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giovedì, novembre 30, 2023

Soffi di Marmo a Novara


Posta nel complesso del Broletto, nel cuore del centro storico di Novara, la Galleria Giannoni si pone come nuovo centro di arte e cultura. Nel 2021, il Comune di Novara vi ha inaugurato un nuovo percorso espositivo, più moderno e in linea con una visione contemporanea, e in quest’ottica si inserisce Soffi di Marmo.
La mostra è una personale dello scultore Valerio Tedeschi, a cura di Lorella Giudici e Ilaria Macchi, e va a inaugurare una collaborazione fra Asilo Bianco, Galleria Giannoni, Comune di Novara e Museo del Paesaggio di Verbania. Si pone inoltre come prosecuzione e ampliamento della mostra L’altra pelle, curata da Ilaria Macchi, che si è svolta a Villa Nigra (Miasino, NO) dal 23 settembre al 29 ottobre, e approderà in primavera al Museo del Paesaggio di Verbania.
Valerio Tedeschi, scultore, risiede e lavora a Mergozzo (VB) sul lago Maggiore. Occupa una posizione di rilievo nella complessa vicenda della scultura italiana contemporanea grazie a un’originale ricerca sulla materia marmorea. “Valerio Tedeschi ha accolto la sfida e ha deciso di intraprendere un intenso dialogo con le opere della Galleria Giannoni di Novara e con quelle del Museo del Paesaggio di Verbania, spezzando le catene del tempo e ritrovando una sorprendente sintonia con quel passato che, checché se ne dica, resta sempre un importante punto di riferimento”, afferma Lorella Giudici riguardo la mostra. Il marmo delle sue sculture si rivela per eccellenza materiale in grado di creare una connessione fra arte classica e contemporanea, essendo, con le parole di Ilaria Macchi: “Una materia ricca di memoria, infinitamente più longeva di umani, animali, vegetali, ma percorsa da un’energia palpabile che solo il contatto è in grado di trasmettere: un’energia con cui lo scultore entra in vibrazione e scambio per dare vita a ciò che vitale non appare. Un contatto tra pelle e pelle, inteso come contatto tra confini che uniscono, tra umano e altro dall’umano.
Una materia che, plasmata dalle mani e dalla mente dell’artista, prende forma dalla storia da cui proviene, per entrarci nuovamente in contatto fra le opere ottocentesche della galleria. Le sculture che nella prima mostra evidenziavano il punto di contatto fra mondo esteriore e interiore, consentono ora di aprire un collegamento fra passato e presente, arte e materia, opera e dono, portando il pubblico a riflettere sul flusso eterno di energia.
Completa la mostra un’importante pubblicazione che ripercorre l’intera carriera artistica di Valerio Tedeschi, curata da Lorella Giudici e Ilaria Macchi, con testi di tutti gli enti che prendono parte al progetto. Il catalogo sarà disponibile dal giorno dell’inaugurazione e verrà presentato ufficialmente sabato 16 dicembre alle 17.00 nell’orangerie di Villa Nigra (Miasino, NO).
L’esposizione troverà posto nelle sale dell’Ottocento e inaugurerà sabato 2 dicembre alle ore 17.00. Sarà poi visitabile dal 3 dicembre al 18 febbraio 2024, dal martedì alla domenica, dalle 10.00 alle 19.00.
Inaugurazione a ingresso libero; la mostra sarà poi fruibile con biglietto per la Galleria Giannoni, o gratuito per coloro che esibiranno il ticket della mostra “Boldini, De Nittis et les Italiens de Paris” al Castello di Novara".
Tutti gli aggiornamenti e le informazioni utili saranno disponibili sul sito asilobianco.it e sui canali social dell’associazione. Per restare aggiornati su tutte le iniziative ci si può iscrivere alla newsletter qui: http://eepurl.com/gjEklf

Galleria Giannoni
Via Fratelli Rosselli 20, Novara (NO)

IG Asilo Bianco
FB Asilo Bianco

venerdì, marzo 17, 2023

Inaugurazione Mostra "Naturalismi - Parte Terza" alla MEB di Borgomanero


Gli elementi naturali da sempre sono stati un termine di confronto e di paragone imprescindibile per l’uomo: la Natura, fonte di vita e di morte, è stata percepita come un’entità cui riferirsi non solo per il proprio sostentamento essenziale, ma anche per avere risposte alle sue domande trascendentali. Da una parte era il contesto da cui prelevare quanto necessario alle esigenze della propria vita, dall’altra è subito diventato specchio della trasfigurazione del divino e dello spirituale da interpellare in risposta ai misteri universali. In questa prospettiva non stupisce che sia stata il primo referente delle più antiche e primordiali rappresentazioni artistiche: l’essere dentro e parte di un micro-macro cosmo ha dato una precisa consapevolezza all’uomo che ha scelto proprio di iniziare a riprodurre e raccontare quelle presenze naturali che facevano parte dell’orizzonte della sua quotidianità esperienziale.

