In questa mostra vengono presentate le opere eseguite da giovani intagliatori e scultori peruviani della “Cooperativa Artesanal Don Bosco di Chacas”.
Queste opere rappresentano il lavoro svolto dal 1979 da padre UGO DE CENSI e dai giovani dell’Operazione Mato Grosso in Perù, dove per dare una risposta concreta ai bisogni della povera gente nasce la scuola d’arte “Taller Don Bosco”.
La scuola nasce per cercare di arginare la “fuga” dei giovani, dai loro villaggi, in cerca di fortuna.
La grande maggioranza dei giovani scappa dalle Ande per andare a Lima, la capitale, che raggiunge gli 8 milioni di abitanti con grossissimi problemi di disoccupazione e delinquenza.
Altri tentano la fortuna andando verso paesi stranieri.
Per l’accesso alla scuola vengono privilegiati i ragazzi più poveri della vasta parrocchia di Padre Ugo. Vengono accolti per 5 anni nella casa scuola di Chacas ed educati al lavoro, all’arte e soprattutto all’amore verso la propria terra.
I ragazzi terminata la scuola, hanno la capacità di lavorare come artigiani, falegnami e intagliatori, ricevono in dono una cassetta con tutti gli attrezzi con i quali guadagnarsi onestamente il pane e scegliersi la propria vita.
Per quelli che vogliono fermarsi sulla sierra e che hanno deciso di condividere l’insegnamento di padre Ugo di non pensare solo a se stessi, ma di aiutare la gente più povera, sostenendo i bisogni dei loro “caserios” (villaggi), viene creata nell’1985 la “COOPERATIVA ARTESANAL DON BOSCO”.
Sulle Ande la pazienza e il tempo sono le cose che naturalmente aiutano a produrre le opere che una ad una vengono eseguite a mano.
Per produrre questi lavori il legno raggiunge la Cordigliera dopo aver risalito i fiumi e le valli delle Ande fino a 3-4000 m. di altezza.
Le opere finite ridiscendono poi alla costa, arrivando per nave fino a noi.
La sierra non può offrire nessuno sbocco di lavoro, ognuno lavora la terra per sopravvivere in una zona tanto bella quanto difficile. Attualmente lavorano nella cooperativa circa 500 giovani che sono dislocati nei vari pueblos della Cordigliera Bianca. Con lo stesso spirito di aiuto si collega il lavoro di chi qui in Italia segue i giovani nei gruppi O.M.G. e di chi si preoccupa di far conoscere e vendere questi mobili. Il ricavato non torna ai ragazzi che sono già stati pagati dalla cooperativa al termine dell’opera, ma va alla gente di questa terra sotto forma di acque potabili, canali d’irrigazione, viveri per i malati ed abbandonati.
I ragazzi che entrano nella cooperativa aumentano di anno in anno e per vendere i loro lavori qui in Italia è nata l’Associazione Don Bosco 3A.
Vorremmo davvero che questi mobili dessero la speranza di un futuro più dignitoso a tanta povera gente e la possibilità ai ragazzi di poter vivere nella propria terra.
Per noi che li commercializziamo sono uno stimolo a dare un po’ del nostro tempo mantenendo vivo lo spirito di gratuità che padre Ugo ha voluto trasmetterci con la sua vita accanto ai giovani e ai più poveri. Per chi li compera la certezza di aver compiuto un gesto “buono” e di avere in casa propria un’opera d’arte.
La mostra sarà aperta da venerdì 21 a lunedì 31 Agosto con i seguenti orari
Da Lunedì a Venerdì 20:00 - 23:00
Sabato,Domenica e lunedì 31 10:00 – 23:00
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