Sabato 29 luglio - ore 21.00 - PELLA - Piazza Motta
Concerto in coproduzione con AMENOBLUES.
OMAGGIO A SYD BARRETT
Paolo Giordano (chitarre)
& Silly Crime (Aldo Leandro, batteria - Simona Capozucco, voce - Walter
Robuffo, bassoelettrico / contrabasso - Angelo Trabucco, piano / tastiere).
Il progetto si snoda
attraverso la narrazione musical-letteraria della vita e dell'arte di uno degli
ultimi, veri “maledetti”, chitarrista, cantante, mente e poi convitato di
pietra del grande mito popolare della band inglese dei Pink Floyd.
La rassegna Un Paese a Sei
Corde viene realizzata con il sostegno della Compagnia di San Paolo nell’ambito
dell’edizione 2017 del bando “Performing Arts" e con i contributi della
Fondazione CRT e di Banca Popolare di Novara.
OMAGGIO A SYD BARRETT - PAOLO GIORDANO & SILLY CRIME
Quando Syd Barrett esce
dai Pink Floyd, l'iconografia classica vuole che l'uomo sia completamente a
pezzi, ebbro di tutto il pillolame e gli acidi che il beat londinese può
offrire, incapace persino di esprimere due accordi in sequenza o di esprimersi
in modo coerente.
Artista dalla curiosità
quasi carrolliana, cerca la chiave delle cose senza calcoli, lanciandosi a
capofitto nella sperimentazione di sé. E' questa la psichedelia, signori, non
c'è limite ai colori ed è così che il caleidoscopio ha un senso. Però Syd ci
resta sotto, ed i suoi compagni dei Floyd invece no.
Quando Barrett resta da
solo, la Emi gli mette a disposizione un produttore, un numero consistente di
ore di studio nella mitica sala B di Abbey Road e vengono chiamati persino i
Soft Machine a fargli da spalla nelle sovraincisioni.
L’esplicito accantonamento
delle improvvisazioni che negli originali si alternano al nucleo di ogni brano
o la loro radicale rivisitazione dunque va letta come il tentativo di rileggere
solo le parti essenziali e meno soggette all'usura del tempo dell'opera di
Barrett. L'artista ha certamente dato un contributo non indifferente al
movimento psichedelico della fine dei sessanta, e ci sono molti musicisti che
nelle loro rivisitazioni si sono resi interpreti di questo specifico aspetto.
Proprio per questo non è sembrato che un approccio purista al suo lavoro
potesse aggiungere alcunché e così la rilettura va in una direzione diversa.
Concentrata sui temi di questo personaggio straordinario, e senza timore di
scivolare nell'iconoclastia, Paolo
ha "giocato" con
le sue melodie e le sue sequenze armoniche abbastanza liberamente, con quello
spirito sperimentale tipico dell’epoca in cui questi pezzi furono scritti e
prodotti.
E’ ovvio che con tutte le
imperfezioni tecniche che ci sono i dischi di Syd sono inarrivabili e la loro
magia è unica. Proprio per questo però guardare alle cose di Syd in modo aperto
porta a scoprire alcune nuances delle sue composizioni con l'emozione di chi
ascolta queste canzoni per la prima volta.
Il progetto si snoda
attraverso la narrazione musical-letteraria della vita e dell'arte di uno degli
ultimi, veri “maledetti”, chitarrista, cantante, mente e poi convitato di
pietra del grande mito popolare della band inglese dei Pink Floyd.
Nell'estate del 2006 è infatti
venuto a mancare a Cambridge in Inghilterra, dopo decenni di reclusione
volontaria, il fondatore e primo sacerdote della band, Roger Keith Barrett, a
tutti noto come Syd.
Personaggio carismatico ed
estremo, Barrett, dopo aver portato la band al successo con i primi singoli
Arnold Layne e See Emily Play, diede avvio al fenomeno della psichedelia con
“The Piper at the Gates of Dawn”, primo album della band i cui brani
Interstellar Overdrive e Astronomy Domine sono veri e propri manifesti del rock
caleidoscopico dell'epoca.
