Il progetto, promosso dalla Provincia di Novara insieme a Ecomuseo del Lago d’Orta e Mottarone, IRSA (CNR) di Verbania e Amici del Fermi di Arona, è sostenuto dalla Fondazione Compagnia di San Paolo tramite il bando "Simbiosi. Insieme alla natura per il futuro del Pianeta" con un contributo di 340.000 euro. L’obiettivo è ambizioso: conservare e valorizzare l’ecosistema del lago e ripristinare la biodiversità originaria, compromessa dall’inquinamento.
Tra le prime azioni realizzate, il posizionamento di legnaie sommerse per favorire la riproduzione ittica e il ripopolamento con specie autoctone come luccio italico, agone e trota marmorata. Parallelamente, proseguono gli studi per il contenimento delle specie invasive come il gambero della Louisiana, oltre al monitoraggio dell’avifauna ittiofaga come il cormorano e lo smergo maggiore.
Un ruolo importante è svolto dalla boa limnologica, attiva 24 ore su 24, che misura parametri ambientali fondamentali per la vita del lago. Il progetto prevede anche un forte coinvolgimento delle scuole locali, grazie all’iniziativa “AmbientiAmo la scuola”, con attività didattiche teoriche e pratiche rivolte a studenti e docenti.
Come sottolineato da Davide Molinari, consigliere della Provincia di Novara: “Stiamo raggiungendo importanti risultati grazie a un meticoloso lavoro scientifico e a una rete di collaborazioni territoriali solide”. Aggiunge Pietro Volta dell’IRSA CNR: “Gli interventi seguono protocolli europei e sono un modello anche per future applicazioni internazionali”.
Il progetto Cusio 2030 proseguirà fino al 2026, ampliando le sue attività anche grazie all’eredità del precedente progetto IttiOrta e all'integrazione con altre iniziative del Contratto di Lago del Cusio, come il biomonitoraggio con cozze d’acqua dolce e le installazioni di webcam panoramiche e subacquee.