venerdì, settembre 11, 2009

Un Paese a Sei Corde a Soriso e Pella


Due appuntamenti tutti al femminile per il week end conclusivo della rassegna dedicata alla chitarra acustica Un Paese a Sei Corde. A Soriso, presso la chiesa di San Giacomo, saranno di scena Elisa Lamarca e il duo Piera Dadomo e Dorina Frati. A Pella invece si esibiranno presso la Chiesa di S. Albino a Pella Cristina Lyssimachou e, a seguire, il duo Piera Quirico e Walter Donatiello.
Le serate si terranno Sabato 12 e Domenica 13 alle ore 21 e sono ad ingresso gratuito.
Mel seguito le schede dei musicisti.



ELISA LAMARCA ha studiato chitarra classica all’Accademia Internazionale della Musica di Milano sotto la guida della professoressa Paola Coppi e si è diplomata presso il conservatorio Giuseppe Verdi nell’anno 2005 con il massimo dei voti e la lode. Si è esibita in pubblico in diverse occasioni tra cui l’iniziativa “Jammin in the garden”,i pomeriggi musicali in piazza San Fedele, per l’Istituto Cervantes e iniziative a scopo benefico; ha suonato diverse volte negli appuntamenti di chitarra classica da qualche anno organizzati stabilmente a Lodi, per l’associazione Heitor Villalobos di Como, per i concerti estivi nel chiostro del conservatorio Verdi di Milano, per le mattine in musica alla Triennale di Milano, ha suonato inoltre ad una trasmissione radiofonica di un emittente locale. E' stata allieva del M° Oscar Ghiglia a Firenze e al conservatorio di Milano,e ha frequentato i suoi corsi all’Accademia Chigiana di Siena. E’ stata allieva di Lorenzo Micheli, Matteo Mela e Stefano Grondona. Frequenta il biennio al conservatorio di Milano sotto la guida di Paolo Cherici. Ora studia grazie al progetto Erasmus presso il consevatorio di Freiburg sotto la guida della professoressa Sonja Prunnbauer. Frequenta un corso tenuto da Massimo Lonardi sulla prassi esecutiva di musica dal rinascimento al tardo barocco sulla chitarra e sulla chitarra barocca. Ha frequentato masterclass del duo Maccari-Pugliesi per l’approfondimento della musica dell’ottocento classico. Nel settembre 2008 ha ottenuto il 2°premio al concorso di Gargnano. Ha ottenuto il primo premio al concorso “G.Rospigliosi” nell’anno 2006, e il quarto posto nel concorso “Enrico Mercatalli” di Gorizia 2007. Ha suonato in pubblico con diverse formazioni cameristiche, in duo con la sorella anch’essa chitarrista. In duo con una soprano ha ottenuto una borsa di studio dal conservatorio di Milano e diverse occasioni per esibirsi. E' attivo il duo con un flautista col quale affronta un repertorio eterogeneo per epoca e per differenti stili compositivi di autori provenienti da diverse culture. Ha partecipato da bambina a diversi concorsi nazionali e internazionali in cui si è sempre classificata ai primi posti (concorso internazionale Città di Moncalieri, concorso internazionale di Pietraligure, concorso di Cassina de Pecchi).


DORINA FRATI Considerata fra i più grandi virtuosi del panorama mandolinistico internazionale , ha compiuto gli studi musicali con il M° Giuseppe Anedda diplomandosi , prima in Italia , presso il Conservatorio "C. Pollini" di Padova. L'intensa attività concertistica, la vede impegnata sia in formazioni cameristiche sia con le più prestigiose orchestre sinfoniche italiane: Filarmonica della Scala e Accademia di Santa Cecilia. Invitata dal M°Riccardo Muti, è stata ospite dei Wiener Philarmoniker e della Bayerischer Rundfunk Simphonieorchester di Monaco. Con quest'ultima ha inciso “Das lied von der erde” di Gustav Mahler diretta dal M° Lorin Maazel. Il lungo sodalizio con i Solisti Veneti diretti da C. Scimone le ha consentito di esibirsi nelle sale più importanti del mondo, partecipando a numerose tournée e festivals. E' primo mandolino dell'Orchestra del Teatro alla Scala e della Filarmonica della Scala, con cui collabora dal 1987. E' stata diretta da C. Kleiber, C.M. Giulini, R. Muti, L. Maazel ,G. Sinopoli, Z. Mehta, D. Gatti, R. Chailly. Ha inciso per Sony, Emi, Decca ed Erato; con Dynamic si è dedicata negli ultimi anni alla riscoperta di un interessante ed inedito repertorio per mandolino. Nel 1981 ha fondato l'Orchestra a plettro del Centro Musicale del Villaggio Sereno di Brescia, che tuttora dirige e con la quale ha ottenuto importanti riconoscimenti in Europa e Giappone. E' stata interprete di diverse prime esecuzioni assolute, tra cui ricordiamo il Concerto per mandolino, chitarra e Orchestra da Camera "Fiori di Novembre" di A. Gilardino ed il brano per tre Attori recitanti e Orchestra a Plettro "L'Isola dell'Amore" del compositore svizzero F. Hoch, quest'ultimo a lei dedicato. E' docente di Mandolino presso il Conservatorio "A.Casella” dell’Aquila e tiene masterclass e seminari di interpretazione per enti e associazioni musicali.

