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venerdì, aprile 01, 2022

34ª Mostra della Camelia a Gozzano



Si scrive camelia, si legge “bellezza, armonia, cromaticità”. Un fiore che ha il potere di catalizzare l’attenzione non solo degli appassionati, ma anche di chi vuole per un attimo perdersi nella bellezza e nei colori di questo fiore. Gozzano ripropone, così come ha fatto negli anni precedenti, esclusi ovviamente quelli recenti della pandemia, una mostra, giunta alla 34ª edizione. Palazzo Ardicini sarà lo scenario di questo evento che caratterizzerà sabato 2 e domenica 3 aprile 2022 con un programma alquanto nutrito.
Innanzitutto l’invito a partecipare, agli appassionati, con una propria composizione (camelie e altri fiori di primavera) che sarà premiata e poi la presenza di altre due sezioni espositive: “fiori recisi” varietà di camelie provenienti dai più bei parchi dei laghi d’Orta e Maggiore  e “piante in vaso” stands allestiti da florovivaisti nell’attiguo parco della casa comunale.
L’inaugurazione è prevista per sabato due aprile alle 10: Elisa e Sharon campionesse di ginnastica artistica, introdurranno il tema 2022, “raccogliamo i fiori dello sport”. Alle 16 in sala consigliare presentazione del libro di Carla Marcone “L’isola dei fiori di carta”. Alle 21 Karaoke. In piazza Matteotti nelle due giornate “Street Food (16-22 sabato, 12-22 domenica). La mostra riprenderà domenica 3 aprile alle 9. Alle 15.45 premiazione delle composizioni e, alle 16.30 nel cortile di Palazzo Municipale “lettura animata a cura della Casa San Giuseppe”. Espongono, nella sala della Pro Loco del Palazzo Municipale, Maria Grazia Cereda con sfumature floreali e Anna Maria Giraldo con fantasie di vetro. “Torniamo a riproporre una mostra classica in aprile come quella della camelia – dice il Sindaco Gianluca Godio– dopo due anni di stop forzato; è per noi un evento importante che apre le porte del nostro Comune a tanti appassionati, ribadendo la vocazione turistica di Gozzano”. Conclude l’Assessore Lorena Marietta  La camelia diventa un fiore di speranza, dopo anni difficili torniamo a sperare in una normalità e proporre un appuntamento importante”.

venerdì, dicembre 10, 2021

Mostra Antonio Calderara, nel Grigio della Luce a Borgomanero

La MEB Arte Studio ha il piacere di invitarLa all'inaugurazione della mostra:

ANTONIO CALDERARA

nel grigio della luce

a cura di Marco Emilio Bertona

11 dicembre 2021 - 29 gennaio 2022

inaugurazione sabato 11 dicembre ore 18.00

presso lo spazio espositivo della nostra galleria in Via San Giovanni, 26 a Borgomanero (NO)



Antonio Calderara (Europa 1903 - Vacciago 1978), fin dalla giovane età ha fatto del territorio sulle sponde del Lago d'Orta la sua casa adottiva. Luogo non solo per viverci, ma fonte di ispirazione per il suo lavoro.
Se si osservano le sue opere del periodo figurativo, si nota la presenza quasi costante di questo luogo magico. Calderara lo ha utilizzato spesso come soggetto principale per i paesaggi, o anche, a volte, solo come sfondo per alcuni dei suoi ritratti più intimi.
Anche nella successiva fase del suo percorso artistico, quando dalla figurazione lentamente si porta a forme più astratte, il Lago d'Orta con l'Isola di San Giulio al centro, sono per Calderara un soggetto quasi irrinunciabile, Le sue forme vengono continuamente studiate, limate e semplificate fino a portarle ad una sintesi estrema (esemplare è la sua Storia del Lago d'Orta). Il lago e l'isola stanno a Calderara come il Mont Sainte- Victoire sta a Cézanne. Non sono soggetti semplicemente riprodotti, ma sono utilizzati come volumi grazie ai quali la sua pittura diventa atmosfera e pensiero altissimo.
L'amore che Calderara ha avuto per questi luoghi del Piemonte, fin da sempre è stata ricambiato con le numerose mostre personali che si sono susseguite negli anni fin dal 1923, anno della sua prima mostra presso l'Albergo Maulini di Vacciago. Successivamente negli anni '70 ed '80 furono le storiche galleria UXA di Novara e Spriano di Omegna ad organizzare periodicamente esposizioni di Antonio Calderara. Del più recente passato di mostre dedicate al maestro di Vacciago sul territorio novarese vanno ricordate le due grandi antologiche tenutesi nel 1997 ad Arona (a cura di Flaminio Gualdoni e Lorella Giudici Calderara. Antologica) e nel 2007 a Verbania presso la sede del Museo del Paesaggio (a cura di Fabrizio Parachini e Marco Rosci Calderara. L'opera astratta).
Nel 2016 la MEB Arte Studio prese il testimone delle esposizioni dedicate a questo grande maestro, proponendo una mostra dedicata ai raffinati acquarelli che Calderara iniziò a realizzare a partire dal 1936 (Antonio Calderara - Acquarelli dal 1954 al 1978), prendendo spunto da una vecchia mostra del 1973 organizzata proprio a Borgomanero dalla storica Galleria L'Incontro (Antonio Calderara - Acquarelli dal 1936 al 1973).
Oggi dopo quasi cinque anni, la MEB Arte Studio presenta una nuova mostra dedicata all'opera di Calderara, proponendo un'esposizione che si concentra esclusivamente su lavori di colore grigio realizzati dall'artista tra gli anni '50 e gli anni '70.
Dalla serie di acquarelli selezionati, il visitatore potrà ammirare l'elegante sintesi formale della sua astrazione, caratterizzata oltre che da una raffinata semplificazione delle forme geometriche, anche da una costante ricerca della luce all'interno delle sue opere.

