
venerdì, febbraio 29, 2008
Mal d'Africa ad Omegna

giovedì, febbraio 28, 2008
Memento Mori ad Agrano
Nel seguito qualche cenno su Agrano e sulla Morte.
Uno degli appellativi usati nella zona del Cusio per definire Agrano è «il paese della morta ». Tale appellativo nasce dal fatto che in una cappella esterna della Chiesa parrocchiale è conservata una mummia che da molti anni è oggetto di una sorta di superstiziosa devozione da parte degli agranesi.
Così inizia un paragrafo de La Comunità di Agrano di M. Bogianchini e M. Rossetti.
Le prime notizie certe della Morta risalgono al 1792, scritte dal sacerdote G. Bassetti che facendo sistemare il sepolcro delle donne l’aveva ritrovato tra altri cadaveri completamente disfatti. Ma già parecchio tempo era passato dalla morte di questa donna, visto che nello stesso documento si cita un’operazione di pulizia allo stesso sepolcro avvenuta 45 anni prima, quando la Morta era rimasta nascosta sotto gli altri cadaveri.
Circa un secolo dopo vista la venerazione degli Agranesi per la Morta, si parla di esporla in Chiesa, ma a seguito del diniego dell’autorità religiosa si costruisce la Cappella e la si espone nella teca attuale. Da allora si ha notizia di presunte grazie ricevute con i relativi ex-voto esposti. Di sicuro generazioni di agranesi scandiscono la loro vita sotto lo sguardo della Morta. Molti, come me, ricordano l’asilo, la scuola elementare, la fermata della corriera per andare a scuola a Omegna e l’oziare estivo alle panchine sotto i platani. Sempre con uno sguardo alla grata da dove, con silenziosa staticità, la Morta, guarda il nostro andare…
Anche il più conosciuto Gianni Rodari, nella rivista locale Lo Strona nel 1979 scrive nei suoi memorabili giochi di parole:
….Un giovanotto di Agrano correva dal farmacista con il naso in mano...
Si vede che se l`era soffiato troppo forte e il naso si era staccato, penso: ma quando mai potrei avere la calma necessaria per seguire questo infortunato, se per me la parola « Agrano » è legata a filo doppio, senza bisogno dì rima, con la parola « morte »? Ho visto anch`io, da bambino, la « morte di Agrano » e da allora l`ho rivista infinite volte, tutte le volte che in un giornale, in un libro, in una conversazione, è ricorsa la « morte », è apparso uno « scheletro »
E passati molti anni dall’inizio di questa storia si arriva ai giorni nostri, quando un gruppo di persone, vista la ragguardevole età di questa signora, decide che è necessaria qualche cura per mantenerla in forma. Dapprima sono in pochi, ma affrontano la cosa molto seriamente.
Viene costituita l’Associazione Memento Mori e si consultano degli esperti per fare un piano di restauro e conservazione.
Il piano di intervento di studio e restauro comprende:
Analisi microbiologiche ed entomologiche
Analisi fisiche
Studio biochimico
Studio antropologico
TAC
Analisi DNA
Restauro conservativo
Studio e collocazione in apposita teca
Ricostruzione facciale
Ricerca storica
Si scopre che un progetto “serio” necessita di una certa spesa e quindi si interpellano Enti presenti nel territorio; si organizza il Mercatino delle Pulci e un Tesseramento di Sostenitori per la raccolta dei fondi necessari.
Partecipa anche l’Associazione Proloco di Agrano; ma soprattutto gli agranesi singolarmente, coscienti come me della presenza della Morta nella loro storia.
Il Mercatino delle Pulci organizzato dal Club della Ringhiera si terrà il 1°marzo davanti alla ringhiera di Via G. Isotta dalle 13 alle 18. Il materiale sarà raccolto sabato mattina.
Tiziano Isotta
Agrano, 22 febbraio 2008
Eventuali informazioni o follow up possono essere richiesti a tiziano.isotta@emmeduei.it
mercoledì, febbraio 27, 2008
ilbox / f:22 a Orta San Giulio

L’associazione NO profit “ilbox – motore per l’arte” apre nella sede di via Olina 22 ad Orta San Giulio NO un nuovo spazio dedicato alla fotografia: ilbox / f:22.
Sabato 1° marzo 2008 alle ore 15 e 30 l’inaugurazione, con la mostra “Ancora paesaggi” di Franco Fontana; trentadue immagini storiche del Maestro modenese, da “Paesaggi naturali” (1976 / 1981), a “Paesaggi urbani” (1989 / 1995), per arrivare ad “Asfalti” (1980 / 2003), stampe Cibachrome nei formati da 40x60 a 70x100, e undici Polaroid. La mostra, realizzata grazie alla collaborazione di Boxart di Verona, rimarrà aperta (nei giorni festivi e nei giorni feriali su appuntamento) dal 2 marzo al 30 aprile 2008.
Per informazioni: Giuseppe Biselli – 3317793301.
martedì, febbraio 26, 2008
L' Marcà da un pò dal Tut ad Omegna
Parte Sabato 1° Marzo la prima edizione di "L’Marca’ da un po’ dal Tut", rassegna di bancarelle che ogni primo sabato del mese animeranno il centro storico di Omegna.
Promossi dall’Assessorato al Commercio e dall’Associazione Pro Loco, in collaborazione don l’Associazione Creartisti VCO e il Gruppo Antiquariato i mercatini si svolgeranno in via Alberganti, Largo Cobianchi e nelle piazze Mameli e Salera dalle 9 alle 19.
A partire poi dal mese di giugno, l’appuntamento si sposterà nelle ore serali per meglio accogliere i turisti della zona.
Parenti Serpenti ad Omegna

