Sabato 11
maggio si è concluso, con un incontro pubblico a Novara, il percorso di
Alternanza Scuola-lavoro di E-Learning che ha coinvolto un gruppo di studenti
del Liceo Galilei di Borgomanero e Gozzano insieme ad una classe seconda della
Scuola media Castelli di Novara.
Una finestra
sul mondo: questo il nome del progetto di rete realizzato in collaborazione con
l’Associazione di Volontariato Vivicarlino, con l’obiettivo di permettere a
giovani di culture diverse di connettersi e di comunicare tra loro.
Lo scopo
dell’Associazione, presieduta dalla prof. Alessandra Parodi, è infatti quello
di creare ambienti ed esperienze formative insieme ai giovani, coinvolgendoli
attivamente nella progettazione di percorsi concreti: percorsi culturali,
attività sportive, artistiche ed espressive. Luoghi di apertura, confronto,
scambio reciproco.
Nello specifico
si sono creati i presupposti per far incontrare due bisogni: quello di una
scuola kenyota della regione di Utange di avere dei computer e imparare ad
usarli; e quello orientare verso uno scopo concreto e reale le conoscenze
informatiche e linguistiche dei nostri studenti. Conoscenze non fini a se stesse
ma utili, in questo caso, per comunicare con giovani lontani.
Una rete di
associazioni si è messa al lavoro con un progetto di cooperazione
internazionale: l’Associazione di volontariato GE Volonteers - General Electric
(Switzerland) GmbH ha donato alla scuola africana 20 pc portatili, mentre i
ragazzi hanno progettato e realizzato dei tutorial in inglese per insegnare ai
docenti e agli allievi lontani a scrivere un file di testo gestendolo sui
propri laptop, ad aprire un account
di posta elettronica, ad utilizzare Calendar
e Google Drive. Attività realizzata anche
grazie alla partecipazione attiva di docenti ed esperti: Michela Zanetta e
Lauretta Milanaccio del Liceo Galilei, Adalgisa Bramante della scuola media
Castelli, Assia Hassanein, movie maker.
Non si è
trattato solo di lavorare al computer: nelle settimane di lavoro sui tutorial, i ragazzi del liceo si sono
messi in contatto con il Preside della scuola di Utange, gestendo una
conversazione telefonica in inglese per concordare una videochiamata Skype proprio durante l’incontro di
sabato 11 maggio. Ed è stato per tutti emozionante connettersi in diretta,
superando i problemi tecnici dovuti all’inizio della stagione delle piogge: una
vera benedizione per le coltivazioni del Kenya, ma problematica interferenza
sulle reti internet locali. Collegamento rapido ma efficace, che ha costituito
solo il primo step: l’obiettivo è quello
di fare tanti altri passi nei prossimi mesi per conoscere meglio le persone che
stanno alla tastiera dei computer e risalire alle loro passioni, ai loro sogni
per raccontarsi a vicenda la propria storia.
“L’esperienza di questo progetto –
racconta Alessandro Gini della 3D del Liceo Scientifico – mi ha fatto pensare maggiormente concentrandomi più a fondo sulla
situazione di alcuni paesi africani. Cercare di portare la conoscenza dell’uso
dei computer nelle scuole, dove sono presenti ragazzi in difficoltà, mi ha
aiutato ad accrescere la mia esperienza di vita. Durante tutta la durata del
corso, ci siamo divertiti e abbiamo condiviso più idee possibili per realizzare
questi tutorial. Nonostante le difficoltà iniziali, abbiamo prodotto alcuni
video, magari non perfetti, ma sicuramente è stato un inizio. Li potete trovare
su You tube”.
“Ci siamo divertiti – continua Elisa
Tenerani della 4D del Liceo Linguistico– Mentre
lavoravamo scontrandoci con le nostre difficoltà e i problemi tecnici dei
nostri strumenti, abbiamo creato un bel clima di collaborazione fra di noi. Ci
siamo messi in gioco e, pensando di insegnare, abbiamo imparato. E’ stata
un’esperienza positiva”.
Ad arricchire
la mattinata di presentazione del progetto, alcuni interventi formativi di
grande impatto: quello di Davide Tuniz, direttore dell’Associazione novarese
Liberazione e Speranza, nominato dal Consiglio regionale del Piemonte quale
esperto in seno al Comitato regionale per i diritti umani per la sua preziosa
esperienza nella lotta alla tratta internazionale degli esseri umani in
Brasile; quello di Andrea Cavallero Vice-Presidente dell’Associazione Amici di
Utange, che ha presentato la realtà africana e i progetti di sviluppo che
l’Associazione sta portando avanti sul territorio di Utange; e quello di Maria
Paola Colombo, impegnata nell’ambito delle risorse umane e scrittrice che, con
i suoi romanzi, racconta storie di bambini pronti a lottare contro la fame, la
discriminazione, l’ingiustizia. Storie di ragazzi che, attraverso l’istruzione,
riscattano e realizzano se stessi.
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