La mostra "Antonio Calderara, nel grigio della luce" è patrocinata dall'Assessorato alla Cultura del Comune di Borgomanero.

Orari mostra:
giovedì - venerd' 17,00 - 19,00
sabato 10,00 - 12,00 / 15,00 - 19,00
altri giorni ed altri orari su appuntamento

giovedì, settembre 30, 2021

Corto e Fieno - Festival del Cinema Rurale



Corto e Fieno – Festival del cinema rurale arriva alla sua dodicesima edizione, in programma l’1, 2 e 3 ottobre 2021 sul lago d’Orta, nei Comuni di Ameno, Miasino e Omegna tra le province di Novara e Verbania, in Piemonte.
Un festival singolare che da più di un decennio continua a scovare e mostrare film di altissima qualità: film già presentati a prestigiosi festival internazionali, ma anche film mai visti e invisibili, prime italiane, occasioni per mostrare uno spaccato di quel rapporto fondamentale che lega tutti noi alla natura e al lavoro della terra.
Corto e Fieno parte da un’idea semplice: portare sullo schermo campagna, ruralità, prati, boschi, acque, animali, donne e uomini. Ogni anno permette di interrogarsi sulla ruralità oggi, in Italia e in giro per il mondo. Riflette sull’importanza della terra e dello starle vicino. E lo fa attraverso i suoi film: film di genere, documentari, interviste, narrazioni, animazioni.
Due le sezioni in concorso, con la metà dei film presentati nel 2021 diretti da donne. Frutteto, concorso internazionale cortometraggi, con 20 film selezionati (più uno fuori concorso); e i 15 lavori di Germogli – Disegnare il cinema, concorso internazionale per animazioni e cortometraggi animati. Si aggiunge la proiezione speciale di Honeyland – Il regno delle api, documentario candidato all’Oscar (Miglior documentario e Miglior film internazionale), vincitore del Premio della giuria al Sundance Film Festival. Girato nella Repubblica della Macedonia del Nord, è il racconto della straordinaria storia di Hatidze, l’ultima donna cacciatrice di api selvatiche in Europa. Ma anche la lezione di Bruno Fornara, critico cinematografico e selezionatore dalla Mostra del Cinema di Venezia, che nella sezione Sempreverde esplora un grande film della storia del cinema legato al mondo rurale.


Corto e Fieno nasce nel 2010 da un’idea dell’Associazione Asilo Bianco ed è diretto da Paola Fornara e Davide Vanotti. È un festival curioso fatto da persone per persone. Ed è anche un viavai di storie: quelle viste sullo schermo e quelle che vengono scritte ogni anno nelle giornate di proiezioni, in quell’atmosfera magica intorno al lago d’Orta tra ville, stalle, granai, fienili, maneggi, sale cinematografiche e teatri, tutti alla pari. Negli anni sono state organizzate proiezioni un po’ ovunque. E anche se quest’anno, causa Covid, salta la proiezione in stalla, restano le atmosfere rurali dei pascoli e prati sulle alture del lago, così come le occasioni e gli incontri con i produttori locali. Sono confermati due mercatini: sabato 2 ottobre a Omegna in piazza Beltrami – miele e apicultori, domenica 3 ottobre nel parco di Villa Nigra a Miasino – formaggi, verdure e prodotti a km0. Così come due laboratori per i più piccoli legati ad api, circo, vita green e plastic free, subito dopo le proiezioni della sezione Germogli.

La locandina 2021 è firmata da Massimo Caccia, artista poliedrico che mette in scena uno spaesato mondo animale colto all’interno di improbabili situazioni di vita quotidiana, collaboratore del Corriere della Sera per cui realizza le illustrazioni del supplemento laLettura. Così Caccia: “Quando mi hanno chiesto di creare l'immagine per il manifesto di Corto e Fieno ho pensato subito a due animali rurali che si legassero, in qualche modo, alle due parole: il pulcino (corto) e la mucca (fieno). A quel punto mancava un riferimento al cinema. Buio (il pulcino con gli occhi chiusi) e sguardo (della mucca) sono le prime parole che mi sono venute in mente pensando a una sala cinematografica. Il fotogramma era pronto”.

Infine, come pre-apertura del festival, sabato 25 settembre inaugura (con una proiezione speciale) alle ore 17 presso le sale del Forum di Omegna, Fondazione Museo Arti e Industria, la mostra Le donne nel lavoro agricolo attraverso i documenti dell’Archivio Storico SDF. Uno spaccato fondamentale della vita del ‘900 italiano attraverso lo straordinario contributo che ebbero le donne nel lavoro agricolo, grazie al materiale conservato e valorizzato dall’Archivio Storico SDF. Fino a domenica 10 ottobre – ingresso libero con Green Pass. Tutte le info >> https://cortoefieno.it/le-donne-nel-lavoro-agricolo-attraverso-i-documenti-dellarchivio-storico-sdf/

giovedì, settembre 02, 2021

Difendersi dall'Alto - Mostra sul Lago d'Orta


Da sabato 11 settembre fino a domenica 10 ottobre continua la mostra itinerante Difendersi dall’alto”, la grande collettiva all’aperto che porta avanti il lavoro iniziato nell’estate 2020 con “Herbarium vagans”.

Quest’anno gli artisti sono stati invitati a lavorare su castelli, fortificazioni e strutture difensive presenti in Ossola, Cusio e Canton Vallese, e le opere collocate nei centri storici dei Comuni di Orta San Giulio e Pella (NO), in Piemonte.

I disegni sono divisi in due sezioni: la prima comprende i lavori di 28 artisti e illustratori contemporanei, la seconda le riproduzioni delle opere realizzate a partire dagli anni ’50 dal padre rosminiano Luigi Arioli, grande studioso di fortificazioni locali, i cui originali realizzati in bianco e nero o acquerelli sono conservati presso il Collegio Rosmini di Domodossola.