Andrà in scena Venerdì 29 Febbraio alle 21 presso il Teatro Sociale di Omegna la commedia di Carmine Amoroso Parenti Serpenti. La rappresentazione sarà curata dalla Filodrammatica Virus G. Guerrini di Omegna.
Con Pierangelo Del Conte, Giulio Ramponi, Gessica Colli, Matteo Scalia, Roberta Rondinelli, Chiara Miceli, Manuel Renna, Chiara Baldioli, Federica Musso, Giuseppe Maranta, Patrizia Viscardi, Vittorio Fioroni
Regia di Giuseppe Maranta e Patrizia Viscardi
Compagnia Filodrammatica Virtus G. Guerrini
Nevica abbondantemente in un piccolo paese degli Abruzzi, la vigilia di Natale, dove giungono da varie città, per trascorrere come ogni anno le feste insieme ai vecchi genitori, le figlie Lina (col marito Michele e il figlioletto Mauro), Milena (col marito Filippo) e i figli Alessandro (con la moglie Gina e al figlia Monica) e Alfredo, che è scapolo. La nonna Trieste, ancora attiva e lucida, e il nonno Saverio, ex carabiniere, che invece ha la mente piuttosto confusa, li accolgono con grande gioia e l’atmosfera della casa appare piena di affetto e di calore.
Nonna Trieste comunica ai congiunti che lei e il nonno hanno deciso di andare a vivere insieme a uno qualsiasi dei figli gli ultimi anni della loro vita, e aggiunge poi che, oltre alla metà della loro pensione, verrà donata al figlio che li accoglierà, la casa in cui vivono ora al paese. E non si accorge, la poveretta, che la sua proposta ha sconvolto tutti i…
lunedì, febbraio 25, 2008
Mal d'Africa - Mostra Fotografica ad Orta San Giulio
Le opere fotografiche realizzate da Walter Zerla, stimato e conosciuto professionista cusiano, saranno in mostra a partire da venerdì 22 febbraio prossimo ad Orta San Giulio e potranno essere acquistate per poter contribuire alla costruzione di un ospedale a Masango, in Burundi.
Si tratta di 30 immagini formato 30x45, realizzate in digitale e stampate su carta tradizionale a colori da New Photo Service, impreziosite con cornici lignee realizzate a mano dal maestro artigiano Vittorino Piana.
Il Burundi ha lasciato il segno nei cuori dei rotariani che lo scorso anno si sono recati a Masango. Dopo la prima visita, Giancarlo Primatesta, Walter Zerla, Daniele Moscatelli e Franco Piola stanno per ritornarci, non prima di aver mostrato, attraverso le immagini scattate dallo stesso Walter Zerla, la toccante realtà locale.
Mal d’Africa è il nome scelto per la personale di Zerla, colpito nel profondo dall’esperienza africana. Un termine apparentemente scontato, che diviene tuttavia mirabile espressione dell’esperienza africana vissuta in prima persona dall’autore, che ne sperimenta i molteplici significati per porgerceli con delicata maestria.
Significati facilmente intuibili: è Zerla stesso vittima del “mal d’africa”; la malattia è sempre presente nel poverissimo mondo africano fissato dal suo obiettivo, vissuta con una dignità a noi totalmente sconosciuta; un ospedale, non a caso, è il fine della grande iniziativa che il Rotary Club Orta San Giulio ha saputo organizzare ed ha permesso una straordinaria raccolta fondi che ha coinvolto aziende, enti e semplici privati sostenitori.
L’inaugurazione della mostra “Mald’Africa, appunti di viaggio del Rotary Club Orta San Giulio” avverrà venerdì 22 febbraio al Palazzotto di Orta San Giulio alle ore 18,00. Un cocktail di benvenuto offerto dal comune di Orta accoglierà tutti coloro che vorranno “toccare con mano” la situazione africana. Le immagini resteranno esposte al Palazzotto fino al 2 marzo.
Si proseguirà quindi ad Omegna nella Chiesa di Santa Marta, dal 1 al 9 marzo 2008. L’esposizione toccherà anche le città di Premosello, Domodossola e, in giugno, arriverà a Borgomanero, organizzata in collaborazione con BorgoArte.
La mostra avrà il supporto operativo di “A32 Fotoclub Omegna”, Associazione senza fini di lucro che si propone di promuovere attività culturale fotografica attraverso mostre, proiezioni e manifestazioni similari atte a sensibilizzare l'opinione pubblica su tematiche di interesse sociale. Immediato è stato quindi il loro coinvolgimento nell’iniziativa, che ben hanno accolto.
Per quanto riguarda la costruzione dell’ospedale, l’edificazione dell’intera struttura è stata quasi completata: una superficie di 400 metri quadrati sta sorgendo accanto ad un’ala già preesistente, 2 sale di degenza, 30 posti letto, un laboratorio di analisi, un servizio mensa ed i servizi igienico-sanitari. L’ospedale diverrà centro di assistenza sanitaria per circa 20 mila persone e verrà gestito da Suor Cellina, novarese, da vent’anni missionaria in Burundi. I lavori sono stati svolti in brevissimo tempo anche grazie ai fondi raccolti durante il 23 Campionato del Mondo di Ciclismo Rotariano svoltosi sul Lago d’Orta a settembre.
Chiunque volesse aderire al progetto della realizzazione dell’Ospedale di Masango in Burundi può dunque acquistare una delle opere fotografiche realizzate da Walter Zerla.
Per maggiori informazioni sul progetto di costruzione dell’ospedale, per vedere fotografie della zona e per aggiornamenti sullo stato dei lavori, ci si può collegare al sito: http://www.cyclingtoserve.it/