma si erano dati importanza e rilievo ai piccoli visitatori con un laboratorio e un incontro a bordo lago con l’artista. Sono particolarmente felice del numeroso afflusso di bambini e genitori che hanno accolto l’invito in quanto le mostre organizzate dalla Fondazione, come SOS Humanity, sono volte a dare la possibilità a tutti di goderne e per una maggiore fruizione dell’arte e dei luoghi del territorio a tutti i suoi cittadini e turisti, grandi e piccoli. L’attenzione ai bambini e il loro avvicinamento all’arte è una cosa assai gradita e una missione per noi considerando che mi ricorda quando sin da piccolino, in braccio a mio padre, attraversavamo i corridoi di casa mostrandomi e raccontandomi le immagini e le opere. È un ricordo bellissimo che porto nel cuore e che sicuramente ha contribuito nella mia crescita ad alimentare la passione e la curiosità verso l’arte, le persone, la loro forma di espressione e il rispetto verso ognuna di esse. Il tipico rispetto e curiosità con cui si avvicina ogni bambino all’arte, dando sfogo alla sua libertà creativa, di pensiero, di espressione e alla sua intelligenza istintiva. Questo è ciò che umilmente ci prefiggiamo di poter continuare a fare considerando che per noi “più Arte” vuol dire più Cultura e anche più Rispetto, in tutte le sfaccettature, che sia verso l’uomo e/o la Natura».

lunedì, aprile 03, 2023

Grande Successo per la Mostra della Camelia a Gozzano


Record di pubblico per la trentacinquesima edizione della Mostra della Camelia a Palazzo Ferrari Ardicini sede del Comune di Gozzano. Una due giorni interessante e ghiotta per gli appassionati di questo fiore, regina del lago per eccellenza. Il pubblico si è trovato davanti a meravigliose composizioni ispirate si al “treno”, ma soprattutto alla bellezza del fiore, esaltato attraverso le composizioni. In più i ragazzi delle Scuole Medie hanno guidato i visitatori attraverso un percorso ecologico ideale. La mostra della camelia ha avuto come contorno musica e uno street food che ha accontentato i palati amanti del “cibo da strada”.
La premiazione è avvenuta nel pomeriggio di domenica 2 aprile, con il Sindaco Gianluca Godio e l’Amministrazione Comunale. La giuria presieduta dall’Assessore al Bilancio Paolo Zucchetti ha così sancito: Prima classificata la composizione n° 4 “Dalla finestra uno sguardo al passato” di Gigliola Grafinbergni e Edilia Simioni. Secondo posto per la composizione n° 8 “Sull’Orient Express” dei giovanissimi Nicola, Camilla e Anna. Terzo classificato la composizione n° 2 “Esplosione di colore”. Riconoscimento alla memoria del professor Bruno Caraffini alla composizione n° 5 “Kuiaku” e riconoscimento speciale “ditta OMBG” alla composizione numero 6 "Natura e pittura”.
Soddisfatto il Sindaco Gianluca Godio che ha visto nell’enorme afflusso di pubblico "un concreto biglietto da visita per la Gozzano turistica,  che ha così potuto mettere in mostra la sua vitalità ed operosità d’ingegno". L’assessore al Turismo, Lorena Marietta ha aggiunto "una mostra riuscitissima anche grazie all’impegno dei numerosi volontari che, da sempre, ci accompagnano in questa manifestazione; il ringraziamento va a loro, a tutti coloro che si sono impegnati e al grande pubblico che ha sancito la riuscita di questa 35esima edizione". Dal canto suo l’Assessore al Bilancio Paolo Zucchetti ha sottolineato  "quella di quest’anno è una mostra molto elegante; in qualità di presidente della giuria non è stato facile scegliere i vincitori, in quanto tutte le composizioni erano state ritenute valide".