Gli artisti contemporanei che partecipano alla mostra sono ATEZ, Enzo Bersezio, BR1, Vittorio Bustaffa, Riccardo Corciolani, Sylvie Durouvenoz, Lisa Gelli, Marco Goran Romano, Riccardo Guasco, Marco Latagliata, Lufo, Marina Marcolin, Antonio Marinoni, Virginia Mori, Erjon Nazeraj, Andrea Oberosler, Mikayel Ohanjanyan, Eleonora Perretta, Carlo Più, Alannah Robins, Antonello Ruggieri, Rustlehare, Lucio Schiavon, Flavia Sorrentino, Karl Walden, Seçil Yaylali, Metin Yergin, Loic Zanfagna.

Gli artisti sono stati chiamati a scegliere tra le tante strutture e architetture presenti sul territorio, alcune in ottimo stato di conservazione, altre abbandonate e in rovina da tempo, altre ancora completamente scomparse e tutte da immaginare. I risultati, come sempre, sono molteplici ed eterogenei, frutto di stili e modalità di approccio differenti. Un dialogo a più voci su grandi pannelli affissi all’esterno che fanno riscoprire con nuovi occhi i centri storici dei comuni coinvolti: un viaggio a ritroso nel tempo, tra passato e presente, e una modalità di fruizione che permette non solo di goderne quanto e quando si vuole, ma anche di ovviare alle criticità che oggi tutti conosciamo.

“Difendersi dall’alto” nasce all’interno del progetto Interreg Italia-Svizzera “Di-Se – DiSegnare il territorio”, tre anni all’insegna del disegno e dell’arte a cura di Associazione Musei d’Ossola, Museumzentrum La Caverna di Naters e Associazione Asilo Bianco. Le attività di questo secondo anno di “Di-Se” hanno come focus le fortificazioni alpine. L’esposizione è sostenuta inoltre da Fondazione Comunitaria del VCO.

La mostra, come vuole la sua natura itinerante, arriverà anche a Naters in Canton Vallese, Svizzera, dopo essere stata, questa estate, in Val d’Ossola tra Vogogna e la Valle Anzasca. E il viaggio continuerà ancora: uno degli artisti, Carlo Più, realizzerà un fumetto dedicato alle mura di Domodossola che, dagli inizi del Trecento, cingono e difendono la città, poi in parte demolite per la costruzione della strada napoleonica del Sempione.

Anche quest’anno è disponibile un catalogo che raccoglie le opere in mostra e dà voce a tutti gli artisti coinvolti. Ognuno ha avuto l’occasione di raccontare l’idea che sta alla base del proprio lavoro, aprendo una possibile interpretazione a chi lo guarda. I disegni di don Luigi Arioli sono accompagnati dalle descrizioni dei luoghi rappresentati, a cura di Associazione Musei d’Ossola.

Alcune delle opere saranno inserite all’interno del catalogo di Artoteca Di-Se, il nuovo spazio lanciato ad aprile di quest’anno per promuovere il prestito domestico di opere d’arte originali – www.artotecadise.it

L’inaugurazione di “Difendersi dall’alto”, con visita guidata gratuita (prenotazione non necessaria), è in programma sabato 11 settembre alle 17 nel centro storico di Orta San Giulio (via Mazzola, davanti alla scuola), e a Pella alle 18:30 (Torre Medievale).

Il percorso del progetto Interreg “Di-Se” continua inoltre con la mostra Tracce d’acqua. Disegno e paesaggio dal lago alla risaia presso il Castello Visconteo Sforzesco di Novara dal 18 al 26 settembre, in collaborazione con Agenzia Turistica Locale della Provincia di Novara. Il percorso coinvolge artisti e illustratori che nelle loro tavole hanno raccontato il territorio novarese.

E durante la dodicesima edizione di Corto e Fieno – Festival del cinema rurale (1-2-3 ottobre 2021, Ameno, Miasino, Omegna, www.cortoefieno.it) all’interno del concorso internazionale Germogli – Di-Segnare il cinema, sezione dedicata all’animazione e ai disegni animati che quest’anno presenta 15 cortometraggi da tutto il mondo, tra cui diversi proiettati per la prima volta in Italia.


 

Per informazioni e per seguire tutte le attività, gli eventi e le iniziative di Di-Se:

www.asilobianco.it | www.amossola.it

IG Asilo Bianco | Associazione Musei d’Ossola
FB Di-Se | Asilo Bianco | Associazione Musei d’Ossola


sabato, luglio 17, 2021

Mostra Fotografica ad Ameno



Mostra fotografica "Ascoltando il silenzio. Ameno e il suo territorio". Fotografie di Rommy Codecasa

Padiglione del Parco Neogotico di Ameno (No). 

Dal 24 luglio al 16 agosto 2021, orario 10:30-12:30  15:30-18:30.
Lunedì 24 luglio 15:30-19:00. 

Ingresso libero.
Per informazioni ☎️ 348 2989683 e ✉️ info@letsonge.com. 

Evento Facebook https://fb.me/e/WqDSKPuW 

Il ricavato della vendita del catalogo della mostra verrà interamente devoluto alla Biblioteca del Comune di Ameno.

