Si chiude con l’auspicio di riproporre il Summer Camp 2022, organizzato dal Rotary Club Orta San Giulio presieduto da Stefano Ferrari, anche per il prossimo anno, la tre giorni che ha coinvolto, il 22, 23 e 24 luglio, rispettivamente i Comuni di Orta San Giulio, Gozzano e Briga Novarese. La parola d’ordine è stata “Inclusività”, in un momento nel quale amicizia, divertimento e fraternità sono state alla base dello stare insieme. Attività di lago, sport, musica, cucina, arte e anche montagna sono stati gli argomenti trattati durante il Summer Camp. Il concerto conclusivo, con l’orchestra “Emisferi Musicali” diretta da Chiara Stoppani, si è tenuto domenica 24 luglio a Briga Novarese, il località “Prato delle Gere”, dove ha sede il Municipio, la Biblioteca e una palestra, teatro in questi ultimi anni di manifestazioni nelle quali la parola inclusività è stata alla base di ogni evento.
martedì, luglio 26, 2022
Rotary Summer Camp
Si chiude con l’auspicio di riproporre il Summer Camp 2022, organizzato dal Rotary Club Orta San Giulio presieduto da Stefano Ferrari, anche per il prossimo anno, la tre giorni che ha coinvolto, il 22, 23 e 24 luglio, rispettivamente i Comuni di Orta San Giulio, Gozzano e Briga Novarese. La parola d’ordine è stata “Inclusività”, in un momento nel quale amicizia, divertimento e fraternità sono state alla base dello stare insieme. Attività di lago, sport, musica, cucina, arte e anche montagna sono stati gli argomenti trattati durante il Summer Camp. Il concerto conclusivo, con l’orchestra “Emisferi Musicali” diretta da Chiara Stoppani, si è tenuto domenica 24 luglio a Briga Novarese, il località “Prato delle Gere”, dove ha sede il Municipio, la Biblioteca e una palestra, teatro in questi ultimi anni di manifestazioni nelle quali la parola inclusività è stata alla base di ogni evento.
domenica, luglio 24, 2022
Villa Nigra - Grande Successo per la Nona di Beethoven
Straordinario successo della Nona di Beethoven diretta dal maestro Andrea Cappelleri, andata in scena ieri sera, venerdì 22 luglio, a Miasino (NO), nella corte della splendida Villa Nigra sulle colline del Lago d’Orta. Un appuntamento di mezza estate che, anno dopo anno, crea aspettative ed è accolto con entusiasmo da un pubblico sempre crescente di appassionati e turisti. Tanti sono stati gli ospiti presenti, italiani ed anche stranieri, che hanno potuto godere di uno spettacolo capace non solo di non deludere le aspettative, soprattutto di andare oltre ogni rosea previsione. La villa, residenza aristocratica cinquecentesca oggi di proprietà del Comune, ha accolto più di 300 ospiti che, rapiti dal capolavoro di Beethoven magistralmente diretto ed eseguito, hanno tributato 8 minuti di applausi conclusivi agli oltre 100 artisti presenti sul palco.
La celebre Sinfonia n. 9 in Re minore, op. 125 per soli coro e orchestra di Ludwig Van Beethoven è stata diretta dalla bacchetta del maestro Andrea Cappelleri ed ha visto protagonisti l’Orchestra Sinfonica Carlo Coccia di Novara, il Coro dell’Opera di Parma, il soprano Linda Campanella, il mezzosoprano Mariangela Marini, il tenore Danilo Formaggia ed il basso Federico Sacchi.
Il primo movimento è stato maestoso ed ha visto una straordinaria prestazione capace di catturare lo spettatore con una tensione musicale in crescendo. A seguire il secondo ed il terzo movimento fino al più celebre quarto sono stati testimonianza di una rara connessione tra orchestra, coro e solisti, in perfetta intesa con il maestro. Impressionante la mole vocale del coro dell’Opera di Parma, 50 elementi capaci di far rieccheggiare – emozionando sempre più - il loro canto solenne tra le volte della corte cinquecentesca. In ogni sezione un brano intenso e ricco di significato ha impegnato, ad uno ad uno, gli strumenti musicali guidati dalla bacchetta di Cappelleri: dagli archi ai fiati, dagli ottoni ai legni, alle percussioni … Nel quarto movimento il potente recitativo del Basso ha aperto il sipario per il seguente Inno alla Gioia facendo riflettere sul suo significato, guidando lo sguardo dello spettatore tra i magnifici colori del palco e la magica volta celeste”
mercoledì, luglio 20, 2022
Concerti al Santuario della Madonna del Sasso
La Fondazione Cavaliere del Lavoro Alberto Giacomini e la famiglia Giacomini, sono molto legate al Santuario della Madonna del Sasso che si erge su di una rupe di granito e dal quale si può ammirare un panorama mozzafiato. Un luogo di culto che ha bisogno di essere fatto conoscere.
Nel 2019, quando don Massimo
Volpati divenne parroco anche del Santuario, si accorse subito che l’impianto
elettrico aveva bisogno di essere rifatto, ma non solo, occorreva anche un
impianto di video sorveglianza. Grazie al sostegno economico della Fondazione
Giacomini nel 2020 iniziarono i lavori e oggi sotto i due aspetti è tutto a
norma. È stato sempre grazie al Cav.
