giovedì, settembre 26, 2019

Restaurar Giocando al Sacro Monte di Orta



Restaurar giocando è il simpatico titolo di un evento organizzato dall’Ente di gestione dei Sacri Monti, parte dell’articolato progetto “IL RITORNO DELLA COMUNITÀ AL SACRO MONTE DI ORTA”, finanziato dalla Fondazione Comunitaria del Novarese Onlus e dalla Fondazione Cariplo.
L’evento rientra fra le attività finalizzate innanzitutto alla raccolta di fondi per il restauro della prima cappella del Sacro Monte di Ortala “prima pietra” del complesso religioso voluto espressamente dalla Comunità di Orta nel febbraio del 1583.
Nello scorso maggio era stato organizzato dall’Ente di gestione dei Sacri Monti insieme all’Associazione CUSIUS un convegno per radunare al Sacro Monte di san Francesco le Comunità del Cusio che nei secoli sono state impegnate nella costruzione del Sacro Monte, invitando i rappresentanti civili e religiosi delle comunità e gli eredi morali di quelle maestranze.
Questa volta il testimone passa ai giovani e allo sport con un’iniziativa che vuole comunicare come il Sacro Monte, oltre alla sua dimensione Sacra, spirituale e simbolica, possa essere anche un luogo di aggregazione per le nuove generazioni, sensibilizzandone il senso di appartenenza e di condivisione.
Questo progetto, concordato con l’Associazione sportiva dilettantistica Riviera d’Orta, coinvolge ora i bambini della zona, tra i cinque e i sette anni, nella realizzazione di giochi olimpici nell'ambito di una grande giornata di festa per le famiglie, festa collettiva che si concluderà con il “mega-girotondo”, ideato dai più piccoli, attorno alle cappelle, il più efficace e felice simbolo dell’abbraccio al Sacro Monte, bene condiviso di tutta la comunità.
La “giocosa” giornata si svolgerà nel pomeriggio di sabato 28 settembre 2019 dalle ore 14,00 alle ore 17,00/17,30 ed in caso di cattivo tempo sarà spostata a data da destinarsi.
All'iniziativa, senza finalità competitive, ma di educazione al gioco e di condivisione della giornata, parteciperanno i bambini della categoria “primi calci”, di età compresa tra i cinque e i sette anni, per un numero di partecipanti approssimativo di 100/120 persone, inclusi i famigliari.

sabato, settembre 21, 2019

Laghi e Monti Today della Settimana


Come tutte le settimane il Distretto Turistico dei Laghi ha pubblicato il suo settimanale Today con gli appuntamenti del weekend.
Potete visionare la pubblicazione nel riquadro in alto oppure scaricarlo a questo indirizzo.

mercoledì, settembre 18, 2019

Mostra Personale di Saverio Bartino a Palazzo Ubertini di Orta



Mostra personale di

Saverio Bartino

L’inafferrabile mistero del vivere



ORTA SAN GIULIO (NO)



Palazzo Penotti Ubertini

Via Caire Albertoletti, 31



Apre giovedì 19 settembre a Palazzo Penotti Ubertini di Orta San Giulio la mostra personale di Saverio Bartino.



Un’altra sede prestigiosa attende la mostra di Saverio Bartino, a sottolineare un interessante percorso artistico che negli ultimi anni lo ha portato in diverse località italiane: nel 2016 con due esposizioni di successo alla medievale Abbazia del Goleto di Sant’Angelo dei Lombardi (Avellino) e a Palazzo Branda Castiglioni, a Castiglione Olona (Varese), il borgo definito da D’Annunzio “isola di Toscana in Lombardia”. Nel 2017, a ospitare le opere di Bartino è stata Villa Visconti Borromeo Litta a Lainate.

Oggi, a venti anni dalla sua precedente personale alla galleria La Motta (1999), l’artista che vive e lavora a Locate Varesino (Como) torna a Orta con questa nuova mostra che riassume gli ultimi tre decenni della sua attività artistica, con opere dal 1992 al 2019, in cui risalta l’intensa ricerca degli ultimi anni, densa di profonde risonanze interiori e di esperienze in materiali diversi sia nell’àmbito della pittura ad olio, sia con la tecnica mista o attraverso il pastello acquerellato.

I dipinti di Bartino sono interrogazioni aperte all'interno di emozioni dell’esistere. L’attimo che fugge diventa l’unità di misura tra realtà e irrealtà; frammenti di memorie, apparizioni, immaginazioni per travolgenti sensazioni visive in mutamenti di luce e improvvise alterazioni materiche.

Un’arte che rende visibile ciò che non è abitualmente visibile e dice il taciuto. Un modo della parresia, un modo di cui gli uomini hanno bisogno per non perdere il contatto con l’assenza di cui è carica ogni presenza e per non perdere il contatto con il proprio poter essere, con ciò che sono e con ciò che sono diventati o stanno diventando.” (Giuseppe Morante)

Scrive Fabrizia Buzio Negri, a conclusione del testo in catalogo:

“L’artista si trova ad un punto decisivo del proprio percorso di ricerca, rivelando sicurezza nella scelta dei mezzi espressivi e talento nel colore. Si coglie una vertigine di sperimentazione, anche nel profilo tecnico, nell’abbandonare gli aspetti più descrittivi per approdare drammaticamente nell'ombra di una storia insondabile. Come l’anima di ogni uomo”.



Domenica 22 settembre alle ore 16.00, oltre al saluto dell’artista, si terrà un evento nell’ambito del Festival della Dignità Umana 2019, dedicato al tema “Responsabili o indifferenti?”, con la partecipazione della scrittrice Laura Pariani.





SAVERIO BARTINO, è nato a Carife (AV) nel 1949. Si trasferisce in provincia di Milano alla fine degli anni sessanta, dove cominciano i primi approcci con la pittura per dare sfogo a quel desiderio che si portava dentro fin dalla preadolescenza. In seguito frequenta i corsi di disegno e pittura presso l’Associazione Amici di Legnano negli anni 1978/1980, sotto la guida del prof. G. Brusegan, docente di Storia dell’Arte e pittore. Sue opere si trovano presso enti pubblici e privati in Italia e all’estero. Vive e lavoro a Locate Varesino (CO), in via Garibaldi 13.