lunedì, luglio 05, 2021

Inaugurazione Mostra di Silvia Della Rocca all'Hotel San Rocco di Orta


È stata inaugurata lo scorso 27 giugno presso Villa Gippini dell’Hotel San Rocco, la mostra Discover The World di Silvia Della Rocca, artista, scrittrice, giornalista e videomaker. L’esposizione resterà aperta fino al prossimo 20 agosto.
L’artista, presente all’inaugurazione, racconta così le due esposizioni di cui si compone la mostra.
"In questa occasione, grazie alla Fondazione Cavaliere del Lavoro Alberto Giacomini, ho potuto portare entrambe le mie anime, due mostre: GENESIS di quadri d’arte materica in cui l’Universo si fonde con le Lune e i pianeti, e ETNIKA una mostra video fotografica composta da 30 immagini più video, l’altra anima più legata al mio lavoro. Sono infatti una giornalista e ho lavorato per molti anni per il canale televisivo Marco Polo, sono autrice e regista di format tv documentari girati in varie parti del mondo. La mostra è uno sguardo su popolazioni, etnie che vanno dal Tibet alla Cina, al cuore dell’Africa fino al sud America. Con queste immagini di soli primi piani, racconto la differenza e le unicità che ci sono tra le genti che spazio temporalmente sono molto lontane tra di loro, ma di fatto hanno ancora mantenuto intatte delle culture che oggi stanno scomparendo per quello che noi chiamiamo progresso, che non è detto che lo sia. È un racconto fotografico. Per quanto riguarda Genesis premetto che non sono “figlia d’arte”, dipingo dal 2016 per caso. Ho infatti scritto un romanzo “L’isola di Aral” che racconta la storia di un pittore e di tre donne legate a lui. Le vicende si svolgono tra Bussana, paese di artisti che si trova in Liguria, e Formentera, l’isola della mia anima, del mio cuore, dove torno da anni fuori dalla stagione turistica. È un libro un po’ esoterico. Al suo interno racconto la tecnica pittorica materica che utilizza il mio pittore di fantasia. Poi un giorno reale capita che vado a Bussana e vedo, sulla parete di una chiesa, un quadro che rappresenta esattamente la tipologia di arte materica che avevo raccontato nel mio libro. Conosco la pittrice, diventiamo amiche, lei mi dà il suo quadro come spunto per la copertina del romanzo e, dopo averlo letto, mi sprona a dipingere, mi dà il suo studio per tre settimane e… così ho cominciato a dipingere in mezzo a strumenti di lavoro mai visti prima. Le parole magiche che mi hanno convinta a farlo sono state: “se sei stata così brava ad immaginarlo nel libro, puoi anche farlo nella realtà”. Poi la tecnica con gli anni si è affinata e così sono entrata nel mio mondo e oggi racconto metaforicamente ancora qualche sogno: per me guardare la luna e i pianeti è sognare, e questa mostra vuole farci sognare ancora attraverso la luce, la speranza, attraverso l’Universo che ci unisce tutti"



La mostra è visitabile ogni giorno fino al 20 agosto dalle 10 alle 22 con ingresso libero.

mercoledì, giugno 02, 2021

Come Pesci nell’Acqua - Collettiva a cura di Giorgio Verzotti


Come pesci nell’acqua
è un titolo che indica familiarità e naturalezza, una frase presa in prestito, ironicamente, da una nota affermazione di Mao Tse-tung negli anni Settanta. Qui non ci sono masse popolari né avanguardie politiche, ci sono invece esponenti delle ultime tendenze artistiche italiane che hanno fatto della duttilità e della adattabilità delle loro opere un tratto distintivo. Duttili come linguaggio, sempre multiforme e variegato, e adattabili agli spazi espositivi.

Da sabato 5 giugno a domenica 18 luglio la mostra è visitabile nelle stanze al piano nobile di Villa Nigra a Miasino, nelle sale del Museo Tornielli e nel Tempietto del Parco Neogotico di Ameno, bellissimi piccoli comuni sulle colline del lago d’Orta, in provincia di Novara.

La mostra è curata da Giorgio Verzotti, importante e noto critico d’arte e curatore, docente presso l’Università Cattolica di Milano. Verzotti è stato curatore capo presso il Castello di Rivoli e il MART di Rovereto, ma anche direttore di Artefiera a Bologna. A promuovere e organizzare l’esposizione è Asilo Bianco, associazione radicata sul territorio del lago d’Orta, che da anni fa dell’arte contemporanea uno dei suoi punti di forza e di riflessione. Al centro il tema dell’acqua che diventa una indovinata metafora che bene si adatta a descrivere i lavori artistici presentati. Essi si configurano in base allo spazio, come l’acqua prende la forma dai suoi contenitori. E come l’acqua che rende tutto instabile, le opere sono difficilmente assegnabili a schemi e categorie precise, sono sculture ma anche fotografie, installazioni sonore, disegni, luci al neon, foglie, spine di rosa, video, rottami, oggetti comuni, ceramiche.

Per molti degli artisti partecipanti (sono quindici), l’acqua non è solo una metafora, è una realtà, per quanto sfuggente come appunto la sostanza liquida, e così fotografata, ripresa nei video, disegnata, portata in mostra in quanto tale, o allusa nelle configurazioni plastiche inventate dagli autori. Fra le loro opere alcune sono state realizzate appositamente per l’occasione e recano aspetti “site specific”, inerenti al lago d’Orta e alla sua storia. L’allestimento tiene molto presente le specificità dagli spazi espositivi ed è pensato come un continuo colloquio fra gli ambienti e le opere. 

In mostra: Francesco Arena, Stefano Arienti, Gianni Caravaggio, Alice Cattaneo, Massimo De Caria, Carlo Dell’Acqua, Elisabetta Di Maggio, Sergio Limonta, Gianluigi Maria Masucci, Yari Miele, Filippo Manzini, Luca Pozzi, Luca Trevisani, Fabio Roncato, Shigeru Saito.

La giornata inaugurale di sabato 5 giugno sarà l’occasione per una visita guidata alla mostra con il curatore Giorgio Verzotti e alcuni degli artisti. Appuntamento alle ore 14:30 al Museo Tornielli di Ameno e a Villa Nigra a Miasino alle ore 17. Sarà possibile raggiungere il secondo spazio espositivo con una semplice passeggiata immersi nel verde in compagnia di una guida naturalistica. Il programma completo della giornata è disponibile sul sito e sui social di Asilo Bianco. 