lunedì, marzo 27, 2023

35ª Mostra della Camelia a Gozzano


C’è aria di grande attesa per la Mostra della Camelia di Gozzano che festeggia i 35 anni: l’appuntamento sarà a Palazzo Comunale Ferrari Ardicini sabato 1 aprile alle 10 per l’inaugurazione, a cura di Floriano Negri.
Una due giorni, 1 e 2 aprile, dedicati alle camelie, che costituiscono un vasto universo che appassiona botanici e florovivaisti di tutto il mondo. Un nutrito programma accompagnerà questa 35ª edizione della mostra. Sabato 1 aprile i ragazzi della scuola secondaria di primo grado guideranno i visitatori attraverso  un percorso segnato da impronte ecologiche. Alle 21 seguirà il concerto di Ray Heffernan. Domenica 2 aprile la mostra aprirà alle 9 e, alle 16, premiazioni delle composizioni. Continuerà l’attività dei ragazzi della scuola secondaria con una rappresentazione teatrale. 
All’interno del giardino di Palazzo  Ferrari Ardicini, oltre all’esposizione di camelie, ci sarà anche la mostra-mercato  di  piante in vaso a cura dei florovivaisti locali. 
Tre le sezioni espositive con le varietà di camelie provenienti dai più bei parchi del lago d’Orta e Lago maggiore. L’invito dell’Amministrazione Comunale agli appassionati e non è quello di partecipare con una composizione personale. 
Dalle 16 alle 22 sabato e dalle 12 alle 22 di domenica Street food in piazza Martiri.
"Continuiamo nel solco della presentazione della  bellezza della camelia – ha detto l’Assessore alla Cultura Lorena Marietta quest’anno poi abbiamo l’aiuto dei ragazzi della scuola secondaria che animeranno queste due giornate; siamo più che soddisfatti, attendiamo ora il pubblico".
"Ancora una volta Gozzano – spiega il Sindaco Gianluca Godio – si propone come realtà turistica presentando la camelia come attrazione principale, non solo per gli appassionati, ma anche per il grande pubblico che può con questo appuntamento, scoprire il territorio del nostro Comune."



Nella foto l’inaugurazione 2022

venerdì, marzo 17, 2023

Inaugurazione Mostra "Naturalismi - Parte Terza" alla MEB di Borgomanero


Gli elementi naturali da sempre sono stati un termine di confronto e di paragone imprescindibile per l’uomo: la Natura, fonte di vita e di morte, è stata percepita come un’entità cui riferirsi non solo per il proprio sostentamento essenziale, ma anche per avere risposte alle sue domande trascendentali. Da una parte era il contesto da cui prelevare quanto necessario alle esigenze della propria vita, dall’altra è subito diventato specchio della trasfigurazione del divino e dello spirituale da interpellare in risposta ai misteri universali. In questa prospettiva non stupisce che sia stata il primo referente delle più antiche e primordiali rappresentazioni artistiche: l’essere dentro e parte di un micro-macro cosmo ha dato una precisa consapevolezza all’uomo che ha scelto proprio di iniziare a riprodurre e raccontare quelle presenze naturali che facevano parte dell’orizzonte della sua quotidianità esperienziale.

A diverso titolo e secondo i differenti accenti culturali, la Natura è stata parte importante della riproduzione artistica e ha svolto un ruolo chiave in quei passaggi e in quelle evoluzioni che, in certa misura, hanno mutato il corso della nostra storia estetico-culturale: la luce di Caravaggio, le carni di Rembrandt, le nuvole di Constable, i precipizi di Friederich, le montagna di Sainte-Victoire di Cézanne, le ninfee di Monet, l’en plein air impressionista, i fiori di Van Gogh, gli alberi di Mondrian, i paesaggi mediterranei di Klee, le pietre di Long, le rose di Gina Pane, i cieli di Turrell, gli elementi di Goldsworthy, etc…

venerdì, ottobre 21, 2022

17ª Sagra della Zucca e Sapori d'Inverno ad Omegna 2022


Il ricco programma del Festival di letteratura per ragazzi “Gianni Rodari” si intreccerà sabato 22 e domenica 23 ottobre con la diciassettesima edizione della Sagra della zucca e sapori d’inverno. La manifestazione gastronomica sarà curata come da tradizione dalla Pro Loco di Omegna che ha collaborato insieme all’amministrazione comunale al fine di integrare nel migliore dei modi le proposte della zucca con le iniziative rodariane. Si partirà sabato 22 ottobre alle ore 10 presso l’area giardini con l’avvio dell’estemporanea di pittura “Per tutte le zucche di Sor Zucchina”, la cui premiazione avverrà domenica 23 a partire dalle 15 sempre in zona giardini.
Dalle ore 11 di sabato verrà aperto lo stand gastronomico dal gruppo degli alpini di Omegna che prepareranno nel fine settimana vin brûlé e castagne. Dalle 11.30 la Pro Loco distribuirà taglieri di salumi e formaggi accompagnati dallo gnocco fritto. Dalle 14 in zona giardini animazione e laboratorio di pasticceria per bambini a cura dell’Associazione Pasticceri Vco, mentre dalle 17.30 si esibiranno “I belli dentro” e a seguire la Pro Loco curerà un aperitivo in piazza. Dalle 20 in diversi ristoranti cittadini sarà possibile degustare un menù a base di zucca (stessa proposta culinaria anche per la cena di domenica).
Domenica 23 ottobre a mezzogiorno la Pro Loco cucinerà il tradizionale risotto alla zucca nella “Nigogliotta”. Seguiranno polenta e tapelucco, polenta e spezzatino, polenta e gorgonzola e frittelle di zucca. I “Blue Eyes” di Mauro Bianchetti cureranno l’animazione. Dalle 16 tutti a merenda con la Pro Loco al termine delle premiazioni della nona edizione del Festival di letteratura per ragazzi.