mercoledì, luglio 03, 2013

Un Paese a Sei Corde 2013 - Concerti a Cressa e Briga


Si chiude la sezione “Liutai sul Lago” e la fase “stanziale” della rassegna Un Paese a Sei Corde che ha raccolto notevoli consensi e presenze. Ma già nel prossimo fine settimana Un Paese a Sei Corde riprende il suo viaggio tra le provincie di Novara e del VCO con due appuntamenti veramente interessanti per gli appassionati della chitarra acustica e per gli amanti della buona musica. 
Sabato 6 luglio, alle ore 21, a Cressa nel cortile del Municipio, ingresso 5 €, in collaborazione con l’Associazione La Sesta Corda,  Marco Pagani in concerto.
E Domenica 7, sempre alle ore 21 a Briga Novarese, presso l’oratorio di S.Tommaso, a ingresso gratuito, si esibirà Roberto Taufic.
Due modi differenti di interpretare lo strumento, due musicisti non sovrapponibili né per genere, né per influenze, ma ambedue completi, di grande eleganza e talento. Un dialogo “a distanza” che gli spettatori potranno gustare nel capiente cortile del Municipio di Cressa (dall’ottima acustica, va sottolineato), e nella suggestiva cornice dell’Oratorio di S.Tommaso a Briga.
In caso di maltempo:
- il concerto di Marco Pagani si terrà presso l’atrio delle Scuole Elementari di Cressa 
- quello di Roberto Taufic presso la chiesa di S.Giovanni Battista a Briga


Marco Pagani si racconta così: Ho cominciato con i fustini del detersivo, i giornali accatastati,i bicchieri.  Ero bambino e suonavo tutto, proprio tutto. Poi la batteria, un basso elettrico e la mia prima chitarra; una voce che da allora mi  accompagna, con cui dialogo, respiro, creo.  Sono un musicista, per amore, per bisogno.  Suono in Teatro, tra i libri delle biblioteche, nei cortili nelle notti d’estate.  Suono ovunque perchè non c’è spazio che la musica non possa trasformare. Amo l’incontro con il pubblico, quel dialogo sottile che nasce tra le note e i pensieri.  Uno scambio magico, ogni volta unico.  Che musica suono? Non so mai rispondere a questa domanda, di solito dico “faccio  musica, io so parlare così”, e basta. Ravel, Debussy, Pat Metheny, Ralph Towner, Michael Hedges, Frank Sinatra, Miles  Davis, Genesis...  Loro i miei primi Maestri che mi hanno indicato una strada e regalato un biglietto  per partire... e io, sono ancora in viaggio... Benvenuto/a nel mio mondo.
2013 Works Andrea Pedrinelli – Giornalista:
Non c’è solo un’evidente tecnica, nell’album di Marco Pagani “Fly Away”. E’ chiaro  che questo disco (concepito, ci pare, anche come biglietto da visita musicale) ha  pure la funzione di sottolineare una raggiunta maturità di tocco e, più in generale,  esecutiva: tutto ciò però varrebbe poco se non vi fosse un’anima, ad innervare  composizioni ed interpretazioni. L’ascolto di “Fly Away”, e non è cosa ovvia, si  sofferma soprattutto infatti sui brani maggiormente incisivi dal punto di vista melodico.  Quelli cioè che, qualora si trattasse di mera tecnica o virtuosismo fine a se stesso,  avrebbero meno chance di restare in mente. Ed invece sono proprio i vari “Without  shoes”, “Three words” e “Nina”, assieme alle due deliziose cover di Andrew e Kern  (pensate quasi a miniatura pittorica), a comunicare. E comunicano, oltre alla bravura  chitarristica, un mondo interiore che all’esigenza di esprimersi abbina la conoscenza  di strade, idee, colori per farlo. La tecnica pura, quella monta in primo piano nei pezzi  più ritmati, specie i due iniziali: e forse l’unica pecca dell’album è averli tenuti troppo  lunghi, seguendo una peraltro inevitabile voglia (tipica, del musicista) di sviluppare i  propri ritmi e partiture: una voglia che però, nei pezzi più vivaci, risulta a nostro  parere sempre ed inevitabilmente più appetibile dal vivo che non su disco. Ma in  fondo queste, trattandosi di un album-biglietto da visita, sono quisquilie. Nella misura  in cui “Fly away” assolve in toto al proprio compito di darci un saggio delle capacità  dell’artista, una dimostrazione delle sue chiavi compositive e melodiche non banali, il  sunto di un mondo emotivo che dalle corde toccate da Pagani arriva dentro a chi  ascolta. Sia nell’eventuale – e comunque mai scontata - gradevolezza dell’ascolto  distratto, sia nella profondità toccante dell’ascolto attento dell’album.

