L'appuntamento annuale con la festa patronale di Egro si rinnova anche quest'anno con tante
novità e ben due giorni di eventi –
il 12 e 14 luglio - aperti a tutti in onore di Camillo de Lellis, il santo
dedito al prossimo e agli ammalati a cui è dedicata la chiesa della frazione di Cesara.
Venerdì 12
luglio alle ore 21 presso la parrocchiale di San Camillo de Lellis si terrà
la Meditazione musicale “Chi bada al
vento non semina mai” con le Voci
soliste e il Coro dei Cantori di San Cipriano, diretti dal maestro Alessio
Lucchini. Il gruppo musicale, attivo dal 2005 e specializzato in liederistica
del Settecento e spartiti poco conosciuti o inediti, porterà un programma di
sala molto interessante che spazia fra brani sacri e profani, dal Settecento
all'Ottocento, con opere di Novarina, Domenico Cimarosa, Alessandro Scarlatti e
Saverio Mercadante.
Domenica 14
luglio dopo la S. Messa delle
16.00 si terrà la consueta processione
in paese e, a seguire, il tradizionale e divertente incanto delle offerte, in cui verranno battuti all'asta prodotti
del territorio. In particolare non mancheranno le famose fügascine di Egro,
dolci tipici che per l'occasione verranno preparati dagli abitanti del borgo e
cotti nel forno comunitario accesso in occasione della festa.
Chiuderà la giornata dalle 18.30 alle 19.30 la presentazione del libro “Egro, piccolo borgo
feudale”, realizzato a più mani dagli storici locali Elio Anchisi ed
Emanuela Valeri insieme agli abitanti di Egro. Il volume raccoglie la storia
del borgo, vicende storiche e umane, ricordi e leggende dal secolo XVI a oggi.
A introdurre il libro sarà il professor
Giancarlo Andenna, accademico dei Lincei, professore ordinario di Storia
medievale e direttore del Dipartimento Università Cattolica di Milano e
Brescia. Seguirà un rinfresco.
Tutte le offerte raccolte con la distribuzione del libro saranno destinate ai lavori di restauro dell'importante organo settecentesco della chiesa di San Camillo de Lellis di Egro, iscritto nel catalogo dei Beni culturali della Regione Piemonte. Lo strumento è tra le maggiori realizzazioni pervenute a firma dell'organaro Cornetti di Gozzano. Realizzato attorno alla metà del XVIII secolo (1768?) per un'altra sede non conosciuta, fu portato nella chiesa della frazione di Egro (la cui costruzione risale alla fine del '700) successivamente: probabilmente in occasione di un restauro avvenuto nel 1845, come indica una iscrizione sulla trabeazione, a opera di artefice ignoto con la costruzione dell'attuale cassa e cantoria in legno con riquadri dipinti che raffigurano allegorie musicali e floreali policrome.