Il motivo è chiaro: con una sola lista, per eleggere il sindaco serve che almeno il 40% degli aventi diritto si rechi alle urne e che la lista raccolga almeno la metà dei voti validi. Senza questo doppio quorum, si tornerà alla gestione commissariale.
Angeleri: "Votare per il Bene di Orta"
Nel manifesto diffuso in questi giorni, Angeleri e i suoi candidati si rivolgono direttamente ai cittadini: "Solo con la partecipazione di tutti e con il voto possiamo evitare di restare nell’incertezza e costruire insieme un solido futuro per la nostra Comunità". Il messaggio è netto: andare alle urne significa impedire che Orta resti ancora senza una guida politica, gestita da un commissario prefettizio che, secondo Angeleri, può garantire solo "l’ordinaria amministrazione, non certo scelte strategiche ed economiche fondamentali per la città."
Il gruppo sottolinea l’urgenza di voltare pagina dopo il lungo periodo di commissariamento e invita a un coinvolgimento diretto, presentando anche un programma articolato in più incontri pubblici.
Il Fronte del Non Voto: "È il Momento di Dire Basta"
Di parere diametralmente opposto Elisabetta Tromellini, ex sindaca sfiduciata dalla sua stessa maggioranza, e i firmatari della lettera pubblica diffusa in paese: Giovanni Bernascone, Valentina Stara e il comitato Insieme per Orta. Secondo loro, non votare è un atto politico preciso. Scrivono: "È la soluzione migliore per chi ama Orta e il suo futuro", sostenendo che questa tornata elettorale è frutto di "una campagna di discredito, narrazioni distorte e accordi sottobanco".
Il loro appello si fonda sull'idea che solo lasciando mancare il quorum si possa "mettere definitivamente fuorigioco chi porta tutte le responsabilità di questa situazione" e preparare nuove elezioni in autunno, con condizioni che garantiscano trasparenza e correttezza.
Nella lunga lettera accusano la lista Orta Bene di Tutti di aver ripreso il programma della lista Orta si cambia che lo scorso anno aveva vinto le elezioni, definendolo un "copia-incolla", e affermano: "Meglio qualche mese in più di sospensione e finalmente saremo liberi di dare nuova vita a Orta."
Il Futuro di Orta Appeso a una Percentuale
In definitiva, l’elezione o meno del prossimo sindaco non dipenderà da una sfida tra programmi ma da una cifra secca: il 40%. Un numero che diventa simbolo di partecipazione per alcuni e di resistenza per altri. Da un lato c'è chi chiede ai cittadini di "non abbandonare il campo", dall’altro chi invita a "non legittimare una lista unica".
Il risultato si conoscerà lunedì sera, ma intanto a Orta San Giulio si consuma un confronto acceso, che attraversa visioni diverse della democrazia e della responsabilità civile.
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