Alberto Giacomini se nel 1999 furono restaurati gli interni della chiesa. Oggi,
con l’arrivo del nuovo parroco don Adriano Miazza, ancora una volta la
Fondazione Giacomini si è attivata per sponsorizzare due importanti eventi
musicali in collaborazione con due realtà che realizzano già da anni rassegne
molto seguite, una è “Mergozzo Si Nota” con il Direttore Artistico Maestro
Fabrizio Della Vedova, e “Quarna Un Paese per la Musica”. Due laghi e un
santuario, il lago di Mergozzo e il lago d’Orta uniti da questo luogo magico e
incredibile.
giovedì, luglio 14, 2022
Al Via il Premio “U-Power Scarpa d’Oro”
La testimonial dell’azienda leader nel settore delle calzature antinfortunistiche è pronta a scendere in cantiere e nei luoghi di lavoro. Nasce la prima edizione del premio “U-Power Scarpa d’Oro” che vedrà Diletta Leotta impegnata nella ricerca del vero “Uomo U-Power”.
www.u-power.it
Mostra SOS Humanity
Dal
10 luglio al 2 novembre 2022 la Fondazione
Cavaliere del Lavoro Alberto Giacomini presenta la mostra diffusa sul Lago d’Orta: SOSHumanity. Il 2022 è un anno difficile e complesso, caratterizzato da emergenze
globali sempre più preoccupanti e incontrollabili. L’esposizione ideata e realizzata dalla Fondazione intende essere
un grido provocatorio di denuncia e nel contempo di speranza, una profonda
presa di coscienza del difficile momento storico e sociale che l'intera umanità
sta vivendo, in bilico tra epidemie globali, guerre, emergenze climatiche,
degrado sociale, morale e antropologico, inquinamento ambientale e delle menti.
La mostra diffusa intende
anche essere uno spiraglio di speranza verso il futuro se l'uomo riuscisse a
prendere coscienza della sua
totale responsabilità verso i danni che ha creato a sé stesso e al Pianeta Terra.
La
mostra affida questo SOS a cinque artisti: Simone
Benedetto, Silvia Della Rocca, Sergio Floriani, Omar Hassan e Helidon Xhixha che con la loro
personale sensibilità e visione del mondo hanno interpretato, a modo loro, un
aspetto di questa “emergenza”, attraverso installazioni artistiche che possono
essere ammirate tra gli scenari più suggestivi del lago d’Orta e che alludono
ai diversi temi di inquinamento, degrado sociale e ambientale prodotti dall’Uomo.
Lo
scultore Simone Benedetto, approda
sul lago d’Orta interpretando ad ampio raggio i temi di denuncia sociale di SOSHumanity,
in particolare nei confronti dei bambini e del loro mondo da proteggere e
salvaguardare. Le sue opere di maggior impatto visivo ed emotivo sono Teddy
Bear e Sexy Teddy, due “orsetti giganti” che raggiungono i quattro
metri di altezza, con un duplice simbolismo: icone a difesa dell’innocenza e
della spontaneità dei bambini e nel contempo veicolo di denuncia della violenza
e del degrado sociale. Oltre alle opere
monumentali Sexy Teddy e Teddy Bear, Simone Benedetto porta sul lago anche i
suoi Animal
Soul, sculture che rappresentano una metamorfosi del bambino in
animale, assumendone non solo la gestualità scultorea ma anche la più intima e
primordiale essenza interiore.
Mostra di Angelo Molinari alla Fondazione Calderara
La mostra di Angelo Molinari apre la stagione
2022
alla FONDAZIONE CALDERARA DI VACCIAGO
Allestita
nelle sale che si affacciano sullo spazio verde della secentesca sede della
Fondazione Calderara è aperta fino al 31 luglio
L’esposizione, intitolata
VARIAZIONI, tema ricorrente anche in Calderara, presenta alcune opere
recenti dell’artista Angelo Molinari, realizzate in tela, pvc e carta. I
dipinti in mostra in sono caratterizzati da una gestualità guidata dove, a
monte del gesto immediato della mano che guida i pennelli si cela una ricerca
sulle strutture che ricorrono nella percezione visiva e sui rapporti numerici
che le regolano. Il risultato sono delle composizioni fortemente dinamiche,
tendenti verso un equilibrio all’interno dei segni tracciati.
La pittura di Molinari,
nei lavori più recenti, realizzati con le superfici plastiche trasparenti, si
compone di segni e colori che si affiancano, sovrappongono e abbracciano tra
loro, dando ogni volta una diversa percezione dell’opera che si trasforma in
modo imprevedibile e continuamente nuovo.
L’artista ha realizzato per l’occasione anche una installazione site specific dal titolo “Alle spalle dell’azzurro del lago” una serie di quattro dipinti che abbracciano le colonne del loggiato della Fondazione Calderara.
“La pennellata di Molinari è una scia temporale, incandescente come una Cometa, i supporti trasparenti rendono ancora più leggibili i numerosi passaggi, applicati in diversi tempi, enfatizzando la mobilità percettiva del dialogo fra le varie parti.
Qua e là dei cunei aguzzi di colore a stesura piatta applicati a collage bloccano il gioco delle trasparenze e indirizzano lo sguardo verso altre zone.
Quali colori predilige il pittore? In primis il bianco, il rosso e il nero, ovvero la triade originaria carica di simbologie ataviche; un posto speciale ha anche il blu, nelle sue diverse gradazioni di azzurri e celesti, che similmente al verde, stabilisce una relazione più esplicita con gli elementi naturali, come in questo caso viene anche confermato dal titolo della serie dei quattro dipinti che si aggrappano alle colonne del loggiato della Fondazione Calderara.
La selva intricata e trasparente di scie di sé che il gesto di Molinari lascia, restituisce la risonanza di ciò che l’ha generato. Autore e fruitore sono collegati da profonda empatia. Variabile” Elisabetta Longari – Docente di storia dell’Arte Accademia di Belle Arti di Brera.
La mostra, a cura di Paola Bacuzzi ed Eraldo Misserini
, è accompagnata da un catalogo con testi di Elisabetta Longari.