La mostra è a ingresso gratuito e sarà visitabile, nelle due sedi, da giovedì a domenica dalle 15 alle 18:30.

martedì, settembre 29, 2020

Herbarium Vagans


HERBARIUM VAGANS
I disegni itineranti tra botanica e arte
si spostano sul lago d’Orta

Herbarium vagans è una grande mostra itinerante. Partecipano artisti italiani e internazionali che hanno ritratto erbe e fiori che crescono tra Alpi e Prealpi. Dopo più di un mese a Domodossola e Santa Maria Maggiore, con tanto pubblico e una settimana di proroga, l’erbario vagante si sposta dalle vette dell’Ossola sul lago d’Orta a Orta San Giulio, Ameno e Miasino.
In un momento così complesso come quello che stiamo vivendo, la voglia è quella di continuare a fare cultura cercando soluzioni intelligenti, anche in tempi di Covid. Le opere di Herbarium vagans sono esposte all’esterno su grandi pannelli: sono sempre accessibili e si possono vedere quando e come si vuole.
Le 46 opere in mostra sono divise in due sezioni. La parte che vede coinvolti i pittori botanici nasce grazie alla collaborazione con Floraviva, l’Associazione italiana pittori botanici che riunisce i più qualificati interpreti in Italia di questa particolare tecnica, tra arte e scienza. Nella seconda sezione artisti contemporanei, italiani e stranieri, che hanno, ognuno secondo il proprio stile e tratto, reinterpretato erbe e fiori di alta e media montagna.
Herbarium vagans fa parte del progetto Interreg Italia-Svizzera “Di-Se – DiSegnare il territorio”, tre anni all’insegna del disegno e dell’arte a cura di Associazione Musei d’Ossola, Museumzentrum La Caverna di Naters e Associazione Culturale Asilo Bianco. Le attività di questo primo anno hanno come focus le erbe officinali e i cambiamenti climatici sulle Alpi. Un binomio particolare e importante: la riflessione sui cambiamenti climatici parte anche dalla consapevolezza che piante mediterranee e quindi non autoctone come l’elicriso, il rosmarino, il gelsomino crescano ormai molto bene (se coltivate) anche in ambiente prealpino e, a volte, addirittura alpino. Gli erbari essiccati, compilati in Europa a partire dalla fine del XV secolo, sono documenti utilissimi e incredibili per comprendere i cambiamenti climatici che hanno interessato determinate aree geografiche negli ultimi cinque secoli. Grazie al confronto con le specie attuali è possibile indagare le caratteristiche delle piante del passato, le condizioni in cui sono cresciute e le eventuali mutazioni che hanno messo in atto per adattarsi ai diversi climi. Erbari più o meno “vaganti” che strizzano l’occhio a Darwin.
Dal 13 settembre all’11 ottobre la mostra approda a Orta San Giulio (sezione pittori botanici) e ad Ameno e Miasino (artisti contemporanei). Luoghi affascinanti e scorci pittoreschi: sono i centri storici di tre piccoli paesi tra lago e montagna da percorrere e scoprire inseguendo le opere esposte. La scommessa di Herbarium vagans è riscoprire luoghi e profumi, piccoli angoli dimenticati, nomi e colori di piante e fiori che spesso si incontrano durante le nostre passeggiate. E il catalogo della mostra è un tassello in più: l’osservatore trova informazioni, riferimenti e curiosità nei testi a cura di Valeria Tantardini, erborista, che spiegano con passione e intelligenza la storia e l’utilizzo di ogni erba disegnata.

Inaugurazione domenica 13 settembre
Orta San Giulio | Via Mazzola (scuole) | ore 10:30
Ameno | Piazza Guglielmo Marconi | ore 15
Miasino | Piazza Beltrami | ore 17

giovedì, settembre 24, 2020

Ciak e Quack ad Omegna



Sabato 26 settembre alle 18 inaugura al Forum di Omegna la mostra Ciak & Quack. Tavole originali tra cinema e fumetto. L'esposizione sarà visitabile fino a domenica 4 ottobre. Il curatore è Giovanni Nahmias, uno dei più importanti collezionisti italiani di tavole originali di fumetti.
La mostra si inserisce all'interno dell'undicesima edizione di Corto e Fieno - Festival del cinema rurale, in programma il 2-3-4 ottobre. Sul sito www.cortoefieno.it trovate tutte le informazioni sulla nuova edizione.


martedì, settembre 08, 2020

Vita - Personale di Luigi Stoisa alla MEB di Borgomanero


LUIGI STOISA
Vita

a cura di Marco Emilio Bertona

12 settembre – 31 ottobre 2020

Inaugurazione sabato 12 marzo ore 17.00

Dopo la lunga pausa forzata dell’attività espositiva, la MEB Arte Studio è lieta di presentare la mostra personale di Luigi Stoisa (Selvaggio di Giaveno –Torino, 1958) dal titolo “Vita”. Essa è costituita da una serie di opere che riguardano la ricerca costante dell’artista sulla figura umana. In un’infinita sequenza, i corpi maschili e femminili si raccontano attraverso molteplici espressioni e movenze. Una serie di disegni realizzati con il carboncino, fanno da sfondo ad una selezione di sculture realizzate in terra cotta al sole.
Un dialogo tra i ritratti sulla carta e la tridimensionalità dei corpi che sottolineano un pregevole tocco pittorico. 
La ricerca di Luigi Stoisa ha inizio negli anni Ottanta, l’epoca del post-modernismo ed è proprio a questo periodo che risalgono le sue prime opere “mature”.  Da allora tutta la sua poetica è sempre stata legata al mutamento della materia che inesorabile modifica forme e immagini. Al centro della scena è il catrame, presente in molte opere, che trasforma se stesso e i materiali intorno a sé. Stoisa tuttavia lavora con molti altri materiali sperimentando tecniche sempre nuove, dalla pittura, declinata in molte forme, alla scultura, in terracotta e in bronzo, alle installazioni polimateriche, al disegno.
È stato protagonista di importanti eventi espositivi personali e collettivi in sedi quali Fundación Joan Miró di Barcellona (Spagna, 1985), De Appel Foundation di Amsterdam (Paesi Bassi, 1986), Museo d’Arte Contemporanea Luigi Pecci di Prato (Italia, 1988), Museo d’Arte Moderna e Contemporanea di Nizza (Francia, 1993), Neue Nationalgalerie di Berlino (Germania, 1996), Complesso Monumentale San Michele a Ripa Grande di Roma (Italia, 2004), Reggia di Caserta (Italia, 2005), XVIII Biennale di Scultura di Carrara (Italia, 2008), Palazzo Litta di Milano (Italia, 2010), Accademia di Belle Arti di Torino (Italia, 2010), The Frost Art Museum di Miami (USA, 2011), Palazzo Chiablese di Torino (Italia, 2011), Reggia di Venaria (Italia, 2017).