A diverso titolo e secondo i differenti accenti culturali, la Natura è stata parte importante della riproduzione artistica e ha svolto un ruolo chiave in quei passaggi e in quelle evoluzioni che, in certa misura, hanno mutato il corso della nostra storia estetico-culturale: la luce di Caravaggio, le carni di Rembrandt, le nuvole di Constable, i precipizi di Friederich, le montagna di Sainte-Victoire di Cézanne, le ninfee di Monet, l’en plein air impressionista, i fiori di Van Gogh, gli alberi di Mondrian, i paesaggi mediterranei di Klee, le pietre di Long, le rose di Gina Pane, i cieli di Turrell, gli elementi di Goldsworthy, etc…

martedì, settembre 08, 2020

Vita - Personale di Luigi Stoisa alla MEB di Borgomanero


LUIGI STOISA
Vita

a cura di Marco Emilio Bertona

12 settembre – 31 ottobre 2020

Inaugurazione sabato 12 marzo ore 17.00

Dopo la lunga pausa forzata dell’attività espositiva, la MEB Arte Studio è lieta di presentare la mostra personale di Luigi Stoisa (Selvaggio di Giaveno –Torino, 1958) dal titolo “Vita”. Essa è costituita da una serie di opere che riguardano la ricerca costante dell’artista sulla figura umana. In un’infinita sequenza, i corpi maschili e femminili si raccontano attraverso molteplici espressioni e movenze. Una serie di disegni realizzati con il carboncino, fanno da sfondo ad una selezione di sculture realizzate in terra cotta al sole.
Un dialogo tra i ritratti sulla carta e la tridimensionalità dei corpi che sottolineano un pregevole tocco pittorico. 
La ricerca di Luigi Stoisa ha inizio negli anni Ottanta, l’epoca del post-modernismo ed è proprio a questo periodo che risalgono le sue prime opere “mature”.  Da allora tutta la sua poetica è sempre stata legata al mutamento della materia che inesorabile modifica forme e immagini. Al centro della scena è il catrame, presente in molte opere, che trasforma se stesso e i materiali intorno a sé. Stoisa tuttavia lavora con molti altri materiali sperimentando tecniche sempre nuove, dalla pittura, declinata in molte forme, alla scultura, in terracotta e in bronzo, alle installazioni polimateriche, al disegno.
È stato protagonista di importanti eventi espositivi personali e collettivi in sedi quali Fundación Joan Miró di Barcellona (Spagna, 1985), De Appel Foundation di Amsterdam (Paesi Bassi, 1986), Museo d’Arte Contemporanea Luigi Pecci di Prato (Italia, 1988), Museo d’Arte Moderna e Contemporanea di Nizza (Francia, 1993), Neue Nationalgalerie di Berlino (Germania, 1996), Complesso Monumentale San Michele a Ripa Grande di Roma (Italia, 2004), Reggia di Caserta (Italia, 2005), XVIII Biennale di Scultura di Carrara (Italia, 2008), Palazzo Litta di Milano (Italia, 2010), Accademia di Belle Arti di Torino (Italia, 2010), The Frost Art Museum di Miami (USA, 2011), Palazzo Chiablese di Torino (Italia, 2011), Reggia di Venaria (Italia, 2017).

La mostra “Luigi Stoisa - Vita”, è patrocinata dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Borgomanero.

