E' di questi giorni la notizia di una nuova 'impresa' di Adriano Stefanelli, il calzolaio novarese balzato agli onori della cronaca per aver confezionato calzature per alcuni tra gli uomini più importanti della Terra. Ora ha donato un paio delle sue famose scarpe al Patriarca della Chiesa Ortodossa Bartolomeo I, riuscendo, in un certo senso, ad unire le chiese di Occidente e di Oriente. Leggete tutta la storia nel seguito del post.
Anche a Bartolomeo I piace il made in Italy. Il calzolaio più famoso del mondo gli ha confezionato un paio di morbide calzature nere, a seguito di una specifica richiesta giunta nei mesi scorsi. Adriano Stefanelli, pugliese di nascita ma novarese d’azione, ha confezionato un paio delle sue preziose ed ambite pantofoline per il patriarca più influente della terra. “Scarpe da re, anzi da Papa – commenta ironico Stefanelli– la passione per il mio lavoro mi ha portato là dove nessuno era ancora arrivato ovvero a confezionare scarpe “ecumeniche”. Chi avrebbe mai immaginato che le mie scarpe e il gusto per il made in Italy potesse unire la chiesa cattolica e quella ortodossa”.
In quanto a spirito ecumenico, il calzolaio non è nuovo a iniziative particolari: in passato aveva confezionato le cosiddette scarpe dell’Unione, calzature simboliche riportanti l’egida del vaticano e quella della chiesa di Mosca. “Le scarpe – ricorda l’artigiano - erano dedicate a Papa Woityla e al patriarca russo Alessio II. Entrambi apprezzarono molto e mi ringraziarono con lettere cordiali e affettuose”.
Questa volta, dunque, Stefanelli è voluto arrivare più in alto e le scarpe le ha confezionate per il Patriarca più importante e autorevole della terra. Pare che le scarpe rosse di Benetto XVI abbiano attirato l’attenzione di Bartolomeo I lo scorso 6 marzo, durante un’udienza in Vaticano. E così, di lì a poco, anche il patriarca ecumenico si è ritrovato con un nuovo paio di scarpe ai piedi. “Le calzature – racconta Stefanelli - sono identiche a quelle che realizzai per il patriarca russo. Le ho fatte di colore nero, comode ed eleganti come sempre. Poi – continua Stefanelli- le ho spedite. Ero stato invitato a recarmi personalmente presso il patriarcato di Venezia per la consegna, ma il lavoro purtroppo non mi ha permesso di muovermi”.
Alla fine comunque, anche se l’incontro con Bartolomeo I non c’è stato, le soddisfazioni non sono mancate. “La ringrazio di cuore per avermi offerto un paio delle sue famose calzature – ha scritto il patriarca in una missiva – le scarpe sono un vero capolavoro, le indosserò nelle occasioni speciali qui al Phanar. Un pensiero gradito. Le giungano i miei auguri e le mie preghiere”.
E forse le scarpe, un poco “ecumeniche” lo sono davvero. Proprio la settimana scorsa, a Lione, Bartolomeo I ha proposto che la Chiesa Cattolica entri a far parte della Conferenza delle Chiese Europee (KEK). “Una Conferenza di tutte le Chiese europee - ha detto Bartolomeo - può ristabilire la comunione ecclesiale e aiutare l'uomo contemporaneo ad affrontare una serie di problemi complessi. Senza i valori spirituali cristiani, il futuro dell’Europa è oscuro”.
Nessun commento:
Posta un commento