La mostra “Luigi Stoisa - Vita”, è patrocinata dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Borgomanero.

Orari mostra: sabato 10.00 – 12.30 / 15.00 – 19.30. altri giorni ed altri orari su appuntamento

Informazioni sulle opere esposte e sulla galleria sono disponibili sul sito www.mebartestudio.it

MEB ARTE STUDIO
Via San Giovanni n° 26, 28021 Borgomanero – NO - 
Tel. +39.342.8854339 - e.mail mebartestudio@gmail.com - www.mebartestudio.it




martedì, gennaio 28, 2020

James Brown in Mostra alla MEB Arte Studio di Borgomanero


Dopo la pausa invernale, la MEB Arte Studio riapre la stagione espositiva del 2020 con una grande mostra personale dedicata a James Brown, una delle figure più interessanti ed importanti del panorama artistico internazionale contemporaneo. In mostra saranno presenti una selezione di lavori che raccontano il suo percorso artistico degli anni '80 e '90. Iniziando dal suo periodo graffitista newyorkese degli anni '80, il quale l'ha portato all'attenzione della critica e del collezionismo internazionale, il percorso espositivo presenta successivamente una serie di lavori degli anni '90 quando Brown si trasferì a vivere in Messico, trasportando nelle sue opere l'energia di quei luoghi. 

mercoledì, ottobre 09, 2019

Mostra "I Costumi delle Nostre Valli e i Ricami di Tradizione" ad Omegna


Si inaugura questa sera alle ore 18, presso la Sala Carrobbio in Via Manfredi 17, la mostra organizzata all’interno della manifestazione “Vivere il presente conoscendo il passato”
Fervono gli ultimi preparativi per l’inaugurazione della mostra con la quale si apre ufficialmente la cinque giorni di eventi intitolata: “Vivere il presente conoscendo il passato”.
Organizzata dall’Associazione di ricamo La Bottega sulle nuvole di Gilda e patrocinata dal Comune di Omegna e dal Comune di Valstrona, la manifestazione di scena nella nostra Città fino a domenica 19 ottobre si apre con “I costumi delle nostre valli e i ricami di tradizione”, mostra in cui troveranno posto i costumi di ben sette territori e i ricami eseguiti dai piccoli studenti delle scuole partecipanti.
All’inaugurazione, che avverrà alle ore 18, presso la Sala Carrobbio di Via Manfredi 17, seguirà un piccolo rinfresco.
Gli orari della mostra saranno:
GIO – VEN – SAB dalle ore 10-18
DOM 10-13 – 14.30-16

mercoledì, ottobre 02, 2019

Dieci Anni di Corto e Fieno, Festival Internazionale del Cinema Rurale


Corto e Fieno è un festival del cinema. Ma un festival che guarda a un particolare tipo di cinema, quello rurale, che racconta il mondo contadino e la vita in campagna.
Nato nel 2010 da un’idea dell’Associazione Culturale Asilo Bianco, Corto e Fieno arriva quest’anno alla sua decima edizione, sempre sul lago d’Orta, in Piemonte, tra le province di Verbania e Novara. Le proiezioni sono su più sedi e itineranti tra i tre comuni del festival: Ameno, Miasino e Omegna. La sala cinematografica dello storico e magnifico Cinema Teatro Sociale di Omegna, gestita dai volontari della Società Operaia di Mutuo Soccorso, si affianca alle proiezioni in luoghi di grande suggestione storico-artistica ma anche di tradizione contadina: la cinquecentesca Villa Nigra a Miasino, le sale del Museo Tornielli di Ameno, antico granaio, e il Caseificio Baragiooj di Ameno che ospita il pubblico nella sua stalla, tra balle di fieno, animali e prodotti agricoli.
La decima edizione di Corto e Fieno – Festival del cinema rurale è in programma il 4, 5 e 6 ottobre ed è curata da Paola Fornara e Davide Vanotti, direttori artistici della rassegna.
Tutte le proiezioni del festival sono a ingresso libero (fino a esaurimento posti disponibili) e i film in lingua originale sono sottotitolati in italiano.
Le sezioni in concorso sono due: Frutteto, con 26 cortometraggi selezionati che arrivano da tutto il mondo, e Germogli, la selezione dedicata ai più giovani (e non solo) con 14 animazioni in competizione. Anche quest’anno Corto e Fieno mantiene il suo piccolo record con 14 prime visioni italiane e 21 prime visioni piemontesi, a cui si aggiunge una prima europea.

mercoledì, settembre 18, 2019

Mostra Personale di Saverio Bartino a Palazzo Ubertini di Orta



Mostra personale di

Saverio Bartino

L’inafferrabile mistero del vivere



ORTA SAN GIULIO (NO)



Palazzo Penotti Ubertini

Via Caire Albertoletti, 31



Apre giovedì 19 settembre a Palazzo Penotti Ubertini di Orta San Giulio la mostra personale di Saverio Bartino.