Orari mostra: sabato 10.00 – 12.30 / 15.00 – 19.30. altri giorni ed altri orari su appuntamento

Informazioni sulle opere esposte e sulla galleria sono disponibili sul sito www.mebartestudio.it

MEB ARTE STUDIO
Via San Giovanni n° 26, 28021 Borgomanero – NO - 
Tel. +39.342.8854339 - e.mail mebartestudio@gmail.com - www.mebartestudio.it




martedì, gennaio 28, 2020

James Brown in Mostra alla MEB Arte Studio di Borgomanero


Dopo la pausa invernale, la MEB Arte Studio riapre la stagione espositiva del 2020 con una grande mostra personale dedicata a James Brown, una delle figure più interessanti ed importanti del panorama artistico internazionale contemporaneo. In mostra saranno presenti una selezione di lavori che raccontano il suo percorso artistico degli anni '80 e '90. Iniziando dal suo periodo graffitista newyorkese degli anni '80, il quale l'ha portato all'attenzione della critica e del collezionismo internazionale, il percorso espositivo presenta successivamente una serie di lavori degli anni '90 quando Brown si trasferì a vivere in Messico, trasportando nelle sue opere l'energia di quei luoghi. 

venerdì, novembre 23, 2018

Massimiliano Tamilia in Mostra ad Arona


Dalla cucina all’arte: è la storia di Massimiliano Tamilia, ristoratore e artista di Paruzzaro, selezionato dalla galleria Spazio Moderno” di Arona per essere tra i protagonisti della nuova collettiva che sarà inaugurata sabato 24 novembre in via Martiri della Libertà.

Massimiliano Tamilia, 42 anni, nasce come ristoratore: si è formato nel settore dapprima in Germania - dove si era trasferito da ragazzo per lavorare nel ristorante dello zio - e poi, in Italia dove ha fatto la gavetta nell’attività di famiglia – il Ristorante Pizzeria Via Veneto, sua occupazione attuale - inizialmente curando il servizio in sala e successivamente spostandosi in cucina, per calarsi infine completamente nei panni del cuoco.


Creatività, combinazione armoniosa di diversi ingredienti e passione sono gli elementi che caratterizzano oltre al mondo culinario, anche l’universo dell’arte e Tamilia, una notte, spontaneamente e senza dare importanza al gesto, inizia a disegnare su un foglio ciò che vede.

«Da quel momento mi si è aperto un nuovo mondo - rivela Tamilia - Imprimendo il tratto sulla superficie, il mio corpo si rilassava, la mia mente andava lontano e, a disegno finito, la sensazione di benessere era entusiasmante».

Alla sorpresa per l’effetto purificatore dell’arte, si è aggiunto il desiderio di voler apprendere i segreti delle tecniche artistiche, grazie alla scuola di Patrizia Pollato.

Il nucleo principale della produzione artistica di Tamilia sono i ritratti femminili, fortemente caratterizzati da uno stile gotico e sanguigno, dove preponderanti sono l’utilizzo del colore rosso e del nero, realizzati con materiali pittorici estremamente eterogenei, come la grafite, l’acrilico e la creta.

martedì, maggio 08, 2018

Carol Rama - Opere su carta 1962-1998


La MEB Arte Studio è lieta di annunciare l'inaugurazione della mostra "Carol Rama - Opere su carta 1962-1998". La mostra personale è dedicata ad una selezione di opere eseguite tra il 1962 ed il 1998, attraverso le quali si è cercato di dare una panoramica generale del lavoro della grande artista torinese. 

mercoledì, gennaio 10, 2018

Mostra - Angela Glajcar: Luce e Spazio /Light and Space


Angela Glajcar: Creazioni di carta - Creare con la carta
di Sasa Hanten-Schmidt
Tradotto in italiano da Ursina Fasani

Gli oggetti e le installazioni creati con la carta da Angela Glajcar, scultrice di Mainz nata nel 1970, sono dedicati allo studio della percezione dello spazio. Gli equilibri finemente calibrati tra leggerezza e pesantezza, tra materialità e immaterialità sono volti a suscitare nell’osservatore una reazione emozionale nei confronti di questi oggetti inanimati. Tim Scott, professore di Angela Glajcar presso l’Accademia di Belle Arti di Norimberga, riconosce nella sua allieva una straordinaria “intelligenza sculturale”. Questa abilità di trovare soluzioni fondate e strategiche, porta l’artista a passare dal lavoro con il legno e l’acciaio a quello con la materia attualmente prediletta, la carta, che soddisfa le sue specifiche esigenze: a prima vista, infatti, essa appare leggera e vulnerabile, tuttavia, a dipendenza della qualità e della stratificazione, può anche essere pesante e resistente. Dato che la carta è formata da elementi naturali e risulta deperibile come un tessuto naturale, si trova in bilico tra l’essere completamente naturale o artificiale. Diversamente dal legno o dal metallo può assorbire infinite cromaticità ed è permeabile senza essere intrinsecamente colorata; si lascia lavorare senza un’attrezzatura particolare – anche se non senza che venga sviluppata una forza considerevole – ed è facilmente sollecitabile, cosicché le opere già per loro natura fluttuanti iniziano a oscillare proiettando un’ombra in movimento.

