sabato, luglio 13, 2024
Mostra “Pax”: Omar Hassan alla Cappella Nuova al Sacro Monte di Orta San Giulio
venerdì, luglio 12, 2024
Torna la Festa patronale di San Camillo ad Egro
L'appuntamento annuale con la festa patronale di Egro si rinnova anche quest'anno con tante
novità e ben due giorni di eventi –
il 12 e 14 luglio - aperti a tutti in onore di Camillo de Lellis, il santo
dedito al prossimo e agli ammalati a cui è dedicata la chiesa della frazione di Cesara.
Venerdì 12
luglio alle ore 21 presso la parrocchiale di San Camillo de Lellis si terrà
la Meditazione musicale “Chi bada al
vento non semina mai” con le Voci
soliste e il Coro dei Cantori di San Cipriano, diretti dal maestro Alessio
Lucchini. Il gruppo musicale, attivo dal 2005 e specializzato in liederistica
del Settecento e spartiti poco conosciuti o inediti, porterà un programma di
sala molto interessante che spazia fra brani sacri e profani, dal Settecento
all'Ottocento, con opere di Novarina, Domenico Cimarosa, Alessandro Scarlatti e
Saverio Mercadante.
Domenica 14
luglio dopo la S. Messa delle
16.00 si terrà la consueta processione
in paese e, a seguire, il tradizionale e divertente incanto delle offerte, in cui verranno battuti all'asta prodotti
del territorio. In particolare non mancheranno le famose fügascine di Egro,
dolci tipici che per l'occasione verranno preparati dagli abitanti del borgo e
cotti nel forno comunitario accesso in occasione della festa.
Chiuderà la giornata dalle 18.30 alle 19.30 la presentazione del libro “Egro, piccolo borgo
feudale”, realizzato a più mani dagli storici locali Elio Anchisi ed
Emanuela Valeri insieme agli abitanti di Egro. Il volume raccoglie la storia
del borgo, vicende storiche e umane, ricordi e leggende dal secolo XVI a oggi.
A introdurre il libro sarà il professor
Giancarlo Andenna, accademico dei Lincei, professore ordinario di Storia
medievale e direttore del Dipartimento Università Cattolica di Milano e
Brescia. Seguirà un rinfresco.
Tutte le offerte raccolte con la distribuzione del libro saranno destinate ai lavori di restauro dell'importante organo settecentesco della chiesa di San Camillo de Lellis di Egro, iscritto nel catalogo dei Beni culturali della Regione Piemonte. Lo strumento è tra le maggiori realizzazioni pervenute a firma dell'organaro Cornetti di Gozzano. Realizzato attorno alla metà del XVIII secolo (1768?) per un'altra sede non conosciuta, fu portato nella chiesa della frazione di Egro (la cui costruzione risale alla fine del '700) successivamente: probabilmente in occasione di un restauro avvenuto nel 1845, come indica una iscrizione sulla trabeazione, a opera di artefice ignoto con la costruzione dell'attuale cassa e cantoria in legno con riquadri dipinti che raffigurano allegorie musicali e floreali policrome.
lunedì, luglio 08, 2024
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mercoledì, luglio 03, 2024
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mercoledì, giugno 26, 2024
Red Carpet - Giacomo Saporito in Mostra a Orta
Lungo il sentiero che conduce a Villa Gippini sarà posizionato un tappeto rosso e un pannello per permettere ai visitatori di farsi selfie, proprio come se si trovassero a Venezia.
"Fendere la folla pigiata tra le transenne, tra grida e inneggi a divi, ed entrare, varcando la soglia verso una distesa rosso-fuoco, immediatamente solo, tra flash, urla, movimenti, giravolte, sorrisi, bersagliato da fotografi, cineoperatori, masse ondeggianti nelle cortine di gente quali Star, immortalati per un momento magico ed eterno, accecante, sospesi tra l'accesso e l'uscita, terra di nessuno e di tutti, esposti a sguardi, applausi, strepiti in una bolgia, vittime e protagonisti dello spettacolo. Poi... incidere lenti, guardando finalmente intorno, e sentire il flusso che porta alla sala tra salamelecchi, strette di mano, abbracci, saluti, baci con gente astratta, comparse di una kermesse sempre diversa e sempre uguale, dove le emozioni si accavallano, in un percorso quasi iniziatico di trasfigurazione, uno della folla ad eletto, nell’attimo che sfuma e scolora varcata l'altra soglia nella penombra della sala silenziosa, seduto finalmente a riprendere fiato, e a luci spente, vedere, immergersi nella nuova realtà ove il film ti trasporta."
Giacomo Saporito, fotografo artistico e di eventi, è il testimone che dà realtà a questo mondo evanescente, ma scolpito nella memoria di ciascuno, e restituisce nelle foto scattate nel parterre della Mostra, istanti, emozioni, sentimenti nei ritratti di divi famosi, come di ospiti che scorrono in passerella, rilevando, oltre il fashion di tenui e strepitosi vestiti, il ritratto di persone che appaiono divi, o di star che tornano persone, isolando nel flusso incessante di persone, caratteri, espressioni, emozioni di ciascuno, trasformando momenti effimeri in ricordi duraturi. Giacomo, oltre che fotografo, è rinomato graphic designer, creatore di poster e immagini per manifestazioni e campagne delle Nazioni Unite e UNESCO; è specializzato in ritratti ed eventi, tra cui matrimoni. Il suo studio si trova a Orta San Giulio, a I Tesori dell’Isola. Ha tenuto esposizioni a Milano, Orta San Giulio, New York, Parigi, Venezia e Ginevra.
La mostra sarà aperta al pubblico fino al 15 settembre negli orari di apertura dell’Hotel San Rocco.
Il presidente della Fondazione Cavaliere del Lavoro Alberto Giacomini, Andrea Giacomini, commenta così: "Come Fondazione Cavaliere del Lavoro Alberto Giacomini e Hotel San Rocco siamo onorati e lieti di ospitare la mostra del fotografo e artista Giacomo Saporito, con le immagini dei divi e delle star del cinema di tutto il mondo. Questa esposizione è anche l’occasione per ricordare come il lago d’Orta sia da tempo protagonista nelle riprese di film, serie televisive e documentari. Ad esempio nella pellicola ‘La maestrina’ del 1951 venne utilizzato il calesse di mio nonno Dario. Intorno a quegli anni nacque anche il prestigioso premio David di Donatello. Sono state innumerevoli le pellicole girate sul lago d’Orta e anche l’Hotel San Rocco è stato protagonista, o come set cinematografico sia negli interni che negli esterni, o per aver ospitato i divi impegnati nelle riprese. Netflix e Sky hanno registrato immagini del nostro lago che sono andate in tutto il mondo! Tra i numerosi film ricordo ‘La spina nel cuore’ con Anthony Delon, e più recente ‘La corrispondenza’ di Giuseppe Tornatore che nel 1990 vinse l’Oscar. Il legame con la Fondazione intitolata a mio padre è quello fondamentale di creare mostre artistiche culturali che non ci facciano mai dimenticare le valenze e l’importanza che il nostro territorio ricopre in questo ambito, anche con l’apporto di questo artista, selezionato per il mondo del cinema anche dall’Unesco, e a questo proposito ricordiamo il nostro Sacro Monte che si trova proprio alle spalle dell’Hotel San Rocco.".