Un’altra sede prestigiosa attende la mostra di Saverio Bartino, a sottolineare un interessante percorso artistico che negli ultimi anni lo ha portato in diverse località italiane: nel 2016 con due esposizioni di successo alla medievale Abbazia del Goleto di Sant’Angelo dei Lombardi (Avellino) e a Palazzo Branda Castiglioni, a Castiglione Olona (Varese), il borgo definito da D’Annunzio “isola di Toscana in Lombardia”. Nel 2017, a ospitare le opere di Bartino è stata Villa Visconti Borromeo Litta a Lainate.

Oggi, a venti anni dalla sua precedente personale alla galleria La Motta (1999), l’artista che vive e lavora a Locate Varesino (Como) torna a Orta con questa nuova mostra che riassume gli ultimi tre decenni della sua attività artistica, con opere dal 1992 al 2019, in cui risalta l’intensa ricerca degli ultimi anni, densa di profonde risonanze interiori e di esperienze in materiali diversi sia nell’àmbito della pittura ad olio, sia con la tecnica mista o attraverso il pastello acquerellato.

I dipinti di Bartino sono interrogazioni aperte all'interno di emozioni dell’esistere. L’attimo che fugge diventa l’unità di misura tra realtà e irrealtà; frammenti di memorie, apparizioni, immaginazioni per travolgenti sensazioni visive in mutamenti di luce e improvvise alterazioni materiche.

Un’arte che rende visibile ciò che non è abitualmente visibile e dice il taciuto. Un modo della parresia, un modo di cui gli uomini hanno bisogno per non perdere il contatto con l’assenza di cui è carica ogni presenza e per non perdere il contatto con il proprio poter essere, con ciò che sono e con ciò che sono diventati o stanno diventando.” (Giuseppe Morante)

Scrive Fabrizia Buzio Negri, a conclusione del testo in catalogo:

“L’artista si trova ad un punto decisivo del proprio percorso di ricerca, rivelando sicurezza nella scelta dei mezzi espressivi e talento nel colore. Si coglie una vertigine di sperimentazione, anche nel profilo tecnico, nell’abbandonare gli aspetti più descrittivi per approdare drammaticamente nell'ombra di una storia insondabile. Come l’anima di ogni uomo”.



Domenica 22 settembre alle ore 16.00, oltre al saluto dell’artista, si terrà un evento nell’ambito del Festival della Dignità Umana 2019, dedicato al tema “Responsabili o indifferenti?”, con la partecipazione della scrittrice Laura Pariani.





SAVERIO BARTINO, è nato a Carife (AV) nel 1949. Si trasferisce in provincia di Milano alla fine degli anni sessanta, dove cominciano i primi approcci con la pittura per dare sfogo a quel desiderio che si portava dentro fin dalla preadolescenza. In seguito frequenta i corsi di disegno e pittura presso l’Associazione Amici di Legnano negli anni 1978/1980, sotto la guida del prof. G. Brusegan, docente di Storia dell’Arte e pittore. Sue opere si trovano presso enti pubblici e privati in Italia e all’estero. Vive e lavoro a Locate Varesino (CO), in via Garibaldi 13.

venerdì, settembre 06, 2019

"La Natura Dentro” - Mostra Personale di Attilio Montrasio a Orta San Giulio

A Orta San Giulio, nella dimora storica di Palazzo Ubertini e con il patrocinio del Comune, avrà luogo dal 6 al 15 settembre la mostra personale di pittura di Attilio Montrasio intitolata “La natura dentro”. Come suggerisce il titolo, i temi preferiti dal pittore si rifanno alla natura, dalla quale si lascia portare quasi per mano come sicura guida per una pittura spontanea, alla quale si dedica con continuità da oltre un decennio.
Attilio Montrasio è nato a Macherio e vive ad Arona. Laureato in Scienze della Terra, ha svolto la sua attività di geologo come ricercatore del CNR in ambito sia nazionale (Valtellina e Alpi Occidentali) che internazionale (Cipro, Baja California, Benin, Brasile, Antartide), seguendo la sua vocazione naturalistica. L’attività di geologo di terreno, sempre a contatto con la natura, lo ha sicuramente influenzato nella scelta dei soggetti, nella cura del dettaglio e nella sensibilità cromatica sempre presenti nei suoi dipinti. Anche la pratica del disegno, che si manifesta fin da ragazzo, si è poi sviluppata nella professione fino a sfociare nella passione dei colori. Ha frequentato per anni i corsi di disegno e di pittura di Antonio de Venezia, fino alla morte del Maestro.
Hanno detto di lui: “……. I dipinti di Attilio (oso dire che dipinge il vento) mi prendono, come si dice in gergo. Eppure guardandolo, parlandogli, pensandolo, è l’immagine di un uomo tranquillo; ma una scarica lo attraversa, lo marchia: dalla sua faretra “ARTE” ha lanciato la sua freccia. Nei paesaggi montani la freccia ha colpito giusto; le sue vedute spontanee e naturali come una sorgente rigogliosa, come gli detta il cuore. La sua pittura ci rende l’immagine di un artista colto, fortunatamente staccato da interessi commerciali, con istintivo e aristocratico senso della misura. Le sue frequentazioni col sempre rimpianto amico Antonio de Venezia hanno sbocciato il fiore. le sue vedute montane hanno un respiro ampio, un ritmo forte e tranquillo, vi si sente quasi fisicamente la purezza dell’aria e la chiarezza della luce; i toni sono in genere calmi e misurati: il frequente uso di macchie di colore squillante (il rosso, il bruno) ravviva l’insieme senza turbarne l’armonia.” (Carlo Monti)
Per chi, attraversando vecchi ponti di pietra, ha camminato in verdi boschi montani, respirato quell’aria, ascoltato il torrente e lo stormire delle fronde; per chi, passando per bianchi sentieri sabbiosi, si è riposato su luminose spiagge tra cielo, mare e macchia profumata; per queste persone che si dissetano nel cuore della natura, le belle opere di Attilio Montrasio sono il riconoscimento di luoghi grandemente amati, là dove ogni danno del mondo cessa e dove, per sempre, si vorrebbe vivere.” (Nicola Pankoff).