Autore di tutte le canzoni
del primo lavoro salvo la meno nobile, chitarrista, cantante, persino grafico
del disco, Syd purtroppo si fa ben presto travolgere dalla pressione, lascia
che le droghe prendano il sopravvento e scompare con la rapidità di una
stupefacente meteora, lasciando i compagni di strada alla loro leggenda ancora
da scrivere.
Prova in seguito a
rientrare nel '69 e l'anno successivo con due album che non hanno fortuna -
anche per via delle condizioni di salute in cui Syd si trova al momento della
loro realizzazione – ma che contengono fantastiche gemme nascoste in
arrangiamenti sbrigativi e poco curati.
Poi più niente, e, dopo le
necessarie cure, una vita dedicata alla pittura nel silenzio della sua villetta
ai bordi di Cambridge.
La lettura critica e la rivisitazione entusiastica dei
suoi brani più memorabili da parte di uno dei più talentuosi chitarristi
italiani, PAOLO GIORDANO, e di una magnifica band – SILLY CRIME - ci inducono a
guardare allo sforzo solista di Barrett con mantalità aperta e con spirito
d'avventura e a farci coinvolgere dai testi, dalle melodie e dalle intuizioni
armoniche di questo grande artista uscito così prematuramente di scena.
Biografie dettagliate degli artisti
Paolo Giordano è nato a Pescara nel 1962 e ha iniziato
a suonare la chitarra a 14 anni.
Influenzato dal Blues e dal Rock
Sudista, alla fine degli anni '70, ha formato alcune band
che
hanno avuto un ruolo importante sulla
scena musicale cittadina.
La scoperta di maestri come John
Fahey, Leo Kottke, Ry Cooder insieme a tanti altri, ha indotto
Paolo
a volgere il proprio interesse anche verso la chitarra acustica e le varie
tecniche del fingerstyle. Dopo anni di intenso lavoro, alla fine degli anni
'80, ha preso parte ad alcuni importanti Festival proponendo la propria musica
e dividendo il palco con chitarristi come Pierre Bensusan, Peter Finger, Alex
De Grassi, Michael Hedges. Il suo talento non è passato inosservato e nel
'91-'92 ha preso parte al Tour
"Cambio" di Lucio Dalla, aprendo il concerto con un medley di proprie
composizioni. Lo stesso Dalla ha definito Paolo "uno dei migliori
chitarristi europei". Nel 1992 ha preso parte all'International Guitar
Master di Torino, con Pete Seeger ed Egberto Gismonti, Albert King, Leo Kottke,
etc. Nello stesso anno ha partecipato al festival delle nuove sonorità
"Time Zones" a Bari e alla prima Convention dell'A.D.G.P.A. italiana.
Nel 1993 è stato uno degli artisti di punta della Convention francese
dell'A.D.G.P.A. (Atkins-Dadi Guitar Player Association) e alla fine del '94 ha
pubblicato il suo primo album "Paolo Giordano", Step Musique/New
Sounds, che ha ricevuto entusiastiche recensioni da parte dei maggiori critici
musicali italiani ed europei. Nel '95-'96 oltre a svolgere un'intensa attività
didattica e concertistica, Paolo ha collaborato
al
disco di Biagio Antonacci "Il Mucchio", accompagnandolo anche nelle
principali trasmissioni televisive. Nel 1997 ha effettuato un Tour in Germania,
ottenendo un lusinghiero
successo e ha lavorato con Davide
Riondino nella sua produzione teatrale. Innumerevoli sono state le sue
partecipazioni a trasmissioni televisive, tra cui Help! condotto da Red Ronnie
su TMC; Good Vibrations condotto da Ezio Guaitamacchi su Tele+3; Unomattina con
Lucio Dalla su Rai1 etc. Nel 1999 la fama del "chitarrista acustico
funambolico" si sposta anche negli Stati Uniti. Nel 2000 è uscito il suo secondo
lavoro discografico "Kid in a toy shop" sempre per la Step Musique e
con la presenza di musicisti straordinari come Michael Manring al basso,
Jacqueline Perkins alla voce, Alex Acuna alle percussioni.