I lavori della serie intitolata “Terforazioni (ted. Terforationen)” rappresentano il nucleo dell’operato artistico di Angela Glajcar: solidi fogli di carta, i cui bordi sono spesso tagliati secondo severe linee geometriche, sono montati a una distanza regolare l’uno dall’altro; ogni singolo foglio è caratterizzato da parti mancanti, create tramite degli strappi, che lasciano il vuoto. La definizione “Terforazioni” coglie proprio questa particolarità: la parola “terforazione” si fonda, infatti, da un lato sul sostantivo “perforazione” (dal latino foramen=buco), ovvero l’atto di bucare dei corpi cavi o degli oggetti piatti; dall’altro, il termine coniato dalla Glajcar si ispira al vocabolo latino “terra”, omonimo in italiano. L’artista allude così al concetto di “terra incognita” (figurativamente: terra inesplorata), per indicare che il suo lavoro mira a sondare aree ignote; infatti “terra incognita” indica la vaga nozione, la supposizione di un sapere che attualmente non è ancora ben definibile. Ciò che si sottrae a una precisa definizione è la forma, lo spazio, che viene a crearsi dalla stratificazione intervallata dei fogli. Osservando questo “tra mezzo”, questo nulla, che però, essendo parte del lavoro, diventa lo stesso un qualcosa, lo sguardo non riesce mai ad attraversare completamente l’opera, dato che i buchi sono stratificati in modo che lo spazio porta verso l'indeterminato. Credere di riconoscere in questo spazio interno una caverna o un tunnel è una percezione basata semplicemente sull’esperienza individuale passata. Gli spazi creati dall’artista non sono di fatto un riferimento diretto alla realtà; non ci confrontiamo dunque con una caverna e neanche con la rappresentazione di una caverna. Tutto ciò con cui siamo confrontati è il mito della caverna di Platone: vediamo ciò che possiamo vedere o ciò che vogliamo vedere.

venerdì, novembre 24, 2017

Works On Paper alla MEB di Borgomanero


La MEB Arte Studio dedica l'ultima mostra dell'anno alla collettiva "Works on Paper", nella quale cinque artisti selezionati della nostra galleria dialogano tra di loro mediante una serie di opere realizzate su carta.
Romina Bassu nata a Roma nel 1982 dove vive e lavora, presenta una serie di piccoli acquerelli che compongono la serie ‘Pink Palace’, omaggio alla villa di Jayne Mansfield su Sunset Boulevard a Beverly Hills, 40 stanze ricoperte quasi interamente dal colore rosa, dai soffitti ai tappetini nei bagni, con tanto di vasca a forma di cuore. Attraverso una sottile ironia l’artista descrive una femminilità esasperata tipica degli anni Cinquanta.
Paolo Maggis, classe 1978, esponente della scena milanese, propone invece una serie di lavori dalla forte espressività, nelle quali le immagini esplodono lasciando spazio alla pittura caratterizzata da decise pennellate dai colori vibranti.
Nataly Maier, nata nel 1957 a Monaco di Baviera, ma da anni residente a Milano, presenta dei piccoli lavori nei quali la carta non è utilizzata solo come supporto ma come elemento di composizione dell'opera. Nelle sue opere l'elemento cartaceo entra in dialogo con la raffinata tecnica della tempera all'uovo, realizzando così delle opere di una raffinata astrazione.
Alexandra Wacker, nata a Bregenz nel 1953, vive e lavora a Vienna. In mostra sono presenti dei grandi paesaggi in bianco e nero realizzati a china, caratterizzati da una grande forza espressiva, nei quali lo spettatore si sente quasi inghiottito dall'opera e ne diventa partecipe.
A chiudere l'elenco di artisti selezionati per questa mostra è Salvatore Zito, classe 1960, esponente della scena artistica torinese, che è presente con i suoi stick spinosi di una sottile e graffiante ironia. Oggetti comuni si trasformano all'occorrenza mediante il tocco pittorico dell'artista  e l'utilizzo della tempera, in ironiche presenze del contemporaneo.