Roberto Taufic è nato in Honduras (America Centrale) nel 1966. Di origine palestinese da parte di madre, si trasferisce con la famiglia in Brasile all’età di cinque anni e a dieci anni inizia i suoi studi musicali.
A 15 anni partecipa a diversi festivals in varie formazioni di musica popolare brasiliana e chôro suonando la chitarra classica e il cavaquinho, e dai 17 anni lavora come turnista in vari studi del suo Stato (Rio Grande Do Norte – Brasile) partecipando a diverse produzioni discografiche.
A 19 anni registra il primo disco di proprie canzoni con il suo gruppo “Cantocalismo” e suona all’apertura dei concerti di Geraldo Azevedo, Boca Livre, Joyce e Luiz Melodia. Nello stesso periodo fa tournée con artisti di fama nazionale nel suo Stato, come Dulce Quental e Wilson Simonal, e partecipa a Rio de Janeiro al “Projeto Pixinguinha” con Diana Pequeno.
Nel 1990 approda in Italia e per quattro anni risiede a Roma dove approfondisce i suoi studi musicali e collabora con diversi artisti. Nel 1994 parte per una tournée in Brasile accompagnando la cantante Elza Soares insieme al sassofonista Giancarlo Maurino e partecipa come arrangiatore alla registrazione del disco di Nonato Buzà con il batterista Robertinho Silva.
Nel 1995 torna in Italia e si trasferisce in Piemonte dove con la cantante Simon Papa, Giancarlo Maurino e percussionista brasiliano Gilson Silveira forma il gruppo Latin Touch e registra “De cabo a rabo” (1996), Cd con special guest il violoncellista brasiliano Jaques Morelembaum.
Negli anni a seguire collabora nel live o in studio con artisti di varie estrazioni musicali come Barbara Casini, Guinga, Gabriele Mirabassi, Maria Pia de Vito, Fabrizio Bosso, Rosario Bonaccorso, Gianmaria Testa, Eduardo Taufic, Ana Flora, Karl Potter, Marco Tamburini, Silvia Donati, Michele Rabbia, Giovanna Gattuso, Giancarlo Bianchetti, Salvatore Maiore, John Arnold, Bob Mover, Pietro Condorelli, Renato D’aiello, Flavio Boltro, Salvatore Maiore, Alfredo Paixão, Stefania Tallini, Pèo Alfonsi, Miroslav Vitous, Rino Vernizzi, Gianni Coscia, Patrizia Laquidara, Meg, Rosa Emilia ed altri.
Nel 2003 pubblica “Real picture”, suo primo lavoro discografico d’autore realizzato con i jazzisti italiani Enzo Zirilli, Antonio Zambrini, Paolo Porta e Alessandro Maiorino.
Altri due lavori discografici di particolare rilievo sono “Um abraço” (2005) in duo con il sassofonista Giancarlo Maurino e “Jogo de cordas” (2006) in duo con il chitarrista Luigi Tessarollo.
Come produttore e arrangiatore, dal 2000 ha realizzato diversi lavori discografici per artisti brasiliani residenti in Italia e per artisti europei come Chiara Raggi, Patricia Lowe, Ana Flora, Renato D’Aiello, Gilson Silveira, Simon Papa, Luiz Lima, Rubinho Jacob, Rogerio Tavares, Tiziana de Angelis, Giovanna Gattuso, Ligia França, Federico Foce, Anna Menchinelli ed altri.
Negli ultimi anni si esibisce con la cantante brasiliana Rosália de Souza in vari concerti in Italia ed altri paesi tra i quali Russia, Polonia, Giappone, Spagna, Svizzera e Ucraina.
Nel 2009 pubblica in Brasile il DVD live “Dois Irmãos” in duo con il fratello e pianista Eduardo Taufic, col quale suona in vari festivals ed eventi in circuiti di musica strumentale. Recentemente, in duo con la cantante italiana Rosa Martirano, apre i concerti di George Benson, Noa e Mira Awad nel sud Italia e pubblica il CD “Live in studio” (Pink label – 2010). Sempre nel 2010 pubblica “Eles & Eu”, suo primo CD di chitarra solo, e “Contigo en la distancia”, CD registrato a Londra assieme a Barbara Raimondi ed Enzo Zirilli e dedicato alla musica sudamericana di matrice spagnola.
Nel corso della sua attività ha suonato ad importanti festival quali il JVC festival, IV festival internazionale del Blues e del Jazz degli Alburni, International Acoustic Meeting, Jazzauser, Percfest, Catania Jazz, Veneto Jazz, Toscana Jazz, Ancona Jazz, Cosenza Jazz, Terni Jazz, Peperoncino Jazz, Jazz In It, Pino Jazz, Colle Jazz, Asti in Concerto, Festival Latino Americano, Festival Delle Rocche, 99° Centenario della FIAT (Torino Lingotto 99), Festival delle Radici dei Popoli, Muovitipositivo, Jammin’ in the Garden, Gubbio Festival No Border, Notturni in Villa, Jazz a Palazzo, Metrojazz Zone, Pavone Open Jazz Festival, Spiritus Mundi, Dolomiti di Pace, Festival delle Serre, Cerisano Jazz, Jazz di Marca, Acoustic Franciacorta (BS), Di…vino Jazz Festival.
A ottobre 2009 è invitato al GuitarMasters – Reichenberg in Germania, condividendo il palco con grandi maestri delle sei corde come Larry Coryell, Ralph Towner e Fareed Haque.
Nel 2011 Registra “Bate Rebate”, cd del Duo Taufic, con la partecipazione della cantante brasiliana Luciana Alves e la produzione artistica del rinomato compositore e pianista André Mehmari.
Come didatta ha tenuto seminari di chitarra jazz e brasiliana in Brasile ed in Italia. Tra i più importanti quelli al conservatorio di Cuneo, alla UFRN (Brasile) per la “settimana della musica”, alla scuola jazz di Pomigliano D’Arco e al Cosenza Jazz Festival. Ha tenuto corsi di chitarra jazz/moderna al Civico Istituto Musicale GB Fergusio di Savigliano e alla scuola Girotondo di Cuneo. 
A Torino è stato docente di chitarra al “San Salvario Sound Station”.

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