Il
disco è l'espressione della raggiunta maturità di Paolo: una sintesi tra
virtuosismi, ricerche
di sonorità avanzate e grandi
sentimenti nella composizione d'autore. La musica di Paolo, nutrita anche da
studi classici, va oltre le sue fonti di ispirazione anche se esse sono
rintracciabili nelle linee melodiche e nelle immagini evocate. La sua tecnica
straordinaria, che ha suscitato l'ammirazione del gotha della critica musicale
internazionale, non è mai fine a se stessa, ma è messa al servizio dei
sentimenti e delle emozioni che Paolo vuole comunicare.
Aldo Leandro (batteria).
E’ nato
a Pescara nel 1968 e, dopo un approccio da autodidatta, ha studiato batteria
privatamente, approfondendone lo studio frequentando i corsi di perfezionamento
di Siena Jazz con Ettore Fioravanti e seminari con Peter Erskine e Omar Hakim.
Ha suonato e collaborato con musicisti jazz e pop del panorama italiano tra cui
Bepi D'Amato, Pierpaolo Pecoriello, Maurizio Rolli, Paolo Di Sabatino, Luca
Bulgarelli, con i quali si è esibito in festival internazionali e music club,
Lighea, Lalla Francia, Jimmy Fontana, Orietta Berti e Linda, come session man
in studio e in tour. Da 20 anni svolge una intensa attività didattica.
Simona Capozucco (voce).
Cantante
dall’animo soul, secondo Cameron Brown contrabbassista di Sheila Jordan.
Turnista/corista all’interno di svariate formazioni pop e funky, parallelamente
collabora con noti musicisti e arrangiatori
dell’ambito
jazz come Maurizio Rolli, Diana Torto, Paolo Fresu, Fabrizio Bosso, i compianti
Maestri Angelo Canelli ed Alfredo Impullitti, Massimo Manzi, Massimo Moriconi,
Max Ionata, Tino Tracanna, Achille Succi, Mauro Manzoni e tanti altri ancora.
Docente di canto moderno e jazz presso strutture scolastiche abruzzesi, è la
voce ed arrangiatrice dei BE TALL Project – Omaggio alla musica dei Beatles.
Walter Robuffo (bassoelettrico/contrabasso).
Nato
nel 1964, turnista in studio e “on stage” dal 1989 suonando in numerosi tour
nazionali di artisti pop come Giò Di Tonno, Drupi, Edoardo Vianello, Lena
Biolcati, Dario Baldan Bembo. Non mancano collaborazioni anche in ambito jazz
all’interno di formazioni “Jazz & Fusion Quartet” o i “Miles dire Miles”.
Parallelamente procede intensa attività didattica presso strutture scolastiche abruzzesi.
Angelo Trabucco (piano/tastiere).
Nato
nel 1976, ha iniziato lo studio del pianoforte classico all'età di 13 anni
frequentando il Conservatorio “L. D’Annunzio” di Pescara. Parallelamente
all'attività di strumentista pop prosegue i suoi studi pianistici volgendosi al
jazz, alla musica improvvisata e alla composizione, conseguendo il diploma con
il massimo dei voti, sotto la guida di Angelo Canelli, Marco Di Battista,
Maurizio Rolli e Stefano Zenni, Alfredo Impullitti e Otmaro Ruiz. Numerose le collaborazioni
anche discografiche in ambito jazzistico e pop con: Maurizio Rolli, Diana
Torto, Fabrizio Bosso, Massimo Manzi, Gianluigi Trovesi, Bruno Tommaso, Bob
Mintzer, Hiram Bullock, Bob Franceschini, Max Ionata, Stefano Cantini,
Antonella Ruggiero, Andrea Braido, Peter Erskine, Alfredo Paixao, Israel
Varela, Kelly Joyce.
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