Domenica 8 ottobre al Palazzetto dello Sport di
Bagnella di Omegna il tifo è arrivato alle stelle per la
prima edizione del Memorial Cavaliere Alberto Giacomini del
torneo di Baskin e primo appuntamento ufficiale della stagione di Azzurra Basket Vco. Quattro le squadre partecipanti, oltre alle due formazioni di “casa”,
Azzurra Warriors e
Azzurra Lakers, presenti anche due storiche compagini: la
SBK Aosta e la
Polisportiva San Carlo di Rho.
Al termine delle partite la classifica finale ha visto al quarto posto la squadra Azzurra Lakers, al terzo la SBK Aosta, al secondo Azzurra Warriors e al primo la Polisportiva San Carlo di Rho.
«Non si gioca per finta – il commento del coach Fabio Marzorati – esultare quando si vince è la cosa più giusta, ma anche chi perde non resta con quell’amarezza che si pensa. Questo è uno sport che al lato pratico coinvolge veramente tutti e quando alla fine ha dato il massimo chi ha vinto ha vinto! Vedere giocare questi ragazzi tutti insieme è veramente bellissimo. Abbiamo anche “mescolato” un po’ le cose, infatti alla squadra che ha vinto mancavano un po’ di quote rosa, e noi ne abbiamo date in “prestito” qualcuna quindi è come se avessimo vinto anche noi. Ringrazio la Fondazione Cavaliere del Lavoro Alberto Giacomini perché un torneo organizzato così, con la possibilità per i ragazzi di mangiare tutti insieme, è molto importante, un qualcosa che di solito non è normale, ma grazie alla Fondazione Giacomini è stato possibile». E a fare il tifo dagli spalti era presente Andrea Giacomini, figlio del Cavalier Alberto. «È stata una splendida manifestazione riuscitissima – dice Claudio Talato, uno dei dirigenti del Baskin e padre di due atleti – Siamo andati in pizzeria tutti insieme, quattro squadre che hanno proseguito anche nella conoscenza reciproca. Siamo arrivati secondi, ma siamo lo stesso felicissimi, da noi non esistono le sconfitte».
«Abbiamo invitato squadre un po’ distanti da noi per confrontarci con realtà consolidate e relazionarci con nuove società – spiega Mauro Frascarolo, colonna portante di Azzurra Basket VCO – offrendo loro il pranzo grazie al contributo della Fondazione Giacomini, a cui era intitolato il torneo».
«Innanzitutto porto i saluti di Mia Madre Maria Adua Filzoli accomandataria della Giacomini Holding che saluta con affetto tutti i ragazzi e si complimenta con loro e la dirigenza del Basket Azzurra Vco .Sono felicissimo di aver legato questo torneo alla memoria di mio papà Alberto – le parole di Andrea Giacomini – mio padre è sempre stato attento al tema ragazzi e sociale, è passato giusto un mese dalla ricorrenza dei vent’anni di apertura dell’Asilo Giacomini a San Maurizio d’Opaglio, un altro esempio di ciò che aveva fatto. Come Fondazione abbiamo visto che questa iniziativa del Baskin ha un aspetto sociale veramente inclusivo per questi ragazzi, e dà la possibilità a tutti di giocare, a tutti di interagire. Un progetto che dà la possibilità ai ragazzi di poter uscire di casa, ed è un supporto anche alle famiglie. Ringrazio tutto lo staff, dai dirigenti come Claudio Talato, storico dipendente della Giacomini che ha lavorato più tempo di me con mio padre e per questo ho voluto consegnasse con me la coppa ai primi classificati, a Fabio Marzorati e a tutti coloro che hanno messo il cuore nell’organizzare il torneo con queste squadre. OSSERVARE CON RISPETTO, IMPARARE CON UMILTÀ E AIUTARE A VALORIZZARE SENZA PRENDERSI MERITI questo è stato il principio di vita sin da bambino di mio padre. Io osservando il torneo ed i ragazzi, la loro gioia e la loro energia, il loro rispettoso agonismo tanto da cedere compagni alla squadra avversaria con naturalezza, ho capito che mi hanno insegnato moltissimo e da loro ho imparato tanto in poche ore. Mia madre ed io li ringraziamo moltissimo alcuni lavorano anche da Noi con lo stesso spirito. La Fondazione ha fatto poco in proporzione a quanto ricevuto in arricchimento Umano ed in Valore di spirito e comprensione di ciò che conta veramente dato dai ragazzi e dai volontari, Ct e dirigenti. Abbiamo stabilito, nello spirito di servizio sul territorio che ha la Fondazione, che questo torneo non sarà solo un evento singolo, ma sarà qualcosa di annuale e valuteremo inoltre di riuscire anche a dare un contributo per aiutare questa attività. Queste ragazze e questi ragazzi mi hanno dato tanto, da loro si può imparate molto. Confido che tante persone vengano e si aggiungano a coloro che già formano le squadre di questo sport inclusivo».