PIERA DADOMO Ha compiuto gli studi musicali con Roberto Ferraresi e Marco de Santi, diplomandosi nel 1991 come privatista con il massimo dei voti. Si è perfezionata con Angelo Gilardino, frequentando il corso triennale da lui tenuto presso l’Accademia Superiore Internazionale “L.Perosi” di Biella, dove si è diplomata con valutazione di eccellenza nel 1995. Diverse le figure di musicisti, oltre ai sopra citati, che hanno influito sulla sua formazione musicale: tra i chitarristi, Tilman Hoppstock, del quale ha seguito seminari sull' interpretazione della musica barocca, e Dusan Bogdanovic. A vent'anni ha vinto il Concorso Internazionale di Lagonegro, dedicato al repertorio del Novecento. In seguito ha tenuto concerti in Italia ed in vari Paesi europei, come solista o in formazione da camera, invitata da importanti enti e festival musicali. Da diversi anni collabora in duo con la mandolinista Dorina Frati e con il chitarrista Vincenzo Torricella. Con la Frati ha realizzato alcune prime esecuzioni: del Concerto “Fiori di Novembre”, composto da A.Gilardino per mandolino, chitarra ed orchestra da camera; di due brani per mandolino e chitarra, di Antonio Giacometti e di Mauro Montalbetti, dedicati al duo. Al duo di chitarre, A. Gilardino ha dedicato il concerto dal titolo “Liederkonzert”, per due chitarre, celesta e orchestra da camera. Nel 2004 ha pubblicato un cd per la MAP di Milano, dedicato integralmente alle opere del compositore messicano Manuel M. Ponce ("Disco del mese" per la rivista "Seicorde"). Nel 2006 ha pubblicato per Dynamic un cd di musica da camera con Dorina Frati, dedicato a J.S.Bach, con trascrizioni per mandolino e chitarra curate dal duo. La rivista "Seicorde" ha distribuito in allegato nel 2008 un suo cd solistico, dedicato al repertorio romantico originale per chitarra. Svolge un'intensa attività didattica; dal 1998 al 2004 ha collaborato alle Vacanze Chitarristiche di Trivero, dirette dal M° Gilardino, in qualità di docente del corso formativo.

CRISTINA LYSSIMACHOU è nata nel 1983, studia chitarra al Conservatorio A. Pedrollo di Vicenza sotto la guida del Maestro Stefano Grondona. Si è diplomata nel 2005 con il massimo dei voti, lode e menzione speciale. Ha frequentato il biennio Accademico di Secondo Livello in Discipline Musicali presso il Conservatorio Pedrollo di Vicenza, ed ha conseguito la Laurea Specialistica con votazione 110 e lode, con tesi su ‘Hans Werner Henze: il teatro musicale’. Sta per conseguire il Diploma Accademico di Secondo Livello in Didattica della Musica, con specializzazione in didattica strumentale. Attualmente studia liuto, tiorba e basso continuo presso l’Accademia di Musica Antica di Venezia sotto la guida M° Massimo Lonardi, per il perfezionamento della prassi rinascimentale e barocca. E’ risultata vincitrice di importanti concorsi di esecuzione musicale, nazionali ed internazionali, tra i quali il concorso chitarristico internazionale di Gargnano, e del Premio Nazionale delle arti 2006 promosso dal Ministero della Pubblica Istruzione, il concorso internazionale di interpretazione musicale Agimus di Padova, il concorso nazionale Castiglione delle Siviere e concorso nazionale H. Villa Lobos di Padova. Nel 2006 ha vinto una borsa di studio riservata ai migliori studenti dei Conservatori del Veneto promossa dall’ Accademia della musica di Padova. Ha frequentato Master Class con i Maestri Grondona, Lonardi, Mondiello e con Oscar Ghiglia al Conservatorio Nakas di Atene, al Conservatorio G. Verdi di Milano, al Conservatorio J. Tomadini di Udine, al Festival Internazionale Chitarristico di Gargnano e a Siena, presso l’ Accademia Chigiana di Siena, ottenendo il Diploma di Merito con assegnazione della Borsa di studio Straordinaria intitolata ad Emma Contestabile. Nel 2005 ha partecipato alla realizzazione di un cd, prodotto dal Conservatorio di Vicenza, eseguendo il Capriccio Diabolico di Mario Castelnuovo-Tedesco. Come solista si è esibita per alcune importanti manifestazioni al Teatro Olimpico di Vicenza, all’auditorium Parco della musica di Roma, al Palazzo Chigi-Saracini di Siena, al V festival chitarristico internazionale di Treviso, al IV festival di Grosseto, al Mantova Musica Festival, alla Fondazione Querini Stampalia di Venezia, al Festival di Musica Contemporanea di Treviso, e in diversi festival di liuteria storica organizzati dal Maestro Grondona, a Vicenza, Ponte in Valtellina ed Adria.



Due chitarristi diversi per origini e per natura: WALTER DONATIELLO formatosi presso il Berklee college di Boston vanta esperienze cha spaziano dal rock al pop e al jazz tradizionale e contemporaneo, chitarrista ormai noto per le sue svariate apparizioni con grandi come Giovanni Tommaso, Franco D’Andrea, Giulio Capiozzo, Gerry Mulligan e molti altri musicisti dell’ area jazz tradizionale e contemporanea francese e PIERA QUIRICO, di formazione classica evolutasi nella musica moderna improvvisata con un particolare fingerstyle creante tessiture ritmiche e melodiche di notevole spessore e raffinato gusto. Il progetto del duo attinge alle musiche di Piazzolla e quindi principalmente al Tango e ne riprende la "popolarità" dei temi e la propensione dinamica del ritmo da ballo per costruire, tramite la tavolozza di colori offerta dal suono delle chitarre, dinamiche e caleidoscopiche variazioni e improvvisazioni. Non si tratta quindi di “esecuzioni” di brani di Piazzolla in senso classico ma i brani vengono reinventati e “usati” per creare ed improvvisare. Con la libertà tipica del jazz il duo affronta il ricco materiale offerto dalle musiche di Piazzolla e le ricrea e approfondisce attraverso la diversa sensibilità dei due chitarristi rispettando l’idioma del tango.

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