Discoteca La Rocca di Arona

Dopo una chiusura di oltre un mese riapre, completamente rinnovato, uno dei locali più belli del novarese. Situata in una villa dei primi del Novecento affacciata sul lago a pochi metri dal centro di Arona la Discoteca La Rocca è aperta nelle serate di Giovedì, Venerdì e Sabato dalle ore 23.
Grazie ad un accordo con il locale sono previste facilitazioni per i lettori di OrtaBlog. Per informazioni e prenotazioni scrivete a questo indirizzo. Le facilitazioni sono valide anche per la discoteca Il Maneggio di Romagnano Sesia.

Schiamazzi ad Omegna

Come vi avevamo promesso un mesetto fa (appena prima della festa di San Vito) vi teniamo aggiornati sulla situazione 'schiamazzi notturni' ad Omegna. Il protocollo d'intesa sottoscritto da Amministrazione e gestori dei locali del centro storico non sembra aver dato i frutti sperati e continuano le lamentele degli abitanti per l'impossibilità, a detta loro, di dormire. A tal proposito vi segnaliamo le considerazioni fatte dall'Assessore al Turismo di Omegna Adriano Ecclesia sul blog di Progetto Omegna in questo post.

Omegna: a Mezzanotte tutti a nanna III

Questa mattina l'Amministrazione e gli esercenti dei locali del centro hanno firmato un protocollo di intesa relativo alla chiusura notturna dei locali. In pratica torna tutto come prima anche se con il crisma della sperimentalità! Da lunedì 13 a fine Agosto la chiusura sarà fissata alle 2 nei giorni feriali mentre nei fine settimana alle 3 in via sperimentale. Passato questo periodo le parti si rincontreranno per trarre le conclusioni e fissare qualcosa di più definitivo.
Insomma, evviva il cerchiobottismo! Gli abitanti del centro desiderosi di riposare hanno avuto la loro settimana di quiete, i gestori hanno ottenuto il ripristino dello status quo ante bellum e l'Amministrazione potrà guardare serenamente i Fuochi di San Vito in pace con tutti.

Omegna: a Mezzanotte tutti a nanna II

Continuiamo a tenervi aggiornati sulla diatriba che, ad Omegna, vede il Sindaco contrapporsi agli esercenti dei locali del Centro. In una riunione tenutasi oggi in Comune la Giunta ha proposto agli esercenti un protocollo d'intesa, che verrà predisposto in questi giorni, per garantire la quiete alla notte omegnese. Pare che però i proprietari siano molto scettici sull'effettiva fattibilità ed utilità del provvedimento. Non è possibile a chi gestisce i locali, dicono, impedire che dei liberi cittadini facciano schiamazzi e rechino disturbo a chi riposa. Il fatto poi che i clienti si debbano allontanare dai locali a mezzanotte fa in modo che si riversino in strada creando ancora maggiore disturbo.
Un modesto consiglio al Comune: spicciatevi a trovare una soluzione! Certe decisioni non credo sia saggio prenderle in piena stagione turistica ed alle porte di una manifestazione tanto popolare (e tanto utile alla città) come San Vito.

Omegna: a Mezzanotte tutti a nanna

Ha suscitato scalpore ad Omegna la decisione del Sindaco di fissare a mezzanotte la chiusura dei locali del centro. La decisione, ha spiegato, è stata presa a causa delle continue lamentele da parte di abitanti ed ospiti degli alberghi per il rumore e gli schiamazzi che impedivano loro di prendere sonno. In una nota successiva il Sindaco precisava che l'ordinanza non imponeva la chiusura dei locali ma solamente la cessazione delle attività 'rumorose', musica in primis.
Non ci è chiaro se la precisazione sia stata una correzione di tiro in seguito alle molte proteste nei confronti dell'ordinanza o se ci sia stato un fraintendimento sulle disposizioni del provvedimento.
Un caso analogo è quello della vicina Arona dove da ormai un anno il Sindaco aveva imposto la chiusura alle 2 per i bar ed alle 3 per il locali da ballo. E' di ieri però la notizia che il TAR ha accolto il ricorso firmato da alcuni locali dichiarando illegittima l'ordinanza motivando la decisione con l'incompatibilità tra la vocazione turistica di Arona e tale chiusura anticipata.
Anche Omegna si professa Comune turistico e quindi dovrebbe ricadere nella medesima fattispecie di Arona.
OrtaBlog pensa che, se si vuole mantenere viva una città, si debbano garantire anche i diritti di chi vorrebbe una sano e rispettoso divertimento notturno. Vanno inoltre tenute in considerazione le legittime attese dei proprietari dei locali che vedrebbero, magari dopo aver fattto investimenti anche ingenti, minato il loro lavoro. Inoltre va considerato che se si vogliono i vantaggi della denominazione di Comune turistico vanno anche accettati di buon grado i disagi che ciò può comportare. Qualche controllo in più e una maggior accortezza da parte di clienti e gestori potrebbero fare in modo che chi vuol vivere la notte non infastidisca troppo chi di notte vuole dormire.
Lasciamo poi ai lettori ed ai giuristi darci la loro opinione!