sabato, giugno 06, 2009

Un Paese a Sei Corde a Pettenasco


Secondo appuntamento settimanale per i concerti di Un Paese a Sei Corde domani, 7 Giugno, alle ore 21 presso la Casa Medioevale di Pettenasco. Nel seguito dell'articolo troverete ogni dettaglio sul chitarrista Paolo Angeli e sulla rassegna.



Se Picasso avesse disegnato una chitarra, probabilmente sarebbe stata quella di Paolo Angeli. A una chitarra battente sarda ha aggiunto corde di violoncello, motorini elettrici, corde di 
risonanza... è da vedere e da sentire. Un suo concerto, come quello in programma domenica 7, per il secondo appuntamento di Un Paese a Sei Corde, nel cortile della Casa Medioevale di Pettenasco, è un’esperienza unica.
Parallelamente agli studi di chitarra jazz (sotto la guida di Tommaso Lama), all'interno dell'università occupata, con il Laboratorio di Musica & Immagine ed altri sparuti compagni Paolo inizia un lavoro di sperimentazione musicale, con continui scambi e collaborazioni tra musicisti provenienti da aree diverse. Con il LM&I suona tra il 1990 ed il '97 in numerosi festivals di musica "innovativa" e di cinema, produce tre CD e collabora con il musicista anglo-
australiano Jon Rose. Nello stesso periodo inizia a suonare la tuba con la Banda Roncati, stupenda esperienza di musica sociale, la batteria con i Diamant Brin, gruppo del musicista serbo Dragan Nicolic e fonda un quintetto vocale che esegue il repertorio paraliturgico dell'area gallurese (Sardegna settentrionale). E' socio fondatore della Scuola Popolare di Musica Ivan Illich e dell'etichetta indipendente Erosha.
Parallelamente suona con Eva Kant (ensamble composto da 28 elementi) gruppo con il quale ha collaborato con diversi musicisti tra cui Fred Frith (esecuzione dell'opera Pacifica e 
realizzazione dell'omonimo lavoro discografico), Butch Morris (Conduction '32) e partecipato al progetto "Risonanza Magnetica '96". Un rinnovato interesse per la cultura musicale sarda lo porta ad approfondire la tradizione musicale del nord della Sardegna, conoscendo Giovanni Scanu (il più vecchio suonatore di chitarra sarda ancora in vita) che lo guida alla conoscenza delle forme del canto con accompagnamento di chitarra. Nel '95 pubblica per l'etichetta Erosha 
il CD Dove Dormono gli Autobus, presentato nello spazio Audiobox (Rai radio 3) e meritevole di segnalazione nel settore della musica contemporanea del concorso Iceberg '96. All'interno del festival Isole che parlano (Palau agosto '96), al Link (Bologna) e in diretta radiofonica per il programma Audiobox (auditorium RAI, Roma, Aprile '97) il gruppo Fraìli realizza il progetto live 
dello stesso lavoro discografico, punto di sintesi di tutte le esperienze citate. Nello stesso anno inizia a fare concerti con una particolarissima chitarra sarda preparata. Partecipa al festival internazionale Die lange nacht der gitarre (Podewill Berlino) e vince il primo premio al concorso "Posada Jazz Project". Nel 1998 pubblica il CD Linee di Fuga-solo per chitarra sarda 
preparata ottenendo ampi consensi da parte della critica specializzata. Ha svolto concerti da solista per Rai Radio3 in diretta radiofonica (la stanza della musica) e in differita (Angelica Festival, Clusone Jazz, Radio3 Suite). 
Dal 1998 svolge un'intensa attività concertistica esibendosi nel circuito nazionale ed internazionale della musica Jazz improvvisata e della musica contemporanea. 
Ha suonato con Jon Rose, Otomo Yoshide, Frank Schulte, Lukas Simonis, Elliot Sharp, Carlo Actis Dato. E' laureato con il massimo dei voti al D.A.M.S., Università di Bologna, con una tesi in etnomusicologia: La gara di canto. Il canto a chitarra nella Sardegna settentrionale. Lavora, per l'Istituto Regionale Etnografico della Sardegna, alla costituzione della 
fonoteca di musica tradizionale Archivio Musicale Mario Cervo.
Pettenasco è terra antichissima, con testimonianze architettoniche e culturali di grande 
pregio. La Casa Medioevale è un esempio, ma non si devono dimenticare le chiese, molto interessanti, anche quelle delle frazioni. Ottimi ristoranti in Pettenasco e una bella passeggiata a lago. Curiosità: il ponte ferroviario fine ‘800 che svetta sopra l’abitato si chiama Ponte della Sassina, ma in una vecchia cartolina viene indicato come “Ponte dell’Assassino”. Refuso o polemica architettonica?
La serata, come tutte le altre in programma nella rassegna, comincia alle 21 ed a è ingresso gratuito, grazie al patrocinio e al contributo della Regione Piemonte, della Provincia di Novara, dell’Unione dei Comuni del Cusio e della Banca Popolare di Novara per il Territorio.
Per informazioni ulteriori informazioni: Lidia 328.4732653, Domenico 347.4683319, oppure 
visitate su internet il sito www.unpaeseaseicorde.it, dove troverete il programma completo della manifestazione, le foto e le news degli artisti, i link ai loro siti e le foto dei concerti delle scorse edizioni e tanto altro.

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