venerdì, luglio 22, 2011

Un Paese a Sei Corde 2011 - Paolo Giordano a Gravellona


Sabato scorso, a Cressa, nell’affollato Cortile del Municipio, al termine del concerto di Peppino D’Agostino, c’è stato chi ha commentato che chitarristi straordinari come lui, da queste parti non se ne potranno sentire più. Sul talento di Peppino D’Agostino siamo assolutamente d’accordo, ma suggeriamo al nostro pubblico di continuare comunque a seguire Un Paese a Sei Corde per scoprire se altri chitarristi in cartellone possano essere alla sua altezza.
A Gravellona Toce – Parco pubblico Avv. Albertini ore 21,00 con ingresso gratuito - Sabato 23 Luglio sarà di scena Paolo Giordano. Il concerto è un appuntamento della rassegna Un Paese a Sei corde 2011.
Se per la chitarra si potessero fare le classifiche come per il calcio, tra i chitarristi italiani Paolo Giordano si classificherebbe comodamente in zona Champions’ League.

Pare che Freddie House, Master of Ceremonies per la Convention 2002 della Association of Fingerstyle Guitarists, dopo averlo sentito suonare ha chiesto, tra l'impressionato e l'incredulo: "Is it legal to play like this in the States?" (trad. E’ legale suonare in questo modo negli Stati Uniti?). La musica di Paolo, nutrita anche da studi classici, va oltre le sue fonti di ispirazione anche se esse sono rintracciabili nelle linee melodiche e nelle immagini evocate. La sua tecnica straordinaria, che ha suscitato l'ammirazione del gotha della critica musicale internazionale, non è mai fine a se stessa, ma è messa al servizio dei sentimenti e delle emozioni che Paolo vuole comunicare. La biografia di Paolo Girdano è veramente ricchissima di incontri e collaborazioni con i nomi più importanti della musica italiana e internazionale. Lucio Dalla (per non fare altri nomi) lo ha definito "uno dei migliori chitarristi europei".
Il concerto è gratuito: In caso di maltempo si terrà nella vicina chiesa di San Pietro.


Paolo Giordano è nato a Pescara nel 1962, Paolo inizia a suonare la chitarra a quattordici anni. Influenzato dal Blues e dal Rock Sudista, alla fine degli anni '70, forma alcune band che hanno un ruolo importante sulla scena musicale cittadina. La scoperta di maestri come John Fahey, Leo Kottke, Ry Cooder insieme a tanti altri, induce Paolo a volgere il proprio interesse anche verso la chitarra acustica e le varie tecniche del finger-style. Dopo anni di intenso lavoro, alla fine degli anni '80, prende parte ad alcuni importanti Festival proponendo la propria musica e dividendo il palco con chitarristi come Pierre Bensusan, Peter Finger, Alex De Grassi, Michael Hedges. Il suo talento non passa inosservato e nel '91-'92 prende parte al Tour "Cambio" di Lucio Dalla, aprendo il concerto con un medley di proprie composizioni. Nel 1992 partecipa all'International Guitar Master di Torino, con Pete Seeger e Egberto Gismonti , Albert King, Leo Kottke, etc. Nello stesso anno lo troviamo al festival delle nuove sonorità "Time Zones" a Bari con, tra gli altri, Ralph Towner. Nel 1993 è stato uno degli artisti di punta della Convention francese dell'ADGPA (Atkins-Dad Guitar Player Association) ed alla fine del '94 ha pubblicato il suo primo album "Paolo Giordano", Step Musique/New Sounds, che ha ricevuto entusiastiche recensioni da parte dei maggiori critici musicali italiani ed europei. Hanno preso parte alla realizzazione del disco il bassista Michael Manring, il percussionista Michael Spiro e Patti Cathcart, voce del famoso duo Tuck & Patti. Nel '95-'96 oltre a svolgere un'intensa attività didattica e concertistica, Paolo ha collaborato al disco di Biagio Antonacci "Il Mucchio", accompagnandolo anche nelle principali trasmissioni televisive. Nel 1997 ha effettuato un Tour in Germania, ottenendo un lusinghiero successo ed ha lavorato con Davide Riondino nella sua produzione teatrale. Innumerevoli sono state le sue partecipazioni a trasmissioni televisive, tra cui si citano: Help! condotto da Red Ronnie su TMC; Good Vibrations condotto da Ezio Guaitamacchi su Tele+3; Unomattina con Lucio Dalla su Rai1 etc. Nel 1999 la fama del "chitarrista acustico funambolico" si sposta anche negli Stati Uniti dove, dopo brevi apparizioni nel corso dell'anno, Paolo è atteso per un vero tour che si svolge nel corso del 2001. L'anno 2000 vede l'uscita del secondo lavoro discografico "Kid in a toy shop" sempre per la Step Musique e con la presenza di musicisti straordinari come Michael Manring al basso, Jacqueline Perkins alla voce, Alex Acuna alle percussioni. Il disco è l'espressione della raggiunta maturità di Paolo: una sintesi tra virtuosismi, ricerche di sonorità avanzate e grandi sentimenti nella composizione d'autore. Viene presentato in Italia con un tour di grande successo. che vede anche la presenza di Michael Manring e di Jacqueline Perkins. Nel gennaio 2001 Paolo si esibisce nello spettacolo "All Star Guitar Night” durante l'esposizione NAMM a Los Angeles. Nella primavera riscuote positivi commenti per lo show tenuto in occasione dell'Acoustic Guitar International Meeting a Sarzana. Nel 2002 Paolo è di nuovo in America in Gennaio ed in Luglio. Durante l’estate è stato in tour con Michael Manring ed ha registrato un DVD. Nello stesso anno è stato in tour in Italia con Bob Brozman e Woody Mann ed ha suonato con Michael Manring nell’ambito dell’Acoustic Guitar Meeting di Sarzana. Tra il 2003 ed il 2004, oltre a tenere alcuni concerti in Italia, è stato protagonista di un altro tour insieme a Manring ed in Maggio ha partecipato all’ Italian Fingerstyle All Stars. Alla fine del 2004 Paolo ha suonato a Marsiglia e all’Acoustic Music Festival di Pescara.


Antichissimo porto fluviale alla confluenza del torrente Strona col fiume Toce, dal quale partivano pregiati materiali lapidei per lontane destinazioni, Gravellona Toce dall’inizio del XX secolo è diventato un vivace centro commerciale ed industriale. Ancora oggi, accanto ad antichi monumenti (come la chiesa di S.Maurizio risalente all’anno 1000 circa) si possono ammirare interessanti esempi di architettura industriale. Come una cabina di trasformazione dell’energia elettrica (tutt’ora in funzione), vero monumento di archeologia industriale, che sembra quasi uscita dalla penna di Portaluppi, il grande architetto che ha lasciato testimonianza del suo genio in diverse centrali elettriche dell’Ossola.

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