martedì, giugno 25, 2019

di-lago e Transiti


A Miasino, sulle colline che circondano il Lago d’Orta, l’anno scorso è iniziato un esperimento. Cosa succede se l’opera d’arte lascia lo studio dell’artista o il muro bianco della galleria per arrivare nelle stanze lungamente abbandonate di una villa seicentesca?
È quello che accade a cavallo dei mesi di giugno e luglio a Villa Nigra, una delle più belle dimore storiche di tutto il Nord Italia. Sono alcuni importanti artisti tedeschi e italiani a fare dialogare i loro lavori con ambienti carichi di storia dando così vita alla mostra di-lago. Le opere d’arte contemporanea si lasciano contaminare dall’ambiente circostante in un reciproco gioco di scambi e di rimandi. In questa concezione liquida degli spazi, il tema della mostra non poteva che essere quello dell’acqua.
La mostra di-lago è a ingresso gratuito e inaugura venerdì 28 giugno. Resta visitabile fino a domenica 21 luglio dal giovedì alla domenica, dalle 14 alle 18. L’esposizione è curata da Asilo Bianco in collaborazione con l'associazione tedesca Lo spirito del lago.
Gli artisti in mostra sono: Gerardo Di Fonzo, Harald Fuchs, Francesco Garbelli / Ferdinando Greco, Birgit Jensen, Birgit Kahle, Damaris Lipke, Maik+Dirk Löbbert, Marta Nijhuis, Peter Simon + Freya Hattenberger, Urs Twellmann, Frauke Wilken.
In parallelo a di-lago prende forma Transiti. Dall’acqua all’anima, progetto che unisce in un piccolo viaggio simbolico tre luoghi di grande valore storico e artistico della Provincia di Novara: Villa Nigra a Miasino, il Battistero di San Giovanni Battista a Cureggio e il Battistero della Cattedrale di Santa Maria Assunta a Novara. A Cureggio Gerardo Di Fonzo e Harald Fuchs rivisitano le peculiarità del battistero di San Giovanni Battista grazie a una videoinstallazione e a una proiezione video. Il battistero della cattedrale di Novara diventa invece casa dell’artista Patrizia Novello che studia e analizza la cromia degli affreschi e l'architettura di questo antichissimo luogo. Le tre mostre parallele saranno visitabili gratuitamente dal 29 giugno al 21 luglio.
di-lago si colloca tra le attività di valorizzazione del bando di Fondazione Cariplo “Villa Nigra. Cultura e Impresa per lo sviluppo di un territorio liquido”. Transiti. Dall’acqua all’anima è un progetto di Asilo Bianco realizzato in collaborazione con il Comune di Cureggio e l’Agenzia Turistica Locale della Provincia di Novara.



di-lago | Villa Nigra, Miasino

> INAUGURAZIONE
Venerdì 28 giugno
ore 18:30

> APERTURE
Da giovedì a domenica: 14:00-18:00
Transiti. Dall’acqua all’anima | Cureggio, Novara

> INAUGURAZIONE
Sabato 29 giugno
ore 16:30, Battistero della Cattedrale di Santa Maria Assunta, Novara
ore 18:30, Battistero di San Giovanni Battista, Cureggio


> APERTURE

Novara
Da lunedì a sabato: 9:00-12:00 | 15:00-18:00
Domenica: 15:00-18:00

Cureggio
Martedì e giovedì: 16:00-18:00
Sabato: 9:00-12:00
Due aperture serali il 6 e il 12 luglio dalle 20:00 alle 24:00

> PER INFORMAZIONI


martedì, giugno 18, 2019

Sinestesie - Luca Gilli in Mostra alla Fondazione Calderara



Sinestesie è la mostra temporanea che propone la Fondazione Calderara per la stagione 2019. Una selezione di fotografie di Luca Gilli in dialogo con le opere pittoriche di Antonio Calderara. Curata da Angela Madesani l’esposizione si compone di immagini che il fotografo di Cavriago realizza in ambienti in fase di costruzione, come fabbriche, uffici e anche case. 

In mostra alcuni lavori del passato come Blank, altri invece appositamente realizzati per “Sinestesie”, che accostati alle opere di Calderara danno vita a una particolare armonia visiva. Nelle sue fotografie Gilli usa la luce con sapienza, spingendola fino e oltre i limiti della sovraesposizione.

Alla Fondazione Calderara Luca Gilli non ha fotografato i quadri del Maestro, ha piuttosto colto dei particolari che riescono a rendere il sapore di quel luogo, così intriso della presenza di Antonio Calderara, del suo gusto, dando vita, appunto, a sinestesie. 

Come dice la curatrice Madesani, “nelle opere di Gilli a dominare sono il bianco, il vuoto, ma lì, il più delle volte il punctum è costituito dal colore: una macchiolina, una striscia. Punti mobili che diventano un pretesto di viaggio all’interno delle opere. Tema del dialogo tra i due artisti sono materia e luce. I loro lavori sono dei quesiti comuni sulla purezza, sull’essenza, sul senso stesso di fare arte”. 

Innegabile la consonanza di spirito tra il fotografo emiliano e Antonio Calderara che ha fatto di queste parole il cuore della sua ricerca: “Vorrei dipingere il niente, quel niente che è tutto, il silenzio, la luce, lo spazio. La geometria ridotta alla pura essenza del numero, quella geometria che più che la forma, esprime il valore del rapporto”.

La mostra è accompagnata da un catalogo a cura di Angela Madesani, Eraldo Misserini, Paola Bacuzzi.

La mostra è realizzata in collaborazione con Paola Sosio Contemporary Art.







Inaugurazione 

sabato 22 giugno 2019

ore 17.00



La mostra rimarrà aperta fino a domenica 8 settembre 2019