Ulteriori informazioni sulla mostra e sulla galleria: www.mebartestudio.it

MEB Arte Studio
Via San Giovanni, 26
28021 Borgomanero (NO)

mercoledì, marzo 22, 2017

Nataly Maier - Percezioni Cromatiche a Borgomanero



NATALY MAIER
Percezioni Cromatiche

a cura di Marco Emilio Bertona

25  marzo – 6 maggio 2017


Inaugurazione sabato 25 marzo ore 18.00


UT PICTURA POËSIS
Testo introduttivo alla mostra di Francesca Baboni

Ci sono artisti che sanno armonizzare perfettamente un naturale senso per la pittura con il sentimento proprio della poesia. Nataly Maier esprime appieno il significato della celebre locuzione latina del poeta Orazio, quell’ ut pictura poësis che vuole indicare come realizzare un quadro equivalga a scrivere in modo poetico. Il termine poësis non a caso deriva da un verbo greco che indica il generare. Aristotele parlava di poiesis come il “fare” tangibile, in contrapposizione alla praxis, l’azione morale dell’essere nel mondo. Il “fare pittura” nelle opere di Nataly Maier è dunque pura espressione poetica, fin dai suoi esordi. Un’impronta che vede il suo inizio esattamente da quella ricerca sulla composizione che parte dagli anni ‘90 e come un fil rouge attraversa tutta la sua produzione, con una coerenza strutturale di fondo riscontrabile in ognuna delle diverse serie affrontate durante il suo percorso, dalle prime fotosculture che corrono in parallelo coi dittici, ai lavori degli ultimi anni in cui il dipingere assume un significato pregnante e ineluttabile.

giovedì, febbraio 25, 2016

Mostra Antonio Calderara – Acquarelli dal 1954 al 1978 a Borgomanero


Si terrà Sabato 27 Febbraio 2016 alle ore 18 l'inaugurazione della mostra personale dell'Artista Antonio Calderara presso la galleria MEB ArteStudio di Borgomanero. L'esposiazione sarà visitabile fino al 26 Marzo.

Antonio Calderara (Abbiategrasso 1903 – Vacciago 1978), fin dalla giovane età ha fatto del territorio sulle sponde del Lago d’Orta la sua casa adottiva. Luogo non solo per viverci, ma fonte di ispirazione continua per il suo lavoro.
Se si osservano le opere del periodo figurativo, si nota la presenza quasi costante di questo luogo magico. Calderara lo ha utilizzato spesso come soggetto principale per i paesaggi, o anche, a volte, solo come sfondo per alcuni dei suoi ritratti più intimi.

mercoledì, novembre 27, 2013

Pino Pascali e l’Arte Povera in Mostra a Borgomanero


Inaugura Sabato 30 Novembre alle ore 18.00 presso la MEB Arte Studio di Borgomanero la mostra museale dedicata a Pino Pascali e all’arte povera
La mostra, curata da Valerio Dehò e Marco Emilio Bertona, porta in scena una serie di sculture molto importanti degli anni ’60 di Pino Pascali, esponente pugliese dell’arte povera, che attraverso un uso sorprendente dell’ironia ha realizzato una serie di opere uniche nel proprio genere. Opere come “Colli di Damigella” dove oggetti di uso comune prendono una nuova vita sotto il profilo artistico, o “Bombe Bombe Bambù” esemplare lavoro in cui le armi assumono una dimensione quasi ludica e insieme visionaria.
Oltre alla figura di Pino Pascali, la mostra vede la presenza di molti degli gli altri esponenti del movimento dell’arte povera nata negli anni ’60 con la benedizione critica di Germano Celant, tra i quali segnaliamo Mario Merz con un neon del 1968, Michelangelo Pistoletto con un acciaio degli anni ’70, Janis Kounellis ed i suoi piombi, Aldo Mondino e Gianni Piacentino.
Il risultato è una visione trasversale su quello che è stata uno degli ultimi grandi movimenti artistici italiani del secolo scorso.

Orari mostra:
mercoledì - venerdì 15.00 – 19.00
sabato 10.00 – 12.30 / 15.00 – 19.00
altri giorni ed altri orari su appuntamento

Informazioni sulle opere esposte e sulla galleria sono disponibili sul sito www.mebartestudio.it